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In difesa di Alessandra Valeri Manera

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2008 18:13
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27/09/2007 16:10

In questo ultimo decennio, di scritti contro di lei, ne sono stati prodotti a iosa e, a mio parere, la maggior parte erano basati su considerazioni massificate e appiattite.
So che andrò contro l'opinione di molti (ma è noto come la penso), tuttavia ho sentito il bisogno di elaborare, per una volta, uno scritto PRO Alessandra Valeri Manera, piuttosto che contro, adesso che questa tv dei ragazzi non mi piace per niente, non mi piace perchè, in poche parole, non esiste. Non mi va che mia sorella, di 8 anni, cresca con certe serie in tv, dementi e intellettualmente poco stimolanti.
Questo è il mio punto di vista su Alessandra Valeri Manera e la sua tv dei ragazzi:

Visto che il testo è difficilmente leggibile nel video, questa è la versione scritta: alinvest.altervista.org/
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27/09/2007 16:50

Yu, ci sono dei motivi ben precisi che portarono alla demonizzazione di AVM, specie negli anni '90. Il discorso sarebbe abbastanza complesso e lungo, ma cerco di riassumerlo.

Alessandra Valeri Manera ha sicuramente il grande pregio di aver importato in Italia serie molto interessanti e che hanno contribuito indubbiamente alla cultura dei cartoni jap nel nostro paese.
Alcuni di quei cartoni sono diventati veri e propri miti.

Il suo grande difetto era l'adattamento di tali cartoni.
Non dimentichiamo le censure eccessive, i dettagli edulcorati, i nomi italianizzati (alcuni davvero totalmente fuori luogo rispetto al resto della serie animata) e questo nuovo modo di adattare andava in controtendenza rispetto a tutti i cartoni jap che si erano visti prima dell'epoca AVM, nei quali non venivano applicate censure, copertura di scritte giapponesi o cambi eccessivi dei nomi dei protagonisti (nel 95% dei casi venivano lasciati i nomi giapponesi).
La Valeri Manera e le sue scelte di adattamento hanno portato una sorta di censura in un ambito in cui la censura praticamente non esisteva.

Ovviamente la signora in questione funge da "capro espiatorio" ma la colpa in effetti non è direttamente sua, ma dipende tutto dalla gestione berlusconiana, gia all'epoca parechcio fastidiosa, oggi è addirittura diventata proibizionista, basti pensare come hai detto tu all'evoluzione della Tv dei Ragazzi, che oggi è praticamente scomparsa, così come è scomparsa la varietà, la concorrenza, la qualità diffusa dei cartoni trasmessi in tv destinati ai più giovani.
Anche se c'è da dire che oggi Mediaset importa MENO prodotti destinati agli adolescenti (quindi censurati) mentre importa PIU' prodotti destinati all'infanzia. Una volta non c'era distinzione.
E' quasi magia Johnny, ad esempio, è una serie assolutamente maliziosa degli anni '80, malizia che vista oggi chiaramente farebbe sorridere. Importata sì, onore al merito, ma censurandola in qua e in la.
Oggi ci va decisamente peggio (o meglio, a seconda dei punti di vista). Nel 2007 non so quante possibilità avrebbe di essere importata da parte di Mediaset una serie giapponese moderna e maliziosa per adolescenti di oggi.
Insomma la tv di oggi fa schifo, ma almeno non deturpano a tappeto serie non destinate ai ragazzini. Almeno oggi si limitano ad importare (e deturpare) i soli titoli di maggior richiamo.


Per cui, negli anni '90 abbiamo demonizzato la Valeri Manera, mentre oggi con maggior lucidità e vista la situazione in cui stiamo messi, posso invece riconoscerle il pregio di aver importato alcuni ottimi titoli, ma le riconosco anche il difetto della censura.
Difetto che non approvo in ogni caso. AVM o non AVM.

Per concludere: si stava meglio 30 anni fa quando non c'era tutta questa censura perchè erano gli anni '70, anni di emancipazione e lotta al proibizionismo e alla censura.
In seguito è aumentata sempre di più l'ipocrisia, fino ad oggi con le pressioni del MOIGE.

