Vultus V

Testo nascosto - clicca qui

Sul pianeta Boazan distante 14.000 anni luce dalla Terra vivono degli umanoidi simili ai terrestri.
Su questo pianeta vivono due classi di persone, quelle dotate di corna, i nobili, e quelle che ne sono sprovviste, che vivono come schiavi delle prime.
La tragedia comincia con il 123° imperatore, privo di moglie e eredi. Al fratello dell'imperatore nasce un figlio, che viene accolto con gioia dalla nobiltà boazana e predestinato a succedere al trono.
Purtroppo il piccolo nasce senza corna, simbolo dell'appartenenza alla casta privilegiata. Per questo motivo il piccolo non può diventare il futuro imperatore, nonostante il legame di sangue con il suo predecessore, e peggio ancora è destinato alla schiavitù.
Quando il padre viene a conoscenza dell'anormalità del figlio, cade nella disperazione. Immaginando il destino del figlio, decide di togliergli la vita. Ma quando solleva la spada sulla culla la madre interviene chiedendo al marito di uccidere lei al posto del figlio.
Pieno di sconforto, il padre risparmia la vita al figlio e la sventura viene tenuta in segreto fra i genitori, il ciambellano di corte e i pochi presenti.
Il bimbo viene chiamato Lagour, ancora piccolo, viene dotato di corna artificiali che gli permettono di vivere a corte e istruito sull’importanza di mantenere il suo segreto, crescendo però diventa un adulto animato da un profondo senso di giustizia e uguaglianza, questo lo porta a chiedersi perché debbano esistere oppressori e oppressi appartenenti allo stesso popolo.
La madre gli risponde che su Boazan è sempre stato così e il figlio, strappandosi le corna artificiali, le chiede perché lui deve subire una sorte diversa e che cosa lo rende diverso dagli schiavi ma non trova risposta e suscita anzi le ire del padre.
Dopo aver ottenuti i migliori voti negli studi scientifici, ottiene presto la carica di Ministro della Scienza, nel frattempo si innamora di una fanciulla della nobiltà chiamata Rosalia (Zeltrud nell’edizione italiana). Il loro amore è così forte che, quando lui le rivela il suo segreto, lei accetta di custodirlo. I due si sposano e insieme vivono momenti felici.
Arriva il giorno in cui l'imperatore muore. Il pianeta è in lutto e subito si solleva la questione dell'erede, solo due persone possono aspirare al trono: il figlio del fratello dell'imperatore, il barone Lagour, e il figlio avuto dell'amante, Zanbazir. L’erede più accreditato sembra il barone, che può così realizzare il sogno della sua infanzia di creare una società dove le persone con le corna possano vivere pacificamente con quelle ora schiave.
Ma Zanbazir, desideroso di diventare Imperatore, cospira con una cerchia di fedeli contro il Barone Lagour inviando delle spie per carpire i punti deboli del suo rivale. Il giorno dell'incoronazione, nel tempio della cerimonia si respira un'aria di eccitazione. Ma, proprio quando la corona sta per essere posta sul capo del barone, Zanbazir interrompe la cerimonia e, avvicinatosi all'erede, gli strappa le finte corna, suscitando un gran clamore fra la folla presente.
Il barone viene immediatamente separato da Rosalia che non rivedrà mai più e inviato al campo degli schiavi mentre Zanbazir viene incoronato seduta stante.
Il barone, che cambia il suo nome in Kentarus Go, conduce un'infame esistenza al campo degli schiavi e la sua disperazione aumenta quando viene a sapere che la moglie è morta di parto, Lagour però non conosce la sorte del neonato.
A quel punto Kentarus giura a sé stesso che un giorno riuscirà a rovesciare Zanbazir dal suo trono e liberare tutti gli schiavi.
L'imperatore Zanbazir, dopo la nomina, inizia una politica di invasione di altri pianeti. Kentarus nel frattempo, sfruttando le sue conoscenze scientifiche, crea armi di fortuna e organizza una rivolta, ma le forze dell'esercito sono superiori e la sommossa viene soffocata. Sfruttando una disattenzione, il barone riesce però a recarsi allo spazio-porto e imbarcarsi a bordo di una navetta fuggendo nello spazio.
Dopo la rivolta degli schiavi, Zanbazir ordina di bruciare tutte le immagini del barone Lagour, proibendo persino di fare il suo nome, così che la sua figura venga cancellata dalla storia boazana. L'imperatore, colmo d'odio e paura verso il suo ex-rivale, sa che deve trovarlo e ucciderlo. Per questo invia navi per setacciare tutta la galassia.
Intanto il figlio del barone cresce, insultato e ridicolizzato, additato come figlio di un traditore ed emarginato dai suoi stessi coetanei. E’ costretto ad una vita travagliata e solitaria, ma non versa lacrime sul suo destino. Al contrario cresce e coltiva l'ira dentro di sé, chiedendosi perché la gente lo accusa di tradimento quando la colpa è del padre, mai conosciuto e di cui non sa nulla. Cercando una rivincita sociale promette di guadagnarsi il rispetto di tutti coloro che lo hanno schernito.
Il principe Heinnel (Sirius nell’edizione italiana), questo il nome del figlio del barone, studia le arti e le tattiche militari, divenendo il miglior studente dell'Istituto Militare, provandolo più volte sul campo di battaglia. Per questo motivo, una volta adulto, si guadagna la posizione di leader delle forze di invasione sulla Terra.
Dopo anni di pellegrinaggio il dott. Kentarus giunge sulla Terra e qui si innamora della dottoressa Annabelle che gli dona tre figli maschi: Michel, Ivan e Carl. La dottoressa è probabilmente l’unica persona ad essere a conoscenza delle origini extraterrestri del marito.
Kentarus, trova inoltre due fedeli compagni nel dottor Esperus e nel Generale Okanin (che diventerà poi il capo del ministero della difesa terrestre); I tre preparano un piano, con la speranza di poter organizzare una nuova rivolta contro l'imperatore Zanbazir, viene costruita su un'isola una base difensiva segreta chiamata Big Falcon e un super robot chiamato Vultus 5.
Quando i 3 fratelli sono ancora piccoli il dottor Kentarus è costretto ad abbandonare loro e la madre ma non vuole rivelare il motivo, dice soltanto di considerarlo morto se non ritornerà entro un anno cosa che si verifica puntualmente.

