Episodio 06. Altro episodio inutile e sconclusionato. Per fortuna ne mancano solo cinque alla fine (Oh, facciamo che per il prossimo Cartoninsieme il voto di chi ha proposto Ristorante Paradiso valga la metà).
Vediamo se ho capito.
Due tizi che non c'entrano nulla con i personaggi della Casetta dell'Orso hanno i loro problemi di coppia (per una volta la parte del 'cattivo' la fa un maschio. Almeno si risolleva un po' l'immagine della donna italiana: non solo zoccola e superficiale, ma anche, per fortuna, un po' cornuta...). Vanno a cena fuori per riconciliarsi dopo aver litigato: è una loro abitudine, lo fanno sempre. Il ristorante è un ristorante X. Al tavolo vicino siede casualmente Nicoletta con altri due anziani della Casetta dell'Orso, che speravano di far assaggiare qualche pietanza particolare alla giovane apprendista cuoca, ma purtroppo il ristorante ha cambiato chef. Questo è il primo aggancio con i protagonisti della serie.
La coppietta, nel frattempo, non sembra essersi chiarita del tutto come le altre volte.
Lei teme che lui la tradisca, dato che ha l'abitudine di fare il farfallone con le clienti del negozio di cui è commesso.
- Guarda però che non ti ho ancora perdonato dall'ultima volta.
- Ti offro un gelato.
- Vaffanculo, fa già così freddo.
Eh no, non lo ha perdonato.
Altra scena, forse l'indomani. Lei va all'Enoteca a farsi una bevuta, per dimenticare i suoi dispiaceri.
- Uhm, potrei comprare una bottiglia di vino costoso. [costoso, mi raccomando, non pregiato!]
E l'oste, quel fesso, invece di propinarle la bottiglia più costosa che ha, le suggerisce di farsi dare un consiglio da Gigi, il sommelier della Casetta dell'Orso, che si trova lì in quel momento. [Gigi, il simpaticone superloquace, protagonista suo malgrado di una telenovela familiare simil-Beautiful, cugino di suo fratello e viceversa]. Lei viene avvicinata intanto da una vecchia pettegola, Gianna, forse la moglie o la madre del titolare dell'enoteca, una donna apprezzata per la sua discrezione.
- Sai, Lucia, quel mandrillo di tuo marito era qui con una tipa.
- Uff... fa sempre un po' il minchione con le clienti del negozio. Vabbè, se è solo una botta e via...[eh???]
- No, no. Mi sa che questa se la tromba proprio di brutto. E' sempre la stessa da un po'.
- Hai capito il puttaniere...! Ora basta. Voglio il divorzio. [già, perchè prima, tutto sommato, andava bene, no?]
E si rivolge allo studio Cardinal di Olga per avviare le pratiche di separazione (secondo aggancio).
Nel frattempo Nicoletta sceglie di partecipare a un corso di cucina tenuto da Furio, dove conosce la moglie di Vito e capisce che Vito, ex sciupafemmine, è una specie 'papi'.
- Cazzo, che coraggio! Sua moglie è perfino più giovane di me. [e Nicoletta ha quasi 21 anni][Ruby però ne aveva 17].
Anche Nicoletta non è celebre per farsi i cazzi propri.
- Claudio, com'è che quello stallone di Vito ha una moglie così giovane?
- Nicoletta, ci stai rompendo i coglioni a tutti. Perchè non glielo chiedi di persona?
L'enoteca è il luogo adatto per scambiare quattro chiacchiere e infilare amabilmente la domanda inopportuna, però Vito si defila con abilità e prende in giro Nicoletta raccontandole un sacco di sciocchezze (tradotto: fatti i cazzi tuoi), e lei si allontana sconsolata.
- Vito, perchè non le hai detto la verità sull'incontro tra te e Marina come avevi fatto con noi?
- Claudio, perchè io sono un vero gentiluomo, e non tradisco la privacy di mia moglie. Ah, a proposito, appena Nicoletta si leva dalle palle ti racconto nel dettaglio della spettacolare orgia di ieri sera: io, Marina e due sue amiche. Scintille, amico! Scintille!
- Beato te che ti si drizza ancora.
Ristorante Casetta dell'Orso.
Colpo di scena! Marina, la baby moglie di Vito, è a cena con sua sorella e il marito di lei! Nicoletta sgrana gli occhi incredula. Naturalmente non resiste alla tentazione e va a sbirciare. Le pare strano che Marina possa avere una sorella...
Finito il turno, saranno le undici-mezzanotte, come ogni ventenne che si rispetti che passa tutto il giorno al lavoro con degli anziani, Nicoletta che fa? Va a bersi un bicchiere in enoteca con loro, perbacco!
Entrano e trovano Lucia, che ormai si è data fissa all'alcol. E' una sconosciuta per tutti, tranne che per il taciturno Gigi, il sommelier. Lei si volta e lo riconosce.
- Gurazie per la consulenza sui vini!
E così lo invita a cena, anzi, a mangiare una pizza. O forse ricorda quella pubblicità dell' “Adesso basta! Esco con il primo che capita” e lo sventurato Gigi deve essere stato il primo a pronunciare il fatidico “Buonaseeera”. Serata memorabile: lei evidentemente gli tritura i maroni raccontandogli la storia della sua vita, corna incluse, lui soffre ma sopporta in silenzio, ruminando pizza. 'Tanto paga lei. Eh già, un vero gentiluomo.
Nel frattempo all'enoteca sopraggiunge il marito di Lucia. Sa che ormai è un'alcolizzata e, non avendola trovata a casa, non può che cercarla lì.