Detto questo ora mi guardo il filmato. [SM=x53150]


[Modificato da djufo 27/09/2007 17:11]
Lontano dall'Impero? MAI.
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27/09/2007 17:13

Re:
djufo, 27/09/2007 16.50:

Il suo grande difetto era l'adattamento di tali cartoni.
Non dimentichiamo le censure eccessive, i dettagli edulcorati, i nomi italianizzati (alcuni davvero totalmente fuori luogo rispetto al resto della serie animata) e questo nuovo modo di adattare andava in controtendenza rispetto a tutti i cartoni jap che si erano visti prima dell'epoca AVM


E' proprio questo uno dei miti che vorrei sfatare.
Gli stravolgimenti di serie come Hanayori dango o Mizuiro Jidai sono stati attribuiti a lei visto che il suo nome era quello più in vista, lei era la capostruttura della fascia ragazzi.

Ma non trovate che non ci siano punti di contatto tra le serie di primi/metà anni '80 e quelle degli anni '90 citate prima? Perchè mai Alessandra avrebbe acconsentito a una trasmissione di Georgie incensurata, mentre poi avrebbe voluto, per alcune serie, degli stravolgimenti?
La risposta è che lei, con gli stravolgimenti di certe serie, c'entra poco e niente. Se andate a leggere il nome di chi si è occupato di questi adattamenti non c'è il nome di Alessandra, ma il nome di altri, primo fra tutti Nicola Bartolini Carrassi.
Perchè attribuire alla signora Manera le colpe di lavori eseguiti da altri? Vorrei cominciare a puntare chi veramente si è occupato di questo o quell'altro. Tu, tale adattatore, hai stravolto questa serie? Allora tu sei colpevole di questo. Tu hai fatto quest'altro? Allora tu ti meriti la punizione per quest'altro.
Si è arrivati, purtroppo, veramente a un momento in cui lei era il capro espiatorio di ogni cosa avvenisse in Fininvest/Mediaset.
Ma la situazione è più complessa di quanto sembra.
Come sapete Mediaset ha a Milano le proprie case di doppiaggio, tra cui ad esempio Merak Film o Deneb o Studio PV. In queste case di doppiaggio poi vengono scelti gli individui che andranno ad adattare tali serie.
Vi faccio un esempio. Due serie adattate, entrambe, nel 1999. Kodomo no omocha e Hanayori dango. Capostruttura della fascia ragazzi è sempre la signora Manera. Il primo, tranne le piccole censure di rito e qualche nome cambiato (cosa che succedeva dagli anni '70), è rimasto intatto. Il secondo è stato stravolto. Perchè? Perchè il primo è stato adattati da certi individui, il secondo da Nicola Carrassi.
Eppure la Manera era sempre lì.

Sapevate che Carrassi aveva un filo diretto con l'autrice giapponese di Marmalade Boy e insieme hanno stravolto l'edizione italiana? Bisognerebbe cominciare a puntare chi ha fatto questo e chi ha fatto quest'altro.


Anche se c'è da dire che oggi Mediaset importa MENO prodotti destinati agli adolescenti (quindi censurati) mentre importa PIU' prodotti destinati all'infanzia.



Su questo sono in totale disaccordo con la nuova politica Mediaset. E leggendo il mio scritto si capisce benissimo.
Dj io ho seguito, qua e là, alcune puntate delle serie della nuova gestione Mediaset. Qui non si parla di prodotti destinati all'infanzia.
Si parla di altro genere di prodotti.

Un prodotto destinato all'infanzia è Memole dolce Memole, ma questo è un cartone con i contro coglioni. Ce ne fossero 100 di queste serie su Italia1 oggi. Quelle della nuova gestione Mediaset non sono serie destinate all'infanzia, sono serie dementi e intellettualmente poco stimolanti.
Ti faccio degli esempi... Yu-gi-oh! o B-Daman o BeyBlade o Bratz e Trollz, dove le bambine imparano a fare le pu**ane.

