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In difesa di Alessandra Valeri Manera

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2008 18:13
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AMMINISTRATORDI
28/09/2007 20:54

Insomma la tv free è una discesa libera verso lo schifo assoluto.
O forse è un periodo che porterà ad un cambiamento totale.
Lontano dall'Impero? MAI.
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28/09/2007 23:28

Che dire che non abbiate già detto?
Giusto non incolpare solo AVM,che come avete già scritto ha portato molte serie d'interesse nel nostro Paese,ma sicuramente non ha fatto molto per arginare il dilagare del bigottismo anti-anime.
"OH CHE VITA SOPRAFFINA,QUANDO C'E' IN GIRO QUALCHE BIANCA E DOLCE MUTANDINA!"

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29/09/2007 00:42

Re:
Grazie a tutti! [SM=x53143]
djufo:

Dovresti sfruttare meglio questa tua capacità. Hai mai pensato di Llvorare per qualche tv locale?


Devo dirti la verità, l'ho sempre considerato come un hobby e tale, almeno per adesso, rimarrà. Da lunedì inizio l'università e voglio dedicarmi a quella... vorrei anche cercarmi un lavoretto, se non trovo qualcosa magari questa passione potrebbe tornarmi utile.

Col. Kurtz:

Tutto vero questo...però lei era la responsabile del settore a quindi è logico che imputiamo a lei il tutto anche perchè non penso che Berlusconi le telefonasse per dirle come censurare Orange Road. Era lei che lo faceva come li pare e in numerosi cartoni ha avuto una mano troppo pesante e assurda


No, come dico nel terzo messaggio di questo topic, non era così. Lei non era adattatrice e non ha mai adattato nessuna serie, di questo si occupavano gli adattatori di turno, sempre diversi, ed è quindi per questo che alcune serie si trovano lievi censure, altre veri stravolgimenti, perchè a volte capitava il matto che, da mitomane, si metteva in testa di riscrivere la storia del cartone a suo modo. Un po' come gli americani di Saban per serie come Belfy e Lillibit (ricordate quel mio post dove postavo i credits della versione americana? Non c'era neanche un nome giapponese, tutti americani...) certo, non a questi livelli ovviamente, ma il succo è lo stesso.

Col. Kurtz:

A me piacciono le sigle della D'Avena però era molto meglio quando il mercato era diviso in più gruppi. Cavalieri, Superobots, Mele, ecc insomma chi faceva la sigla più bella vinceva il provino e questo non faceva altro che aumentare la competitività e la bellezza delle sigle.


Hai pienamente ragione... non sai quanto stuzzica la mia fantasia il poter dire: "Chissà come questo compositore avrebbe realizzato questa sigla... chissà questo interprete come l'avrebbe cantata etc.", infatti i provini scartati mi piacciono per questo, perchè è anche vero che i brani prodotti da AVM non erano mica gestiti alla pizza e fichi. Ho ascoltato e visto molte interviste (che vi vorrei postare, ma così famo notte [SM=x53093] ) ai collaboratori musicisti di Alessandra e tutti hanno descritto questo atteggiamento professionale e preciso della signora Manera nella realizzazione delle sigle.
Ecco ad esempio un estratto da un'intervista a Franco Fasano:
    D. Come avviene la selezione per le sigle dei cartoni animati?
    R. Non esiste una vera e propria selezione. La signora Valeri Manera, che conosce già la trama del cartone, mi commissiona alcune sigle dandomi uno storyboard oppure se l'animazione è già pronta, la guardo personalmente. Poi le propongo una musica e mi é capitato di dovere rifare completamente più di 4 o 5 volte qualche canzone. C'é una correttezza in lei davvero ammirevole riguardo la scelta di uno o di un altro autore.

    D. Qual é stata la canzone che hai dovuto proporre più volte?
    R. [Ce ne sono state due che mi hanno "fatto dannare" più di tutte: "Behetoven" e "Nel covo dei pirati con Peter Pan". Quest'ultima infatti ne contempla almeno quattro.

