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La AnimeJappoManga biblioteca

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2010 20:03
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Post: 9.854
Città: MILANO
Età: 54
Sesso: Maschile
03/12/2008 22:23



TITOLO: Generazione Goldrake
AUTORE: Gianlorenzo Barollo
CASA EDITRICE: (?)
PAGINE: 64
COSTO: 6 €
ANNO: 2008
FORMATO: 24 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Questo è un breve libro scritto col cuore, non troverete nuove informazioni, ma molti ricordi per chi visse quel periodo. Non si parla solo di Goldrake, anche se è il tema principale, vengono raccontati anche alcuni degli altri robottoni, ma in particolare viene ben reso quel clima, i giochi, la scuola, i film, la tv etc.

Riporto integralmente da pagina 4 del libro:

“Una sala da pranzo nel cuore della Lombardia al limitare della cena. Compiti finiti o quasi. Sul fornello una pentola, vapori di sugo nell’aria e tintinnare di posate per il rito dell’apparecchiamento. I ragazzini indugiano svogliati, scansando il richiamo alla deposizione di forchette e tovaglioli. Gli occhi indagano la Guida tv, bibbia tascabile dell’intrattenimento serale. Sfogliano le pagine dalla quadricomia leggermente sbavata, zeppe di orari e titoli in caratteri microscopici, foto formato santino e succulenti scampoli di trama. Obbiettivo: costruire il palinsesto serale.
I ragazzini parlottano: già a scuola si vociferava di un nuovo cartone animato, una novità accompagnata da una ventata di critiche. Si dice che è un “cartone” che parla di ufo, ma ci sono mostri che si sparano e si ammazzano. La mamma interviene: “Roba da bambini, voi siete grandi ormai”. E’ vero. Dieci e otto anni, parecchie ore di tv e film all’attivo, gesta disneiane ormai ripudiate come infantili per rincorrere i film di guerra e avventura: Steaven Spilberg aveva sfoderato “Lo squalo” e George Lucas aveva fatto il botto col primo “Guerre stellari”. Inoltre il primo “invasore” nipponico, la pastorella Heidi, non era piaciuto granchè: troppo lacrimoso. Meglio ancora l’astuzia di Vicki il vichingo e la gioiosa anarchia dei Barbapapà.
Del resto le trame dei cartoni animati, dopo l’urlo rabbioso di Sandokan, sembrano arrancare ripsetto alla variegata proposta di sceneggiati e telefilm: fantascienza, mistero, polizieschi, commedie serviti nel formato del piccolo schermo. Ossia il carisma gigione di “Attenti a quei due”, l’angoscia minacciosa dell’invasione di “UFO”, gli enigmi avventurosi di “Spazio 1999”, il “ciupa” autoironico del tentente “Kojak” e poi lo stiloso “Happy Days”, la scoppiettante famiglia Bradford ecc.
Intanto il babbo pendolare rientra a casa dopo la scarpinata dalla stazione. Saggiamente non dà peso alla disputa, basta che gli venga assicurato almeno un tg serale. Così va a prepararsi per la cena raccomandando un aiuto per la mamma. Ma l’ora X s’avvicina. Su Rai uno il telefilm già iniziato. Gli interrogativi e le esortazioni si accavallavano. “Dai, vediamo come va a finire, l’abbiamo visto fin qui”. “Ma sta per cominciare l’altro, almeno guardiamo com’è”. A quel punto nella concitata spola da un canale all’altro – rigorosamente senza telecomando- irrompono squillando le fanfare di Vince Tempera: Tataratat. “Ufo robot, ufo robot”. Le sirene colpiscono col loro canto: La sigla incanta con un incalzare rutilante di colorati e pittoreschi personaggi che volteggiano e colpiscono. Combattimenti di robot all’arma bianca, dischi volanti e raggi distruttori per una sarabanda soltanto apparente. Dietro si cela una regia misurata nello sforzo, ma tesa al massimo della spettacolarità. I dubbi sono fugati, la famiglia è riunita: davanti il piatto fumante, lo sguardo prigioniero delle gesta di Goldrake.


A parte qualche errore, tipo la famiglia Bredford, che arrivò dopo, o il colore dei personaggi, le tv erano in bianco e nero, direi che è più o meno quello che successe in casa.
Tenendo conto del prezzo esiguo per i tempi che corrono, solo 6€, questo libricino merita l’acquisto.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:18]
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