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Intervista ad Anna Marani - DynIt

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    Rukkio de Ruchis
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    Città: PRATO
    Età: 42
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    ArrukkiaADMIN
    00 09/04/2008 12:40
    Da www.mangaforever.net:


    - Ciao Anna e benvenuta su MangaForever! Potresti presentarti ai nostri lettori?
    - Ciao e innanzitutto grazie per l’opportunità che MangaForever mi offre di comunicare con gli appassionati italiani di manga. Sono il direttore editoriale della Dynit.



    - Come hai iniziato a leggere i fumetti? E qual è stato il primo fumetto che ricordi di aver acquistato?
    - Credimi, fu una cosa stranissima! A parte i vari Topolino, che ricordo in casa da sempre, insieme al Monello e all’Intrepido che mio padre collezionava, intorno ai dodici anni ero in vacanza con tutta la famiglia sulla Riviera romagnola: nell’appartamento che avevamo preso in affitto c’era un comò con un cassetto pieno di Lanciostory, e quella fu l’inizio della mia malattia. I primi manga che ho letto, invece, erano quelli pubblicati su Zero e Mangazine. Tra l’altro, poi, mi ritrovai a lavorare alla Granata Press, che li pubblicava.



    - Qual è il titolo da te scelto di cui sei più orgogliosa? E perchè?
    - Tutti: non ce la faccio a scegliere un manga solo per le sue potenzialità commerciali, deve piacermi e avere un certo spessore a livello di contenuti, altrimenti non se ne parla. Tra gli ultimi, ho amato tanto Emma per le atmosfere e Yotsuba &! per il modo in cui l’innocenza può fare sorridere.
    Anche Futari Etchi non è una scelta per così dire ‘di comodo’: è un vero manuale, che contiene moltissimi consigli utili. Provare per credere! Eh eh!



    - Qual è un titolo della concorrenza che avresti voluto pubblicare?
    - Ehi, questo è un colpo sotto la cintura… O_O’ MPD Psycho, senza ombra di dubbio.



    - Quali sono le serie che preferisci e quali albi porteresti con te su un'isola deserta?
    - Se potessi portarmi un lettore DVD e un generatore di corrente, porterei con me la versione animata di Nana (e I film ‘dal vivo’) e Gundam, perché non ho ancora avuto il tempo di spararmi tutti I dvd uno di seguito all’altro, da maniaca! Da leggere, adesso porterei con me Hanakimi per non farmi prendere dalla depressione, Life per farmi prendere dalla depressione e in generale tutte le serie in corso di cui non conosco ancora il finale.



    - Parlaci un po' della Anna scrittrice.
    - Principalmente un’illusa, questa ragazza. Pensa: è ancora convinta che un giorno l’editoria mondiale si accorgerà di lei e che dai suoi libri verranno tratti dei film…
    L’Anna scrittrice è un’attaccabrighe che ama trattare argomenti scomodi, magari travestendoli da fantasy, ma non necessariamente.
    Dopo Malìa d’Eurasia, che non ha certo battuto un record d’incassi ma avuto buone e graditissime recensioni, ci sono stati diversi racconti pubblicati su antologie (Toscana da Brivido, ed. Sassoscritto) e riviste (non perdetevi il prossimo numero di Nugae, perché da lì parte l’avventura dell’elfo infernale Yawal, col cui nome mi firmo sui forum).

    Adesso sto lavorando con la scrittrice Elena Torre a una serie di gialli con personaggi seriali, che spero coinvolgeranno I lettori in avventure d’indagine ma anche piuttosto divertenti: sia io che Elena amiamo prenderci in giro. Comunque la raccolta sarà pubblicata dalle Edizioni Sassoscritto entro il 2008, ma non abbiamo ancora stabilito un titolo…



    - Lavori nel settore dai tempi di Granata Press: ti va di raccontare ai nostri lettori come sono cambiate le tecniche di lavorazione di un manga, al passo con le innovazioni tecnologiche?
    E perchè no, racconta loro anche come vedi mutato il panorama generale editoriale italiano!
    - Le tecniche di lavorazione, per quanto riguarda I manga, si sono decisamente evolute, basti pensare che a quei tempi si ricevevano le tavole su pellicola e tutti I testi in originale venivano grattati via dai balloon con una lametta… Uno sbattimento improponibile! Poi venne l’era di x-press e del digitale e da questo momento la vita editoriale è stata molto più facile per tutti. Sarebbe lunghissimo raccontare tutto il processo da allora a oggi.

