00 14/06/2007 19:35
HADES


Quando nel mese di novembre del 93, andai in edicola e vidi il N° 28 del manga dei cavalieri, non credevo ai miei occhi. Il numero precedente si concludeva con la fine del Regno di Nettuno, e io che avevo visto la serie infinite volte, sapevo che dopo il Dio del mare non c’era più nulla. Lo acquistai immediatamente, e appena lessi il titolo ADES E LE 108 COSTELLAZIONI DEMONIACHE, capii subito che stavo approssimandomi a leggere uno dei capitoli più belli sui cavalieri.. E chi se lo scorda più quel momento.
Quanto abbiamo atteso noi fans che venisse fatta la trasposizione in anime, e finalmente, ecco arrivare i primi 13 episodi in giapponese, poi sottotitolato, e poi altri 6 episodi, ecc. Tuttavia, gli scempi recenti fatti sui doppiaggi, e soprattutto coi RIdoppiaggi, hanno portato i fans a ingaggiare vere e proprie battaglie per riuscire ad ottenere che la serie fosse doppiata dai doppiatori storici di Saint Seiya, e con un adattamento che si atteneva al vecchio stile del compianto Carabelli. In virtù soprattutto del fatto, che i diritti televisivi li aveva acquistati Mediaset, e sappiamo tutti gli obbrobri che questa impresa effettua. Tuttavia, la casa milanese ha acconsentito non solo che a doppiare fossero gli stessi grandi doppiatori dell’epoca, ma alla direzione del doppiaggio troviamo proprio Ivo De Palma (Pegasus) che sul suo sito e forum, ha chiesto e ricevuto consigli e suggerimenti da tutti gli appassionati, valutando poi anche in casa mediaset, le le scelte più opportune. Risultato finale, il doppiaggio di Hades è in fase di lavorazione, nel modo che volevamo noi appassionati, e presto potremo risentire il grido lacerante di FULMINE DI PEGASUS, IHAIIIIIIIIIIIIIIIII.
Detto ciò, preciso che in Giappone la serie non è stata ancora ultimata, quindi non so quanto ancora dovremmo attendere per vederlo in tv, e successivamente in DVD di cui Yamato ha acquistato i diritti. Quindi, il riassunto lo faccio direttamente dal manga, la cui trasposizione, fino ad ora è abbastanza fedele, soprattutto per la parte riguardante il Grande Tempio. Già nella seconda parte, quella dell’inferno, troviamo tagli rispetto al manga, ma la storia scorre fluida e senza intoppi. Siamo ora solo in attesa del capitolo finale, l’Elisio.
Il chara è sempre affidato a Shingo Araki, anche se i fondali non sono più a mano, ma in CG, che se inizialmente può far storcere il naso per la differenza di animazione e i disegni più cupi, presto passa inosservata, e non ci se ne accorge nemmeno più. Un lavorone di tutto punto, con una bellissima colonna sonora, soprattutto quella del capitolo Santuario.

TRAMA (abbreviarla sarà un’impresa)
Ci troviamo ai 5 picchi, il vecchio maestro osserva lontano a se, e pensa che ormai è giunto il momento di tornare a combattere. Gli scontri precedenti non sono nulla rispetto a ciò che li attende ora. Dopo ben 243 anni sta per ricominciare la Guerra Sacra contro Hades, il signore dell’aldilà.
Al Grande Tempio sono tutti all’erta, i cavalieri, compresi quelli d’oro sono pronti a dare battaglia. Fino ad ora infatti, essi non avevano preso parte alle altre battaglie proprio per questa occasione.
Solo i 5 cavalieri di bronzo non sono convocati, Ahtena ha deciso infatti di non farli partecipare a questa guerra, e dopo tutte le passate battaglie sostenute in suo nome, vuole che vivano in pace.
Presto il Grande Tempio viene attaccato dagli spectre, che indossano armature scure chiamate surplici. Tra di essi ci sono anche Cancer, Gemini, Capricorn, Aquarius e Fish, che giurando fedeltà ad Hades, sono stati riportati in vita, e devono uccidere Athena nel tempo massimo di 12 ore. Infatti Libra, riaccende l’orologio della meridiana. La battaglia ha inizio. Hades può contaresu 108 spectre, guidati da 3 generali, Rhadamantis, Minosse e Aiace, che a loro volta sottostanno agli ordini di Pandora, il cui mistero verrà svelato più avanti.
