Consigliai questo titolo già parecchio tempo fa' al Rucchiolo Pratese, ed ora lo segnalo qui poichè alla scorsa edizione di Lucca Comix ho visto che pare a breve questo anime verrà proposto dalla Yamato.
Definirlo shoujo non sarebbe corretto, sebbene ricco nei dettagli del disegno e tutto al femminile (o quasi); quel che è certo è che presenta forti tinte horror ed una intensa atmosfera claustrofobica.
La trama si snoda lungo 22 episodi e per evitare letali spoiler ne copio di seguito la versione fornita da Wikipedia:
"Kate, Rachel, Rose, e Claire sono quattro ragazze normalissime che frequentano lo stesso college americano nella città di New York. All'apparenza, le quattro non hanno nulla in comune, se non che un giorno tutte e quattro si svegliano nella medesima condizione psicofisica: per quanto si sforzino, non riescono a ricordare nulla di quanto sia avvenuto la notte antecedente.
Trascorsa la giornata in maniera più o meno normale, le quattro si ritrovano quella stessa sera in un vicolo scuro della città, attirate, indipendentemente l'una dall'altra, da alcune farfalle che solo loro riescono a vedere. Conoscendosi solo di vista, le ragazze iniziano a chiedersi per quale motivo si ritrovino in una situazione così strana, quando dal vicolo compare la coppia composta da Lula e JC. I due si rivelano ben presto i mentori delle quattro ragazze, che vengono catapultate in una lotta senza quartiere - la prima di una lunga serie - contro una creatura del tutto simile, nell'aspetto, ad un umano ma affetta come da rabbia.
Da quel momento, il destino delle ragazze è segnato. Durante tutte le notti in cui vedranno comparire le farfalle misteriose dovranno combattere per riuscire a sopravvivere."
La cura e l'attenzione all'aspetto estetico del disegno fanno del cartone una piacevole esperienza visiva e la componente musicale, per brevi tratti, rende l'anime vicino al musical (fortunatamente però, lontano quanto basta per rendere questo suo aspetto sopportabile a chi, come me, odia cordialmente i musical)
Interessantissimo anche il chara, non tipicamente giapponese.
La sigla di testa è parecchio furoviante, sopratutto se chi si approccia alla prima puntata è di sesso maschile, poichè potrebbe pensare di esser capitato in uno spot per i negozi di via Montenapoleone a Milano.
Superato lo scoglio (che per me tale non è stato), le puntate scorrono via veloci (io ne ho visto la versione sottotitolata ovviamente).
Tutti i personaggi son ben delineati, approfonditamente analizzati, e figheria delle figherie, cambiano vestito quasi con la frequenza delle persone normali; unica pecca: il finale.
Poco chiaro e poco rassicurante (per i figli del lieto fine disneyano può risultare traumatico).
Per chi si avvicina ad un nuovo titolo nella speranza di una narrazione probabile o una realtà plausibile, lasci perdere.
Consiglio la visione sopratutto perchè trovo che l'accostamento dello stile liberty, molto estetizzante e "femminile", a scene truci e splatterose sia quantomeno originale.
Cercando in rete ho trovato la curiosa nota circa il doppiaggio originale, che pare sia il presupposto di partenza per l'animazione, invertendo la normale prassi di produzione.
Interessante e da segnalare anche la trasposizione cartacea che però, per sua stessa natura, "impoverisce" un disegno che nasce più per il colore che per china e retini.
caitli
[Modificato da djufo 04/04/2010 02:04]
"Prova a schiacciare un bruco. Ecco fatto, facile vero? Bene, ora prova a rifare il bruco"