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 01/12/2010 23:10 | |
Esattamente! è proprio una figata!
News:
Misterioso e velocissimo: e’ l’Olandese Volante
L’Olandese Volante, la misteriosa nave fantasma la cui leggenda continua a circolare fin dalla metà del XVI secolo, sarà protagonista di una delle grandi attrazioni di Rainbow MagicLand, e solcherà i mari dell’emozione e della velocità!
A proposito della leggenda…
Tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, i Paesi Bassi crearono delle colonie in Indonesia, che vennero denominate Indie Orientali Olandesi. Tra di esse, anche le isole di Giava, Sumatra, parte del Borneo, le Molucche.
Le navi che percorrevano quella tratta si avvicinavano al Capo di Buona Speranza, ovvero l’estremità meridionale della Penisola del Capo, in Sudafrica. Fin qui la realtà.
In quel periodo, tra i marinai si sparse la voce di un vascello fantasma che infestava le acque della zona (e non solo). Secondo alcuni si trattava della velocissima imbarcazione di un temerario capitano che, in mezzo ad una terribile tempesta, aveva fatto un patto con il diavolo affinché lo facesse passare il Capo di Buona Speranza, ma con l’inatteso risultato di trovarsi a vagare per i mari in eterno. Secondo altri, la nave conobbe in seno a essa un terribile delitto, o addirittura l’infezione della peste, venendo così allontanata da ogni porto. Ma sempre con la medesima condanna: l’eternità tra le acque del mare…
Fonte d’ispirazione
La diceria era al contempo agghiacciante e ricca di fascino, tanto che il compositore Richard Wagner, nel 1841, ne trasse l’opera L’olandese Volante; prima di lui, nel 1839, il capitano Frederick Marryat, si ispirò alla leggenda per scrivere il romanzo The Phantom Ship; più tardi, nel 1855, lo scrittore Washington Irving firmò The Flying Dutchman on Tappan Sea.
Gli avvistamenti recenti
Nel XX secolo, l’Olandese continuò a palesarsi ai viventi: nel 1942, Nicholas Monsarrat, secondo ufficiale della “H.M.S. Jubilee” avvistò il veliero fantasma proprio nei dintorni del Capo di Buona Speranza; l’esperienza divenne un racconto pubblicato con il nome The Master Mariner. La nave non mancò di apparire a sbigottiti uomini di mare, turisti, bagnanti per tutto il secolo scorso.
Dietro il mistero
Dal momento che non esistono prove concrete di questi avvistamenti, se non le parole dei testimoni, è impossibile formulare una tesi certa su ciò che effettivamente cela la leggenda dell’Olandese volante.
Tra le ipotesi, la più probabile si basa su ciò che viene chiamata “Fata Morgana“: un fenomeno ottico che ha luogo con particolari condizioni di temperatura, umidità e rifrazione della luce; il medesimo che ci fa scorgere lussureggianti oasi all’orizzonte del deserto. Una spiegazione tutt’altro che soprannaturale, insomma.
Oltre all’Olandese
In realtà, questa è solo una delle tante leggende del mare, alcune basate su antiche dicerie di marinai, altre su avvenimenti concreti.Eccone alcune.
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E...
Le vorticose emozioni di Cagliostro!
Rotazioni vertiginose, percorsi insidiosi, continui cambiamenti di prospettiva che fanno perdere del tutto l’orientamento. Questo è l’effetto dello straordinario spinning coaster di Rainbow MagicLand.
Del resto, è disorientante anche il bizzarro personaggio al quale l’attrazione è ispirata: Cagliostro!
Solo un impostore? Oppure una guida illuminata? Quello che sappiamo con certezza è che, nella seconda metà del Settecento, l’italiano Giuseppe Balsamo, conosciuto come Alessandro conte di Cagliostro, era sulla bocca di tutti.