Tra queste serie e un Memole di mezzo c'è un abisso.
Da parziale fruitore di queste nuove serie Mediaset ti posso assicurare che non si tratta semplicemente di importare serie dirette a un pubblico infantile. Di cartoni per bambini, stimolanti e di gran valore, in Giappone ne vengono prodotti ancora, ma non si tratta di cose come Mushiking o B-Daman.
[Modificato da yusakudora 27/09/2007 17:24]
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27/09/2007 17:16

Veramente toccante il tuo articolo. Secondo me però ha il difetto di addossare la croce su capri espiatori così come fecero coloro che criticarono la Valeri Manera.
Sono d'accordo ed è sotto gli occhi di tutti che senza di lei abbiamo assistito impotenti al crollo della TV dei ragazzi, ma sia la vecchia gestione della stessa che la nuova sono imputabili, più che alla direzione particolare, alla strategia d'azienda che impone determinate scelte.
La VM ha avuto per me il demerito di scendere a compromessi di strategia aziendale appunto pur di trasmettere le serie che riteneva idonee. E già qui io storco il naso... quando qualcun altro ben più servo di lei ha fatto notare che poteva esserci il cambiamento commerciale (o meglio quando l'azienda ha trovato il servo che cercava), tanti saluti. Non credo che il pubblico abbia mai avuto voce in capitolo sulle decisioni aziendali, siano esse di TV nazionali e tantomeno commerciali, e questo lo sappiamo bene tutti. Al massimo si è utilizzata la critica dei detrattori per far passare il cambio dirigenziale, tutto qui, ma dubito fortemente che qualunque direttore possa effettivamente avere mano libera (come un Freccero alla RAI tempo fa, per dirne uno, che infatti al cambio politico non è sopravvissuto e ci ritroviamo una rai2 con Mazza che minaccia Grillo in diretta e isole dei famosi a ogni ora) senza accondiscendere alla volontà dell'azienda. Infatti nonostante i meriti che la VM ha avuto (e tralasciandone i soggettivi demeriti) non ho visto il suo nome apparire in nessun programma per ragazzi di nessuna rete. E lo sappiamo chi comanda in TV e con quale scopo.
Per ciò che riguarda le sigle, bè puoi dire ciò che vuoi ma lo stesso è scesa a compromessi, avallando decisioni aziendali e di editrice discografica (che poi nel suo caso sono riconducibili allo stesso proprietario), probabilmente gli conveniva farlo, anche solo per mantenere il suo posto di lavoro. Cosa che comunque non glielo ha garantito.

In sostanza, avrà anche avuto il merito di importare delle belle serie che oggi non si vedono più, ma l'accondiscendenza con cui ha accettato censure e imposizioni discografiche (e quindi scelta di autori e testi ((scritti da lei...)) non la rende una santa. Il servilismo anche in buona fede non porta a migliorare le cose.

"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
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27/09/2007 17:28

Re: Re:
yusakudora, 27/09/2007 17.13:


E' proprio questo uno dei miti che vorrei sfatare.
Gli stravolgimenti di serie come Hanayori dango o Mizuiro Jidai sono stati attribuiti a lei visto che il suo nome era quello più in vista, lei era la capostruttura della fascia ragazzi.

Ma non trovate che non ci siano punti di contatto tra le serie di primi/metà anni '80 e quelle degli anni '90 citate prima? Perchè mai Alessandra avrebbe acconsentito a una trasmissione di Georgie incensurata, mentre poi avrebbe voluto, per alcune serie, degli stravolgimenti?
La risposta è che lei, con gli stravolgimenti di certe serie, c'entra poco e niente. Se andate a leggere il nome di chi si è occupato di questi adattamenti non c'è il nome di Alessandra, ma il nome di altri, primo fra tutti Nicola Bartolini Carrassi.




Sicuramente la colpa non è solo sua, ma l'odio per la Valeri Manera si è manifestato in un'epoca in cui l'unica fonte di informazione erano i fan club di appassionati di cartoni jap, fanzine e riviste.
Non c'era ancora internet, e a voler essere più precisi, non c'era la fissazione e la pignoleria dei fans che è nata di conseguenza ad internet.
La gente oggi ha decisamente più voce in capitolo, è più informata. Internet mette in discussione qualsiasi dichiarazione pseudo-ufficiale grazie al fatto che dà voce alla gente (a volte pure troppo), a differenza di una volta in cui si doveva subire passivamente le dichiarazioni "ufficiali".