Alle case d’oro intanto imperversa la battaglia. Cancer e Fish sono annientati da Mur, il quale viene costretto a fermarsi dall’arrivo di Sion, cavaliere di ariete, suo maestro ed es Grande Sacerdote. Solo l’arrivo di Libra permette a Mur di andare avanti alla rincorsa di Gemini, Capricorn e Aquarius.
Oltre a questi 3, anche altri spectre sono giunti sulla terra, ma vengono presto sconfitti da Mur e Virgo. 108 spectre in tutto, 108 come i granuli del rosario che porta Virgo, e che cambiano colore ogni volta che uno spectre muore.
Persino Kanon, giunge al Grande Tempio, e dopo aver ottenuto il perdono di Athena prima, e di Scorpio in nome dei cavalieri d’oro poi, difenderà la terza casa e si schiererà dalla parte della giustizia indossando l’armatura dei gemelli. Epico è il suo sacrificio mentre riceve le cuspidi scarlatte di Scorpio senza reagire, ma solo per espiare le sue colpe.
Altro momento grandioso è la rinascita di Dauko. Lui e Sion erano i sopravvissuti all’ultima guerra sacra, e Athena avena dato a Sion il compito di proteggere il Grande Tempio come gran Sacerdote e l’incarico di ricreare i cavalieri d’oro, mentre a Libra, aveva ordinato di difendere la torre in cui erano sigillate le anime degli spectre, e gli aveva donato il potere Mysophetanemos, con cui il suo cuore aveva preso a battere 100.000 battiti l’anno, mentre normalmente in un uomo sono 100.000 batti al giorno, per cui Dauko ha vissuto 243 anni come fossero 243 giorni.
Detto questo, dal suo corpo si espande un cosmo spaventoso, la pelle comincia a sgretolarsi, e come dal bozzolo esce fuori la farfalla, da quel vecchio guscio risorge Dauko forte dei suoi 19 anni. Indossa l’armatura e il suo colpo dei cento draghi si scontra contro lo stardast revolution di Sion.
Gemini, Aquarius e Capricorn, dopo essere riusciti a fuggire dal labirinto della terza casa e le illusioni di Kanon, giungono alla quarta e quindi scaraventati alla sesta dal potere di Virgo. Le scene seguenti sono le più belle di tutta la serie. Virgo si rende conto che il vero obiettivo dei tre non è uccidere la Dea, in quanto vede le loro anime piangere sangue, tuttavia essi, notando che altri spectre sono comunque in agguato a mo di spie, insistono e attaccano il cavaliere della sesta casa, che li conduce nel retro della stessa, ai giardini di Sala. Virgo è disposto a sacrificarsi, e dice loro che l’unico modo per sconfiggerlo è quello di usare la tecnica proibita dalla Dea Athena. Una tecnica potentissima che può essere utilizzata solo da tre cavalieri d’oro contemporaneamente e ricrea un’esplosione paragonabile al Big Bang. Tuttavia, l’urlo di Athena o Athena exclamation (è il nome del colpo) non è leale, in quanto consiste nell’unione di tre cavalieri contro uno, e per questo proibita dalla Dea stessa. Se usassero questo colpo, tutte le prove che hanno sostenuto per essere cavalieri d’oro verrebbero annullate, e loro per sempre segnati dal marchio dell’infamia. Mentre riflettono sul dafarsi, Virgo toglie loro 4 dei 5 sensi usando il sacro Virgo. Alla fine, dovendo vincere per forza, si decidono e usano l’urlo di Athena. Il cavaliere della sesta casa, prima di morire, lascia una poesia su dei petali di rosa che poi invia a Lady Isabel.
Subito dopo, i tre cavalieri decaduti rientrano nella sesta casa e trovano Ioria, Scorpio e Ariete, a cui Gemini da il rosario di Virgo. Ioria si scatena come un leone infuriato lanciando il sacro leo, Scorpio inietta 14 punture della cuspide, ma i tre, solo con la forza del loro cosmo, sono ancora in piedi e si apprestano a lanciare nuovamente l’urlo di Athena. Tuttavia, Scorpio gli ricorda che sono anche loro cavalieri d’oro, per cui si ha lo scontro tra 2 urli di Athena, che sembrano pari, ma l’intervento di Sirio fa volgere il colpo a favore della triade Ariete-Leo-Scorpio. (nella versione animata, anche Pegasus Cristal e Andromeda aiuteranno nell’urlo di Athena).