    Il panorama editoriale italiano, invece, si è involuto. Le edicole traboccano, c’è una certa crisi… e i prezzi aumentano perché i lettori per volume calano, giocoforza. Mi spiace perché molti ottimi mangaka ne escono penalizzati, oltretutto in Italia non s’è mai superata del tutto la diffidenza verso i manga, spesso giudicati pubblicamente da chi non ne ha mai letto uno…



    - Qual è stato il momento più difficile vissuto da Dynit? E viceversa quello che ti/vi ha dato maggiori soddisfazioni?
    - Difficili ce ne sono stati diversi, ma per fortuna sono passati.
    La maggiore soddisfazione è stata il ritorno dell’anime di Gundam in Italia… da non crederci!



    - Qual è il vostro pubblico di riferimento?
    - Approssimativamente, il target è 15/35 anni in media per gli anime, seguiti da un pubblico in prevalenza maschile; 13/25 per i manga, con una netta predominanza di ragazze. Poi c’è il pubblico di titoli come Nana, che passando per MTV ha prevedibilmente ha messo d’accordo tutti!



    - Secondo te gli editori di manga hanno "educato" i lettori al genere (variando sufficientemente le proposte, attraverso approfondimenti etc.) facendoli crescere nelle letture o si sono semplicemente accontentati di sfruttare il fenomeno commerciale del momento, senza preoccuparsi del futuro?
    - Il mio parere personale è che specialmente il mercato dei manga sia stato decisamente vampirizzato dall’Italia. Una scarsa promozione limitata al settore stesso ha ghettizzato un eccesso di titoli senza mai raggiungere quello che io definisco come il mercato di massa: nessuna connotazione negativa, è solo per dire che l’Uomo Ragno lo conoscono tutti, dai nonni ai bambini delle materne. I manga, invece, a parte qualche eccezione alla Ken il Guerriero o alla Dragonball, non è riuscito a superare certi confini. Di questo siamo tutti un po’ colpevoli, credo.



    - Con tante opere del passato recente e remoto concluse in patria inedite in Italia, cosa pensi della scelta di alcuni editori di lanciare serie con pochissimi numeri all'attivo? E come si comporterà Dynit rispetto a questo trend?
    - Si cerca di seguire l’onda e di rispondere positivamente alle richieste, mediante pochi ma buoni titoli. Talvolta si tratta, in effetti, di serie appena iniziate in Giappone, e mi rendo conto che questo possa talvolta costringere I lettori a lunghe attese tra un’uscita e l’altra. Ma ci sono vincoli contrattuali da rispettare.



    - E' davvero rischioso recuperare un titolo già edito precedentemente da un altro editore che questi ha lasciato incompiuto? In fondo ogni realtà editoriale fa storia a sè...
    E' un peccato, per esempio, vedere manga come quelli di Magic Press (Kiseiju o Dragon Head) lasciati nel limbo editoriale a un passo dalla conclusione!
    - Tendenzialmente una pubblicazione sospesa è una pubblicazione che non ha venduto abbastanza da coprirsi le spese. Se mi passi il paragone, sarebbe un po’ come acquistare una vettura incidentata…
    Non è sempre così, naturalmente, basti pensare a una serie come Trigun, sospesa per ragioni diverse. Possono insorgere contrattempi burocratici e contrattuali, per esempio.



    - Solitamente gli editori non forniscono mai dati di vendita sulle tirature delle loro serie, ma almeno potresti dirci quali sono stati i tre migliori titoli Dynit e i tre peggiori?
    - I numeri restano riservati. Le serie migliori da sempre sono Il giocattolo dei bambini, ristampato un numero ‘n’ di volte; GTO e Fruits Basket. Anche Lui & Lei e Saiyuki hanno dato grandi soddisfazioni. Titoli di autori meno noti in Italia stanno un po’ sotto tono.
    Mi vengono in mente il vecchio Excel Saga e I Let’s Draw Manga, anche se non si trattava proprio di fumetti e si entra in un mercato già di per sé più elitario. Ci aspettavamo qualcosa di più da Emma e Yotsuba, due gioielli di generi diversi ma ugualmente preziosi.
    Ottime recensioni, vendite decorose ma non al top. Peccato, perché se ne parla solo bene.



    - Da alcuni mesi la Dynit non annuncia nuovi manga; alcuni sono aumentati di prezzo come Beck, mentre altri, come Emma, non sono arrivati a naturale conclusione (anche se in questo caso la trama lo permetteva). Con questi presupposti alcuni lettori si chiedono se la vostra azienda ha deciso di abbandonare il settore dell'editoria cartacea per concentrarsi esclusivamente sul reparto video. In caso contrario, potresti darci qualche annuncio di prossimi manga che vedremo in Italia (e magari anche qualche anime)?
    - Per le novità manga, bisognerà aspettare ancora un po’. Adesso siamo concentrati su un progetto che ci porta via molte energie e che sarà reso noto a breve. Per quanto riguarda news sugli anime, l’unico modo per stare aggiornati è visitare il sito www.dynit.it.



