Higashi No Eden - Eden Of The East

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Alty73
00giovedì 17 febbraio 2011 20:00
Rukkio de Ruchis, 17/02/2011 19.43:

Questa merita, ve lo posso assicurare. Poi magari non sarà per molti il cartone da inserire nella top 10, però è una storia che ha molto da dire, ha molti spunti su cui riflettere.
Se tra 2-3 puntate ancora non vi ha preso, allora potete confermare i vostri dubbi, però secondo me non sarà così.



anch'io sono convinto che la storia meriti...
l'inizio poi è anche divertente.mostra anzitutto i protagonisti e la situazione paradossale in cui viene a trovarsi Akira:nudo,privo di memoria e con in mano un cellulare e una pistola...inoltre vede Saki in una situazione non dico di pericolo, ma in cui intuisce subito che non sà caversela innanzi ai due poliziotti.
questo dimostra la positività di Akira nell'aiutarla anche se in realtà non la conosce neppure( e non sà neanche chi sia lui stesso e perchè si trovi lì..).
Io non seguo la storia per capire i mille segreti che verranno svelati man mano, ma il modo in cui i protagonisti affrontano le varie vicende...l'istinto di Akira di aiutare Saki e di procurarle in seguito il passaporto per rientrare in Giappone sono appunto quelli che mi fanno apprezzare il personaggio e quindi la storia in sè.
nexstar
00giovedì 17 febbraio 2011 22:40
si ma ragazzi
per quanto possa piacere un personaggio è la vicenda che cattura l'attenzione e la sua narrazione.
Quando si spacciano per normali frangenti di vita che normali non lo sono si fa fatica a intrecciare il meccanismo di partecipazione emotiva.
Una cosa è guardare un cartone fantasy, shonen, storico ma un titolo che dovrebbe quantomeno essere "verosomigliante" nei limiti di una finzione animata ovvio, non può saltarsene fuori con situazioni del genere.
Un ragazzo nudo con una pistola e un telefono davanti alla casa bianca che smerda per ben due volte i poliziotti.
Non è credibile..
E la ragazzina?Che regala un cappotto al primo sconosciuto che incontra?O che pensa che lanciare una moneta nel giardino "del cento del mondo" a mo' di fontana di Trevi possa cambiare (anche se lei stessa non ci crede) l'immobilismo sociale in Giappone?
Non voglio essere drastico ma lo trovo narrativamente improbabile.
Il legame della organizzazione segrata, il passato di Aika e tutto il resto mi incuriosiscono ma è il plot della storia:ma dialoghi e scelte narrative davvero molto spesso dubbie...
.Star Platinum.
00sabato 19 febbraio 2011 18:53
Re:
Ottimo il secondo episodio che porta Saki nella sua patria e Akira che la segue perché ha trovato un indirizzo.In questo episodio subentrano altri 2 misteri decisamente scottanti,i missili lanciati da non si sa chi contro il Giappone e un poliziotto che è capace di sparare dalle dita grazie a juiz(?)che per quanto visto fino ad ora ipotizzo sia una specie di programma anche se ovviamente non si capisce bene come funziona.

Alty73, 17/02/2011 20.00:


Io non seguo la storia per capire i mille segreti che verranno svelati man mano, ma il modo in cui i protagonisti affrontano le varie vicende...l'istinto di Akira di aiutare Saki e di procurarle in seguito il passaporto per rientrare in Giappone sono appunto quelli che mi fanno apprezzare il personaggio e quindi la storia in sè.



Per me invece è proprio il contrario,sono i misteri che mi fanno apprezzare un'opera e in secondo piano le vicissitudini dei protagonisti X)
Rukkio de Ruchis
00sabato 19 febbraio 2011 19:45
Secondo me non bisogna focalizzarsi troppo sulle astrusità dei modi di comportarsi dei personaggi, d'altronde è un cartone "fanta-politico", che tolta l'ambientazione reale, ha nella sua componente mistery il suo pregio migliore.
Lasciatevi conquistare dal perchè esistano i Selecao, perchè solo in un numero così esiguo, perchè dispongano di risorse pressochè illimitate e come possano apportare vantaggi alla nazione, essere chiamati "Salvatori".
Cosa si cela dietro il "Lunedì Incauto"? Perchè Akira ha perso la memoria?

