Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Logo
TOP TOPIC
------> AVVISI <------
CARTONINSIEME: IL PRODE RAIDEEN
Contest grafico "Sospeso": rileggi e riguarda i vecchi contest Cartella


 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

OSAMU TEZUKA - Breve panoramica sul Dio dei manga

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2005 15:43
OFFLINE
Post: 28.821
Sesso: Maschile
osservatore
21/10/2005 15:43

LA PRINCIPESSA ZAFFIRO




Titolo originale: Ribbon no kishi
Data di prima pubblicazione originale: 1963
Edito in Italia da Hazard Edizioni, 3 volumi


Questo manga viene considerato il capostipite del genere shojo (è incredibile come Tezuka sia considerato il padre del fumetto, del fumetto per ragazze e dell’animazione giapponese..).
Certo che, visto il periodo di realizzazione, non va considerato come un fumetto per ragazze standard.

La vicenda comincia quando la povera principessa Zaffiro, alla morte del padre, si vede costretta a fingersi maschio per impedire al perfido zio di salire al trono e continua con le sue peripezie per fare in modo che la sua vita torni quella che era un tempo.
Il manga, seppur breve come quantità di pagine, è molto denso di avvenimenti e di personaggi e risulta quindi di interessante lettura. La trama è soggetta spesso e volentieri a forti cambi di direzione (la parte in cui si finge principe per impedire l'ascesa al potere dello zio dura solamente metà del primo volume) che alla lunga cominciano a stancare (comunque solo ad ultimo volume inoltrato si prova questa sensazione). Si può dire, senza cattiveria, che l'autore ha voluto mettere un po' troppa carne al fuoco.
Il disegno è preciso ed accurato e sembra persino più elegante di quello dei dei manga successivi.

Tra l'altro l'autore ha realizzato più versioni dello stesso, alcune totalmente diverse (per il circuito radiofonico!!!) ed altre molto simili tra di loro; ne esiste persino una versione totalmente a colori.

L'adattamento è stato complicato e riuscito solo per metà. La versione Giapponese giocava sul sesso di Zaffiro sfruttando le proprietà della sua lingua. Difatti in Giappone chi si rivolge ad altri non usa alcuna particella che faccia capire di chi è il sesso dell'interlocutore ma rende ben chiaro, dovendo usare precisi vocaboli, qual è il proprio sesso. Per questo motivo a Zaffiro bastava usare i termini maschili per sembrare un maschio.

Dal sito Hazard:

Un altro capolavoro del grande Osamu Tezuka, La Principessa Zaffiro (Ribon no Kishi), amatissimo qui in Italia grazie all'omonima serie animata.

Chiaramente ispirata al teatro takarazuka, in cui anche i ruoli maschili sono interpretati da attrici, la storia ruota intorno alla giovane Principessa Zaffiro, nata nel reame di Silverland, che possiede, per colpa di un angioletto dispettoso di nome Tink, sia un cuore maschile, sia uno femminile; le tradizioni di Silverland non consentono però a una donna di succedere al trono e il fatto che Zaffiro sia una ragazza viene così tenuto segreto. Zaffiro intanto, "travestita" da ragazza, incontra il principe del vicino reame di Goldland, Franz Charming, e se ne innamora. Le losche trame del Duca Duralmin faranno venir alla luce la verità proprio mentre Tink è sulla terra per riparare al danno compiuto...
A complicare ulteriormente le cose interviene la signora Hell (Mefistofele) che cerca di strappare a Zaffiro il cuore femminile per donarlo alla figlia Hekate.

Pubblicata a puntate sulla rivista «Shojo Club » tra il 1953 e il 1956 e in volume nel 1958, Ribbon no Kishi ebbe un seguito dedicato ai figli di Franz e Zaffiro —serializzato nel corso del 1958 su «Nakayoshi» e poi raccolto in volume col titolo Futago no Kishi (conosciuto anche come Twin Knights). Nel 1963 Tezuka diede alla luce una nuova versione di Ribbon no Kishi, serializzata sempre su «Nakayoshi» fino al 1966, completamente ridisegnata e in parte modificata nella trama. Fonti giapponesi riportano inoltre un'ennesimo rifacimento in sette puntate (scritto da Tezuka ma realizzato graficamente da artisti della Mushi Pro.) pubblicato nel 1967 da «Shojo Friend» per il lancio della serie animata di 52 episodi, trasmessa anche in Italia.

