Quel magone che ti prende se ripensi agli anni 80.

per fare piacere a Bud
Quando stavo a casa da scuola guardavo Bis. Non ho mai capito nulla dei rebus, ma mi piaceva tanto vedere le figure venire fuori, la figurad del rebus e le immagininine da accoppiare.

Con mio padre guardavo Fantaman e Remì. Del primo non ne parla più, di Remì ancora. Lesse il romanzo da ragazzo, e per questo guardò volentieri il cartone. Si ricorda pressapoco la sigla.

Fra i vari motivi, perchè sono viziato:

DA GRANDE con Renato Pozzetto
Da bambino passa davanti ad una vetrina di un negozio di giocattoli, e vede uno grande che costa. Ma la sua famiglia non se lo può permettere. Una volta trasformato da grande cerca di rubarlo.

Ero a Roma (ci ho vissuto alcuni mesi da piccolo per due anni di seguito in una scuola di logopedia, avevi dei problemi nel linguaggio). Con mia madre e mia zia passiamo davanti ad un negozio di giocattoli. Vedo un garage; era tutto arancione, su più piani, con un ascensore (per auto) a manovella (la si muoveva con due dita). Non ricordo di averlo visto nella vetrina. Ricordo di essere tornato, una sera, nell'appartamento di mia zia. Entriamo in cucina e apro la luce. Sul tavolo, fuori dalla scatola, c'era il garage. Felicissimo, ringrazio zia e mamma (ho ringraziato? Boh!). Uno dei momenti (brevi) più felici della mia vita.

Un ultimo ricordo, vedevo la pubblicità in telebisione delle piste telecomandate. Avevo il vago ricordo di averle già avute, ed ero indeciso se la volevo o no. Avevo il vago ricordo che le auto non ci stavano facilmente in pista. Dissi a mia madre che volevo averne una, e un natale me lo regalò. Un pò deluso perchè le auto uscivano facilmente dalla pista. Da piccolo ero particolarmente rincoglionito. Tenevo il pulsante sempre spinto, quando ho capito che il divertimento era (o almento dovrebbe essere stato) nel giostrare la velocità, non riuscivo lo stesso. Mi si fermavano (o quasi) le auto o andavo troppo veloce e fuori dalla pista.
Ricordo la pista telecomandata perchè è stata uno delle poche volte (da quando ebbi una certa età) che mia madre mi esaudiva un desiderio (un pò a fatica, visto che dovetti insistere).