00 07/01/2009 09:25
capitan b e riccardo zara:
Capitano : Un grosso ciriciao Riccardo . . .
In tutti questi anni di assenza musicale, non ha mai sentito la voglia di scrivere nuovamente sigle di cartoni animati?

Riccardo : Fare musica è il mio lavoro. Ancora prima di fare sigle facevo musica, ho anche vinto un'edizione del Festivalbar con "Viaggio di un poeta". Per me il settore sigle, è stato un momento magico della mia vita!


Capitano : Come nascevano le sigle? E come lavoravate?

Riccardo : Noi lavoravamo per una grande casa discografica, la RCA, che a in certo punto si accorse che le vendite dei dischi diminuivano; si lavorava per reti indipendenti, Rete 4, Italia 1, e quando furono acquistate dalla Fininvest che aveva già una sua struttura con i suoi artisti, C.D'avena ecc.. noi tutti della RCA: I Cavalieri del Re, Superobots, Nico Fidenco ecc.. ci siamo trovati senza aver più la possibilità di scrivere nostre sigle.

Capitano : Come è nata l'avventura de "I Cavalieri del Re"?

Riccardo : Sinceramente: all'epoca non amavo questo genere di musica, mi sembrava quasi fare musica di sottomarca, ero dell'idea che un bravo musicista non poteva scrivere roba del genere. Mi proposero di scrivere Rin Tin Tin, inizialmente non ne volevo sapere, poi c'è stata una scommessa con il produttore, per stuzzicarmi diceva che probabilmente non ero in grado di farlo, allora gli dimostrai il contrario, scrissi anche Lassie, Woobinda e da lì nacquero I Cavalieri del Re con La spada di King Arthur e tante altre.


Capitano : Molte soddisfazioni?

Riccardo : Non ho mai avuto belle soddisfazioni come nello scrivere queste sigle, sono passati ormai molti anni e tutt'ora ricevo lettere, cartoline, telefonate.Tutto ciò mi riempie il cuore di gioia e mi accorgo di non aver buttato via il mio tempo. Infatti mi sono rimangiato tutto ciò che pensavo all'inizio!
Non ho mai pensato di scrivere per bambini, ho sempre pensato di scrivere belle canzoni, che oltre ai bimbi piacessero ai grandi, nel creare un pezzo mettevo tutto me stesso.

Capitano : Alcune sigle venivano bocciate, venivano successivamente riadattate e usate, vero? La Spada di King Atrhur originariamente era Vicky il vichingo, cosa succedeva?

Riccardo : Vicky il vichingo . . .
quel pezzo è nato in quel posto dove tutti vanno quando sani di corpo e di mente, stavo leggendo su TV Sorrisi e canzoni delle serie animate che avrebbe trasmesso la RAI, e siccome il compianto Marino Marini, grande musicista, cantante degli anni 50/60 , produttore artistico all'epoca della Fonit Cetra mi chiedeva sempre, dopo aver scritto Rin Tin Tin, Woobinda, Lassie, di scrivere qualche sigla per loro, presi la palla al balzo, ma quando portai la canzone alla Fonit Cetra, mi dissero di essere arrivato con 3 giorni di ritardo dalla messa in onda della serie, e quindi la sigla era stata affidata ad altri.
Nel giro di pochi giorni la mia sigla arrivò alla N°1 di Milano, che era la filiale della RCA di Roma , e mi chiamarono dicendo di cambiare velocemente il testo e adattarlo per KingArthur, così nacque La spada di King Arthur.


Capitano : Grande passione per i Beatles, cosa l'ha spinta ad incidere un album di loro canzoni adattate n italiano?
Riccardo : Io ho sempre amato la musica dei Beatles, iniziai a suonare negli anni 60 con il mio complesso, facevamo pezzi di Elvis Spresley, degli Shadows, e poi arrivarono i Beatles che mi colpirono subito! Le sigle erano ormai in declino, per noi, e mi chiesero di inventare qualcosa di diverso che potesse aver successo. Un anno prima dell'album dedicato ai Beatles creai il Christmas Dance, ovvero le più belle canzoni di Natale in versione dance, anzi, diciamo moderna, senza rovinare ovviamente l'origine della canzone. Penso di non aver tradito queste vecchie canzoni che trasmettono ancora il sapore del Natale.
Mi chiesero poi di inventarmi qualcos'altro . . .
Io avevo i Beatles per la testa, ricordo un giorno in trattoria con Guiomar le proposi il progetto, la mia idea era far conoscere quelle canzoni ai ragazzini, dell'epoca naturalmente, per far capire com'erano gli idoli dei loro genitori. Non è stato facile, tutte le loro canzoni avevano già dei testi in italiano che però lasciavano molto a desiderare, allora decisi di rifare tutti i testi adattandoli ai problemi familiari. L'album non ha avuto grande successo, dovevamo dedicarci alla promozione, e promuovere un disco significa esporsi, facendo televisione, spettacoli, e tutti noi avevamo i nostri impegni, diversi e che non coincidevano mai gli uni con gli altri. Uscì LP, sono passati diversi anni, ma riascoltandolo, mi accorgo di aver fatto anche lì un bel lavoro.
Capitano : Spesso le sigle delle serie del passato vengono rifatte, cosa ne pensa?
Riccardo : Premetto, io non ho peli sulla lingua. Le sigle che vanno in onda sulle emittenti Fininvest . . . non avrebbero vantaggi se fossero le nostre, perchè farebbero solo promozione a noi e alla vecchia RCA, facendoci guadagnare soldi con le richieste di ristampe dei pezzi, infatti le hanno cambiate. Voi vi siete arrabbiati, certo, ma se pensiamo ai bambini che hanno conosciuto Lady Oscar con la nuova sigla, per loro è quella! Parlando di Oscar, onestamente l'ho sentita, e devo dire che non è male, preferisco la versione cantata da Enzo Draghi. Sono sicuro che le persone che l'hanno rifatta hanno fatto sacrifici enormi perchè lottavano contro una Tigre vincente che era la nostra.
La musica è molto soggettiva; pensate alle vostre mamme, quando ascoltando un loro pezzo del passato lo decantano, a voi magari viene da piangere, ma quando ci sono ricordi e dolcezza è tutto più bello.