Testo nascosto - clicca qui

I boazani attaccano la Terra e nel corso del primo attacco Annabelle si sacrifica per salvare la vita ai suoi figli, si susseguono battaglie violente tra i due eserciti (in una di queste perderà la vita anche il comandante Okanin) che vedono il robot terrestre sempre vincitore al grido di Michel “il segno di Vultus” con cui il ragazzo disegna una V sul corpo del robot nemico con la spada Excalibur.
Nel corso di una di queste battaglie i boazani e l’equipaggio di Vultus V scoprono che il dottor Kentarus è vivo e si trova sulla Terra, i tre fratelli non riescono a riabbracciare il padre poiché questi cade nell’oceano, il corpo del dottore però non viene ritrovato.
Nel frattempo sul fronte boazano, cresce la competizione fra Zuel e Gael nel realizzare robot migliori per battere Vultus 5. Quando Sirius decide di attaccare Vultus con una pantera robot, Zuel, dietro ordine di Zaki, un supervisore boazano che vuole uccidere Sirius, consegna ai terrestri i progetti del mezzo alieno, affinché ne possano determinare i punti deboli. Ma Katerine scopre la congiura interna e Zuel viene punito con la morte per il tradimento.
Si susseguono le battaglie con la morte del dottor Esperus, che verrà sostituito dal dottor Barion, e con una temporanea sconfitta di Vultus V che porterà ad un potenziamento del robot a cui viene aggiunta l’arma denominata “saetta globulare”.
I tre fratelli, nel frattempo, vengono a conoscenza delle loro vere origini nonché delle traversie del proprio padre, da un boazano di nome Danje amico del dottor Kentarus, vengono così a sapere che il padre è stato costretto ad abbandonarli in tenera età perchè ricattato dai boazani che avevano promesso di risparmiare la Terra se si fosse consegnato a loro ma ha raccomandato ad Annabelle di addestrarli alla guida di Vultus V.
Il dottor Go, intanto, insieme ad un manipolo di ribelli e ad altro prigioniero, Doir, suo ex-collega sul pianeta natale, costruiscono segretamente una fortezza difensiva nelle profondità di una caverna sotterranea nelle Alpi. Questa base è in realtà una nave spaziale chiamata Uccello Solare che è in grado di agganciarsi con Big Falcon e può raggiungere in poco tempo il pianeta Boazan, grazie alla curvatura spaziale.
Sirius scopre e distrugge la base segreta sulle Alpi mentre Kentarus viene catturato da un generale boazano ostile al principe che mostra a Vultus la via per il castello sotterraneo. L'esercito di Sirius abbandona il suo generale che viene seguito solo dalla fedele Katerine e Gael.
Gael morirà nello scontro ma prima rivelerà ai tre fratelli che il loro padre è stato portato su Boazan. Il principe Sirius vorrebbe combattere Vultus fino alla morte ma Katerine, sparandogli un proiettile tranquillante, lo narcotizza e a bordo di un razzo lo riporta sul pianeta Boazan.
Contemporaneamente i boazani attivano una bomba nucleare in grado di minacciare l'esistenza della Terra, e Vultus è incapace di disattivarla. A questo punto entra in scena l’Uccello Solare, che riesce a salvare la Terra facendo scoppiare la bomba nello spazio, l’astronave invia alla base una speciale onda elettromagnetica in grado di rivelare il segreto di Big Falcon, che si rivela essere una nave spaziale, in grado di volare e unirsi con l’Uccello Solare. Le due navi unite sono pronte per recarsi su Boazan per salvare Kentarus, destituire Zanbazir e liberare gli schiavi.
Quando si avvicinano a Boazan, Zanbazir rilascia le sue armi segrete, Sodoma e Gomorra, una coppia si satelliti artificiali in grado di creare una tempesta elettrica in grado di incenerire qualsiasi oggetto che vi rimane intrappolato. Big Falcon riesce a evitare la minaccia e entrare con successo nell'atmosfera di Boazan.