A-RA-YA-SHIKI. Sono questi i versi che giungono alla Dea, la quale chiede a Kanon di portarle un oggetto, e comanda a Mur di accompagnare i tre cavalieri oscuri alla tredicesima casa.
Giunti che sono, Kanon consegna a Lady Isabel il pugnale con il quale Gemini, 13 anni prima, aveva tentato di assassinarla. Tra lo sgomento di tutti, Lady Isabel si uccide.
Quindi la scena cambia. Vediamo ora i 4 cavalieri di bronzo, piangere davanti al sangue di Athena, amareggiati per non averla salvata. Arriva Sion che li colpisce, e poi gli ordina di salvare la Dea, poiché la vera battaglia è appena iniziata. Gli eroi non capiscono, allora Sion prende il sangue di Lady Isabel e lo scaglia sulla statua di Athena, che incredibilmente si rimpicciolisce, tanto da essere tenuta nel palmo di una mano. Così come le armature hanno bisogno del sangue di un cavaliere per rigenerarsi, anche l’armatura di Athena ha bisogno del sangue della Dea per farlo. E’ questo il vero motivo per cui sia lui che Gemini e gli altri avevano giurato fedeltà ad Hades. Solo per poter avere l’occasione di aiutare Athena, ed è anche il motivo per cui Isabel si è tolta la vita, ma in questo momento, sia lei che Virgo stanno già lottando nel regno di Hades. Quindi, come Grande Sacerdote, Sion ordina ai cavalieri di scendere negli inferi e di portare l’armatura ad Athena, con cui potrà affrontare il Signore dell’aldilà. E inoltre getta gocce di sangue della Dea sulle loro armature, che rinascono a nuovo, e più potenti. Dopodichè, siccome sono scadute le 12 ore, scompare morendo.
I cavalieri di bronzo, nuovamente motivati, seguono il cosmo di Ioria e Gemini, che sono andati al castello di Hades sulla terra, unico luogo da cui si può accedere al regno dell’aldilà.
Tuttavia, Ioria, Mur e Scorpio, vengono facilmente sconfitti, da Rhadamantis, poiché nel castello vige la volontà di Hades, e i cavalieri non fedeli a lui, hanno solo 1/10 della loro forza, e vengono gettati nel passaggio che conduce al regno della morte. Gemini, Aquarius e Capricorn, scadute le 12 ore, vedono il loro corpo svanire mentre giungono Pegasus, Sirio, Cristal e Andromeda.
Rhadamantys e ciò che resta dei suoi spectre, su ordine di Pandora, attraversano il passaggio tornando nel regno di Hades, e Pegasus si lancia con loro, mentre Cristal uccide Frog di Zelos, e assieme agli altri si lancia all’inseguimento. Prima di ciò, però, sopraggiunge Libra, che gli dice che solo risvegliando l’arayashiki, ovvero l’ottavo senso, potranno giungere nell’aldilà, altrimenti morranno. Ecco significate le parole di Virgo. L’arayashiki, ovvero la coscienza araya, con la quale poter giungere da vivi nel regno dei morti.
A questo punto, la scena ci porta nell’inferno dantesco.
Il regno di Hades comincia dalla porta dell’inferno, quindi il fiume Acheronte, seguito da otto prigioni e quattro zone che sono la Gainà, l’Antinora, la Tromea e la Giudecca (residenza di Hades). Dietro la Giudecca c’è il muro del pianto che può essere attraversato solo dagli Dei, quindi, si giunge all’Elisio, paradiso abitato da Dei, ninfe e cupidi, e in cui si trovano i templi di Hypnos, Thanatos e quello di Hades, in cui riposa anche il suo vero corpo.
Pegasus si risveglia accanto ad Andromeda, e i due notano subito l’enorme porta dell’inferno con tanto di scritta “Lasciate ogni speranza voi che entrate”. Attraversata di corsa la porta, si ritrovano dinanzi an un enorme fiune di cui non si vede la sponda opposta. E’ il fiume Acheronte, sulla cui riva è pieno di anime tristi e desolate che non odono i richiami del cavaliere. Giunge poi uno spectre su una barca, è Caronte, il traghettatore dell’inferno, l’unico che possa accompagnare i dannati da una riva all’altra, e che invita a salire Pegasus e Andromeda, ma appena si accorge che sono vivi, tenta ti cacciarli, poi decide di farsi pagare il viaggio. Andromeda gli offre un ciondolo che aveva da bambino, e su cui sono scritte le parole “yours ever”.