Beh, portate un pò di pazienza e vedrete che la matassa inizierà ad ingarbugliarsi sempre più, per poi districarsi.
La Visione
00mercoledì 23 febbraio 2011 17:12
Puntata 2

In risposta alle critiche lette fino a d ora posso scrivere che alcune tematiche della serie (tipo i Neet e i Freeter) si comprenderebbero meglio (e quindi si apprezzerebbe di più la serie) se si conoscesse qualcosa di più della società giapponese. In particolare il gruppo di Saki rappresenta proprio questa fetta emarginata, ma non marginale, della popolazione giapponese.
Dall'inizio della seconda puntata si apprende anche il termine hikikomori, ovviamente se uno/a non sa cosa siano non potrà capire perché è così strano che escano di casa, e darà un giudizio negativo sulla trama, ma in realtà semplicemente non ha i mezzi per capirla.
Effettivamente in qualche caso la narrazione è un po' semplificata, alcune situazioni sono un tirate per i capelli, però non mi paiono così esorbitanti, rispetto all'originalità della serie.

Cos'è “l'incauto lunedì”? Perché chi ha bombardato si è preoccupato di non uccidere nessuno? Ma, soprattutto, perché lanciare dei missili su Tokyo?
Si capisce subito che Akira non è l'unico ad avere il cellulare del Privilegiato, sono dodici i prescelti, ma per fare cosa? E chi sono questi altri Privilegiati? Dei nemici?
Dover spendere per forza 10 miliardi di yen non è una cosa facile, specialmente se si rischia la vita, anche per non averli spesi o averne spesi di più.
L'idea di usare una terminologia della nobiltà è molto valida, “noblese oblige”, “consierge”, e anche usare il termine “Selecao”, cioè “Selezionati”, è una scelta terminologica molto appropriata. Un anime è fatto dai disegni, ma anche dalle parole, se queste ultime sono scelte bene ne beneficia tutta la serie.
Il fatto che ogni Selecao conosca le spese e il loro importo effettuato da ognuno permette la creazione di una strategia molto articolata, già questo particolare rende interessante e curiosa ogni acquisto. Conoscere anche quanti soldi rimangono ai Prescelti permette a tutti di ipotizzare le opzioni degli avversari. Un gioco nel gioco.
Il cellulare si può usare anche per commettere del male, per uccidere, è uno strumento neutro, dipende dagli ordini impartiti, si possono comprare delle caramelle, corrompere dei burocrati o commissionare degli omicidi.
Dopo una prima puntata utile per attirare l'interesse ora bisogna dare qualche spiegazione, e le risposte (che ovviamente creano altre domande) le apprendiamo assieme ad Akira, che si è fatto cancellare la memoria. Però Akira man mano ottiene tutte le informazioni che necessita, nulla rimane oscuro, per quanto alcuni fatti possano essere discutibili, nessuna parte della trama rimane inspiegata.
Alty73
00mercoledì 23 febbraio 2011 21:23
nel secondo episodio,Akira e Saki approdano a Tokyo; mentre ancora si trovano sull'aero che stà sorvolando la capitale, Akira le chiede cosa siano quei grossi crateri che vede sulla città:sono il risultato degli attacchi missilistici avvenuti durante una giornata qualunque,un lunedì.
Il fatto strano è che non ci siano state vittime e quel giorno viene ricordato come "L'incauto lunedì"...
Akira scopre,tramite il suo cellulare,con cui cominica con una certe Juiz, di possedere una cifra enorme,pazzesca..quasi 8 miliardi di yen..soldi che dovrà spendere per riuscire a risultare lui il vincitore di uno strano gioco:apprende inoltre di far parte di un'organizzazione e di esserene il numero nove.
Akira e Saki stanno diventando ottimi amici...ed al di là del mistero, è questa una delle cose che apprezzo di più nella storia.
Rukkio de Ruchis
00giovedì 24 febbraio 2011 22:09
Stasera ho rivisto la terza puntata, e nonostante abbia già visto tutta la serie (ad eccezione dei movies), devo dire che è un piacere rituffarsi nei misteri dei Selecao.
In particolare questa puntata è ricca di interrogativi che piombano all'improvviso sullo spettatore.

Perchè Akira si è comprato un intero centro commerciale?
Perchè è legato ai NEET scomparsi? Tra l'altro lo sbirro afferma che lui è il responsabile della loro scomparsa, nonchè della loro morte!
E nel muro del centro appare a caratteri cubitali la scritta che inneggia alla morte del ragazzo.
Perchè diavolo si è fatto cancellare la memoria?
Su che criterio sono stati scelti i 12 Selecao?

Beh, secondo me già da questo episodio lo spettatore dovrebbe capire se Eden of the East è un titolo che lo attira oppure no.
Io vi consiglio di rimanere incollati e proseguire la visione.
.Star Platinum.
00sabato 26 febbraio 2011 12:04
Re:
Anche il terzo episodio mi soddisfa appieno con un colpo di scena che ci si poteva arrivare ma che comunque non ci ono arrivato XD,non mi sarei mai aspettato la sua morte inoltre non capisco perché volesse uscire dal giro dei Selecao.
comunque presumo che 13 episodi per risolvere tutti questi misteri siano davvero pochi,già mi immagino un finale svelando i retroscena in maniera in maniera troppo frettolosa e quindi non all'altezza della trama.
Ah,il poliziotto ha detto che all'inizio hanno tutti 10 miliardi da spendere e Akira ne ha 8 sul suo conto corrente,mi domando che fine abbiano fatto i 2 miliardi mancanti...