Doir contatta immediatamente i suoi alleati sul pianeta e gli schiavi in rivolta contro la nobiltà regnante che riescono a liberare Kentarus dalla sua cella.
I tre fratelli, una volta sul pianeta, possono riabbracciare il padre, perso da lungo tempo. Nel frattempo Sirius incontra i suoi ufficiali che lo abbandonarono sulla Terra: accusandoli di codardia, uno di loro gli spara ma Katerine, nel tentativo di salvare il suo amato lo scosta, prendendo il colpo al posto suo e perde la vita fra le braccia del principe.
Sirius, colmo di frustrazione, si reca presso la statua di Godor, dio protettore dei boazani. La statua mostra un uomo seduto, con una spada nella sua mano sinistra e una fiamma di fuoco verde sul palmo della mano destra. La leggenda racconta che Godon salverà l'impero boazano se ci sarà un uomo che amerà il suo paese più di quanto ami la sua stessa vita sacrificandola saltando fra le fiamme. Proclamando "Lunga vita all'impero boazano", Sirius si getta nel fuoco verde per scoprire che si tratta di un tunnel che porta verso la cabina di controllo della statua di Godor, che in realtà si dimostra essere un robot guerriero.
La lotta con Vultus è incredibile e lo scambio di colpi danneggia entrambe le parti ma l'Excalibur risolverà la battaglia, sconfiggendo il mostro alieno. Sirius esce da Godor e sfida Michel a un duello con le spade: nessuno vince e entrambe le spade ne escono spezzate.
Sirius afferra un pugnale per uccidere Michel ma viene fermato da Kentarus il quale riconosce l'arma, questi con le lacrime agli occhi, chiede a Sirius di guardare l'elsa del pugnale che riporta il simbolo della pace boazana. Il principe guarda nel suo pugno e è sconvolto nello scoprire un'immagine incisa raffigurante una coppia di colombe, il pugnale era stata un regalo per la sua amata Rosalia. Sirius afferma che il pugnale è l’unica cosa che gli è rimasta di sua madre e con grande shock, Kentarus realizza che Sirius è in realtà il figlio mai visto avuto da Rosalia e quindi non è altro che il fratello maggiore di Michel. Sirius non vuole credere a tutto ciò, si dispera per il fatto di aver combattuto contro il suo stesso sangue.
Improvvisamente una risata: appare Zanbazir, che accusa Sirius di essere responsabile e ideatore dell'attacco alla Terra. Vedendo agire il suo imperatore come un pazzo, Sirius scaglia il pugnale verso di esso. Il regnante portava in mano una granata che cade a terra ed esplode, Michel è pericolosamente vicino all’esplosione ma il principe si butta sul fratello per salvarlo da morte certa. L'esplosione genera una spaccatura nel terreno e i due vengono separati da una barriera di fuoco. Michel chiama a gran voce Sirius per ciò che ora rappresenta ("Niisan", fratello maggiore) incitandolo a salvarsi e così fa il padre. Sirius risponde dicendo: "Padre..." (Otoosan) e il fuoco lo inghiotte.
La guerra è terminata: Kentarus decide di restare a Boazan per creare quella società giusta che ha sempre sognato e farlo diventare “bello come la Terra” mentre Vultus viene dotato del meccanismo che gli permette di compiere il balzo spaziale verso la Terra. Il Big Falcon-Uccello Solare e Vultus V fanno ritorno sulla Terra
La storia termina con un insegnamento (la voce italiana è quella di Michel):
“ Ragazzi, amate vostro padre, vostra madre, amate i vostri fratelli e le vostre sorelle. Se gli esseri umani saranno capaci di amarsi l’un l’altro e in più di amare gli animali, le piante, le montagne e i mari della Terra, il vostro pianeta vivrà in pace per l’eternità”

