Ho appena letto questo manga del maestro Ikegami (i suoi li prendo sempre a scatola chiusa).
Orbene, sebbene i suoi disegni mi siano piaciuti parecchio, al solito, stavolta la sceneggiatura pecca di frettolosità. In soli due volumi si snoda la vicenda di una ragazzina che diventa adulta in pochi giorni e parte alla caccia del mandante dell'assassinio di colui che ama. Il tema principale, il perchè si combatte nella vita, permea ogni tavola di questo manga violento e crudo, del resto il motto di Brown, prematuramente ucciso ma onnipresente con la sua figura carismatica in tutta l'opera, è "
non si lotta solo per eliminare qualcuno, a volte lo si fa per giustizia... a volte per amore" e Kyoko ci fa conoscere tutte le sfaccettature della volontà combattiva umana. Nelle intenzioni il soggetto è di interesse e meritevole di approfondimento, ma a causa direi della serializzazione a breve termine si perdono parecchie tavole per flashback riassuntivi che rubano spazio all'intreccio, di per sè di ampio respiro ma strozzato in circa 450 pagine. Se da una parte questo è un bene per il ritmo d'azione, frenato a tratti quando serve, dall'altro limita la possibilità di caratterizzazione dei personaggi di contorno (Kyoko invece c'è sempre) e delle tematiche, che ancora una volta vedono l'individuo affrontare da solo, nudo, lo strapotere del mondo politico ed economico, delle organizzazioni prive di scrupoli e degli abissi della dignità umana laddove la spersonalizzazione e l'inquadramento in entità astratte prende il sopravvento. Pur con questi spunti, il manga si perde tuttavia in parecchie scene di violenza fisica e psicologica gratuita, stupri, assassini, ma del resto è evidente l'intenzione di conferire un iperrealismo narrativo oltre che prettamente artistico. Nuovamente, una scelta secondo me sbagliata che ruba spazio ad approfondimenti degni di miglior attenzione.
I riferimenti a Nikita sono parecchi, ma diverso è il tempo e il ritmo narrativo. Un film di un'ora e mezza dura molto di più di due albi a fumetti, il confronto, nonostante le premesse identiche, è sbilanciato.
Un'opera sostanzialmente soddisfacente, se avesse avuto dalla sua un diverso approccio seriale e di target avrebbe potuto, pur senza la sceneggiatura di quel vecchio marpione di Yoshiyuki Okamura (Bronson o Fumimura per gli amici), competere fra le opere di Ikegami se non con Sanctuary, almeno con Strain. E aspettando Odissey sempre del dinamico duo Bronson/Ikegami, decisamente più accattivante, che freme per essere concluso lì sul comodino.
PS ottima l'edizione Flashbook, buona carta, adattamento, copertina e confezione generale.
"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"