Questo la pensa come me, e lo spiega meglio di quello che riesco a fare io.
E' il caso di ricordare che Travaglio sccrsse nel 198 (dico, 1998)) il libro "Lucy Luciano", in cui riportava tutti gli intralzi di Mogi fino a quel periodo.
Quindi non si può neure dire che prima fosse una persona correta. Purtropo alla Juve, anche per la scomparsa degli Agnelli, gli diedero mano libera, e questo fece ciò che non gli era riuscito altrove.
Da ferroviere nullatenente a padrone miliardario del Calcio: il “miracolo italiano” di Lucianone Moggi.
Nel 1979 alla Roma: va a cena con una terna ar- bitrale. Primavera 1980: tenta la scalata alla Lazio dello scandalo calcio-scommesse. Aprile 1982: co- mincia l’epopea del Torino insieme all’amico Nizzola. Estate 1987: passa al Napoli di Maradona, e sotto il Vesuvio è un turbine di scandali contornati da camorristi e cocaina. Dalla primavera 1991 è al Torino di Borsano: signore-squillo per gli arbitri, giocatori-fantasma, fondi neri, e lo scandalo Lentini. Estate 1993: di nuovo alla Roma, fra veleni e sospetti, da despota del calciomercato (e il figlio ventenne diventa procuratore di calciatori). Primavera 1994: viene ingaggiato dalla Juventus come un clandestino, e la Vecchia Signora precipita in un gorgo di intrighi, sospetti e polemiche...
Per quunto riguarda i tifosi di squadre minori, i famigerati "tifosi minoritari o minorati"
si attacchino a ciò che hanno