    - Ormai praticamente tutte le serie più recenti dopo essere pubblicate in versione "normale" vengono ristampate e rimesse sul mercato con una versione box. Purtroppo questo non può essere venduto singolarmente. La cosa potrebbe irritare gli appassionati e collezionisti che vorrebbero questa edizione ma dovrebbero ricomprarsi tutto da capo.
    Come mai questa scelta? Non temete che ora il lettore, per aspettare la versione box rinuncerà a comprare il titolo subito, rischiando in questo modo di farvi chiudere anticipatamente alcune serie?
    - I box sono stati accolti molto bene. D’altra parte c’è chi ha la fortuna di comprare casa in contanti, spuntando magari un buon prezzo, e chi preferisce rateizzare per accusare meno l’esborso, nonostante alla fine venga a costare un po’ di più. In piccolo, con i box è la stessa cosa.



    - L'accordo di distribuzione esclusiva con Alastor sta dando i frutti sperati?
    Pensi che un distributore unico per tutti gli editori e da questi totalmente indipendente sul modello della Diamond USA possa essere preferibile all'attuale sistema italiano o preferisci una pluralità di operatori?
    - Mi ripeto, ma “meglio pochi ma buoni” è il mio motto, in generale.



    - Dando uno sguardo alla rubrica "most Wanted" del mega - ovvero i fumetti più prenotati tra quelli che Alastor distribuisce in esclusiva in fumetteria alcuni titoli della Dynit si piazzano in testa superando addirittura il mensile di Batman della Planeta!
    Come commenti i risultati delle tue "creature", considerando la differenza di prezzo di almeno tre euro tra i tuoi manga e il mensile supereroistico?
    - Sono una madre orgogliosa dei propri cuccioli! ^_^



    - Cosa consigli di recuperare tra i manga del vostro catalogo?
    - Ma sicuramente Emma e Yotsuba! Tra l’altro piacciono anche a certi miei amici che, da
    testoni cronici, generalmente non leggono manga. Yotsuba fa troppo ridere…



    - Il futuro del fumetto è in fumetteria? E di quali accorgimenti secondo te ha bisogno il mercato delle fumetterie per migliorare e svilupparsi maggiormente?
    - Bisognerebbe che si abbassassero i prezzi lungo tutta la filiera, dalla carta in avanti.
    E che si recuperasse il sano interesse per la lettura che si è perso tra console, messaggini e grandi fratelli.



    - Per concludere, come reputi il lavoro di MangaForever?
    - Ottimo e abbondante!


    Grazie ad Anna per averci concesso questa intervista.






    Intervista molto interessante, soprattutto per quanto riguarda la breve analisi sul mercato italiano (sempre più in crisi) e la politica dei box.


    "..do you still live in angry days?"
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    Whasango
    Post: 5.388
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    00 09/04/2008 13:34
    Intervista garbata...
    Non dissento nulla, se non sulla solita piura politica editoriale.
    Io da "malpensante" dietro alle sue dichiarazioni ci vedo un solo ed educato:
    NOI FACCIAMO COME CAZZO CI PARE E CI CONVIENE.

    Nel senso: così è, e se vi piace...
    I Box rimangono e se volete li acquistate...sennò prendete le singole uscite.
    I manga...eh, abbiamo sempre (guardacaso! [SM=x53144] ) progetti + importanti, quindi se vi va è così.
    Se volete seguire un manga, lo comprate...sennò amen.
    Se lo interrompiamo perchè abbiamo altri progetti in cantiere, amen...se vi va bene è così.
    Sennò rivolgetevi ad altre testate.

    Io di mio (anche coi miei fansub) ragiono in modo diverso.
    Pur non sentendomi obbligato ad una periodicità, non mi appassiono ad un progetto per poi dropparlo se non mi va più.
    Prima ci penso bene, ma mooolto bene...
    E poi mi ci metto anima e corpo.
    Ma se lo inizio, lo finisco!
    Poco mi importa dei "dati commerciali".
    Quelli ci saranno sempre...al max dovevi prevederli prima di lanciare sul mercato un prodotto
    buono per il Giappone ma potenzialmente fallimentare per l'Italia.
    Se si rivela un "flop" ne trai le conclusioni, ne fai tesoro...ma il progetto lo porti a termine, cazzo!
    Non come la fine che fece GETTER SAGA o il travaglio che ebbe KAKUGO.
    Questa non è correttezza nei confronti di quei "coglioni"
    che sono i fanm che mettono mano al portafoglio per i prodotti originali.
    Prodotti che fanno "vivere" e guadagnare questa gente.