Rukkio de Ruchis, 24/02/2011 22.09:



Perchè Akira si è comprato un intero centro commerciale?
Perchè è legato ai NEET scomparsi? Tra l'altro lo sbirro afferma che lui è il responsabile della loro scomparsa, nonchè della loro morte!
E nel muro del centro appare a caratteri cubitali la scritta che inneggia alla morte del ragazzo.
Perchè diavolo si è fatto cancellare la memoria?
Su che criterio sono stati scelti i 12 Selecao?



-Presupponendo che per me akira potrebbe essere il cattivo* di turno potrebbe essersi comprato il centro perché da li aveva una buona panoramica dell'impatto del missile
-E oltre al fatto di essere legato ai NEET io mi domando anche chi sono e cosa rappresentano(*proprio per via dei NEET sto presupponendo che Akira sia il cattivo)
-Io presumo che si possa essere fatto cancellare la memoria perché aveva sensi di colpa,20mila NEET sono una gran cifra.
-Mah,visto che hanno specificato che sono stati forzati a partecipare a questo gioco(gioco?wtf?)presumo siano stati scelti a caso oppure,altra opzione,per i loro ideali,basti vedere il poliziotto che morente dice "anch'io all'inizio cercavo di perseguire la giustizia" riferendosi al mondo e/o paese marcio.

Rukkio de Ruchis
00sabato 26 febbraio 2011 12:24
Interessanti le tue risposte.. io che ho già visto tutta la serie, ti posso solo dire "vedremo alla fine..".

Quanto al finale ti ricordo che oltre ai 13 episodi è essenziale vedere anche i due movie, poichè costituiscono in tutto e per tutto la prosecuzione, e quindi la conclusione, degli episodi.
Alty73
00sabato 26 febbraio 2011 16:09
anch'io vidi la serie,circa un anno fà....tuttavia mi fà piacere rivederla perchè posso percepire cose che alla prima visione,per la fretta mi sfuggirono..

invece non ho visto i due movie..interessanti..
Alty73
00sabato 26 febbraio 2011 19:02
nel 3° episodio Saki e Akira giungono all'indirizzo,scritto sul passaporto ove risiede lo stesso Akira:con grande sorpresa si tratta di un intero centro commerciale.
Akira aveva acquistato,prima di farsi cancellare la memoria,questo centro.
anche se non ricorda più nulla del suo passato,tuttavia Akira conserva una sua passione,quella per i film cinematografici..infatti chiede a Saki quale sia il suo preferito..."Il Blu World"..mi sembra di aver letto nel momento in cui viene proiettato in quel centro commerciale.

Nel frattempo l'altro componente della Selecao,un poliziotto di nome Kondou,li raggiunge e con violenza ruba il cellulare al povero Akira,perchè sà che quest'ultimo non ha ancora speso tutti i soldi disponibili.
quello che invece ignora Kondou, è che ogni selezionato del gruppo non può utilizzare il cellulare degli altri e che una volta treminati i soldi e senza aver compiuto la missione imposta a ognuno di loro, vi sarà morte certa.
E' questa la sorte che sarà di questo povero poliziotto,a cui non frega più nulla di nessuno...

Seguendo i movimenti di Akira, ho come la sensazione che in realtà Akira stesso non cerchi tanto di capire chi sia, di ricordare il suo passato ma di capire lui stesso cosa abbia fatto prima di farsi togliere i ricordi e quali siano state le sue azioni...ad es. rimane sconcertato nel vedere che la sua residenza sia un intero centro commerciale, e non una normale abitazione...
Rukkio de Ruchis
00sabato 26 febbraio 2011 19:13
E rimane sconcertato quando ha il flash della foto scattata con i NEET sullo sfondo.. chissà perchè aveva quell'aria così felice..
La Visione
00martedì 1 marzo 2011 17:27
Puntata 3

