da animeclick:
Kenichi è un ragazzo fisicamente nella media, eppure ha fama di essere più debole anche dei compagni "normali", in più è nei guai per uno scontro imminente, quindi grazie alla conoscenza della forte Miu entra a far parte del Ryouzanpaku, dove dimorano alcuni dei maestri più forti al mondo, ognuno nella propria arte marziale: Karate, Muay Thai, Jujitsu, abilità con le armi e arti cinesi. L'anime inizia scimmiottando un po' Karate Kid e per continuare vi mescola un po' di Virtua Fighter. Grosso modo è questa la formula di "Kenichi, il più forte discepolo della storia". Molto bello, in maggior misura nel primo terzo della serie, nel suo scontro col boss finale ed in generale dove gli allenamenti insani lasciano trapelare di più le tecniche fattibili e dove il "provvidenziale" insegnamento del giorno non guasta degli incontri sofferti ma non spavaldi o troppo inverosimili. Questo punto purtroppo si conclude dopo la battaglia col simpatico pugile alle dipendenze del ottavo membro dei Ragnarok. Dopo, le lente ma sempre crescenti abilità di Kenichi cominciano a fargli oltrepassare la linea del lottatore comune, le tecniche diventano più istintive e meno ragionate, il ragazzo inizia grazie all'esperienza a non aver più timore dell'avversario risultando a volte un antipatico giustiziere dall'animo puro, ed il suo fisico (viene sottolineato più volte) diviene indistruttibile, insomma intraprende la strada che potrà portarlo ad assomigliare un giorno ai suoi simpatici e mostruosi maestri, sempre che prima riesca a sopravvivere e superare Miu, che lo aveva sempre distanziato fino a poco prima della conclusione della serie. A questo proposito, data la sua forza, risulta bizzarro che neanche alla lunga la ragazza sia stata notata dagli avversari di Kenichi, e soprattutto averle dato così poco ruolo nella storia, giusto per farle un paio di battute sul fisico, la rende incredibilmente anonima e inutile. Un peccato è inoltre il limitato approfondimento sulla vita privata dei maestri, escludendo Ma sensei e forse il maestro di jujitsu. Un punto molto valido di Kenichi infatti sono i personaggi interessanti, che oltretutto abbondano sia tra i buoni che tra i cattivi, ma è raro che siano sviluppati abbastanza. A pagarne di più lo scotto sono la già contestata Miu e l'ottavo pugno Kisara. La prima è un personaggio strano, ci mette troppo per farsi conoscere e l'impressione finale è che non si sia mostrato niente di lei, mentre Kisara al contrario è stata sviluppata abbastanza ma con alti è bassi, nel senso che ha sempre mantenuto una personalità anche troppo forte, quindi il tentativo di rabbonirla è risultato proprio scadente e l'insistere con i felini ha peggiorato le cose