1. Invasori dallo spazio


2. Una battaglia disperata


3. Aiuto dall'oltretomba


4. Gardo, l'animale guerriero


5. La corazzata Mikasa


6. Un cavallo di nome Eiffel


7. Un nuovo membro: Takko


8. La congiura contro il principe Heinnel


9. Un sogno terribile


10. Il punto debole di Vultus 5


11. Il ritorno di Vultus 5


12. La rinascita di Vultus 5


13. Mio padre, il traditore


14. Un uomo chiamato Sakab


15. L'arma dell'imperatore


16. Il dottor Barion


17. Un addestramento troppo duro


18. Fuga verso la terra


19. Il ritorno di Kentarus


20. Il messaggio di sangue


21. La base segreta


22. Il complotto


23. Verso il domani


24. La follia dell'imperatore


25. Esplosione suicida


26. Contatto con oggetto non identificato


27. Lo sparviero meccanico


28. Il segreto di Kentarus


29. Ghilvan di Boazan


30. Una battaglia per la Terra


31. La morte di Okanin


32. L'inseguimento


33. Guerra batteriologica


34. Il rapimento


35. Requiem per un soldato coraggioso


36. Bandiera di battaglia


37. Addio, principe Sirius


38. Avanti a Boazan


39. La battaglia dei Boazani


40. La fine di Zanbazir

---

Vultus V
Il robot degli eroi, progettato dal prof. Kentarus e dal Dr.Esperus.
Il Vultus V è composto da 5 veicoli che decollano dalla base Big Falcon
Caratteristiche tecniche del robot combinato:
· altezza: 58 metri
· peso: 600 tonnellate
· velocità massima: mach 20
· energia: elettromagnetica
Il Vultus V dispone delle seguenti armi:
· Frusta energetica, in combinazione con la Roller Plat
· Raggi termofotonici
· Cannone Vultus o Vultus Bazooka
· Catena Spaziale
· Torpedini Antimateria o Torpedini Solari o Missili Solari o Missili megatronici
· Raggio al neutrinio
· Catene panzer
· Saetta globulare (con quest’arma l'energia cosmica, viene convogliata nell'excalibur, dalla quale parte la saetta che blocca i nemici di turno
· Excalibur (arma finale).

Mecha nemici
I nemici non hanno dei mecha veri e propri, ma dei mostri guerrieri, animali trattati geneticamente con parti meccaniche. Sono poche le puntate dove si vedono dei personaggi boazani, come lo stesso Sirius, a bordo di mecha.

---

---

Sigla italiana:

Vortice di luce fra le stelle
col suo spirito ribelle sta arrivando Vultus five
brivido che scorre sulla pelle
sensazioni troppo belle da provare Vultus five
Con te dovunque Vultus five
andrà dovunque Vultus five
salverà chiunque Vultus five
e questo dunque è Vultus five
Batte forte il cuore dentro al petto
Vultus sei un eroe perfetto
troppo forte Vultus five
(ripetuto 4 volte)

Sigla d’apertura giapponese:

Questa sigla viene utilizzata durante la trasformazione di Vultus V e , nelle diverse versioni strumentali, costituisce la BGM principale di tutta la serie
Voltes no uta

