00 15/09/2006 22:00

AUTRICE Trawar Asada
VOLUMI TOTALI : 6 (ancora in corso di pubblicazione)
USCITA : BIMESTRALE (CON NOTEVOLI RITARDI )
ATTUALMENTE SONO STATI PUBBLICATI IL NR. 1 DICEMBRE 2005 ED IL NR. 2 MAGGIO 2006
PREZZO 6,80 EURO A VOLUME
GENERE: dovrei capirlo prima io [SM=x53120] Shonen per un pubblico maturo direi [SM=x53114]
Particolari: omanotopee in giapponese non tradotte
DI COSA PARLA:

I 357 sono una banda formata da ex teppisti cinesi, usano uniformi bianche con cappucci e si definiscono un “corpo autonomo di difesa dell’ordine”, almeno queste sono le parole con cui il loro leader Takahashi descrive il gruppo di persone che con lui, ed alcuni amici liceali, svolgono mansioni di pulizia nella Tokio saccheggiata dai Bampa (bande di teppistelli delle scuole medie)
La situazione è tutt’altro che rosea, le ragazze non possono uscire sole, rischiano di non rientrare a casa.
Nei 357 venivano accettati solo emigrati cinesi, Takahashi appunto, che viene riconosciuto da questi come capo carismatico è cinese-giapponese, ma sicuramente il ragazzo che esteticamente sembra più ordinario.
Nylon, che compare fin dalle prime pagine, risulta visivamente particolarmente eccentrico, usa rollerblades al posto delle scarpe ed uno strano apparecchio per i denti che accentua l’eccentricità. E’ nato ad Hong Kong, cresciuto da prima a Parigi, poi a Los angeles dove era il capo di una gang di teppisti, ha tatuato dentro il labbro inferiore la parola “sterminio” quasi a voler nascondere la sua innata predisposizione per il combattimento.
Akihiro/Myong Ho un coreano-giapponese poco presente nei primi due volumi, ha intrapreso la carriera per divenire un killer professionista. Sarà grazie al suo intervento che nel secondo volume yong yi si salverà da morte certa.
Yong Yi, il classico bravo ragazzo, coreano di nascita, non ha vissuto in ambienti violenti come i compagni, ma che finisce suo malgrado, per venire coinvolto dai violenti giochi che circondano i suoi amici;
ed infine Natsuhiko, appena rientrato dall’estero, un giovane rampollo di una ricchissima famiglia giapponese, i suoi genitori volevano suonasse gagaku(nobile arte del suonare il flauto), già si immaginavano l’onore di vedere il proprio figlio suonare davanti all’imperatore. Poi, non è ancora stato spiegato come sia successo, ma nell’infanzia di Natsuhiko (negli anni delle medie) accade qualcosa, qualcosa di strettamente collegato alla sua perdita del dito mignolo della mano destra, la dove ora porta un ditale nero
il personaggio comunque risulta complesso, vestito di nero, con un viso effeminato, sembra superficiale e menefreghista, passa la giornata a comprare tecnologia costosissima, profumi ed abiti firmati. In realtà riveste anche un lato di perversione e masochismo, dorme con le lenzuola arrotolate, in particolare intorno al collo e alle mani dentro un armadio (tipo mummia) e prova gioia nel tagliarsi la pelle degli avambracci. Nei momenti di tensione denota una notevole lucidità e si accorge subito di situazioni di pericolo, come nel primo volume quando intercetta con la mano la freccia destinata a Nylon…e senza battere ciglio se la strappa via, e come nel secondo volume, quando avvisa Akihiro di prendere un aereo perche avrebbe avuto bisogno di lui. È sinceramente legato da amicizia con Yong Yi.
Il personaggio di Natsuhiko, proprio per la sua capacita di suonare il flauto, anche se ha nove dita, e dato il titolo del Manga, libera citazione della fiaba dei f.lli Grimm (il pifferaio magico) si suppone sia destinato ad essere il protagonista principale e forse è consentito un ulteriore paragone…forse proprio come il pifferaio di Hemelin fu la rovina del paese, poiché fu lui ad uccidere tutti i figli dei paesani che gli rifiutarono la ricompensa per aver scacciato i topi, anche al nostro Natsuhiko potrebbe essere riservato un finale macabro e risolutivo della disputa.

Un particolare …nei momenti di violenza compaiono delle formiche, l’interpretazione che piu mi piace di queste formiche, che dipartono da Natsuhiko e muovono verso la vittima, l’ho letta sulla rete;
potrebbero essere interpretate proprio come la follia del personaggio materializzata in una visione che solo lui percepisce…sono il suo indice di situazioni pericolose…sono la violenza che lui scaglia contro le sue vittime…

Per quanto riguarda il tratto…lo trovo pulito e lineare… geometrico...molto bello a mio avviso, le tavole sono per lo più bianche …poche hanno lo sfondo. Nei personaggi si riconoscono i lineamenti giapponesi/cinesi, ma gli abiti sono, per quanto riguarda i protagonisti prevalentemente di stile occidentale.
In alcune tavole gli sfondi sono parzialmente realizzati con computer grafica, ma per i personaggi si riconosce il tratto a mano.
I difetti che posso citare sono:
la difficoltà di capire le scene di combattimento, non sono chiare
la difficoltà a seguire la trama… bisogna rileggerlo una seconda volta per apprezzarlo maggiormente…
e questo per me è pure un pregio…
la storia sembra dipanarsi pian piano, scoprendo il passato con riferimenti durante la narrazione, probabilmente alcuni avvenimenti del passato non saranno chiariti se non nell’ultimo volume…


a me piace moltissimo, la mia rece…è quella che è… spero la integriate

[Modificato da simopaini 15/09/2006 22.04]

[Modificato da simopaini 15/09/2006 22.05]



... e non ho niente da dire