Lungo il viaggio sul fiume, Caronte ritenta di uccidere Pegasus, poiché il ciondolo serve a pagare un solo pedaggio, ma fallisce. Tuttavia, appena giungono sulla riva opposta, si ha lo scontro vero e proprio con sconfitta definitiva di Caronte.
I due eroi giungono così alla prima prigione, dove c’è il palazzo del giudizio, in cui trovano Lune di Barlon, che sostituisce momentaneamente Minosse. Lune, avvolge la sua frusta intorno ai corpi dei condannati, e a seconda di quanti giri essa compie, li scaglia nella prigione più consona. Così lo spectre si sbarazza di Pegasus e poi di Andromeda, di cui decide di seppellirne la testa per la somiglianza con un’altra persona. E’ quando questa inizia a parlargli, che si rende conto di aver commesso un grave errore, e fugge alla ricerca del corpo, ma si imbatte in Rhadamantis, scoprendo di essere stato vittima di un’illusione. Compare così Kanon, che distrugge Lune con un dito e si appresta a lottare contro il generale, che viene tuttavia richiamato da Pandora. Kanon disintegra 6 spectre in un colpo solo, e lascia andare avanti Pegasus e Andromeda.
I due cavalieri, giungono così alla seconda prigione, dove vengono attaccati da Cerbero, il cane a tre teste, che uccidono, e subito dopo da Faraone di Sfinge, il custode di detta prigione. Interviene però un cavaliere, Orfeo, che sconfigge i due saints, e li porta via fino ad un colle pieno di fiori, l’unico poest dell’inferno in cui essi crescono, dove trovasi Euridice, fidanzata di Orfeo, che morì e per cui il Cavaliere scese nel regno di Hades. Ammaliato dalla sua musica, il re dell’aldilà, concesse a Orfeo il ritorno in vita della sua amata, a patto che attraversasse tutto l’inferno senza voltarsi indietro. Tuttavia, il cavaliere, credendo di vedere il sole, e quindi l’uscita, si girò, e in quel preciso momento, la donna si mutò in pietra. Orfeo, decise così di restare nel regno della morte per sempre, accanto alla sua Euridice.
E’ proprio la donna a raccontare la sua storia ai cavalieri, per poi supplicarli di portare via il suo amato. Non è giusto che egli resti in quel mondo solo per lei. Giunge in quel momento, Faraone di Sfinge, e si scopre che quella volta, il sole che avevano creduto di vedere, era in realtà lo specchio di Pandora, che con il colpo dello spectre, aveva dato origine all’illusione. In quel momento Orfeo si scaglia contro Faraone sconfiggendolo, quindi dice a Pegasus che ogni 13 giorni egli suona per Hades, ed oggi, è proprio quel giorno.
Più tardi, alla Giudecca, dove risiede il sommo Hades, Orfeo si presenta con una cassa piena di fiori, dono per lui. Ma Pandora trafigge i fiori con il suo tridente. Non notando nulla di strano, ordina a Orfeo di suonare, e stavolta, ad ascoltarlo, ci saranno anche i tre generali.
Orfeo li addormenta con la sua lira, ma quando scosta il velo che nasconde Hades, scopre che costui è identico ad Andromeda. L’unica differenza è il colore dei capelli. In uno scontro mortale, Orfeo si sacrifica per sconfiggere Rhadamantis, l’unico a cui la sua musica non aveva fatto effetto. Tuttavia lo spectre resta in piedi, e sta per uccidere Pegasus, quando Andromeda, di cui Hades ha preso ormai il corpo, gli impone di fermarsi. Così il generale scaglia Pegasus e Orfeo nel cocito, e si reca a sconfiggere gli altri cavalieri.
