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Winx Club

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2014 23:53
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07/03/2011 21:55

News:

Le Winx sbarcano a Hollywood

Giorgio Lonardi per la Repubblica Affari & Finanza

La Viacom, la multinazionale americana dell'entertainment che controlla Paramount e Mtv, compra il 30% della Rainbow, la società di Iginio Straffi che ha inventato le "fatine" protagoniste di cartoni animati e giornali a fumetti.
Viacom, il colosso Usa dell'entertainment che controlla Paramount e Mtv, ha rilevato il 30% di Rainbow, la società italiana che ha lanciato le Winx, le fatine che fanno impazzire milioni di ragazzine. L'acquisizione sarà perfezionata nel giro di tre anni con un pagamento che avverrà parzialmente in azioni e che risulterà collegato all'andamento di Rainbow. A vendere per 62 milioni è un manipolo di azionisti di minoranza che in passato hanno contribuito allo sviluppo dell'azienda. Ma che ne sarà delle "fatine" Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha? L'accordo finanziario è il primo passo per la cessione di Rainbow agli americani? "Assolutamente no", risponde Iginio Straffi, imprenditore e disegnatore, l'uomo che ha inventato le Winx. «Non solo perché rimango saldamente in sella come socio di maggioranza con il 70% del capitale. Ma soprattutto perché la semplificazione dell'azionariato è avvenuta parallelamente a un altro negoziato fra me e i vertici di Viacom. Questa è una grande operazioni industriale che ci proietterà ai vertici mondiali del cinema di animazione alle spalle di Pixar, (gruppo Walt Disney), di DreamWorks e di Blue Sky. Il nostro obiettivo è di passare dai 60 milioni di fatturato del 2010 a 100 milioni nel 2012».
Che tipo di intese avete siglato con Viacom?
"Intanto c'è un primo accordo già firmato l'anno scorso e che diventerà operativo dal prossimo giugno. Grazie a questa intesa porteremo le Winx negli Stati Uniti, in Canada, in Gran Bretagna e in Sudamerica oltre che in Australia e Nuova Zelanda."
In che modo le Winx sbarcheranno in tutti questi Paesi?
"Cominciamo con i vecchi episodi delle Winx che sono ben 104. Quindi abbiamo due film e quattro special realizzati appositamente per il mercato Usa. Inoltre nel futuro realizzeremo assieme a Viacom due nuove serie delle Winx."
Come saranno distribuite le Winx negli Stati Uniti?
"Utilizzeremo Nickelodeon, il canale tv per ragazzi del gruppo Viacom. Si tratta per noi di una grande opportunità. Non solo perché questo canale è molto forte e ha un'ottima audience. Ma anche perché Viacom sta puntando molte carte su questa operazione. Lo conferma la scelta di doppiare nuovamente tutti gli episodi con le voci di una serie di famosi attori americani. E lo certifica la decisione di puntare per la colonna sonora sulla voce di una grande cantante di cui adesso non posso fare il nome".
E la questione delle licenze? Rainbow ha sempre tratto buona parte dei suoi profitti e della sua redditività dalle licenze, o no?
"L'appoggio di Viacom e l'opportunità di portare le Winx su un canale tv così importante negli Usa saranno una spinta per lo sviluppo del merchandising in aree come il Nordamerica, l'Australia o l'America del Sud. Abbiamo già perfezionato un accordo con Jakks Pacific, azienda americana quotata in Borsa, per il merchandising nel settore dei giocattoli. Senza contare i contratti siglati in altri settori come l'abbigliamento".
Quali sono gli altri accordi che avete firmato con Viacom?
"Le intese principali sono due. La prima riguarda la gestione per l'Italia del ricco catalogo di film, telefilm e cartoni animati per ragazzi del gruppo Viacom. Si tratta di prodotti di alta qualità che per ora sono fruibili nel nostro Paese solo su Nickelodeon tramite Sky. Toccherà a noi assicurare lo sviluppo del catalogo magari siglando intese con Rai o Mediaset. E toccherà sempre a noi curarne il merchandising. L'Italia costituisce solo un primo passo. In seguito amplieremo la sfida ad altri paesi europei."
Viacom significa Paramount: il settore cinematografico è coinvolto nei vostri accordi con gli americani?
"Da quattro anni stiamo girando nei nostri studi romani della Bufalotta un kolossal ad alto contenuto tecnologico ispirato alla Roma dei gladiatori. Si tratta di un prodotto in 3D che è piaciuto molto ai manager americani. Risultato: dal gennaio o dal febbraio del 2012 perla prima volta nella storia del nostro cinema, escluso il film di Benigni, un prodotto made in Italy sarà distribuito in ben 3 mila sale cinematografiche degli Stati Uniti .
Anche in questo caso l'obiettivo è il merchandising?
"No, puntiamo solo sul botteghino sia negli Stati Uniti sia nel resto del mondo. Viacom ha deciso di investire ben 30 milioni di dollari nel marketing e nella pubblicità del film. Poi in un secondo tempo potremmo pensare anche alle licenze."
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