00 04/09/2011 21:13
Brevi considerazioni su una crescita costante, e inarrestabile?
Dando un'occhiata alla mia libreria (quella reale, non quella virtuale) mi son reso conto di quanti saggi su anime e manga vengono ormai pubblicati (e ovviamente il costo relativo [SM=x53144] ).

Sono passati i tempi in cui questa era una tematica sconosciuta, ed un libro pareva una perla rara, tipo "Guida al cinema d'animazione giapponese" della Granata Press.
Certo, con l'aumento delle pubblicazioni non sempre il valore dell'opera e dei suoi contenuti rimangono validi, però, per me, vale sempre il concetto che è meglio l'abbondanza.
Con tanti libri si può anche scegliere quello che ci pare più interessante, oppure può capitare che venga pubblicato quel saggio che soddisfa espressamente una nostra curiosità, riguardo ad un autore o ad un genere.

Questo implica anche che ormai l'argomento anime e manga sia abbastanza sdoganato, perchè a fianco a titoli meno impegnativi o dal taglio nostalgico ci sono saggi molto complessi e dal respiro internazionale, come "Il drago e la saetta" di Marco Pellitteri che è stato tradotto in inglese.


Le case editrici, oltre ad aver fiutato l'affare, dedicano le proprie energie a collane a tema, come la Iacobelli e la Tunuè, generando, a mio avviso, un circolo virtuoso della professionalità delle fonti e dei concetti espressi.
Libri poco attendibili o dalla pubblicazione affrettata, con contenuti scarsi, sono pubblicati ancora, però questi vengono più facilmente individuati e messi all'indice dalla critica grazie agli altri saggi più professionali.
Un libro come "Nipponcartoon" credo che oggi non sarebbe più pubblicabile, visti i numerosi errori ivi contenuti.

Ovviamente non sono tutte rose e fiori, alcune case editrici sembrano farsi prendere la mano dalla frenesia di pubblicare a tutti i costi, anche quando i contenuti del saggio non sono eccelsi o addirittura scarsi.
Oppure sono le stesse case editrici a pubblicare in formati che sviliscono la parte scritta, come la Iacobelli con le sue 2 collane "I love anime" e "Japan Files".

Rimangono gli autori che, grazie a questo boom, oltre a fare qualche soldino (spero), si sono creati una professionalità che ha influenzato, secondo me, anche il panorama culturale generale.
Dai quotidiani, che non scrivono più articoli sui cartoni jappo che fanno diventare i maschi delle femminucce, alle televisioni, che non fanno più scempio delle serie tv.

Ed è anche grazie a questi autori, e alla loro opera divulgativa, se possiamo vedere o leggere opere adattate in maniera rispettosa dell'originale, o almeno che il tentativo di adattare bene viene tentato, magari non sempre centrato.

I nostri coetanei, cresciuti come noi a pane e cartoni animati giapponesi, ora sono (e si spera saranno sempre più) incaricati di prendere quelle decisioni che in passato erano prese da persone che disprezzavano l'animazione giapponese, oppure la consideravo poco meritevole di rispetto (come i dirigenti Fininvest/Mediaset che facevano scempi delle serie tv).

Mi chiedo, però, se questo boom, che dura circa dal 2005, potrà continuare. Sempre è capitato che ad una crescita di interesse su un argomento segua un calo repentino.
Anche perchè la tematica saggistica su anime e manga, se non vedrà un qualche rinnovamento, rischia di veder scritti libri un po' tutti uguali ai precedenti.
Un libro su Miyazaki è un piacere a leggersi, 5 libri (per ora siamo solo a 3) su Miyazaki diventano, giocoforza, ripetitivi.

Dal 1991 ad oggi sono stati pubblicati circa 99 [aggiornato al 22/10/11] titoli (scrivo "circa" perchè magari me ne sono sfuggiti un paio, magari) espressamente dedicati al fenomeno anime e manga, è esclusa, ovviamente la saggistica sociologica sul Giappone o la tematica storica etc.
Solo libri che hanno a che fare con anime e manga, quindi dalle analisi sociologiche al collezionismo, dalle biografie agli index.

Riporto un tabella esplicativa aggiornata al 22/12/2011 (dopo l'uscita di 3 libri)




La colonna in giallo rappresenta il numero di libri pubblicati in quell'anno.
La riga in verde sono gli anni, ovviamente gli anni non presenti non hanno visto nessuna pubblicazione.


[Modificato da La Visione 22/11/2011 14:35]