Alla quarta prigione, Sirio e Cristal, sopravvivono agli spectre solo grazie a Kanon, che li conduce fino alla quinta, dove li attende Rhadamantis, il quale svela che Hades si è reincarnato in Andromeda. Pegasus e Sirio vanno avanti, e Kanon affronta il generale, che viene salvato dall’arrivo di Minosse e Aiace. I due generali mettono a mal partito Kanon, e in quel momento apare il cosmo potentissimo di Phoenix, che salva il cavaliere d’oro. Phoenix non crede alle parole di Rhadamantis su Andromeda, ma quando viene nominata Pandora, il cavaliere ricorda un episodio di quando era bambino. Allora aveva incontrato una bambina, Pandora per l’appunto, che pretendeva il corpo in fasce di Andromeda per unirlo allo spirito che ella aveva in braccio, e in cui c’era l’intero universo. Phoenix dichiara che Andromeda vuole sacrificarsi, e dopo aver versato lacrime per il fratello, inizia a lottare uccidendo Aiace. Poi, il cavaliere della fenice viene teletrasportato alla giudecca da Pandora, che sentito il suo cosmo, aveva avuto paura di lui.
Phoenix si ritrova dinanzi ad Andromeda, e l’unico modo che ha per annientare Hades, è quello di uccidere il fratello. Tuttavia non ne ha il coraggio, e viene sconfitto dal nemico, che dopo aver rivelato il suo piano, ovvero creare una grande eclisse che oscurerà per sempre la terra, ordina a Pandora di gettare Phoenix nel cocito, luogo dove vengono sepolti coloro che hanno sfidato un Dio.
Intanto, alla giudecca giungono virgo e Athena, che iniziano a scontrarsi contro Hades. La Dea, si lascia sfiorare dalla lancia di Hades, e il suo sangue fa risorgere lo spirito di Andromeda, il cui corpo rifiuta l’anima del Dio dei morti. Dopodichè, Athena e lo spirito di Hades scompaiono, e Virgo capisce che hanno attraversato il muro del pianto.
Al cocito intanto, Pegasus si risveglia e vede uno spectre, Valentino di Harper, con cui aveva iniziato a lottare al castello sulla terra. Mettendo in palio l’armatura di Athena, lo scontro reinizia, e Pegasus vince, fondandosi poi alla Giudecca. Trova Andromeda, e risvegliatolo, raggiunge il muro del pianto, dove incontra Virgo gli rivela che nessuno può distruggere quel muro, se non un raggio di sole. Dall’armatura della Dea si sprigiona un cosmo potentissimo che raggiunge il cocito risvegliando Ioria, Scorpio e Mur, che dopo aver annientato 4 spectre, raggiungono il muro del pianto e consegnano a Virgo il suo rosario. Quasi tutti i granuli sono diventati neri.
Giunge anche Libra, e qui c’è quello che ritengo il momento più commovente di tutta la saga.
Al muro del pianto infatti arrivano anche le altre armature d’oro, che entrano in risonanza. Kanon che è rimasto solo con Rhadamantis, capisce che ormai la vittoria è vicina, e liberandosi dell’armatura di Gemini la invia dove si trovani anche le altre. Quindi sacrificandosi, uccide Rhadamantis con l’esplosione galattica, mentre Sirio e Cristal si avviano alla giudecca.
Davanti al muro del pianto, tra lo stupore di tutti, le vestigia d’oro si scompongono e vengono indossate dai legittimi custodi. Risorgono così tutti e 12 i cavalieri d’oro. Libra spiega a Pegasus e Andromeda, che le costellazioni appartenenti ai cavalieri d’oro si trovano sull’eclittica, ovvero la traiettoria lungo cui si muove apparentemente il sole in un anno. Quindi le armature d’oro sono state sempre sotto la luce del sole fin dal’epoca mitologica, per cui in esse è conservato l’immenso potere del sole. Mentre Micene, sorridendo, incocca una freccia, Libra continua spiegando, che unendo i loro cosmi ricreeranno la luce del sole in quel luogo oscuro e creeranno una brecca nel muro. Tuttavia il contraccolpo sarà fatale per loro. Il compito di Pegasus e compagni, sarà attraversare la dimensione parallela dietro il muro, impresa impossibile per i comuni mortali, ma loro riusciranno perché hanno il sangue divino di Athena sulle armature. Quindi, dovranno trovare il vero corpo di Hades, che il Dio ama sopra ogni cosa, e ucciderlo. Solo così si avrà davvero la fine di tutto.
Detto ciò, ordina a Pegasus e Andromeda di allontanarsi, e in quel momento, Pegasus, scorge i cavalieri d’oro sorridere un’ultima volta prima dell’addio.
