Io l'adoro (è una delle mie serie preferite).
Non conosco il manga (e non mi interessa), parlo ovviamente dell'anime. Purtroppo, come dicono, la storia non è conclusa, ma è godibile anche così (sperando che in futuro venga prodotta una nuova serie).
Lo vidi per la prima volta a 14 anni (nel 2002, su MTV) e subito mi piacque, tanto da rivederlo un centinaio di volte. La psicologia dei personaggi è molto complessa, per cui, se si vuole comprendere bene l'opera, bisogna prestare molta attenzione, soprattutto ai lunghi flussi di coscienza che sbucano continuamente.
Per me la storia d'amore è un companatico, infatti l'ho trovata un elemento trascurabile e solo di contorno. Affascinante e interessante è il fulcro della serie, ovvero il tema della
maschera, al quale seguono spunti sul successo nella vita (visto come unica ragione per vivere, tipico dei giapponesi) e sul conformismo, nonché estraniazione e appiattimento, dovuto alle convenzioni sociali.
Tutto questo in uno stile grafico eclettico, mirato a colpire, grazie al continuo cambio di animazione (disegni normali, fermi-immagine con colori pastello, giochi di chiaro-scuro, fumetti, scene live-action e stile super deformed).
Altro punto importante è sicuramente quello musicale. La colonna sonora (che va all'allegro e gioioso al malinconico e straziante) è probabilmente la più bella che abbia mai sentito, si tratta infatti di un riarrangiamento (ottimo) del celebre (e stupendo) "Principe Igor" di Aleksandr Borodin.