Una volta l'opinione pubblica decideva a priori di condannare un nome, cioè Valeri Manera. Oggi, un pò perchè siamo più grandi, un pò perchè c'è più informazione, si capisce che certe scelte di adattamento erano decise a tavolino tra più responsabili del settore.
E ovviamente il tutto è da attribuire all'ipocrisia della gestione e della filosofia berlusconiana, a mio avviso.


yusakudora, 27/09/2007 17.13:



Su questo sono in totale disaccordo con la nuova politica Mediaset. E leggendo il mio scritto si capisce benissimo.
Dj io ho seguito, qua e là, alcune puntate delle serie della nuova gestione Mediaset. Qui non si parla di prodotti destinati all'infanzia.
Si parla di altro genere di prodotti.

Un prodotto destinato all'infanzia è Memole dolce Memole, ma questo è un cartone con i contro coglioni. Ce ne fossero 100 di queste serie su Italia1 oggi. Quelle della nuova gestione Mediaset non sono serie destinate all'infanzia, sono serie dementi e intellettualmente poco stimolanti.
Ti faccio degli esempi... Yu-gi-oh! o B-Daman o BeyBlade o Bratz e Trollz, dove le bambine imparavano a fare le pu**ane.

Tra queste serie e un Memole di mezzo c'è un abisso.



Qui però scatta un altro discorso, ovvero che è la qualità stessa delle serie giapponesi moderne in genere che si è abbassata notevolmente nei contenuti, specie quelle destinate all'infanzia.

Quelle più decenti forse non vengono importate proprio per via di contenuti più forti e complessi (ipotizzo eh).
Comunque in teoria questo non sarebbe un male perchè almeno le serie più decenti non vengono deturpate, la realtà però è che Mediaset oggi è diventato un impero che spazza via qualsiasi tipo di concorrenza. Quindi poca concorrenza, poca qualità generica.


[Modificato da djufo 27/09/2007 17:35]
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27/09/2007 17:36

Re:
Oxido, 27/09/2007 17.16:

è scesa a compromessi


Si, è vero Oxido... ma io, essenzialmente, non voglio difendere a spada tratta lei, ma ciò che rappresenta. Non è stata una santa e non voglio farla passare come tale, anche lei, come tutti gli esseri umani, ha commesso degli errori... non è stata lei a stravolgere certi cartoni, ma di certo non si è opposta a questi stravolgimenti (poteva perdere il posto di lavoro, chi lo sa?). E' stato un errore, è scesa a compromessi. Ma mi voglio basare sui fatti e sono questi che difendo, se tali compromessi hanno portato a quella Tv che vedevo da bambino mentre i compromessi che accetta chi c'è oggi al comando hanno portato al nulla, allora che vengano i primi.

Non sai che fastidio mi dà vedere mia sorella che va appresso alle Trollz, quando invece se fosse nata dieci anni prima avrebbe potuto imparare qualcosa da serie come Cantiamo insieme o Fiocchi di cotone per Jeanie. Non l'accetto (e infatti seleziono per lei le serie da vedere) e lo denuncio.
L'articolo non si pone come scopo quello di santificare la signora Manera, ma quello di far capire che differenza c'era tra la sua tv e quella odierna.
[Modificato da yusakudora 27/09/2007 17:37]
27/09/2007 17:40

Complimenti Yusaku, i tuoi video sono sempre molto belli da guardare perché ben fatti e perché traspare una sincera passione. Mi basterebbe infatti sottolineare come tu porti sempre avanti argomenti come passione, emozione, la capacità di raccontare storie che trasmettano qualcosa allo spettatore, per farmi essere dalla tua parte, nel mare magnum degli otaku-capre che parlando sempre e solo di adattamenti, doppiatori che non urlano, girelle, purismo, pronunce e stronzate similari.
E hai il coraggio di portare avanti queste idee anche se largamente non condivise.

Nel caso specifico io conosco poco la gestione Mediaset anni Novanta, so solo di riflesso quello che è successo e francamente mi importa poco, alla luce di quella che è la tv di oggi. Siamo franchi: l'epoca d'oro non tornerà più. Che ci sia Margaria o che sia rimessa al suo posto la Valeri Manera poco cambierebbe. E' cambiata la tv ed è cambiato anche il pubblico.