Al di la della porta, sopraggiunge Minosse, che scaraventati a terra Pegasus e Andromeda, la spalanca e viene colpito dalla potenza del contraccolpo. I due eroi si rialzano, e osservano la breccia enorme aperta nel muro del pianto. Accanto ad esso, le dodici armature d’oro composte nella loro costellazione. I cavalieri d’oro non ci sono più.
Sopraggiungono anche Cristal e Sirio, e insieme si preparano a oltrepassare il muro. Sirio però viene fermato da tre spectre all’ingresso, e li sconfigge usando il colpo dei cento draghi imparato dal maestro, mentre Cristal con il sacro aquarius, batte Minosse. Gli eroi si lanciano nella dimensione parallela, e riescono ad attraversarla, mentre Minosse e uno degli spectre, Shilthead, vengono disintegrati, in quanto non hanno sangue divino sulle armature o i loro corpi.
Poco dopo giunge anche Pandora accompagnata da Phoenix. La donna lo ha liberato dal cocito, poiché l’amore per la vita, ha risvegliato la sua umanità. Gli dice che lo aiuterà a giungere nell’elisio, ma dovrà fare attenzione a i due fedelissimi di Hades, che sono molto più potenti di Rhadamantis, Aiace e Minosse. Si sfila la collana e la avvolge al braccio di Phoenix. Con quella riuscirà ad attraversare la dimensione parallela, e gli chiede infine di vendicarla, poiché la stanno già uccidendo. Pandora muore tra le braccia di Phoenix, che dopo aver annientato gli ultimi 6 spectre, si lancia verso l’elisio.
Pegasus è il primo a giungervi, e al suo risveglio incontra subito Thanatos, il dio della morte, e Hypnos, Dio del sonno, fratello gemello di Thanatos. L’unica differenza tra i due è il colore dei capelli e degli occhi. Il primo li ha color argento, il secondo oro.
Hypnos, rivela al cavaliere che Athena dorme in un sonno profondo, ed è rinchiusa nella giara dell’elisio, la bianca giara che assorbendo il sangue di chi vi è rinchiuso, diventa rossa. Quando è totalmente rossa, Athena sarà morta. Spetterà solo ad Hades, il cui corpo giace li accanto, decidere se salvarla o lasciarla morire. Detto questo si allontana mettendo comunque in guardia il fratello.
Pegasus tenta di raggiungere il tempio di Hades, ma viene attaccato subito da Thanatos, che nonostante l’infinita superiorità, si ferisce leggermente la mano. Furibondo col cavaliere, decide di farlo soffrire, prima di ucciderlo, colpendo la persona a lui più cara, sua sorella che ora si trova al Grande Tempio.
Infatti, alla prima casa è appena giunta Castalia con una ragazza priva di memoria. E’ la tanto cercata Patricia, sorella di Pegasus, che comincia a star male. Kiki, con la telecinesi scopre che in realtà è qualcuno che la sta uccidendo, e i cavalieri li vicino, iniziano a farle da scudo.
In quel momento Pegasus, attacca il Dio, che comunque riesce ad evitare il colpo e decide di ucciderlo all’istante, ma viene fermato da Andromeda, seguito poi da Phoenix, Sirio e Cristal. Thanatos li colpisce tutti distruggendo le loro armature. Poi si scaglia contro Phoenix, che gli aveva fatto volare via l’elmo, ma un sibilo lo ferma. Alla breccia del muro del pianto, le armature d’oro sono in risonanza, ma non possono attraversarlo. Tuttavia appare il cosmo potentissimo di Nettuno, che anche se rinchiuso nell’anfora sotto i mari, riesce comunque a dare il suo apporto ai Cavalieri di Athena, facendo giungere le sacre vestigia d’oro di Sagitter, Libra, Aquarius, Leo e Virgo all’elisio. Queste si scompongono, e vengono indossate dai 5 amici. Ma Thanatos riesce comunque a distruggerle in un sol colpo e atterra i cavalieri.
E’ a questo punto, che Pegasus brucia il cosmo al massimo,scomparendo dietro di esso. Dal suo tempio, Hypnos percepisce qualcosa di strano. Poi capisce. i cavalieri sono stati macchiati del sangue di Athena, e le armature che rinascono dal sangue divino sono dette vesti divine, che superano in potenza ogni armatura. Quindi corre dal fratello ad avvisarlo. Infatti ora Thanatosi scontra con Pegasus indossante una nuova corazza, e viene dal cavaliere ucciso. Pegasus a quel punto corre verso il tempio di Athena, mentre Phoenix si scaglia contro Hypnos, il quale però ha la meglio, e mentre sta per ucciderlo, viene fermato dalla catena di Andromeda. Anche lui ora indossa la veste divina, e dice al fratello di raggiungere Pegasus alla sacra giara.