Già in questo caso morirei per poter ascoltare le prime tre versioni di "Nel covo dei pirati con Peter Pan", che, secondo me, è un capolavoro musicale (non parlo della prima di fine anni '80, ma della sigla del remake americano). [SM=x53098]
Questo è invece Detto Mariano, autore tra l'altro di storiche sigle come Gundam, Mazinga Z (mixaggio italiano), Astroganga, Judo Boy, I Bon Bon di Lilly:
    D. Nel 1985, però, ha fatto "Il grande sogno di Maya" e "Dolce Kathy" per la Fininvest.

    R. Sì ed è un ricordo che conservo con molto piacere. Sia con Alessandra Valeri Manera, autrice dei testi, che con Cristina D’Avena si creò un rapporto splendido. Pensa che smisi non per mia volontà ma perché avevo gli impegni che mi strozzavano. Curai la realizzazione e l’arrangiamento dei brani. Incidemmo prima Il grande sogno di Maya e poi Dolce Kathy.

    [...] Come d’accordo andai a casa di Alessandra Valeri Manera, la quale, conoscendo bene storia e psicologia dei personaggi aveva già scritto il testo. Mi raccontò tutto sulla serie, ed io, trovando il tutto di mio gradimento me ne tornai a casa dove iniziai a scrivere la canzone. [...]

    D. Il suo parere su Alessandra Valeri Manera…
    R. Incontrai poche volte la Valeri Manera, due o tre in tutto, e sempre andai a casa sua a Milano Due. La prima volta, quando mi invitò per farmi leggere il testo de “Il grande sogno di Maya”, mi trovai davanti ad una bella, simpatica e giovane signora, mi fece accomodare, e dopo i primi brevi, dovuti convenevoli, entrò subito nel vivo. Mi diede una copia del testo e lo leggemmo insieme. Il testo era professionalmente perfetto, voglio dire: era in metrica, aveva le rime nei punti giusti, era scritto in maniera semplice per un pubblico infantile pur avendo una sua raffinatezza. Io non avevo avuto modo di vedere il cartone, il testo però, me lo faceva chiaramente immaginare. Dalle telefonate che riceveva e da piccoli aneddoti raccontati in quella sede riuscivo a percepire che Alessandra Valeri Manera era come si suol dire “una potenza” a Canale 5, ma poiché anch’io nel mio piccolo mi sentivo, da giovane megalomane, “una potenza”, non avrei avuto alcuna difficoltà a chiederle di cambiare qualcosa nel testo, magari fingendo (come a volte facevo) di essere aiutato nella composizione musicale. Non in questo caso però, in questo caso non ce n’era alcun bisogno, il testo lo considerai “perfetto” e quello cantato da Cristina D’Avena è lo stesso, anche nelle virgole, letto quel giorno a casa di Alessandra.
    [...]
    Quando scrivo una canzone, per aiutare il complesso della realizzazione, do sempre al cantante un provino cantato (ahimè) da me. Quindi, quando venne in sala di registrazione, arrivò con il brano già pronto per essere registrato. Sapendo a priori che Cristina “doveva” essere la cantante per voleri “superiori” rimasi piacevolmente colpito dal fatto che lei non si sentisse affatto protetta da questa situazione apparentemente favorevole, perché arrivò con il brano preparato in modo altamente professionale. Nella mia vita, così come mi trovavo in quel momento, e cioè con un cantante davanti al microfono ed io in regia ad ascoltare come cantava, mi ci sono trovato con artisti come Celentano, Battisti, Mina etc. etc. etc. ed il mio istinto primordiale è sempre stato quello di collaborare con loro, soprattutto in quella fase, per rendere artisticamente migliore il risultato finale. Con Cristina, mi ritrovai ad avere ben poche cose da dire perché la dolcezza istintiva e l’intonazione naturale della sua voce, richiedevano ben poco per il miglioramento del risultato finale. Per la seconda canzone invece, dopo l’ottima accoglienza fatta dalla Five Record alla realizzazione de “Il grande sogno di Maya”, mi venne proposto (se non ricordo male da Alessandra Valeri Manera), di scrivere una nuova canzone per una seria in allestimento dal titolo “Le avventure della dolce Katy”. Questa volta però quella canzone, sempre con il testo preventivamente scritto da Alessandra, la scrissi proprio per Cristina perché non la inquadravo più nell’ottica di essere “obbligato” a farlo ma con quella più piacevole di essere “contento” di farlo.
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29/09/2007 11:21

