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Ponyo sulla scogliera

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2009 10:11
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Città: MIRABELLA IMBACCARI
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21/03/2009 04:09

Ponyo sui Tg
eccovi i due servizi filmati tratti dal Tg2 e dal Tg5 sul film

www.youtube.com/watch?v=v7r9Ejgq-ug

e qui la recensione di Mereghetti sul Corriere
snipurl.com/e78wa
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21/03/2009 07:33

la domanda fondamentale è
che cosa c'entra la sirenetta e nemo con tutto ciò?

che merda, gia mi immagino hce se dovessi andare al cinema ora schiere di bambini urlanti .____.
sono un corvo diventato rosso perchè bagnato col sangue di più di mille inutili battaglie
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Città: NOALE
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21/03/2009 11:14

Io di bambini ne ho visti ben pochi,per la maggior parte erano tutti ragazzi/e della mia età.
21/03/2009 12:48

Re:
.UVZ., 19/03/2009 17.45:

"il capolavoro" è sogggettivo, invece è oggettivamente sbagliato ritenere un artista di qualsiasi settore plausibile di realizzare capolavori ad ogni sua opera



Sei libero di pensarla così, come io di non essere d'accordo.
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21/03/2009 13:08

Da Animeclick:


Di seguito pubblichiamo la lista dei cinema nei quali verrà proiettato il film Ponyo sulla scogliera, in distribuzione in Italia dalla giornata di domani.

La lista è valida solo per la settimana in corso e, visto che i cinema potrebbero modificare la loro programmazione all'ultimo momento, vi consigliamo comunque di contattarli per avere un'ulteriore verifica e richiedere gli orari delle proiezioni.

I cinema sono, nella lista che Lucky Red ci ha gentilmente fornito, ordinati per località. Pertanto non limitatevi a cercare la vostra città, ma cercate anche le località nelle quali sono ubicati.

Se volete avere una lista aggiornata quotidianamente della proiezioni, da domani sarà disponibile, presso il sito ufficiale di Lucky Red, un servizio che vi permetterà di verificare le sale che proiettano Ponyo: basta cliccare su Acquista su Biglietti.it.


