Lotta ai fansub ed al bittorrent:
Il fansub, la più grande minaccia mondiale all’industria degli Anime
Il presidente di G.D.H. Int. condanna la distribuzione illegale online di animazione
Arthur Smith, presidente di G.D.H. International, compagnia societaria del più famoso Studio Gonzo (Afro Samurai, Last Exile, Yukikaze, Knight Online, The Tower of Druaga), ha dichiarato in un’intervista pubblicata su ‘ActicveAnime.com’ di condannare fortemente il fansub e lo scambio illegale di anime sul web: “Vedere un anime in fansub prima della sua release ufficiale equivale a rompere la vetrina di un Mac Store e prendere un iPhone il giorno prima della sua uscita” dice, e aggiunge che il fansub danneggia l’industria degli anime sia in Giappone che in America, provocando il calo delle vendite di animazione in DVD.
Per sottolineare la dannosità del fenomeno, Smith fa notare che G.D.H. ha dovuto abbassare il budget di produzione di diverse serie in corso e limitare lo stipendio dei membri dello staff.
Smith ha anche detto che la sua società ha inviato, tramite i suoi partners americani, notifiche ai gruppi che distribuiscono fansub perché questi cessino prontamente la loro attività illegale. Allo stesso tempo, il presidente della G.D.H. si dichiara a conoscenza della frequente insoddisfazione dei fans riguardo ai lunghi tempi di distribuzione degli anime da parte degli editori, e risponde che la compagnia sta anche considerando la possibilità di distribuire in modo legale anime online a pagamento, ad esempio tramite i servizi di iTunes Apple e Xbox Live di Microsoft, accorciando in questo modo i tempi di attesa.
Il dibattito sulla questione rimane molto accesa, sia tra la popolazione di Internet e i legislatori, sia nei vari paesi, e anche tra gli stessi addetti ai lavori. Koji Masunari, regista dell’anime Read or Die, ad esempio, nel 2002 aveva dato il suo tacito benestare alla diffusione online di fansub. Al contrario, il gruppo Sony, lo sceneggiatore di Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Yoshiki Sakurai, Media Factory, Gonzo e il regista Shinichi Watanabe si sono apertamente dichiarati contrari al fenomeno.
Di pochi giorni fa è, infatti, la notizia che i produttori e gli editori giapponesi di Anime potrebbero seguire l’esempio di Odex, distributore di Singapore noto per la sua battaglia contro gli utenti di BitTorrent, nel tentativo di ottenere indirizzi IP e dati personali dei downloaders di Anime licenziati (e non) distribuiti illegalmente sul web, ricorrendo ad azioni legali.
Odex e Pacific Internet hanno avuto un’udienza a porte chiuse per determinare se il distributore avesse motivo e diritto di pretendere i dati di un migliaio di utenti del provider.
Questo è il secondo tentativo di Odex, considerando che ad agosto la Corte di Singapore si era espressa contro l’editore poiché questo era riuscito a dimostrare i diritti solo su una licenza: quella di Gundam Seed.
La legge di Singapore in fatto di copyrights riconosce il diritto di intraprendere azioni legali solo all’originale possessore dei diritti d’autore o a un licenziatario esclusivo, perciò Odex sta cercando di coinvolgere nell’azione legale le società giapponesi detentrici dei diritti.
Fonte completa:
animeclick.lycos.it/notizia.php?id=17570
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"..do you still live in angry days?"