Davvero un individuo strano, la cui vita è, per buona parte, avvolta nel mistero. Sembra che all’inizio sbarcasse il lunario come ladruncolo, truffatore, falsario, aiutato dalla moglie Lorenza Serafina Feliciani, con la quale spesso e volentieri veniva arrestato. La coppia, bene o male, riusciva sempre ad alzare il tiro, migliorando di volta in volta il rango dei malcapitati che avevano a che fare con loro. Probabilmente Cagliostro era dotato di una strana intelligenza che metteva al servizio della truffa. Del resto persino Giacomo Casanova definì il nostro come «un genio fannullone che preferisce una vita di vagabondo a un’esistenza laboriosa».
Infatti dall’Italia si spostarono in Francia e poi in Spagna, Portogallo, Inghilterra, Belgio, Germania… Ovunque, Cagliostro usò tutte le armi a sua disposizione, compresa la bellezza della moglie. I due ambigui coniugi diventarono anche membri della Massoneria, finendo per aggiungere alle truffe più “terrene” quelle legate al paranormale: il conte si spacciò per indovino che praticava la divinazione dell’acqua, si fece credere medium, taumaturgo, alchimista. Il più delle volte venne smascherato e, di conseguenza, costretto alla fuga. Eppure una sua incredibile abilità non si può negare: quella di far circolare voci insistenti sulle sue mirabolanti imprese e sui suoi poteri ultraterreni.
Fu così che il ricchissimo, generoso, ma un po’ sciocco cardinale de Rohan, saputo dell’ottima reputazione di Cagliostro, lo invitò nel suo palazzo di Strasburgo e si fece abbindolare. Con il suo appoggio, nel giro di poco tempo, il conte riuscì a fondare quella che battezzò Massoneria di Rito Egizio, con l’obiettivo di ottenere che fosse persino riconosciuta da parte della Chiesa cattolica. I piani andarono all’aria soprattutto a causa di quello che, storicamente, è conosciuto come lo scandalo della collana.
Nel 1774, un gioielliere realizzò una collana di diamanti dal valore inestimabile. Cagliostro, con l’aiuto della contessa de la Motte, convinse il cardinale de Rohan – colpevole di una gaffe diplomatica nei confronti dell‘imperatrice Maria Teresa d’Austria – ad acquistarla per farne dono alla figlia di quest’ultima, la regina Maria Antonietta. La truffa, al solito, non andò a buon fine, e oggi può essere considerata tra gli episodi che alimentarono quel fuoco che divampò nella rivoluzione francese.
Cagliostro aveva comunque fatto il passo più lungo della gamba e la sua fama stava decisamente versando in negativo. A ciò contribuirono i tre mesi di campagna stampa che il Courier de l’Europe – giornale controllato dal governo francese – scatenò contro di lui. Così, si diede nuovamente alla fuga.
A Roma commise l’ennesima imprudenza: violò la norma dello Stato pontificio che vietava l’organizzazione di società massoniche, pena la morte. Il 27 dicembre 1789 Cagliostro viene rinchiuso in Castel Sant’Angelo con imputazioni gravissime, ottenne comunque una grazia speciale: il Sant’Uffizio lo condannò al carcere a vita nella Rocca di San Leo (oggi in provincia di Rimini).
Cagliostro morì il 26 agosto 1795. A causa della sepoltura senza indicazione, le sue spoglie furono perdute. Ma del sedicente conte rimane la memoria di un personaggio ambiguo, un po’ mago, un po’ truffatore, capace di avere un ruolo persino in eventi epocali.
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Nuova foto promozionale:
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E nuovi artworks (il primo sull'olandese Volante, il secondo sul Conte di Cagliostro):
Vecchi relitti e vascelli spettrali.
Creature nate nelle profondità degli oceani.
Misteri nascosti per secoli negli abissi e sputati dal mare sulla terraferma.
Siete pronti a scoprire i segreti dell'Olandese Volante?
(A Rainbow MagicLand, primavera 2011)
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Un viaggio con lui è un turbine di emozioni, tra fughe improvvise e percorsi tumultuosi.Non sai mai cosa puoi aspettarti con... Cagliostro!
(A Rainbow MagicLand, da primavera 2011)
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[Modificato da veu 31/01/2011 19:12] |