djufo, 27/09/2007 17.28:
Una volta l'opinione pubblica decideva a priori di condannare un nome, cioè Valeri Manera. Oggi, un pò perchè siamo più grandi, un pò perchè c'è più informazione, si capisce che certe scelte di adattamento erano decise a tavolino tra più responsabili del settore.
Ti quoto assolutamente.
Questo, gli appassionati come noi, lo hanno capito, perchè come tu dici siamo più grandi e "esperti". Ma ho notato che ancora oggi i nuovi appassionati che si avvicinano a questo mondo prendono ancora a mo' di Bibbia quelle considerazioni massificate che giravano e tuttora girano nella grande rete. L'articolo ha, come scopo, anche quello di fornire un punto di vista differente in modo che i nuovi adepti siano in grado di farsi una propria opinione sentendo una campana e quella opposta.
djufo, 27/09/2007 17.28:
Qui però scatta un altro discorso, ovvero che è la qualità stessa delle serie giapponesi moderne in genere che si è abbassata notevolmente nei contenuti, specie quelle destinate all'infanzia.
C'è stato un momento in cui questo sono arrivato a pensarlo anch'io, ma in realtà è solo il riflesso di ciò che offre oggi l'importazione europea di animazione (non sapete come sono messi in Germania o in Spagna!). Ho scoperto che ancora oggi vengono realizzate serie tratte dai classici della letteratura, quelle tanto amate dalla gestione AVM.
L'ultimo che mi è capitato sotto gli occhi è
Emily of New Moon [Kaze no Shoujo Emily], tratto dai libri della scrittrice canadese Lucy M. Montgomery.
Da mesi sto tempestando di e-mail Margaria per serie come queste, ma non sembra interessato, tuttavia non mi arrendo.
[Modificato da yusakudora 27/09/2007 17:51]