Giusto curiosità.
M ail ruolo della Manera qual'era?

Oltre a scrivere i testi per le sigle ed acquistare i cartoni per i vari palinsesti aveva qualche altro ruolo?

Gli adattatori avevano carta bianca (erano cioè indipendenti e avevano potere decisionale) oppure dovevano attenersi a delle direttive?
29/09/2007 12:43

Si però Yusaku la responsabile è di AVM anche se ad adattare erano altri...cioè chi è che dava i cartoni in pasto a questi adattatori??? Lei naturalmente ed era lei anche che dava le direttive.
I cartoni inportati tra l'86/87 sino alla metà anni '90 sono stati tagliati vergognosamente...ci sono episodi di Miyuki, Orange road, marmelade boy che durano 14 minuti!!! Cioè metà episodio tagliato!!! E non puoi dire che lei non centrava perchè dio santo lo poteva vedere benissimo che taglioni avevano fatto!!! Insomma l'episodio invece di durare 23 minuti ne durava 14!!!
Lei di tutto questo era responsabile, complice e mandante.
Ma poi molti non sanno che tipo di censure facevano!!! Io che le ho viste posso dire con certezza che erano tagliati tutti i riferimenti alla cultura jap comprese le scritte, erano tagliati scene un po piccanti, ma anche scene appena appena osè tipo sguardi verso sederi o tette vestite, tagliate scene anche ridicole come personaggi che cadevano con un po di sangue, bisogni intestinali, sangue dal naso, ecc...
Insomma lei di tutto questo non ne sapeva niente?!?! Mi pare impossibile!!!
Che poi non era tutto da imputare a lei la colpa è vero...ma lei però era una dei maggiori responsabili.

Ma poi smettiamola con la storia che lei ha importato delle bellissime serie...questo è vero ma anche io o tu o chiunque altro che fosse stato al suo posto e che amasse un po i cartoni giapponesi avrebbe importato quelle serie se avesse avuto i soldi e carta bianca come aveva lei dalla fininvest.

Quello che voglio dire è che non era tutta colpa sua...prrò certamente lei era uno dei massimi responsabili [SM=x53115]
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AMMINISTRATORDI
29/09/2007 13:24

In effetti sulla gravità delle censure concordo con il Colonnello.
Ci sono episodi di Miyuki (me ne sto accorgendo in questi giorni...), Orange Road e Lupin 3a serie PESANTEMENTE censurati. Risultano addirittura incomprensibili così tagliati. Che senso ha trasmettere degli episodi in cui mancano quasi 10 minuti di animazione?
Ecco, queste operazioni eccessive le odio, sono una presa per il culo bella e buona. E quando uno ha il titolo di RESPONSABILE di un settore significa che risponde direttamente lui a tutte le magagne relative a quel settore.
Lontano dall'Impero? MAI.
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29/09/2007 14:06

Secondo me le censure più pesanti ed odiose sono soprattutto quelle relative all'eliminazione di scritte jappo, della cultura ed il cambiamento di tutti i nomi.
Come se mostrare un'ideogramma o pronunciare un nome nipponico distruggessero la psiche infantile. E' vero che succedeva anche prima, però nelle serie mediasettiane fine anni 80 - inizio anni 90 sembra che siano volutamente fatto per eliminare la cultura jappo, e non per dare un taglio particolare al doppiaggio.
Esempio secondo me eclatante è Holly e Benji: ok, i nomi furono completamente stravolti, ma volete mettere il lavoro fatto in confronto ad altre serie successive?