Città Cinema
AFRAGOLA HAPPY (M)
ALBENGA AMBRA
ALESSANDRIA UCI (M)
ANCONA GOLDONI (M)
ANCONA GIOMETTI MULTIPLEX
ANDRIA UCI (M)
ANZIO LIDO (M)
AOSTA CINELANDIA (M)
AREZZO UCI (M)
ASCOLI PIC. DELLE STELLE (M)
ASTI CINELANDIA (M)
AVEZZANO ASTRA
BARI ARMENISE
BEINASCO WARNER VILLAGE
BELLINZAGO ARCADIA (M)
BERGAMO CONCAVERDE
BOLOGNA MEDUSA MULTICINEMA (M)
BOLOGNA ODEON (M)
BORGO S.DALMAZZO CINELANDIA (M)
BRESCIA WIZZ (M)
CAGLIARI CINEWORLD (M)
CAGLIARI GREENWICH (M)
CAGLIARI QUARTUCCIU WARNER VILLAGE (M)
CAMPI BISENZIO VIS PATHE' MULTIPLEX
CANTU' CINELANDIA (M)
CARPI SUPERCINEMA
CASALE MONFERRATO CINELANDIA (M)
CASALECCHIO UCI (M)
CASAMASSIMA WARNER VILLAGE (M)
CASORIA UCI (M)
CATANIA KING
CATANIA WARNER VILLAGE (M)
CERRO MAGGIORE MEDUSA MULTICINEMA (M)
CHIETI GIOMETTI MULTIPLEX
CHIUSI CLEV VILLAGE (M)
COLLEFERRO ARISTON (M)
CORTEFRANCA NEXUS
CURNO UCI (M)
DUE CARRARE CINEPLEX (M)
FAENZA CINEDREAM (M)
FANO GIOMETTI MULTIPLEX
FERRARA UCI (M)
FIANO ROMANO CINEPLEX (M)
FIRENZE FULGOR
FIRENZE FIAMMA(M)
FIRENZE WARNER VILLAGE (M)
FIUME VENETO UCI (M)
FIUMICINO UGC (M)
FOGGIA CITTA' CINEMA (M)
FORLIMPOPOLI CINEFLASH (M)
FORMIA MULTISALA MARE (M)
FOSSANO CINELANDIA (M)
FROSINONE NESTOR (M)
GALLARATE CINELANDIA (M)
GEMONA SOCIALE
GENOVA CINEPLEX (M)
GENOVA ODEON
GENOVA UCI (M)
GROSSETO PLANET (M)
GUIDONIA PLANET (M)
IGLESIAS CINEWORLD (M)
JESI GIOMETTI MULTIPLEX
LA SPEZIA MEGACINE M)
LANCIANO CIAKCITY (M)
L'AQUILA GARDEN (M)
L'AQUILA MOVIEPLEX (M)
LATINA GIACOMINI (M)
LECCE SANTALUCIA (M)
LIMENA CINECITY (M)
LISSONE UCI (M)
LIVORNO MEDUSA MULTICINEMA (M)
LUGAGNANO DI SONA WARNER VILLAGE (M)
MACERATA MULTIPLEX
MANTOVA CINECITY (M)
MARCIANISE BIG (M)
MARCIANISE CINEPOLIS (M)
MARCON WARNER VILLAGE (M)
MATELICA GIOMETTI MULTIPLEX
MELZO ARCADIA (M)
MESSINA UCI (M)
MESTRE UCI (M)
MESTRE EXCELSIOR (M)
MILANO DUCALE (M)
MILANO UCI-BICOCCA (M)
MILANO UCI-CERTOSA (M)
MILANO ODEON (M)
MILANO PLINIUS (M)
MODENA RAFFAELLO (M)
MODENA VICTORIA (M)
MOLFETTA UCI (M)
MONCALIERI UGC (M)
MONTANO LUCINO UCI (M)
MONTE URANO ARLECCHINO
MONTEBELLO BATTAGLIA MEDUSA MULTICINEMA (M)
MONTESILVANO WARNER VILLAGE (M)
MONTEVARCHI CINE8
MONZA CAPITOL
NAPOLI DELLE PALME
NAPOLI MED (M)
NOLA WARNER VILLAGE (M)
OLBIA OLBIA (M)
ORISTANO ARISTON (M)
OSTIA CINELAND (M)
PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE (M)
PADOVA MULTISALA PORTO
PALERMO IMPERIA
PALERMO METROPOLITAN
PARMA CINECITY (M)
PARMA WARNER VILLAGE (M)
PARONA LOMELLINA MOVIEPLANET (M)
PERUGIA GIOMETTI MULTIPLEX (M)
PERUGIA WARNER VILLAGE (M)
PESARO GIOMETTI MULTIPLEX
PIACENZA UCI (M)
PIACENZA IRIS (M)
PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA (M)
PIOLTELLO UCI (M)
PISA NUOVO
PONTEDERA CINEPLEX (M)
PORDENONE ZERO (M)
PORTO S.ELPIDIO GIOMETTI MULTIPLEX
PRADAMANO CINECITY (M)
PRATO EDEN
RAGUSA CINEPLEX (M)
RAVENNA CINEMACITY (M)
REGGIO C. LUMIERE
REGGIO E. UCI (M)
RICCIONE PLANET (M)
RIMINI LE BEFANE (M)
ROMA ADRIANO (M)
ROMA ATLANTIC (M)
ROMA CINEMA L'AQUILA
ROMA DEI PICCOLI
ROMA GALAXI (M)
ROMA GULLIVER (M)
ROMA JOLLY (M)
ROMA LUX (M)
ROMA MADISON (M)
ROMA MAESTOSO (M)
ROMA ODEON (M)
ROMA QUATTROFONTANE (M)
ROMA SALA TROISI
ROMA STARDUST (M)
ROMA UGC (M)
ROMA VIS PATHE (M)
ROMA UCI (M)
ROMA WARNER VILLAGE (M)
ROMANO LOMB. BORGO
ROVIGO CINERGIA (M)
ROZZANO MEDUSA MULTICINEMA (M)
RUBIERA EMIRO (M)
SALERNO MEDUSA MULTICINEMA (M)
SAN GIOVANNI LUPATOTO UCI (M)
SANTA GIUSTA MOVIES (M)
SAVIGNANO SUL RUBICONE UGC (M)
SENIGALLIA GIOMETTI MULTIPLEX
SESTO F.NO GROTTA
SESTO S.GIOV. SKYLINE (M)
SIENA N. PENDOLA
SILEA CINECITY (M)
SINALUNGA UCI (M)
SPOLTORE MULTIPLEX ARCA
SURBO MEDUSA MULTICINEMA (M)
TAVIANO FASANO
TERAMO SMERALDO(M)
TERNI FEDORA (M)
TORINO FRATELLI MARX (M)
TORINO NAZIONALE (M)
TORINO VIS PATHE (M)
TORINO MEDUSA MULTICINEMA (M)
TORREANO DI MARTIGNACCO CINEPLEX (M)
TORRECUSO TORRE VILLAGE
TORRI DI QUARTESOLO WARNER VILLAGE (M)
TORTONA STARDUST (M)
TRENTO MODENA (M)
TREVIGLIO ARISTON
TREVISO EDERA
TRIESTE CINECITY (M)
TRIESTE NAZIONALE (M)
UDINE VISIONARIO
VARESE NUOVO
VELLETRI AUGUSTUS
VENEZIA GIORGIONE
VERONA PINDEMONTE
VIMERCATE WARNER VILLAGE (M)