Tatoe arashi ga futou tomo
tatoe oonami areru tomo
kogida sou tatakai no umi e
tobikomou tatakai no uzu e
mitsumeau hitomi to hitomi
nukumori wo shinjiau gonin no nakama
BORUTESU FAIBU (Voltes V) ni subete wo kakete
yaru zo chikara no tsukiru made
chikyuu no yoake wa mou chikai

tatoe ikazuchi furou tomo
tatoe daichi ga yureru tomo
tobidasou tatakai no sora e
mamorou yo tatakai no niwa wo
nigiriau tagai no te to te
makokoro wo shinjiaou gonin no nakama
BORUTESU FAIBU (Voltes V) ni inochi wo kakete
yuku zo shouri wo tsukamu made
uchuu no yoake wa mou chikai

tatoe kemono ga hoeru tomo
tatoe yukute wo fusagu tomo
utaou yo tatakai no uta wo
katarou yo tatakai no michi wo
ashinami wo soruete yukou
otagai wo shinjiaou gonin no nakama
BORUTESU FAIBU (Voltus V) ni azuketa inochi
tobi ze uchuu no hate made mo
minna no egao mo mou chikai.

Traduzione italiana:

Anche se soffia la tempesta, anche se le onde ingrossano
combatterai nel mare della battaglia, ti tufferai nel vortice della lotta
Si fissano negli occhi e credono nella generosità,
cinque ragazzi uniti
Vultus V, puntiamo tutto su di te
Darai la tua forza finché non sarà esaurita
L'alba della Terra è ormai vicina

Anche se il tuono romba, anche se la terra trema
Ti farai strada nel cielo della battaglia, difenderai il giardino della
lotta
Stringendo gli uni le mani degli altri e credendo nel loro cuore,
cinque ragazzi uniti
Vultus V, ti affidiamo le nostre vite
Inseguirai la vittoria finché non l'avrai afferrata
L'alba del mondo è già prossima

Anche se le fiere ruggiscono, anche se il cammino è ostruito,
canterai l'inno della lotta, racconterai il percorso della battaglia
Andranno avanti serrando il passo,
cinque ragazzi uniti
Vultus V, la vita ti è affidata
Vola nello spazio, fin dove si estende
Per ognuno è già prossimo il sorriso

Sigla di chiusura giapponese:

Chichi wo Motomete

oya ni hagureta hinadori mo
itsuka wa yasashii futokoro ni
aeru ashita mo aru darou
da no ni naze meguriaenu chichi no kage
naku mono ka boku wa otoko da
shinjite'ru shinjite'ru sono hi no koto wo
kono te de chichi wo dakishimeru hi no koto wo

no ni saku hana mo tsuyukusa mo
itsuka wa hito to meguriaeru
kataru yube mo aru darou
da no ni naze otozurenai shiawase ga
naku mono ka boku wa otoko da
taete matsu taete matsu sono hi ga kuru to
te wo tori chichi wo waraiau hi ga kuru to

mikadzuki wo oou murakumo mo
itsuka wa kaze ga fukiharai
kagayaku yoru mo aru darou
da no ni naze kiramekanai chichi no hoshi
naku mono ka boku wa otoko da
tatakau zo tatakau zo sono hi no tame ni
kono te ni chichi wo torimodosu hi no tame ni

Traduzione Inglese - Seeking Father

There will be a tomorrow
when even this little bird that turned from his parents
can someday return to their kind bosom, right?
Yet why can't I even meet father's shadow?
Am I going to cry? No way, I'm a man.
I believe, I believe in that day,
the day I embrace my father in my arms.

Someday the flowers of the field and grass of the rainy season
shall meet someone.
Perhaps there will come a day I can say so.
Yet why doesn't happiness come?
Am I going to cry? No way, I'm a man.
I shall endure. I shall bear and wait for that day to come,
the day when I can hold father's hand and laugh with him.

Someday the winds shall sweep away
the clouds hung over the crescent moon
Perhaps there will be a brilliant night
Yet why doesn't father's star shine?
Am I going to cry? No way, I'm a man.
I shall fight, I shall fight for that day,
for the day I take back father with my own hands.

---

---

mi invogli a rivedere la serie!

---

Testo nascosto - clicca qui

...amico del dottor Kentarus, vengono così a sapere che il padre è stato costretto ad abbandonarli in tenera età perchè ricattato dai boazani che avevano promesso di risparmiare la Terra se si fosse consegnato a loro ma ha raccomandato ad Annabelle di addestrarli alla guida di Vultus V.