Per la cronaca, per evitare contestazioni al filo logico della trama, sono andato a riguardarmi un pezzo della prima puntata, e le chiavi che Akira tira fuori dalla tasca per aprire il lucchetto le aveva prese nel suo appartamento a Washington.
Anche in questa parte iniziale della puntata si sprecano le citazioni di film, anche grazie all'ambientazione dentro un cinema.
Si nota subito la dicotomia tra Akira e il poliziotto, il primo vuole cambiare il paese mantenendo la sua umanità (questo non vuol dire che non infranga delle regole, ma senza danneggiare nessuno), mentre il secondo ritiene che lo scopo debba essere raggiunto ad ogni costo, anzi, ritiene che proprio il marcio che c'è nel paese lo obblighi ad usare ogni mezzo. Può esserci miglioramento se il mezzo usato non è etico? Per Akira no, se si vuole migliorare bisogna farlo prima di tutto con un metodo migliore, altrimenti il nuovo sarà corrotto come il vecchio.
Lo stesso Akira, dopo aver compreso alcuni fatti, ammette che altri misteri sono nati, come il ruolo del “supporter”. Notare che il termine “supporter” in questo caso non è uno che fa il tifo o supporta, ma che ucciderà il “prescelto” che azzera il proprio credito senza riuscire nello scopo finale. Trovo che anche in questo caso le parole siano state scelte con molta arguzia e stile.
Il supporter uccide chi termina il credito residuo, quindi il supporter è la moglie tradita del poliziotto? Direi, invece, che il supporter ha fatto avere alla moglie la mail che il poliziotto aveva mandato all'amante, con tanto di luogo dell'appuntamento. Le vie del supporter sono anche indirette, quindi più temibili.

Akira ha ucciso i 20 mila NEET facendoli radunare sul sito dell'impatto?
Sappiamo di certo che li ha radunati lui, vedi le foto della prima puntata e il luogo della riunione che è di sua proprietà, ma Akira ha infranto i suoi ideali?
La Visione
00martedì 1 marzo 2011 17:39
Re: Re:
.Star Platinum., 26/02/2011 12.04:






-E oltre al fatto di essere legato ai NEET io mi domando anche chi sono e cosa rappresentano(*proprio per via dei NEET sto presupponendo che Akira sia il cattivo)





In questa rece c'è una breve descrizione dei NEET, dei Freeter e degli Hikikomori (
Testo nascosto - clicca qui
)

clicca

E qui mi ricongiungo a quello che ho scritto qualche post prima, se uno/a non conosce certe tematiche sociali giapponesi troverà difficile comprendere certe scene e, nei casi in cui l'anime non piaccia, considererà la trama risibile.

Sulle altre non rispondo perchè rischierei di svelare qualcosa.


.Star Platinum.
00martedì 1 marzo 2011 18:06
Gli hikikomori già sapevo chi fossero però non sapevo dei neet comunque prima pensavo che avesse usato gente facente parte di qualche organizzazione tipa quella da dove proviene Akira invece ora capisco che ha preso solo gente "disadattata"
alxsx72
00giovedì 3 marzo 2011 14:55
Ep. 1-2
Scrivo due sciocchezze, poi leggo i vostri interventi.

Mi ci è voluto un po' per abituarmi a questo cartone, intriso com'ero di Ergo Proxy e dei suoi veloci cambi di scena.
Questo è molto lento, oserei dire rilassante, quasi un carezza. Sembra un cartone 'delicato', che vuole proporre una storia dai contorni sentimentali e implicazioni inquietanti ma senza prodursi in giravolte eccessive (almeno per le due puntate che ho visto).
E' stato anche abbastanza semplice leggere i sub, trattandosi per ora di dialoghi tra due persone.

Non mi fanno impazzire i disegni dei personaggi (ok, il chara), soprattutto mi infastidisce un po' vedere una ventenne disegnata come la protagonista della Città incantata (cioè una bambina), però mi sono molto piaciute le ambientazioni. C'è anche qui un notevole uso della Computer Grafica, ma non mi è sembrato particolarmente invadente.

Sulla storia ho poco da dire, siamo appena all'inzio ma non mi dispiace.
La Visione
00giovedì 3 marzo 2011 16:24
Puntata 4

Mr. Outside (o autosaido) è l'ideatore di tutto, e spiega (o meglio è il dottore a spiegare per lui) la motivazione per la scelta del termine “supporter”, che con Selecao sono termini calcistici, oltre al numero dei partecipanti (11+1 il tifoso). A mio avviso anche in questo caso la scelta dei termini, e la loro spiegazione, è molto azzeccata.
Mr. Outside vuole salvare la nazione perché in Giappone già da qualche anno ci sono polemiche forti sulla stagnazione non solo economica, ma anche culturale e di idee. Le nuove generazioni vengono incolpate di non impegnarsi (cioè, sacrificarsi) per il bene del paese come fecero le precedenti. A loro volta le nuove generazioni accusano le vecchie di ipocrisia, in quanto tutta la società è strutturata per mantenere lo status quo, obbligando i giovani a ruoli marginali e ad obbedire sempre ai più anziani, che poi è la filosofia base della cultura nipponica (derivata dal confucianesimo e dal buddismo).
In pratica per la generazione al comando, cioè quella vecchia, i giovani dovrebbero solo impegnarsi come fecero loro (lavorando a più non posso), mentre per le nuove (o per una parte di loro) questo sistema ha già dimostrato il proprio limite, e quindi vorrebbero spazi diversi, possibilità di cambiare la situazione radicalmente, ma ciò non è permesso dalla generazione al comando.