Lontano dall'Impero? MAI.
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Kab e Koji fan
21/03/2009 13:23

Io me lo vado a vedere!

SVEGLIA ITALIA!!!

21/03/2009 13:29

Meno male che l'ho visto a Venezia visto che ovviamente a Taranto non lo fanno.

Ma perché non cade un meteorite su questa città di merda?
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21/03/2009 13:52

Io spero di andare a vederlo presto, dalle mie parti lo passano in più di un cinema.
Lontano dall'Impero? MAI.
21/03/2009 14:07

Nel caso interessi Gualtiero Cannarsi ha scritto questa "lettera aperta all'appassionato di animazione giapponese" per l'uscita di Ponyo nelle sale italiane:


Caro amico,

come probabilmente già saprai, questo fine settimana vede l'uscita nelle sale cinematografiche italiane del film ‘Ponyo sulla Scogliera’, ovvero la versione italiana di ‘Gake no Ue no Ponyo’, l'ultimo film dello Studio Ghibli firmato da Miyazaki Hayao.

Più che parlare del valore della pellicola, cosa per cui ci saranno di certo tempo e spazi futuri, vorrei ora provare a farti riflettere su una questione ben più urgente.

Ovvero: questa uscita cinematografica rappresenta un'occasione unica non solo per 'Miyazaki in Italia', non solo per lo 'Studio Ghibli in Italia', ma per la salute di tutto il settore dell'animazione giapponese in Italia.

Perché?

E' molto semplice. Sin dalla 'seconda invasione' di anime (e manga) nel nostro paese, ovvero quella avvenuta all'inizio degli anni novanta, non si è mai riusciti a fondare in Italia un reale zoccolo di cultura di settore. Questo significa che, dai novanta a oggi, i manga e gli anime hanno avuto un loro piccolo 'boom di nicchia', che ha provato a espandersi commercialmente, fallendo nel diventare mainstream, e ora siamo agli sgoccioli. Questo proprio perché non si è mai pensato, né si è mai riusciti, a fondare in Italia un'onesta cultura di settore. Quindi la nicchia è stata prosciugata, e ora è in secca.