Quindi che sia stata o meno la Valeri Manera a provocare il disastro a me poco importa. Quello che reputo più grave è che comunque - e in questo trovo convergenza con te - si sia risposto al problema con l'isteria e la caccia alle streghe. In anni recenti abbiamo avuto esempi di collaborazioni fra Mediaset e il fandom (penso a SSDS), era quella la strada da seguire, lavorare sulle fasce orarie, o su una forma di censura non invasiva come a volte c'è stata.

Invece? Invece niente, ci meritiamo in parte lo sfascio che c'è stato.
Ti faccio un esempio: quando Mediaset annunciò di avere acquisito di recente una serie di un certo richiamo (non mi sembra fosse Naruto, ma comunque era un titolo che i fans attendevano, scusa ma proprio non me lo ricordo), su un forum lessi la proposta di una petizione per chiedere a Mediaset di non trasmetterla e di cedere i diritti a un'altra emittente. La chiusura mentale mi pare evidente.

Ora il punto è: si può rimediare?
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27/09/2007 17:49

Re: Re: Re:
djufo, 27/09/2007 17.28:

Una volta l'opinione pubblica decideva a priori di condannare un nome, cioè Valeri Manera. Oggi, un pò perchè siamo più grandi, un pò perchè c'è più informazione, si capisce che certe scelte di adattamento erano decise a tavolino tra più responsabili del settore.


Ti quoto assolutamente. [SM=x53142]
Questo, gli appassionati come noi, lo hanno capito, perchè come tu dici siamo più grandi e "esperti". Ma ho notato che ancora oggi i nuovi appassionati che si avvicinano a questo mondo prendono ancora a mo' di Bibbia quelle considerazioni massificate che giravano e tuttora girano nella grande rete. L'articolo ha, come scopo, anche quello di fornire un punto di vista differente in modo che i nuovi adepti siano in grado di farsi una propria opinione sentendo una campana e quella opposta. [SM=x53148]

djufo, 27/09/2007 17.28:

Qui però scatta un altro discorso, ovvero che è la qualità stessa delle serie giapponesi moderne in genere che si è abbassata notevolmente nei contenuti, specie quelle destinate all'infanzia.


C'è stato un momento in cui questo sono arrivato a pensarlo anch'io, ma in realtà è solo il riflesso di ciò che offre oggi l'importazione europea di animazione (non sapete come sono messi in Germania o in Spagna!). Ho scoperto che ancora oggi vengono realizzate serie tratte dai classici della letteratura, quelle tanto amate dalla gestione AVM.
L'ultimo che mi è capitato sotto gli occhi è Emily of New Moon [Kaze no Shoujo Emily], tratto dai libri della scrittrice canadese Lucy M. Montgomery.

Da mesi sto tempestando di e-mail Margaria per serie come queste, ma non sembra interessato, tuttavia non mi arrendo. [SM=x53148]

[Modificato da yusakudora 27/09/2007 17:51]
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27/09/2007 18:00

Re:
Grazie Rodan! [SM=x53148]

Rodan75, 27/09/2007 17.40:

Ora il punto è: si può rimediare?


Io penso che in parte si possa fare. In parte perchè Italia1 ormai ha altri scopi e non va più considerata.
Sembra passato un secolo da questo spot:

che annunciava il passaggio di Bim Bum Bam su Italia1.
Quella Italia1 e quella di oggi sono troppo diverse per essere messe di nuovo a confronto. Il rimedio sta in altre risorse, si pensi ad esempio a Boing. Piccoli passi li ha fatti, ma rimane sempre una risorsa non sviluppata. Sono 4 anni ormai che questa rete è nata, ma ancora non si è visto un programma pseudo Bim Bum Bam/Game Boat. Anzi, di programmi non se ne sono proprio visti. E' solo un'accozzaglia di cartoni. In questo caso quindi, dove non c'è share e dove Mediaset potrebbe fare ciò che vuole, cos'è che conta? Solo l'incompetenza di chi dirige. Ma non voglio perdere le speranze, questa rete ha un grande potenziale, basterebbe solo saperlo sviluppare.
[Modificato da yusakudora 27/09/2007 18:01]
27/09/2007 18:09