E qui siamo all'apoteosi. Questo tizio sarà pure un marito infedele, un fedifrago, uno stronzo o un olgettina-addicted, però almeno si fa i cavoli propri. Lui. Gli altri presenti, invece, uno dopo l'altro, si producono in una strepitosa discussione pubblica sui cazzi suoi, condita con tripudio di moralismi e lezioni di vita. E questo, invece di distribuire cazzotti e calci in culo, soprattutto alla vegliarda ficcanaso, se ne sta buono buono ad ascoltare.
Lui si era limitato a domandare educatamente all'oste se la moglie fosse passata di lì.
- E' uscita con Gigi poco fa.
Gianna, la pettegola incartapecorita, non riesce a tenere a freno la lingua, e sputa fuori allusioni taglienti sulle scorribande extraconiugali del tizio.
- Vergogna, porco, vai in giro a deliziare il tuo reale augello e lasci tua moglie da sola. Lo credo che poi ti renda pan per focaccia.
- Ma... ma... veramente....E chi è questo Gigi?
- E' un fusto di 25 anni, alto e prestante.
Già questa esplicita intromissione da parte dei titolari di un locale pubblico nelle faccende private di un cliente sarebbe inaccettabile. Ma forse sono amici, e quindi facciamo finta di tollerarlo. Quello che sta fuori dalla grazia di Dio è che a un certo punto intervengano pure i 'Casetta dell'orso boys', che -tanto per cambiare- invece che farsi gli affaracci loro se n'erano rimasti ad origliare in religioso silenzio. E' Vito a farsi avanti:
- Gigi è un vero casanova. Un irresistibile maschio latino. Bello, alto, e abile conversatore. Nessuna donna riesce a resistergli.
Alla vecchia bavosa non pare vero di rincarare la dose:
- Lo vedi, brutto porco schifoso? Ti sta bene! Lucia era stufa marcia che tu la tradissi. E adesso c'hai le corna anche tu. Va' pure con la bionda di prima, ma ricorda che ora tua moglie è da qualche parte a trombare con Gigi.
Il tizio, invece che spaccarle una bottiglia in testa e andarsene, sembra iniziare a capire che il tradimento, forse, non è una bella cosa nella vita di coppia. Vito, per lui uno sconosciuto, gli mette una mano sulla spalla:
- Tua moglie è una donna bellissima, trattala con riguardo. Io me la sarei fatta, mi attizza da matti, ma oggi sono un po' affaticato per via della mega chi@v@t@ di ieri. Ma sono un gentiluomo, e non posso dirti chi erano le due amiche di mia moglie (sapessi, abbiamo fatto certe acrobazie...).
E poi parte con la lezione di vita:
- Vedi, anche a me piace la fic@. Così tanto che non volevo sposarmi. Attiro le donne, non ci posso fare niente, e mi spiaceva non poterle soddisfare tutte (il mio soprannome è Rocco). Ma l'età avanza e da poco ho realizzato che il momento in cui avrò bisogno di un pannolone non è poi così lontano. Non mi attirava l'idea di restare solo. A quel punto mi sono detto: meglio una moglie che una badante! Così, fra le tante adolescenti che mi passavo, ne ho scelta una. Ed eccomi qua. Anziano con una moglie ventenne, dunque felice e ancora in ottima forma.
- Sì, ma io non sono vecchio come te.
- Non importa. Gli anni passano senza che te ne accorga. E poi sai far da mangiare? Lavare, stirare? E fare la spesa non è una seccatura? E le pulizie di casa?
- Mmm... mi sa che hai ragione. Restare da soli non è il massimo. In fondo mi sono già divertito a sufficienza con tutte le clienti del negozio. E' ora di mettere la testa a posto.
L'ultima chicca di saggezza la distribuisce Claudio, coinvolto suo malgrado.
- C'è qualcosa che dovresti tenere a mente se desideri un matrimonio duraturo e sereno. Cerca intensamente nelle tue mutande, e lo capirai...
E' un'illuminazione. Il tizio finalmente capisce. E' stata dura, ma ci è arrivato. Capisce che per far durare un matrimonio una delle prime regole è non andare con altre donne (soprattutto se la moglie lo sa).
Così il tizio si riconcilia con Lucia (l'immagine dell'uomo italiano è salva) e stavolta il luogo scelto per la cena di rito è proprio la Casetta dell'Orso, dove tutto il personale conosce già la storia della graziosa cornutazza e del marito infedele.
Il memorabile episodio si conclude con il quadretto romantico di Vito e Marina.
Vito è in palestra, circondato da un nugolo di ragazzine che spasimano per lui, ma appena vede Marina si allontana dal gruppetto e le va incontro. Forse sono tutte minorenni, ciarpame senza pudore, meglio non rischiare. La abbraccia. Lei ricambia con uno sguardo amorevole. Lui si rivolge alle ragazzine:
- Scusatemi. Temo che io e mia moglie abbiamo dei programmi per il resto della giornata...
E strizza l'occhio.
- Andiamo all'aeroporto che arrivano tre sue amiche svedesi. Sono due giorni che mi imbottisco di viagra. Speriamo bene.
Le ragazzine arrossiscono e stringono i pugnetti con occhi sognanti, lasciandosi andare a gridolini di estasi amorosa.
Già, un vero gentiluomo.
C'è un misterioso ristorante nel centro di Roma caratterizzato dai suoi gentiluomini con occhiali da lettura... dove nessuno, ma proprio nessuno, si fa i cazzi propri.
Cercàtelo, se capitate a Roma.