Capitano : E come musicista? Come le sembrano?
Riccardo : Come musicista sono molto severo. Onesto, anche nel dirvi che all'inizio non amavo le musiche per bambini, le consideravo sciocche e banali, ma mettendomi al lavoro ho cercato sempre di far del mio meglio, infatti anche la più brutta delle mie sigle, non è mai stupida. Alla RCA mi dicevano sempre che ero l'unico a non scrivere canzoni per bambini.
Da allora il sistema è cambiato. Ora cercano di fare cose moderne, i prodotti che ne escono, sono così veloci e sanno benissimo che avranno una durata breve, che scrivono cretinate.
Motivo base? Non c'è più concorrenza. Se scrivo un pezzo e so che si dovrà scontrare con altre 10 sigle per vincere, metterò tutto me stesso! Se già in partenza so che il pezzo, sia come sia, passerà ugualmente, non c'è molto stimolo. Ricordo che per Lady Oscar furono fatte 28 sigle, noi avevamo un contratto per fare 4 sigle all'anno (poi in 3 anni ne abbiamo fatte 48); dopo averne fatte 20 la RCA ci disse che dovevamo riposarci un po' . . . sapevano già che la serie di Oscar avrebbe avuto grande successo e di nascosto chiesero anche a me di farla, ricordo che durante le votazioni tutti votarono la n°5, ed era la nostra! così la RCA si rassegnò.

Capitano : Grande successo per Oscar che vi portò a realizzare altre canzoni dedicate alla serie nell'album drama "La storia di Lady Oscar", cosa ricorda?
Riccardo : Era estate . . . ricordo la registrazione dei violini, poichè c'era una vera orchestra e non dei sintetizzatori, musicisti veri, c'era una certa urgenza e il quartetto d'archi che usai, 3 violini e 1 violoncello, del maestro Mario Macchio, grande violinista milanese era in tournee in Svizzera, a Lugano; mi dissero che non sarebbero potuti arrivare prima delle 23, arrivarono alle 01 e ci mettemmo subito a registrare in cascina da me, nel mio studio, fino alle 05. A Roma mi dissero prima di registrare, di mandare i provini, perchè le canzoni potevano essere bocciate, ma ero talmente gasato per quello che stavo facendo che mandai tutto il lavoro finito. La gioia che provai, quando facendomi i complimenti mi dissero che avevo superato me stesso, non voglio farmi una sviolinata (per rimanere in tema), ma la musica che avevo creato per questa storia che mi aveva così affascinato, mi aveva indotto a dare il meglio mettendoci il cuore, infatti tutto si può dire di queste canzoni tranne che sono per bambini. Lo sono, ma sicuramente fatte ad un certo livello!

Ritornerebbe a scrivere sigle?
Riccardo : Si, sicuramente farei altre cose carine, per me fare una sigla significa fare musica, e per me la musica è la mia vita. Non dipende da me, il mercato discografico è cambiato molto, non dimentichiamoci che fare una canzone, 1 disco, non è una forma d'arte, purtroppo, oggi è un business, 1 giro d'affari che ti permette di fare una canzone solo se, come minimo, si recuperano almeno i soldi spesi, oggi tutto ciò costa molto, e chi fa i conti, lo fa bene! Voi ricordate, tanto per citarne una, Lady Oscar, ma si parla di una sigla che ha già diversi anni; nel frattempo: quante ne sono state fatte? Quante se ne ricordano? Vengono consumate, vendono poco e non ci si affeziona. Prima erano fatte con una struttura diversa, c'erano altre persone dietro.
Riccardo . . .
Capitano : Grazie Riccardo per la bella chiacchierata e per le belle emozioni vissute con le vostre canzoni, un saluto speciale per Pianeta B.?
Riccardo : Un saluto speciale . . .
sapete, quando dico di aver scritto questo, quello, a volte rispondono "e chi se ne frega", ma quando dico di aver fatto la sigla dell'uomo tigre le persone s'illuminano! Allora vi voglio salutare col ritornello di questa sigla, io sono un grande fumatore, quindi mi devo accordare per bene . . . . " Don . . . solitario nella notte va, chi lo incontra gran paura ha, il suo volto ha la maschera Tigre . . . Tigerman!
Un grosso saluto a tutti : Ciriciao!!!

Capitan B


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