Attenzione, mentre Mr. Outside spiega ad Akira il tutto passano sullo schermo delle immagini in bianco e nero e rallentate che saranno riproposte nei film.

La scelta del dottore è diversa dagli altri, lui si disinteressa subito dello scopo finale del gioco, ed usa i 10 miliardi di yen per salvare subito i più bisognosi. Questo a rischio della sua vita. Forse la scelta più sensata, niente idee utopiche, niente ricerca del potere, solo il desiderio di aiutare subito e stabilmente (non carità) il maggior numero di persone. E per far ciò paga anche le tangenti a politici e burocrati, a costo di essere additato come esempio negativo, invece che positivo. E' l'esempio finale della sua filantropia, fare del bene in silenzio.
Nelle due ultime puntate si sono visti altri 2 Selecao, entrambi ora fuori dal gioco, quindi in ogni puntata Akira ha a che fare con un o più Selecao.
Rukkio de Ruchis
00sabato 5 marzo 2011 16:08
Analisi perfetta quella di Ste.
Inizia a venir fuori il tema portante della vicenda, ovvero il decadimento morale ed economico della nuova società giapponese. Chi si questo fantomatico Mr.Outside nessuno lo sa, nè come sia stato possibile scegliere 12 persone così diverse tra loro per dare inizio al gioco.
Il confine tra il giusto e lo sbagliato, il concetto di "il fine giustifica i mezzi", sono modi di vivere che possono premiare e nello stesso tempo castigare (a costo della vita) i personaggi della storia. A mio avviso la domanda che i Selecao, e più in generale tutta l'umanità, è se sia realmente possibile salvare la società. E questo interrogativo non è poi campato in aria, nemmeno se lo riproponessimo in quella che è la società in cui viviamo oggi.

Trovo che il cartone, come già detto, sia una forte accusa a tutto ciò che di egoistico e menefreghista ci possa essere nello stile di vita di una società come quella jappo, ma non solo. Certo, nemmeno si deve tirare avanti con idee utopistiche, però è chiaro che c'è un forte messaggio di condanna.
Alty73
00sabato 5 marzo 2011 19:19
nella quarta puntata Akira incontra un altro della Selecao,il dott.Hiura,il numero V;egli,come è già stato spiegato, aiuta in parte Akira a spegare alcune cose e soprattutto come lui abbia fatto uso della parte dei soldi messi a sua disposizione:ha creato un ospedale per accogliere tutte persone anziane e indigenti,dando loro una speranza in più.
Ciò non è bastato,dal punto di vista di Mr Outside, a far sì che i soldi siano stati usati nel modo giusto..infatti viene ucciso dal Supporter..

intanto Akira continua la sua ricerca..
.Star Platinum.
00domenica 6 marzo 2011 13:03
L'entrata in scena di Mr Outside fa si che la mia ipotesi che Akira sia il cattivo viene smontata però il flashback che ha nella zona d'impatto missilistica fa dedurre che comunque non sia proprio una persona gradevole come lo è ora eppure tutti quei johnny(secondo me erano i neet)sembravano volergli bene.
Non ho capito una cosa,per ogni Seleçao c'è un supporter oppure uno è per tutti?Perché il poliziotto è stato ucciso dalla moglie/supporter quindi perché nascondere l'identità del supporter che ha ucciso il dottore?O forse la moglie era solo gelosa?Eppure il poliziotto l'ha detto che non avrebbe mai pensato che fosse lei la supporter.
Ste,ottima osservazione dei termini calcistici
Rukkio de Ruchis
00domenica 6 marzo 2011 13:47
Re:
.Star Platinum., 06/03/2011 13.03:

L'entrata in scena di Mr Outside fa si che la mia ipotesi che Akira sia il cattivo viene smontata però il flashback che ha nella zona d'impatto missilistica fa dedurre che comunque non sia proprio una persona gradevole come lo è ora eppure tutti quei johnny(secondo me erano i neet)sembravano volergli bene.
Non ho capito una cosa,per ogni Seleçao c'è un supporter oppure uno è per tutti?Perché il poliziotto è stato ucciso dalla moglie/supporter quindi perché nascondere l'identità del supporter che ha ucciso il dottore?O forse la moglie era solo gelosa?Eppure il poliziotto l'ha detto che non avrebbe mai pensato che fosse lei la supporter.
Ste,ottima osservazione dei termini calcistici




