00 01/04/2013 12:40
Re:
dartagnan80, 01/04/2013 09:39:

ma tu lo possiedi o ne hai solo sentito parlare ?

edit:

Il taglio è una via di mezzo tra il nostalgico (in senso buono ) e l'informativo, visto che cerca di dare qualche notizia su quei primi videogiochi.

E' ben spiegata l'atmosfera di quei bar, di periferia (nel mio caso) o meno. Capisco che anche nel resto d'Italia, e non solo nel mio comune, la scoperta di quelle lucine dentro un televisore sortì un effetto bomba, che ancora persiste.

L'unica pecca del libro è la sua brevità, solo 112 pagine (in cui ci sono tanti disegni), anche se il prezzo è mediamento basso (per i tempi che corrono...), 11 euro.


ah!...non avevo letto bene, allora l'hai già comprato e letto immagino...



Posso sbagliare, ma non mi pare di aver recensito un solo libro o rivista che io non abbia letto. Cerco di evitare il copia/incolla, se non come aggiunta ad una mia rece.

Ecco i videogiochi di cui l'autore racconta le gesta nei bar:

Space Invaders fu il mio primo cabinato, scoperto in uno sperduto paesino piemontese, dove abitava mio nonno, ogni sera ero l'unico che ci giocava. A differenza di Milano, dove le file e i disturbatori erano all'ordine del giorno.




Asteroids è tra i miei preferiti, lo avevano in una latteria, quando ancora esistevano questi negozi a metà fra il bar e la pasticceria, quasi un centauro della piccola distribuzione. Tra i primi a soccombere all'era degli iper mercati...




Come racconta l'autore questo videogioco era veramente strano e d innovativo, quasi mi pareva di fare una lezione di geometria, però era divertetne, a differenza della geometria...






A questo avrò fatto inghiottire un cento lire al massimo, poi basta, era ingiocabile [SM=x53129]






[Modificato da La Visione 01/04/2013 13:17]