L'edizione Hazard ristamperà, in tre volumi di circa duecento pagine cadauno, la versione del 1963, il cui stile grafico più maturo valorizza enormemente la freschezza dell'originale.

Una storia avvincente e affascinante anche per i sempre nuovi personaggi che via via fanno la loro comparsa nei 3 volumi in cui si snoda la vicenda. I molteplici ambiti in cui tali figure si muovono, nonché le enormi differenze di carattere e di natura presenti fra di loro, comportano un'incredibile diversità tra i registri e gli stili di linguaggio utilizzati nell'opera. Pagina dopo pagina, il lettore passa dal linguaggio formale, arzigogolato e cerimonioso della corte, a quello grezzo, rozzo e con alcune punte di volgarità dei pirati, dall'incomprensibile parlata dialettale del dottore a quella mutevole e variegata dei demoni.
Il linguaggio, quindi, si presenta come una componente di primaria importanza per quest'opera, e costituisce quasi il fondamento della stessa. La lingua giapponese, così diversa e lontana dalla nostra tanto da apparirci strana, misteriosa e proprio per questo affascinante, si presta davvero benissimo per una tale varietà di stili, in quanto presenta diversi livelli di cortesia che si ottengono tramite l'utilizzo di speciali particelle (ausiliari verbali, prefissi o suffissi onorifici, ecc.) o attraverso la coniugazione dei verbi. Tezuka, utilizzando appieno le caratteristiche della sua lingua, adotta il tipo di registro linguistico più appropriato in base al personaggio parlante, agli interlocutori e all'ambiente in cui si svolge la scena. Non è quindi raro che due personaggi parlino tra di loro in modo colloquiale in privato e in modo più formale in pubblico, così come è possibile che un personaggio adotti un registro più ossequioso del solito nei confronti di chi lo ascolta se deve fare a quest'ultimo una richiesta o un dono, o se si trova in una situazione che lo vede a lui sottomesso.
La traduzione italiana di questo capolavoro ha presentato non pochi problemi, non solo per l'evidente difficoltà di rendere appieno la varietà di stili linguistici presenti, ma soprattutto per una caratteristica peculiare e per certi versi paradossale che la lingua giapponese ha. In questo idioma, infatti, non esiste il genere, ma vi sono per contro un linguaggio maschile ed uno femminile. E' possibile leggere pagine e pagine di dialoghi riguardanti un personaggio senza capire il sesso dello stesso, mentre è al contrario facile individuare il sesso del parlante facendo attenzione alle parole che quest'ultimo utilizza. Tezuka si serve molto bene di questa potenzialità della sua lingua che si adatta perfettamente al fulcro della storia, cioè la copresenza, in Zaffiro, di due nature, maschile e femminile, utilizzandola per celare la vera natura di Zaffiro in alcuni passi, e per renderla molto evidente in altri. Il traduttore italiano, non potendo fare a meno di rive lare il sesso delle persone coinvolte a causa della sintassi della nostra lingua, è costretto di volta in volta ad una non semplice analisi psicologica dei personaggi e del testo per cercare di capire se essi stiano considerando Zaffiro come un uomo o come una donna, e rendere i dialoghi di conseguenza. Tale analisi è stata condotta scena per scena e frase per frase. Risultano comunque prevalenti le sequenze in cui Zaffiro è vista come un uomo, scelta suffragata dal fatto che essa viene chiamata più volte con l'appellativo di "Principe" anche da parte di chi è perfettamente a conoscenza della sua natura femminile. È altresì difficile far risaltare il sesso di Zaffiro quando è lei a parlare e Tezuka lo mette in evidenza facendole utilizzare, a seconda dei casi, il linguaggio maschile o quel lo femminile, anche se comunque ciò traspare chiaramente anche nei dialoghi italiani.
Il lettore tenga presente di tutto ciò mentre si accosta a quest'opera.

"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi


Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:51. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com