Il supporter è uno solo, scelto tra i Selecao (almeno così mi pare). La moglie di Kondo non è il supporter, ma è stata indotta dallo stesso a compiere l'omicidio del marito. Guarda caso il messaggio di Kondo, che in realtà era rivolto all'amante, è stato "intercettato" dalla moglie.. penso proprio grazie all'azione del supporter.
La Visione
00domenica 6 marzo 2011 23:45
Re:
La Visione, 01/03/2011 17.27:

Puntata 3


Il supporter uccide chi termina il credito residuo, quindi il supporter è la moglie tradita del poliziotto? Direi, invece, che il supporter ha fatto avere alla moglie la mail che il poliziotto aveva mandato all'amante, con tanto di luogo dell'appuntamento. Le vie del supporter sono anche indirette, quindi più temibili.

?




In risposta a Starplatinum quoto il mio commento alla puntata 3 ;) anche se ha già risposto Rukkio :]

Direi che il dibattito su questa serie langue un po', peccato perchè è piena di spunti interessanti.




La Visione
00lunedì 7 marzo 2011 00:00
Re:
Rukkio de Ruchis, 05/03/2011 16.08:

Analisi perfetta quella di Ste.
Inizia a venir fuori il tema portante della vicenda, ovvero il decadimento morale ed economico della nuova società giapponese. Chi si questo fantomatico Mr.Outside nessuno lo sa, nè come sia stato possibile scegliere 12 persone così diverse tra loro per dare inizio al gioco.
Il confine tra il giusto e lo sbagliato, il concetto di "il fine giustifica i mezzi", sono modi di vivere che possono premiare e nello stesso tempo castigare (a costo della vita) i personaggi della storia. A mio avviso la domanda che i Selecao, e più in generale tutta l'umanità, è se sia realmente possibile salvare la società. E questo interrogativo non è poi campato in aria, nemmeno se lo riproponessimo in quella che è la società in cui viviamo oggi.

Trovo che il cartone, come già detto, sia una forte accusa a tutto ciò che di egoistico e menefreghista ci possa essere nello stile di vita di una società come quella jappo, ma non solo. Certo, nemmeno si deve tirare avanti con idee utopistiche, però è chiaro che c'è un forte messaggio di condanna.



I 2 film spiegano anche le motivazione di Mr. Outside.

Direi che una differenza tra il Giappone e l'Italia, riguardo all'impegno delle nuove generazioni verso la società (che poi è il tema centrale della serie), ste nel fatto che in Giappone i non giovani contestano ai giovani che non si impegnano come fecero loro. Però i giovani nipponici non vogliono (ma in molto casi non sono neppure messi in condizione) sacrificarsi nello stesso modo. Quindi, in parte, c'è un certo egoismo, ma anche la voglia di cercare strade alternative, che però i non più giovani non permettono. Ergo una parte dei giovani si estrania dalla vita produttiva (hikikomori, freeter, neet).

In Italia, secondo me, la classe dirigente neppure pretende nulla dai giovani, anzi, il messaggio che gli viene lanciato è: "divertiti, spendi e spandi, guarda la tv e copiane i modelli, basta che non ti impegni per la società, basta che non ci rompi (niente manifestazioni, niente rivendicazioni, niente proteste). Non usare il cervello, mandalo all'ammasso, che a noi va bene così. Tranquillo, ci pensiamo noi a governare".

Quindi non so quale scenario sia peggiore.

Nel primo c'è una pressione ad uniformarsi, pena l'emarginazione sociale.
Nel secondo si teme l'impegno.

Forse sono le due facce della stessa medaglia, in cui chi ha le leve del comando vuole mantenerle, ed usa 2 sistemi diversi per mettere a margine i giovani.

Però c'è da dire che in Italia le nuove generazioni, o almeno una parte di loro, manifesta e protesta, mentre in Giappone si isolano e automarginalizzano.


Rukkio de Ruchis
00lunedì 7 marzo 2011 19:39
Da questo punto di vista penso, anche se non so come sia possibile, che la gioventù nipponica sia messa peggio. Più che altro, che detto da Ste, nuoce tremendamente quel sentimento di omologazione che da decenni è la propaganda del Giappone.
Non dimentichiamoci che la storia degli ultimi secoli è molto diversa da quella italiana; fatta eccezione per l'epilogo drammatico della 2°Guerra mondiale, il Giappone ha sempre dominato ed ha avuto un'egemonia su tutto il continente asiatico. In un certo modo possiamo dire che le ultime generazioni di giovani hanno sempre trovato la strada "spianata", hanno cavalcato l'onda della bolla economia post-bellica.
Il sacrificio, la devozione al lavoro, lo spirito patriottico, sono sentimenti che si stanno man mano perdendo.
E, per certi aspetti, anche in Italia la situazione attuale non è poi così diversa. La differenza sta, appunto, negli ideali tipici della classe operaia, che a sua volta fonda le sue radici nella storia italiana.