"..do you still live in angry days?"
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29/09/2007 21:16

Re:
Col. Kurtz:

Si però Yusaku la responsabile è di AVM anche se ad adattare erano altri...cioè chi è che dava i cartoni in pasto a questi adattatori??? Lei naturalmente ed era lei anche che dava le direttive.


Ma non lo metto in dubbio colonnello. Le direttive riguardo le censure erano sicuramente alla base degli adattamenti.
Volevo solo spiegare il perchè alcune serie sono state trattate con mano pesante, altre con una mano più leggera, visto che si parlava di censure ridicole... come dici tu, del perchè alcuni episodi di alcune serie sono stati ridotti a 13 minuti mentre episodi di altre serie simili sono rimasti semi-intatti.
All'infuori di questo, tutto ciò che riguarda censure e censurine non può e non deve essere giustificato, cercavo solo di analizzarlo, non giustificarlo, assolutamente.
Alessandra ha sicuramente le sue colpe, non avrebbe dovuto lasciare carta bianca ad adattatori come Carrassi, se oggi gli stravolgimenti hanno lasciato il posto a censure più lievi è perchè, fortunatamente, adattatori come lui hanno cambiato lavoro, con tutto il rispetto per le sue qualità di doppiatore ovviamente.

Col. Kurtz:

Ma poi smettiamola con la storia che lei ha importato delle bellissime serie...questo è vero ma anche io o tu o chiunque altro che fosse stato al suo posto e che amasse un po i cartoni giapponesi avrebbe importato quelle serie se avesse avuto i soldi e carta bianca come aveva lei dalla fininvest.


Bene, allora spiegami perchè Margaria, con gli stessi mezzi, non compra tutte quelle serie bellissime che vengono ancora oggi prodotte in Giappone.
Mancano, tuttora, le capacità. Il gruppo che si occupa di questa fascia, oggi, in Mediaset non riesce a svilupparle, che sia Fabrizio Margaria o Silvio Carini per Boing o i loro collaboratori.
Chi c'era prima, probabilmente, queste capacità le aveva.
Ma non mi interessa questo, se chi c'è o chi verrà migliorerà sarò più che contento, ora i presupposti non ci sono e questo è quello che il mio articolo vuole dire. Si pone di dare una scossa alla tv per ragazzi odierna, sottolineandone i suoi demeriti. Non mi interessa che torni chi c'era prima, mi interessa che queste capacità, chi c'è oggi, le tiri fuori.

Anche la Rai aveva i fondi necessari per comprare centinaia di serie che non sono state acquistate dalla controparte nazionale, ma si è limitata a trasmettere per anni Heidi, Charlotte e Anna dai capelli rossi.
Hanno provato a inventarsi qualcosa, con la Disney e Arianna ad esempio o con il GoCart che facesse concorrenza al GameBoat, ma non ci sono riusciti. Forse allora non basta così poco come dici, no?

Poi certo, il mio "articolo" si pone anche di invertire le parti.
Per anni è stata accusata (e mi stupisce che ancora venga fatto) la tv dei ragazzi delle reti del biscione per essere stata "unica", ma nessuno ha mai accusato la Rai di non esser riuscita a creare una controparte efficiente. O, ancora, per anni si è gridato a un monopolio D'Avena/Manera repressivo e tirannico, che non lasciasse il posto ad altri, ma non è mai stata messa sotto accusa la RCA o Petrossi che sono stati la vera causa della fine degli interpreti che tanto amavamo. Da queste accuse sono poi nate quelle convinzioni massificate e i partiti presi di cui parlavo che non mi piacciono, in quanto troppo schierati e, di conseguenza, non sempre corretti.
Un altro punto di vista, prima o poi, bisognava diffonderlo. La verità? Nel mezzo, come sempre. [SM=x53123]

djufo:

Ci sono episodi di Miyuki (me ne sto accorgendo in questi giorni...)