Ho personalmente vissuto tutte queste fasi sia da appassionato che da addetto ai lavori, perché c'ero personalmente, in prima linea, nel corso di tutta questa evoluzione. E non è nulla di originale. Così capita nei mercati di nicchia quando non fondando realmente nulla di subculturale, si cerca a un dato momento di spaccare la nicchia per mera ragione economica: non funziona.

E' evidente che manga e anime non saranno mai moduli espressivi realmente di massa in Italia, e non credo lo si dovrebbe neppure auspicare. Tuttavia, senza fondare una solida base culturale anche di un settore 'medio piccolo', la sua nicchia muore, muore commercialmente perché non riesce né a mantenersi, né soprattutto a rinnovarsi.

Tuttavia, fondare una cultura di settore è la cosa più difficile, perché richiede due elementi che difficilmente si associano: l'intento culturalizzante/artistico E un serio e oculato investimento di risorse economiche.

Ed eccoci giunti al punto: perché l'uscita di ‘Ponyo sulla Scogliera’ rappresenta un'occasione reale, e perché altre uscite non erano altrettante occasioni?

E' presto detto. Da un lato, un'uscita artisticamente impeccabile, ma economicamente misera, non muove nulla. Non vi è un investimento serio, e quindi neppure la visibilità mediatica reale del prodotto è tale da raggiungere nuovi fruitori. All'opposto, anche la diffusione commercialmente sovraesposta di un prodotto di gran visibilità, ma tuttavia non culturalmente rispettoso della sua eredità culturale originale, non crea nulla, perché non comunica nulla di vero al pubblico.

Uscite cinematografiche come quelle di ‘Ken’ o ‘Lupin’, quindi, non significano nulla. Sono solo delle operazioni di 'passa alla cassa', fatte per spremere i residui nostalgici di personaggi già noti e amati. Lavori realizzati col minimo investimento possibile per massimizzare il guadagno al più possibile. Prendi i soldi e scappa. Taglia e brucia.

Uscite invisibili apparse sull'onda di distriduzioni straniere, come quelle dei film di Kon Satoshi (‘Tokyo Godfathers’, ‘Paprika’) non significano evidentemente nulla.

Il mercato dell'home-video è ormai pressoché esploso, vive di sola grande distribuzione 'squarciata', ovvero di merchandise a basso costo da edicola o cestone di centro commerciale.

Questa è l'attuale situazione dell'animazione giapponese in Italia.

In questa situazione, ‘Ponyo sulla Scogliera’, un film inedito, esce al cinema in Italia in duecento copie. Per intenderci, sono più copie di quelle di ‘The Millionaire’, il campione degli Oscar di quest'anno. Non solo. Esce in duecento copie con una localizzazione italiana fedele all'originale, dove il bambino protagonista, un bambino giapponese, viene chiamato 'Sosukechan', dove si parla -con naturalezza e normalità- di Dea Kannon e di Urashima Taro, perché è un film giapponese ambientato in Giappone. Ed è un film per bambini, ovvero i soggetti ideali per il fondamento di una nuova cultura.

Oltre alle duecento copie, c'è la serietà di un distributore, la Lucky Red, che ha investito grandemente e intelligentemente su questo film. E' innanzitutto il terzo film Ghibli che distribuisce, sempre con serietà. Presentato a Venezia, con l'autore giunto in Italia. Ottenendo grande riscontro di critica, cosa che si è rispecchiata in tutta la stampa nazionale, dai giornali quotidiani, alle riviste di settore, ai telegiornali più in vista. Molte iniziative pubblicitarie sono state varate a latere dell'uscita del film: un concorso sul sito Lucky Red, uno sul sito Cartoon Network, uno sul sito di Nanoda.

Molto, molto lavoro è stato profuso SIA dal punto di vista commerciale, SIA dal punto di vista artistico e culturale, intorno a ‘Ponyo sulla Scogliera’.

Per questo è un'occasione unica.

E per questo credo che proprio in questo momento, chi si vuole chiamare "un appassionato di animazione giapponese" dovrebbe saper premiare tanto sforzo e tanta cultura profusa dalla Lucky Red in questo settore che noi diciamo di amare.