Ad ogni modo non voglio entrare nel tema politico, perchè sappiamo come potrebbe andare a finire, però quoto Ste nel dire che questa serie è meno banale di quel che sembra ed è un peccato ritrovarsi in tre a commentarla.
La Visione
00lunedì 7 marzo 2011 23:14
Re:
Rukkio de Ruchis, 07/03/2011 19.39:

Da questo punto di vista penso, anche se non so come sia possibile, che la gioventù nipponica sia messa peggio. Più che altro, che detto da Ste, nuoce tremendamente quel sentimento di omologazione che da decenni è la propaganda del Giappone.
Non dimentichiamoci che la storia degli ultimi secoli è molto diversa da quella italiana; fatta eccezione per l'epilogo drammatico della 2°Guerra mondiale, il Giappone ha sempre dominato ed ha avuto un'egemonia su tutto il continente asiatico. In un certo modo possiamo dire che le ultime generazioni di giovani hanno sempre trovato la strada "spianata", hanno cavalcato l'onda della bolla economia post-bellica.
Il sacrificio, la devozione al lavoro, lo spirito patriottico, sono sentimenti che si stanno man mano perdendo.
E, per certi aspetti, anche in Italia la situazione attuale non è poi così diversa. La differenza sta, appunto, negli ideali tipici della classe operaia, che a sua volta fonda le sue radici nella storia italiana.

Ad ogni modo non voglio entrare nel tema politico, perchè sappiamo come potrebbe andare a finire, però quoto Ste nel dire che questa serie è meno banale di quel che sembra ed è un peccato ritrovarsi in tre a commentarla.



C'è una cosa da aggiungere, rispetto al fatto (su cui concordo) che vede i giovani giapponesi messi leggio di quelli italiani, ed è che il giovane giapponese non protesta. Si chiude in casa (l'hikikomori) oppure rifiuta di entrare nel mondo produttivo (freeter e neet), mentre i giovani italiani scendono in piazza, si fanno sentire.

Che poi, purtroppo, serva a poco non conta.

Però trovo che i giovani italiani stiamo meglio dal punto di vista sociale, rispetto ai giapponesi, non da quello lavorativo. Secondo me, una volta che il giovane giapponese ha accettato di sottomettersi ha più possibilità lavorative di un pari età italiano.

Non concordo con Rukkio (per la serie confrontiamoci ;) sul fatto che il Giappone abbia esercitato una egemonia prima della seconda guerra mondiale.
Prima del 1900, cioè prima della restaurazione Meiji, nel periodo Edo il Giappone era chiuso in se stesso, nessuno poteva entrare e nessuno uscire (o quasi).
Con la restaurazione Meiji si sono modernizzati (a forza), e verso il 1905 hanno iniziato ad espandersi, poco alla volta, fino alle invasioni di Taiwan, Corea e Cina nelgi anni 20 e 30 del 900. Concludendo l'espansione con la sconfitta con gli Usa.



Rukkio de Ruchis
00martedì 8 marzo 2011 19:49
Re: Re:
La Visione, 07/03/2011 23.14:




Non concordo con Rukkio (per la serie confrontiamoci ;) sul fatto che il Giappone abbia esercitato una egemonia prima della seconda guerra mondiale.
Prima del 1900, cioè prima della restaurazione Meiji, nel periodo Edo il Giappone era chiuso in se stesso, nessuno poteva entrare e nessuno uscire (o quasi).
Con la restaurazione Meiji si sono modernizzati (a forza), e verso il 1905 hanno iniziato ad espandersi, poco alla volta, fino alle invasioni di Taiwan, Corea e Cina nelgi anni 20 e 30 del 900. Concludendo l'espansione con la sconfitta con gli Usa.







Hai ragione, sono andato troppo indietro con gli anni; dal punto di vista territoriale l'espansione è avvenuta agli inizi del 900, anche se già dalla metà dell'800 gli scambi con l'Occidente avevano iniziato a smuovere il sistema giapponese.
La Visione
00giovedì 10 marzo 2011 10:28
Re: Re: Re:
Rukkio de Ruchis, 08/03/2011 19.49:




Hai ragione, sono andato troppo indietro con gli anni; dal punto di vista territoriale l'espansione è avvenuta agli inizi del 900, anche se già dalla metà dell'800 gli scambi con l'Occidente avevano iniziato a smuovere il sistema giapponese.