Però Tommy che si sente i BeeHive è un tajo... [SM=x53120] [SM=x53120] [SM=x53120] [SM=x53120]


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29/09/2007 21:32

Yu però considera anche che non è detto che quello degli attuali responsabili sia solo un problema di capacità. Consideriamo anche l'ipotesi che sia l'azienda stessa che vuole investire di meno sulla tv dei ragazzi, e quei pochi investimenti che fa devono portare un profitto il più alto possibile.

Abbiamo l'esempio del ritorno di Gundam: sappiamo tutti quanto fu ballerina la sua programmazione, e la causa di questo è da attribuire al tipo di pubblico a cui è destinata da anni Italia Uno: azione, poteri magici, tante botte e distruzione e poche riflessioni serie, pochi valori.
Gundam è una serie che è nata al 50% per far riflettere su argomenti molto seri, mentre per il restante 50% seguiva la moda dei cartoni superobotici degli anni 70/80. Moda del tutto obsoleta e quindi oggi difficilmente riproponibile.
Di conseguenza i pubblicitari non hanno voluto investire su Gundam, e in questo modo l'azienda Mediaset, che POTREBBE anche permettersi prodotti dagli ascolti più bassi e più di nicchia, che tanto ricaverebbe ugualmente un profitto al 31/12 di ogni anno, se ne sbatte altamente e cerca di investire solo in prodotti che promettono un elevato profitto. Infatti Gundam è da considerare un flop per una tv come Italia Uno.

Quindi io credo che la colpa fondamentale sia da attribuire soprattutto a chi dirige l'azienda e ne determina il modus operandi, non tanto ai singoli responsabili di settore che sono per lo più da considerarsi dei soldatini al servizio della stessa.



PS: avevo rimosso che Tommy oltretutto è doppiato da Ivo De Palma! Un altro ragazzino con la voce da adulto. [SM=x53165]
[Modificato da djufo 29/09/2007 21:38]
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29/09/2007 21:39

Che De Palma su Masato/Tommy sembri un pò troppo adulto è probabilmetne vero, però considerate che a quel tempo il doppiatore non era poi così adulto. Mi sembra avesse sui 24-25 anni.


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29/09/2007 21:43

Re:
Rukkio de Ruchis, 29/09/2007 21.39:

Che De Palma su Masato/Tommy sembri un pò troppo adulto è probabilmetne vero, però considerate che a quel tempo il doppiatore non era poi così adulto. Mi sembra avesse sui 24-25 anni.



Vero, ma grazie al fatto che nella versione che sto vedendo (e che conoscete tutti) si può ascoltare anche il doppiaggio giapponese, si sente bene che differenza di tono hanno le due voci di Tommy. Cmq a me piace la voce di Ivo, era solo una simpatica osservazione. [SM=x53143]

Lontano dall'Impero? MAI.
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29/09/2007 21:48

Re: Re:
djufo, 29/09/2007 21.43:



Vero, ma grazie al fatto che nella versione che sto vedendo (e che conoscete tutti) si può ascoltare anche il doppiaggio giapponese, si sente bene che differenza di tono hanno le due voci di Tommy. Cmq a me piace la voce di Ivo, era solo una simpatica osservazione. [SM=x53143]




Sì sì, infatti sono d'accordo con te, anche a me piace la voce di De Palma, come quasi in tutte le occasioni. Certo che difficilmente le voci jappo hanno una corrispondenza nelle scelte italiane, soprattutto per quel che concerne gli adolescenti tipo Masato. Almeno questa è la mia impressione.