Re: Re:
yusakudora, 27/09/2007 18.00:

Grazie Rodan! [SM=x53148]



Figurati, è il meno [SM=x53091] [SM=x53148]


yusakudora, 27/09/2007 18.00:


Io penso che in parte si possa fare. In parte perchè Italia1 ormai ha altri scopi e non va più considerata.
[...] Quella Italia1 e quella di oggi sono troppo diverse per essere messe di nuovo a confronto. Il rimedio sta in altre risorse, si pensi ad esempio a Boing. Piccoli passi li ha fatti, ma rimane sempre una risorsa non sviluppata. Sono 4 anni ormai che questa rete è nata, ma ancora non si è visto un programma pseudo Bim Bum Bam/Game Boat. Anzi, di programmi non se ne sono proprio visti. E' solo un'accozzaglia di cartoni. In questo caso quindi, dove non c'è share e dove Mediaset potrebbe fare ciò che vuole, cos'è che conta? Solo l'incompetenza di chi dirige. Ma non voglio perdere le speranze, questa rete ha un grande potenziale, basterebbe solo saperlo sviluppare.



In realtà bisognerebbe capire se il pubblico è davvero pronto a recepire di nuovo un programma così strutturato: la mancanza di programmi che contestualizzino i prodotti non è un qualcosa che riguarda anche gli anime. Nella tv italiana mancano programmi specifici su tutto, non c'è nulla per i bambini, non ci sono più programmi come Tandem o Com'è (giusto per spaziare) per i ragazzi, non ci sono programmi di cinema (il primo che cita Cinematografo lo blasto).
Anni fa Mediaset per introdurre i film faceva dei micro-documentari di un paio di minuti, giusto per far capire al pubblico cosa stava per vedere e per introdurre alla giusta atmosfera. Oggi queste cose sono impensabili perché la tv è vissuta alla stregua di un juke box, con l'unica differenza che non sei tu spettatore a scegliere, ma i responsabili di palinsesto che scelgono per te. I tempi morti (e una cosa del genere è percepita come un tempo morto) significano abbassamento di un punto di share con conseguente emorragia dal versante pubblicitario.

Peraltro i costi stessi della tv sono aumentati e si investe sui reality che con un costo davvero irrisorio (prendi 10 cretini, li chiudi in un posto e hai fatto il programma) fanno ascolti da capogiro.

Quindi una rete che investa su un programma stile Bim Bum Bam è una rete che deve VOLERLO FARE, deve essere una vera e propria forma di RIEDUCAZIONE CULTURALE (e non ho paura a usare questa parola tanto odiata, "culturale"). Con un ritorno che non sarebbe immediato perché prima il pubblico deve riabituarsi.

Qua si tocca un mio pallino, la distruzione del gusto e la decadenza totale della tv [SM=x53092]
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cazzate, ne ha 17
27/09/2007 20:59

Io penso che la tv dei ragazzi in generale è morta quando ha chiuso i battenti Bim Bum Bam a fine anni 90, anche se già aveva assunto il ruolo solo di televendita.... nn si può dire di certo che AVM nn abbia fatto tanto per la Mediaset, anzi mi pare che anke i tf quali Power Rangers, Vr Troopers, Masked Rider, Beetleborgs e tutta la roba anni 90 sia stata importata grazie a lei, almeno penso. I cartoni di ora hanno un target ampiamente scadente, basta vedere alle 17 le sirene che cantano in tv.. scordiamoci la tv del periodo passato, perchè manca la testa per farlo, notate che i tf nn sono nemmeno più quelli di una volta???? Trasmettono sit com in accordo con Disney, nn si vedono più tf tipo magnum, a-team o altra roba che ti teneva incollato alla tv per ore.. manca anche l'organizzazione con gli orari della tv stessa, mancano le sigle trasmesse per intero, le pubblicità decenti, e soprattutto si deve togliere dalla tv quel coglione che trasmettono prima di ogni cartone, quello è il grave problema che dimostra la decadenza dell'Italia, date un'occhiata alal tv estera via sat e ditemi la differenza sostanziale che c'è.. [SM=x53150]
Mazinga fuori!!!!!!