Per questa volta non ti chiederò il diario [SM=x53144]

Comunque anch'io ho commesso un errore, la guerra sino-giapponese che vide assegnare Taiwan all'impero nipponico è del 1895, quindi iniziarono l'espansione coloniale dieci anni prima rispetto a quello che avevo scritto.

Detto ciò ora c'è la quinta puntata, appena la vedo la commento. Vedete di commentarla anche voi, ma andate oltre il singolo riassunto [SM=x53091] nel caso in cui le tematiche le consideriate meritevoli di un approfondimento, sia chiaro [SM=x1452788] [SM=x53144]


Rukkio de Ruchis
00venerdì 11 marzo 2011 19:55
Al di là delle vicende che si svolgono nella quinta puntata, direi che il tema portante, ciò che veramente emerge, è l'antitesi tra due modi di pensare, di guardare al futuro.
Ricollegandomi a quanto abbiamo detto io e Ste, questa puntata è una chiara accusa all'ostracismo della classe dirigente nei confronti della gioventù giapponese.

Come viene palesamente detto "il difetto della gioventù di oggi è la mancanza di autostima..", ma allo stesso tempo Saki sfoga nei confronti di chi governa tutto la sua frustrazione: "Non dovrebbero essere loro a guidarci verso il futuro?".

Ma questa classe dirigente è malata dentro, e forse è proprio per questo che Mr.Outside ha iniziato questo gioco; di sicuro è proprio per questo che Akira è deciso a fare qualcosa, a guidare Saki verso una nuova era.


A mio avviso una delle puntate più significative.
Alty73
00venerdì 11 marzo 2011 21:52
nell'episodio n°5, Saki và all'incontro per un collloquio di lavoro di una ditta,colloquio che in un primo momento aveva mancato ma poi ha avuto una seconda possibilità...
almeno in apparenza:il coolloquio effettivamente si svolge ma il responsabile della ditta aveva solo "giocato",recitato una parte...non l'avrebbe mai assunta..si è comportato da emerito deficiente.
L'invita alla mensa per il pranzo ove lui non andrà mai e manderà un suo sottoposto con un vassaio in mano e una ciotola di cibo,il quale farà finta d'inciampare e rovescerà il tutto sul vestito della poverina.
Uno scherzo cretino ideato da un idiota...

Saki vuole davvero diventare indipendente,trovare un posto di lavoro e non essere più un peso per sua sorella e il cognato che la mantengono:in realtà per loro non è un peso..è una della famiglia e suo cognato lo dice in modo chiaro..tuttavia Saki sà che deve trovarsi una sua indipendenza, una sua libertà....non è facile.
Si sfoga con Akira il quale ha sì un'intelligenza acutissima ma anche una grande bontà d'animo..
E' molto empatico,capisce lo stato d'animo di Saki e la bacia.

molto bello quest'episodio:vedo la prima delusione lavorativa per Saki che aspira ad entrare in un azienda e trovare un posto di lavoro....è l'esempio di tanti giovani che stanno in difficoltà..

All'inizio si vede anche una giovane donna,forse una prostituta, la quale è uno dei membri della Selecao...non penso che risulterà lei la vincitrice...
.Star Platinum.
00sabato 12 marzo 2011 12:49
Rukkio de Ruchis, 11/03/2011 19.55:


A mio avviso una delle puntate più significative.


Di sicuro sta di fatto che in questa puntata Akira,seppur senza ricordare nulla,ha deciso di fare qualcosa per questa società malata che non aiuta per niente i giovani e anzi,li prende in giro.
Una cosa ho notato in questo quinto episodio è che i giornalisti sanno dei Seleçao,e io che pensavo fosse una cosa segreta,all'oscuro di tutto e di tutti.
Sono incuriosito dalla tipa nuova,la troietta per intenderci,non capisco in che maniera possa salvare la nazione adescando uomini per scoparseli e poi ucciderli anche se una piccola teoria ce l'ho:potrebbe scegliere gente che lei reputa rifiuti/corrotti/malvagi e poi ucciderli.Comunque questa tizia ha menzionato il Seleçao numero uno,perché proprio lui?Il fatto che venga menzionato fa intendere che sia il migliore tra di loro e e Akira sembrerebbe essere al suo pari oppure secondo.

Alty73, 11/03/2011 21.52:



All'inizio si vede anche una giovane donna,forse una prostituta, la quale è uno dei membri della Selecao...non penso che risulterà lei la vincitrice...



Lo penso anch'io,alla fine immagino che lo "scontro finale" sarà tra akira il il fantomatico Seleçao numero uno.
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