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[Rece]Ti prendo e ti porto via

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2011 23:44
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
Età: 49
Sesso: Maschile
AmministraCOJONES
09/07/2011 22:25




Ho scoperto Niccolò Ammaniti di recente e dopo aver letto il suo esordio letterario (Fango,di cui forse ne parlerò in un altro topic) ho divorato inpoco meno di una settimana il libro in oggetto.
La scrittura di Ammaniti è molto particolare:non è il classico narrare in prima o terza persona e non c'è un protagonista ma (almeno per questi due volumi letti da me) una storia corale e la narrazione è in prima persona ogni volta che il capitolo parla di questo o quel personaggio dando spesso il punto di vista di tutti della stessa scena che viene raccontata (una tecnica molto simile a quella cinematografica e alle sue sceneggiature...non a caso ben 3 volumi di questo autore son diventati film cito Branchie e Io non ho paura).
Ma veniamo al libro in questione.
Forte di una solida struttura narrativa Ammaniti inscena le vicende principalmente di due personaggi in una fantomatica cittadina di provincia senza mai farli incontrare e attorno a questi due si muovono i vari comprimari che intereagiscono gli uni con gli altri fino a creare una sorta di reazione a catena che porta al cataclismatico finale che farà anche incontrare i due protagonisti (se così possiamo definirli) con un gioco di causa e effetto così ralistico e con una descrizione dell'animo e delle sensazioni che pervadono questo o quel personaggio che a volume concluso ti sembra di aver letto un fatto di cronaca ma anche aver seguito un'epopea televisiva.
Con un azzeccatissimo flashback si entra subito nel vivo della vicenda e non si può non sentirsi invischiati nelle miserie e nelle piccole virtù dell'umanità degradata ai confini sociali di cui narra il libro.
Il libro alterna momento comici e ilari a situazioni drammatiche e a volte davvero piene di pathos e il finale, non affatto a lieto fine ma coerente fino in fondo,lascia un senso di agrodolce e tutta la vicenda ti rimane talmente dentro che, almeno per me, per un paio di giorni non facevo altro che ripensare alle vicende misere e grottesche e a volte surreali ma talmente familiari, quotidiane che chiunque ha vissuto,sviscerate in questo splendido romanzo.
Per tutto il tempo non ho potuto non commuovermi per il piccolo Pietro ma esultare per il suo riscatto finale la sua amica d'infanzia Gloria sua antitesi,arrabbiarmi per il bullo Pierini,commiserare il playboy attempato Graziano provare tenerezza e rabbia per la professoressa Palmieri e così via...
Se volete una lettura semplice ma non superficiale con un linguaggio moderno e a volte scurrile ma realistico con una storia verosimile e spietata e dura come un pugno nello stomaco dovete leggere questo libro. [SM=x53186]
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Post: 3.280
Città: MODENA
Età: 73
Sesso: Femminile
SEGUACE DI OXIDO
11/07/2011 23:44

bella rece Nex...non avrei mai saputo descriverlo così bene... a dire il vero...ricordo lo stato successivo alla lettura...descritto come lo hai descritto tu..ma della storia, ho solo alcuni flashback...sono passati 4 anni da allora...


... e non ho niente da dire
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