Il modo per farlo è, chiaramente, andare al cinema e portare amici e parenti al cinema, spingerli al cinema a vedere quello che è un magnifico film, il film dell'autore di animazione giapponese che -anche e soprattutto e innanzitutto in giapponese- è a giusto titolo ritenuto il simbolo e l'erede della tradizione animatoria nipponica.

Soprattutto quando Lucky Red ha già dichiarato la sua intenzione a distribuire l'intero catalogo dei film di Miyazaki bei CINEMA italiani, e di distribuirli nella totale fedeltà artistica e culturale agli originali, questa è un'occasione irripetibile, venutasi a creare per una serie tanto lunga di coincidenze tanto fortuite che sarebbe persino noioso stare qui a elencarle.

Ma è forse la rara, unica occasione di fondare una onesta, modesta ma VERA cultura dell'animazione giapponese in Italia, e spero solo di essere riuscito a comunicare questo obiettivo dato in tutta la sua poderosa e onesta realtà.

Perché ho scritto questa lettera aperta non da addetto ai lavori, ma da appassionato di animazione giapponese, proprio come il suo ideale ricevente. Sono personalmente coinvolto nella realizzazione dell'edizione italiana di 'Ponyo sulla Scogliera', ma non sono un dipendente della Lucky Red. Non trarrò alcun beneficio economico dall'eventuale successo di 'Ponyo sulla Scogliera', e siccome per deontologia professionale io lavoro sempre alla paga minima sindacale del settore (doppiaggio), nulla cambierà nella mia sfera economica personale. Scrivere questo è per me umiliante (è sempre umiliante parlare di denaro quando si ha in mente l'arte), ma mi preme davvero che l'onestà di questo scritto sia palese anche al lettore più diffidente, quindi non esiste ora per me neppure nessuno orgoglio, nessuna dignità. C'è qualcosa di più importante di me, ed è esattamente l'occasione di cui ho parlato.

Sono quindici e più anni che opero in questo settore, e da più di una decade lamento la mancanza di una cultura specifica di questo settore. Nessuno ha mai realmente investito nulla per crearla. Le fiere sono sempre state sterili o quasi. Tutti gli agenti del settore o erano chiusi in una nicchia, o speravano in una gallina dalle uova d'oro che non è mai esista, e tutti gli sforzi miei e di pochi altri appassionati professionali si sono sempre persi così, in questa ineluttabile mancanza.

Siccome ora potrebbe, forse per la prima volta, essere diverso, io spero davvero che chi ama ritenersi un appassionato di animazione giapponese in Italia sappia sentire la semplice responsabilità anche solo della propria passione.

Spero che questa lettera sia stata letta e non fraintesa.

Spero che questa occasione non sfumi nella tipica abulia del sedicente appassionato italiano.

Amichevolmente,

l'appassionato di animazione giapponese Gualtiero Cannarsi,
noto ad alcuni anche come 'Shito'.
Che poi significa apostolo.

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21/03/2009 15:50

Re:
Rodan75, 21/03/2009 13.29:

Meno male che l'ho visto a Venezia visto che ovviamente a Taranto non lo fanno.

Ma perché non cade un meteorite su questa città di merda?






.....

SVEGLIA ITALIA!!!