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29/09/2007 22:10

purtroppo il flop di Gundam avrà ripercussioni sulla programmazione futura, e prevedo sarà un flop anche Goldrake, sempre che venga trasmesso ... forse anche su Gundam avrà influito il ridoppiaggio, oltre alle altre cose che avete già detto ...
anche io non l'ho guardato, vuoi perchè ho già la serie con doppiaggio classico, e un po' perchè senza togliere nulla al lavoro svolto, vedere un prodotto classico sentendo un audio a cui non sono abituato non mi piace ... [SM=x53090]
continuo comunque a sostenere che i bambini di oggi nella maggior parte dei casi vogliono vedere i cartoni che trasmettono ora, i vari yughio e pochemon [non so e non mi interessa come si scrivono ... ^^] .. con iei nipotini ci ho provato e rinunciato, niente cartoni decenti, sono "fuorimoda" .... [SM=x53092]



Il sonno della ragione genera mostri....... In cima ad ogni vetta si è sull'orlo dell'abisso....... La poesia è come un'idea non cerca verità, la crea.......
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cazzate, ne ha 17
29/09/2007 23:09

però ficchiamoci in testa che appartengono ad un'altra epoca che orami è finita, quindi inutile insistere e inculacare cose che i bambini di ora rifiutano.... Ovviamente Goldrake sarà un flop specie se verrà presentato col ridoppiaggio, ormai ci vogliono le carte, nemmeno le macchine tipo Gattiger vanno più di moda, una briscola e via col tango.... [SM=x53153]
Mazinga fuori!!!!!!


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30/09/2007 22:43

Intanto ringrazio il Colonnello per la risposta al mio quesito e quoto tutto il suo post parola per parola.

Solo una considerazione sulla "moda" dei cartoni di oggi.
La "moda" c'era anche 25 anni fa. Ai tempi si guardava Goldrake, Mazinga, Candy, Heidi, ecc. e quando si usciva con gli amici si parlava di questo e così succede oggi. Non è il fatto di "seguire la modo", ma credo che nessuno di noi ai tempi andasse in giro a parlare coi compagni di Bibì e Bibò o Felix il gatto (parlo in generale, giusto per precisare).

Anche una considerazione (forse sbagliata) sui cartoni odierni e la loro "infantilità": più conveniente comprare un cartone esclusivamente da doppiare che uno da dover anche censurare. Si paga uno stipendio meno.
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30/09/2007 23:11

Inutile dire che le mode non nascono da sè, soprattutto quelle televisive...

"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
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Santa Inquisizione
01/10/2007 00:54

no, non nascono da se, purtroppo però c'è chi le segue ... mah, sarà che io mi ritrovo sempre controcorrente, ma quando vedo che nemmeno si sforzano di dare uno sguardo ai vecchi cartoni, mi viene un po' il magone ... [SM=x53092]



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cazzate, ne ha 17
01/10/2007 12:31

la risposta è che noi siamo nostalgici, e ne dobbiamo essere fieri!!!! [SM=x53148]
E' difficile portare la magia dei vecchi cartoni alla nuova gioventù, la cosa strana e che con la roba disney tutto ciò nn si verifica.... [SM=x53151]
Mazinga fuori!!!!!!


01/10/2007 13:53

Re:
.Mazinga., 01/10/2007 12.31:

la risposta è che noi siamo nostalgici, e ne dobbiamo essere fieri!!!! [SM=x53148]
E' difficile portare la magia dei vecchi cartoni alla nuova gioventù, la cosa strana e che con la roba disney tutto ciò nn si verifica.... [SM=x53151]




lo dici tu... a me mancano un casino serie come duck tales, darkwing duck, gargoyles. gli sketch di paperino topolino pippo pluto etc...

il discorso è che comunque a volta qualcosa si rivede nella rai. sono prodotti che non diventano mai out, dato che comunque quando eravamo piccoli alcuni erano gia vecchi di 20 anni minimo
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AmministraCOJONES
01/10/2007 13:59

forse intendeva che i vechi cartoon americani piacciono sempre a tutte le generazioni... [SM=x53083]
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