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27/09/2007 21:03

Purtroppo oggi tutto gira intorno al dio denaro, e non viene quasi più dato spazio alla fantasia e alla cratività gratuite.
Tutto deve produrre un guadagno.

Davvero forse l'unico spazio decente per bambini è quello della Rai, Trebisonda mi pare si chiami.
Certo i cartoni che trasmettono lì sono proprio innocenti, niente a che vedere coi tempi d'oro.

Ma la cosa più assurda è che per vedere un pò di tv decente e rispettosa dei cervelli dei telespettatori uno sia costretto a rivolgersi alla paytv! Una cosa che solo fino a 15 anni fa era totalmente impensabile. Questa è la situazione in cui ci troviamo oggi.

[Modificato da djufo 27/09/2007 21:13]
Lontano dall'Impero? MAI.
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27/09/2007 21:16

Re:
.Mazinga., 27/09/2007 20.59:

anzi mi pare che anke i tf quali Power Rangers, Vr Troopers, Masked Rider, Beetleborgs e tutta la roba anni 90 sia stata importata grazie a lei, almeno penso.


Certo, è così. [SM=x53142]
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ArrukkiaADMIN
27/09/2007 21:28

Beh, avete praticamente detto tutto voi.
Ovviamente mi associo ai complimenti per Yusaku, sempre coerente e capace di argomentare.

Quanto alla Manera, nel bene e nel male ha caratterizzato molti anni della televisione per bambini. Mi associo all'idea espressa dal Giufo, cioè che col sennò di poi ho rivalutato parte del suo operato ma restano (come detto anche da Oxi) le numerose censure apportate.
Sì, è sicuramente vero che le venissero impartite direttive dall'alto, però è anche vero che non è esente da colpe.

Passando invece alla mancanza di programmi per bambini, penso che quei tempi non torneranno più. La tv è cambiata, la pubblicità è cambiata, il mercato è cambiato.


"..do you still live in angry days?"
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AMMINISTRATORDI
27/09/2007 21:46

Gia, ho dimenticato di fare i complimenti a Yusaku per il suo video.
Dovresti sfruttare meglio questa tua capacità. Hai mai pensato di Llvorare per qualche tv locale?
Lontano dall'Impero? MAI.
28/09/2007 07:18

Che AVM non sia la sola a cui imputare le censure e gli adattamenti stravolti questo è verissimo, è vero che riceveva sicuramente ordini dall'alto, lei ha importata serie bellissime, c'era una tv per ragazzi quando c'era lei e i cartoni avevano sigle vere invece di spezzoni di sigle unz unz come oggi.
E poi non è vero che ha iniziato Mediaset a censurare...la RAI già lo fece (harlock, Mazinga, ecc).
Tutto vero questo...però lei era la responsabile del settore a quindi è logico che imputiamo a lei il tutto anche perchè non penso che Berlusconi le telefonasse per dirle come censurare Orange Road. Era lei che lo faceva come li pare e in numerosi cartoni ha avuto una mano troppo pesante e assurda (io spesso dico di una censura in cui Lotti va a fare la cacca dietro un albero...cosa c'è da censurare lì?!?!?).
E poi diciamo la verità...la tv per ragazzi si reggeva sulla coppia irripetibile Uan-Bonolis non certo su idee brillanti sue...quando se ne andato Bonolis bim bum bam ha iniziato la sua lenta perdita di ascolto che l'ha portato prima a diventare 'na televendita e poi alla chiusura.
E poi le sigle...ha imposto il monopolio della D'Avena. A me piacciono le sigle della D'Avena però era molto meglio quando il mercato era diviso in più gruppi. Cavalieri, Superobots, Mele, ecc insomma chi faceva la sigla più bella vinceva il provino e questo non faceva altro che aumentare la competitività e la bellezza delle sigle.
E poi francamente a me piace più la musica dei testi della canzoni della D'Avena...i testi a volte sfiorano il ridicolo e l'infantile (vedi Robin Hood).

Certo è che oggi AVM la rimpiango anche perchè Margaria è molto peggio (però anche per lui vale l'attenuante che li arrivano ordini dall'alto).