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21/03/2009 15:53

>>>
E' evidente che manga e anime non saranno mai moduli espressivi realmente di massa in Italia, e non credo lo si dovrebbe neppure auspicare.
>>>
Perchè non lo si dovrebe auspicare?
Come è arrivata la cultura giapponese alla nostra generazione? Anche, e sopratttutto, distribuendo gli anime pensando al profitto. Quindi io preferire meno seghe mentali da artista e più praticità. Al posto di pensare alla "cultura giapponese" si dovrebbe pensare a distribuire cartoni che possano piacere ai bambini e che vengano seguiti. Dopo alcuni anni il gioco è fatto.
Ma la televisione italiana è ai minimi storici: repliche di repliche di repliche, quiz di 1 minuto e 5 di pubblicità, soliti film in prima serata tutti gli anni, censurare i cartoni per il solito atteggiamento del cazzo "proteggiamo i bambini". Ma al giorno d'oggi è ancora più ridicolo. Lo fanno come se i bambini avesssero i paraocchi e guardassero soltanto i disegni animati, quindi mentre trasmettono i disegni censurati, contemporaneamente su altre due emittenti ci sono persone che muoiono violentemente.
Perchè questo? Perchè gli "educatori" hanno una mentalità così misera da non accorgersi di quello che c'è al di fuori del "prodotto per bambini", mentre le televisioni "stanno attenti" a non diglielo che i bambini guardano tutto, o quasi tutto. Cosa vuoi che li frega a loro se quello che trasmettono fanno bene, è indifferente, o fa male ai telespettatori.
E forse se gli educatori cominciassero a voler censurare più prodotti televisivi differenti la situazione migliorerebbe: i dirigenti televisivi li manderebbero finalmente a cagare. Come fa Murdoch con Sky che non li passa neanche per l'anticamera del cervello a censurare i suoi prodotti commerciali.
Se si vuole diffondere la cultura giapponese si deve lottare la pseudocultura italiana, bambini non persone ma esseri minori da proteggere, la cultura del "e vissero felice e contenti". Nel suo libro "Mazzinga nostalgia" Marco Pellitteri afferma che a fine anni 90 la Walt Disney comprò i diritti dello studio Ghibli (o comunque diritti su grosse produzioni nipponiche) per evitare che questi prodotti escano nel suo mercato redditizio. I disegno giapponese è un prodotto differente e si preferisce tenere i spettatori abituati al tipico prodotto disneyano, bambinesco, con animali alla Stanlio e Onlio.

>>>
(è sempre umiliante parlare di denaro quando si ha in mente l'arte)
>>>
Scusa la sincerità ma.... va a cagà!
Il soldo è il male!
Io voglio invece tanti soldi, e se fossi miliardario comprerei anime giapponesi, penserei a doppiarli con il fine un buon prodotto (non i soldi), e li venderei facendo soldi e facendo vedere una buona arte.

Non riesco a trovare le sale dove lo distribuiscono, nel sito Lucky Red. Quale è l'indirizzo diretto?
[Modificato da .UVZ. 21/03/2009 15:55]
21/03/2009 15:58

Re: Re:
Zio Ala, 21/03/2009 15.50:






.....




HAHAHAHAHAHAHA!!!! GRANDE ZIO! [SM=x53100] [SM=x53100] [SM=x53100]
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21/03/2009 20:36

Re:
.UVZ., 21/03/2009 15.53:

>>>
E' evidente che manga e anime non saranno mai moduli espressivi realmente di massa in Italia, e non credo lo si dovrebbe neppure auspicare.
>>>
Perchè non lo si dovrebe auspicare?
Come è arrivata la cultura giapponese alla nostra generazione? Anche, e sopratttutto, distribuendo gli anime pensando al profitto. Quindi io preferire meno seghe mentali da artista e più praticità. Al posto di pensare alla "cultura giapponese" si dovrebbe pensare a distribuire cartoni che possano piacere ai bambini e che vengano seguiti. Dopo alcuni anni il gioco è fatto.


giusto. e dopo trent'anni di questa cura avremo merdaset e berlusconi al governo e cartoni censurati. Se tu lo avessi detto trent'anni fa avresti anche potuto avere ragione, ma dopo trent'anni ti saresti reso conto che dicevi cazzate: la logica del prodotto che piace punto e basta, slegato dalla cultura, ci ha regalato merdaset, berlusconi al governo e censura
.UVZ., 21/03/2009 15.53:

Ma la televisione italiana è ai minimi storici: repliche di repliche di repliche, quiz di 1 minuto e 5 di pubblicità, soliti film in prima serata tutti gli anni, censurare i cartoni per il solito atteggiamento del cazzo "proteggiamo i bambini". Ma al giorno d'oggi è ancora più ridicolo. Lo fanno come se i bambini avesssero i paraocchi e guardassero soltanto i disegni animati, quindi mentre trasmettono i disegni censurati, contemporaneamente su altre due emittenti ci sono persone che muoiono violentemente.
Perchè questo? Perchè gli "educatori" hanno una mentalità così misera da non accorgersi di quello che c'è al di fuori del "prodotto per bambini", mentre le televisioni "stanno attenti" a non diglielo che i bambini guardano tutto, o quasi tutto. Cosa vuoi che li frega a loro se quello che trasmettono fanno bene, è indifferente, o fa male ai telespettatori.


la televisione italiana è ai minimi storici proprio per la logica del profitto, del politically correct, della visione di massa, del ciò che guardano tutti è più bello/redditizio. Goldrake non è arrivato per profitto, ma perchè era un bel cartone innovativo (e non censurato)
Gli educatori in italia non hanno alcun potere. Conta il pregiudizio. Se gli educatori potessero fare ciò che è giusto (puoi andare a chiederlo ai veri educatori e non al moige e a chi ci si rapporta) avremmo prodotti di qualità, punto e basta. La qualità paga sempre, mica è colpa sua se la gente è al 70% stupida. Per questo i buoni prodotti non sono i più guardati, ciò non toglie che ha molto più peso e successo culturale un buon prodotto intelligente visto da qualche centinaio di migliaia di persone che usano la testa che un prodotto mediocre visto da milioni di idioti. Figurati poi che perfino gli idioti si mettono a guardare il programma ben fatto, e magari migliorano! ma i programmi di merda li guardano solo loro, restando idioti.

.UVZ., 21/03/2009 15.53:

E forse se gli educatori cominciassero a voler censurare più prodotti televisivi differenti la situazione migliorerebbe: i dirigenti televisivi li manderebbero finalmente a cagare. Come fa Murdoch con Sky che non li passa neanche per l'anticamera del cervello a censurare i suoi prodotti commerciali.


sky non è una tele di massa ma di nicchia, si fa pagare quindi i suoi prodotti devono avere standard qualitativi superiori alla merda gratuita. Se gli "educatori" di cui parli fossero veri educatori toglierebbero dai palinsesti tutta la programmazione merdaset e il 90% di quella rai, senza censurare nulla. La tele non educa, la tele vende. C'è chi ha librerie bibliofile e chi rivendite di merda usata, tutto qui.
.UVZ., 21/03/2009 15.53:

Se si vuole diffondere la cultura giapponese si deve lottare la pseudocultura italiana, bambini non persone ma esseri minori da proteggere, la cultura del "e vissero felice e contenti".


stronzate. devi lottare contro la pseudocultura del profitto a tutti i costi. Dell'audience e della pubblicità. Infatti:
.UVZ., 21/03/2009 15.53:

Nel suo libro "Mazzinga nostalgia" Marco Pellitteri afferma che a fine anni 90 la Walt Disney comprò i diritti dello studio Ghibli (o comunque diritti su grosse produzioni nipponiche) per evitare che questi prodotti escano nel suo mercato redditizio. I disegno giapponese è un prodotto differente e si preferisce tenere i spettatori abituati al tipico prodotto disneyano, bambinesco, con animali alla Stanlio e Onlio.


lo dici tu stesso. Cultura del profitto.

La cultura in sè è la via, ha ragione il tizio. La diffusione di massa non è cultura nè arte, non crea zoccolo duro, ma solo affezioni momentanee modaiole e commerciali. La cultura è intrinsecamente elitaria, e serve un consumo regolare e quasi sottobanco perchè si diffonda a poco a poco nei substrati della popolazione più legati a canoni di consumo di massa. O credi che la massa due secoli fa leggesse voltaire?


.UVZ., 21/03/2009 15.53:

>>>
(è sempre umiliante parlare di denaro quando si ha in mente l'arte)
>>>
Scusa la sincerità ma.... va a cagà!
Il soldo è il male!
Io voglio invece tanti soldi, e se fossi miliardario comprerei anime giapponesi, penserei a doppiarli con il fine un buon prodotto (non i soldi), e li venderei facendo soldi e facendo vedere una buona arte.