    Ripeto, io dietro queste affermazioni NON voglio vederci il male per forza...
    Ma volerci vedere "il bene"...beh, lo trovo un tantinello forzato.
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    Rukkio de Ruchis
    Post: 23.684
    Città: PRATO
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    ArrukkiaADMIN
    00 09/04/2008 13:44
    Sul discorso dei titoli interrotti o sbagliati per l'Italia sono d'accordissimo, meglio pensarci bene. Comunque sia, anche in caso di scarse vendite, ritengo giusto continuare, non fosse altro per coloro che lo seguono e spendono soldi (che non sono mai pochi!).
    Inoltre, vista la marea di titoli che il mercato (saturo) ci propone, ogni scelta dovrebbe essere il più oculata possibile.

    Concordo comunque con la Marani quando dice che ormai le case editrici pensano troppo ai profitti e negli anni non hanno mai cercato di avvicinare il fenomeno "ANIME e MANGA" ai loro detrattori (ignoranti come pecoroni, aggiungerei).
    Il problema, come al solito, è che alle parole dovrebbero seguire i fatti.


    "..do you still live in angry days?"
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    djufo
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    AMMINISTRATORDI
    00 09/04/2008 14:08
    Beh io non mi lamenterei troppo di Dynit.
    Dynit mi sembra molto oculata nei propri investimenti. Di sicuro la sua politica è molto più fine ed elegante di quella della concorrenza, e fa trasparire un maggiore rispetto per l'acquirente e le sue esigenze. Poi in un paese di merda come l'Italia figuriamoci se un'azienda riesce mai ad essere perfetta.
    Lontano dall'Impero? MAI.
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    Rukkio de Ruchis
    Post: 23.684
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    ArrukkiaADMIN
    00 09/04/2008 14:17
    Re:
    djufo, 09/04/2008 14.08:

    Beh io non mi lamenterei troppo di Dynit.
    Dynit mi sembra molto oculata nei propri investimenti. Di sicuro la sua politica è molto più fine ed elegante di quella della concorrenza, e fa trasparire un maggiore rispetto per l'acquirente e le sue esigenze. Poi in un paese di merda come l'Italia figuriamoci se un'azienda riesce mai ad essere perfetta.




    Sì, questo sicuramente, i risultati ottenuti lo dimostrano.
    Anche se alcuni rincari prezzi per me sono stati un pò una mazzata.. tipo Beck a 6,50 euro.. [SM=x53153]
    Comunque non è un caso che gli esempi di Whas fossero legati alla vecchia DynIt, ovvero Dynamic Italia.. [SM=x53150]




    "..do you still live in angry days?"
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    Whasango
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    00 09/04/2008 14:54
    Io in tutta onestà devo però confessare che oggigiorno NON compro più un titolo invogliato dalla CASA EDITRICE che lo cura.
    Un tempo sapere che YAMATO puntava su un titolo, mi faceva brillare gli occhi e mettere mano al portafoglio.
    Poi negli anni a venire sapere che DYNAMICer ainteressata ad un progetto, mi faceva gridare al miracolo.
    Oggi come oggi io compro un titolo per il puro e solo interesse del titolo in questione.
    Non mi fa differenza onestamente se è Yamato, DYN o Mondo TV.
    Un tempo forse si...avrebbe costituito un fattore in più.
    Oggi, seinceramente...NO.
    Per me è indifferente.
    Se mi interessa lo compro a priori, considerando magari altri fattori come prezzo o "packaging e cover".
    Un tempo avrei detto: lo aquisto se ne vale la pena.
    Oggi penso: se prorpio non fa cagare, lo prendo.

    E questo dovrebbe far riflettere, visto che a volte piuttosto che prendere roba originale
    preferisco puntare su MUX fatti coi contro cazzi da appassionati, che si rivelano meglio dei prodotti originali.
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    djufo
    Post: 39.978
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    AMMINISTRATORDI
    00 09/04/2008 15:23
    Sì Whas. Sono assolutamente d'accordo su questo punto.
    Anche a me non frega nulla di chi pubblica cosa, basta che sia pubblicato BENE e che abbia un rapporto qualità-prezzo conveniente.

    Faccio solo per dire che da un pò di anni Dynit (cioè dopo l'esperienza Dynamic Italia) è evidente che si sia distinta rispetto agli altri editori per la cura e le tempistiche dei propri prodotti.
    Ma questo lo riconosco per dati di fatto. Le tifoserie degli editori le lascio volentieri ai nerds di Plusnetwork.
    Lontano dall'Impero? MAI.