Purtoppo oggi i bambini/ragazzi per via della scarsa natalità sono sempre meno e quindi hanno sempre meno importanza nell'auditel e Mediaset quindi preferisce cancellare la tv per ragazzi. Io penso che una tv per ragazzi fatta per bene (non con i figaccioni ma con gente che sa fare) avrebbe ancora successo però [SM=x53092]
28/09/2007 10:42

Re:
.Mazinga., 27/09/2007 20.59:

notate che i tf nn sono nemmeno più quelli di una volta???? Trasmettono sit com in accordo con Disney, nn si vedono più tf tipo magnum, a-team o altra roba che ti teneva incollato alla tv per ore.. [SM=x53150]



No, questo è falso, negli ultimi dieci anni abbiamo avuto telefilm eccelsi come X-Files, Alias, 24 ecc., con splendide storie, ritmo cinematografico e continue invenzioni visive e narrative: in realtà erano quelli degli anni Ottanta che facevano schifo, piatti e senza guizzi, prodotto in serie, è solo un motivo generazionale che (vi) porta a ritenerli superiori.
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28/09/2007 12:25

Re: Re:
Rodan75, 28/09/2007 10.42:



No, questo è falso, negli ultimi dieci anni abbiamo avuto telefilm eccelsi come X-Files, Alias, 24 ecc., con splendide storie, ritmo cinematografico e continue invenzioni visive e narrative: in realtà erano quelli degli anni Ottanta che facevano schifo, piatti e senza guizzi, prodotto in serie, è solo un motivo generazionale che (vi) porta a ritenerli superiori.



Su questo punto mi trovo perfettamente d'accordo, pur amando tantissimi tf anni 80. Ma meglio rimanere in topic.




"..do you still live in angry days?"
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28/09/2007 13:35

Re:
Rukkio de Ruchis, 27/09/2007 21.28:

Beh, avete praticamente detto tutto voi.
Ovviamente mi associo ai complimenti per Yusaku, sempre coerente e capace di argomentare.

Quanto alla Manera, nel bene e nel male ha caratterizzato molti anni della televisione per bambini. Mi associo all'idea espressa dal Giufo, cioè che col sennò di poi ho rivalutato parte del suo operato ma restano (come detto anche da Oxi) le numerose censure apportate.
Sì, è sicuramente vero che le venissero impartite direttive dall'alto, però è anche vero che non è esente da colpe.

Passando invece alla mancanza di programmi per bambini, penso che quei tempi non torneranno più. La tv è cambiata, la pubblicità è cambiata, il mercato è cambiato.




Quoto, così faccio prima.

Solo una piccola aggiunta all'ultima frase del buon Rukkio. Io è da un bel po' che dico che ormai la TV è un supermercato, ma vengo solitamente spesso deriso o ignorato. Oggi per i più piccoli ci sono una miriade di alternative accessibili a prezzo popolare che 25/30 fa non esistevano. Quindi di conseguenza: meno telespettatori, meno introiti pubblicitari, meno possibilità di acquisto.

P.S.: uun P.S. cattivello permettetemelo. Grazie al cielo che il mio anime preferito (Lupin) è stato importato prima che finisse in mano a Mediaset (3a serie esclusa: non so di chi sia la colpa, ma so che non potrò mai vederla integra).
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28/09/2007 13:55

io invece sono consapevole che la tv di una volta fatta com'era, oggi non è più proponibile e anche che proprio la TV free on air stia agonizzando di brutto.

Il futuro per fortuna o purtroppo (dipende dai punti di vista) sarà il web e le TV in streaming il cui sceglieremo noi cosa quando e come vedere "i prodotti"

Pensateci già oggi il primo istinto è vediamo se sul Tubo c'è...

Per quanto riguarda i ragazzi (bambini) di oggi e la loro fruizione una buona parte guarda Sky e guarda caso il meglio di qualsiasi prodotto televisivo passa per il pay x view (sia sat che ddt) questo perchè l'eco della tv commerciali stile anni 70 (pioneristiche e gratis) si è ormai spento.Ora il prodotto e servizio televisivo di qualità lo paghi altrimenti ti becchi quel che c'è come viene viene (cioè in base a leggi di mercato di pubblicità...)
Anche per questo e altro sarebbe da abolire il canone rai (ma questo è un altro discorso)..
[Modificato da nexstar 28/09/2007 13:56]
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