Non riesco a trovare le sale dove lo distribuiscono, nel sito Lucky Red. Quale è l'indirizzo diretto?



quello che vuoi fare è quello che hanno provato in tanti, e hanno sempre fallito. Unire la qualità e la vendita di massa è impossibile a causa di piccoli fattori quali l'essenza dell'essere umano: ci sono più pecoroni che individui.



"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
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21/03/2009 22:29

Allacciandomi a questo discorso, poi voglio vedere se questa benedetta "rivoluzione" del digitale terrestre, che ora come ora ha portato anche cose incredibilmente non censurate, sarà ancora così libero quando sarà obbligatorio.
Lontano dall'Impero? MAI.
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21/03/2009 23:04

ovviamente no.
fra l'altro a casa mia sul DT non si prendono nè la rai nè merdaset, sai che liberazione

"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
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22/03/2009 08:46

dalla rivista Vivilcinema della FICE (Federazione Italiana dei Cinema d'Essai)

img15.imageshack.us/my.php?image=ponyovivilcinema.jpg

img13.imageshack.us/my.php?image=ponyovivilcinema2.jpg


@Rodan: non mi piace la tua considerazione su Taranto, agisci invece come 'operatore culturale' nel tuo ambiente e si spera che ne tempo le cose cambino...ad esempio nel mio cinema non programmo i film Studio Ghibli perchè il prodotto non vende ma li faccio vedere sempre ai ragazzi delle scuole attraverso progetti didattici di educazione all'immagine e ciò mi fa piacere (mi auguro che a Taranto ci sia qualche esercente sensibile in questo senso)
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22/03/2009 19:27

Oxido tu confondi il sano profitto dal profitto sconsiderato degli ultimi anni. Siamo arrivati alla nostra società e al benessere grazie al buon profitto. Il singolo macellaio che vende cara la sua carne di qualità (non la carnaccia del supermercato); é contento quando il cliente è soddisfatto ed è contento di guadagnare. Così ci sono tantissimi altri esempi. Come i disegni animati '70-'80. Realizzati da gente intelligente, che voleva comunicare buoni propositi alle nuove generazioni, ma non li passava neanche per l'anticamera del cervello, giustamente, di lavorare non a fine di lucro. Venivano giustamente pagati per il loro ottimo lavoro.

Oxido:

La cultura è intrinsecamente elitaria, e serve un consumo regolare e quasi sottobanco perchè si diffonda a poco a poco nei substrati della popolazione più legati a canoni di consumo di massa.


Questo era appunto due secoli fa. Oggi la cultura è molto più diffusa. Purtroppo in Italia il 99% delle persone sono ignorante. E' l'Ignorante vero lo rimane indifferentemente dal titolo di studio e dal reddito elevato.
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Sesso: Maschile
22/03/2009 20:16

dDovrei andarci settimana prossima.

Informandimi sugli orari ho scoperto che la multisala vicino a casa mia lo proietterà solo in 3 orari:
14
16,20
18,40
Niente spettacolo serale!

Orari per bambini...

Cartone animato = film per bambini

Non capiranno mai...
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Post: 2.159
Sesso: Femminile
23/03/2009 12:39

Pure da me niente spettacolo serale.
Il cinema dove inizia più tardi è a Verona alle ore 20.00, nel cinema dove voglio andare io ci sono due spettacoli, alle 16.55 e alle 19.20.

Spero di riuscire ad andare venerdì o sabato
[Modificato da "Lilyth" 23/03/2009 12:39]
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Post: 189
Città: VICENZA
Età: 52
Sesso: Femminile
23/03/2009 13:19

Essendo stasera senza figlio andrò a vederlo..ovviamente due soli spettacoli in tutta
vicenza e provincia : ore 17.10 e 19.25 al warner village di torri di quartesolo :(
Cmq ieri una mia collega c'ha portato la figlia, visto che le parlavo di Ponyo
da un bel pò : entrambe entusiaste!!!!!!!
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