Hypnos addormenta Andromeda, ma non riesce ad ucciderlo, perché viene sconfitto da Cristal e Sirio, indossanti anch’essi vesti divine.
Siamo ormai alla fine. Ne Pegasus ne Phoenix, possono nulla contro la sacra giara, che è ormai diventata quasi tutta rossa. Intorno ad essa ci sono macchie di sangue della Dea Athena, e Phoenix, bagnandosi li riesce a generare anch’egli la propria veste divina. I due cavalieri tentano allora di uccidere il corpo di Hades, ma questi si risveglia, e li atterra con il solo sguardo. Forte della sua surplice e con una spada in mano, Hades tira un fendente alla giara, ma Phoenix si mette in mezzo, venendo colpito.
Giungono intanto anche gli altri te cavalieri, e tutti insieme uniscono le loro forze per fronteggiare il nemico, e riescono a colpirlo, facendolo infuriare. Deciso a sterminarli, Hades si lancia contro di loro, ma questi vengono protetti da sfere luminose che li avvolgono difendendoli. E’ Athena a compiere ciò, che li ringirazia, mentre la giara torna bianca. Pegasus allora le lancia l’armatura, che si ingrandisce, e viene indossata dalla Dea, la quale ora fronteggia il suo nemico. Tuttavia è messa in difficoltà, e Pegasus, rompendo la sfera che lo proteggeva si scaglia contro Hades, scaraventandolo contro un muro. Però, nel fare questo, viene trafitto dalla spada di Hades e muore.
A quel punto, gli altri 4 cavalieri, uniscono i loro cosmi a quello di Athena, la quale lancia lo scettro trafiggendo Hades uccidendolo.
La guerra è finita, i cavalieri si stringono intorno ad Athena, che solleva il corpo esanime di Pegasus e li riporta tutti sulla terra, dove il sole torna a brillare.

Piccola nota. Nel manga Pegasus muore, e non ci stanno alternative. Tuttavia, nell’OAV del Tenkai, successivo ad Hades, lo vedremo vivo sulla seida a rotelle, in stato vegetativo…



...ma questa è un’altra storia


PERSONAGGI

HADES – Dio dell’aldilà
Età: epoca mitologica
Altezza: 1,84m
Peso: 73Kg
Data di nascita: 9/9 (ultima reincarnazione)

Figlio di Crono e Rea, è il fratello di Zeus e Poseidone (Nettuno). All’epoca dei miti, quando zeus uccise suo padre Crono, i tre fratelli si spartirono il regno. Zeus prese il dominio della terra, Poseidone quello del mare, e Hades quello dell’aldilà. Tuttavia Hades e Poseidone, da sempre vogliono dominare anche la terra ferma e l’umanità, ed è per questo che si scontrano sempre con Athena nelle guerre sacre.
Hades, però, tiene al suo corpo più di ogni altra cosa, per questo sceglie di reincarnarsi ogni volta in un giovane dal cuore puro. Stavolta sceglie Andromeda, che verrà salvato solo dal cosmo di Athena.
Il signore dell’aldilà, nello scontro finale sarà più volte colpito sa Pegasus e ricorderà che anche nell’ultima guerra sacra, fu proprio un cavaliere di Pegasus a ferirlo. Il suo piano di conquista prevede di far allineare col suo potere, i pianeti del sistema solare, in modo da creare una grande eclissi che oscurerà per sempre il sole, portando la terra ad una nuova glaciazione. Athena e i suoi cavalieri riusciranno ad ucciderlo, ma a prezzo della vita di Pegasus.



HYPNOS E THANATOS – Dio del sonno e Dio della morte
Età: epoca mitologica
Altezza: 1,92m
Peso: 88Kg
Data di nascita: 13/6

Rispettivamente il Dio del sonno e il dio della morte, Hypnos e Thanatos sono i fedelissimi di Hades sin dal tempo del mito, aiutandolo durante tutte le volte che quest’ultimo ha cercato di conquistare la terra.
Durante l’ultima guerra sacra, Athena aveva sigillato le loro anime in un cofanetto su cui era stato posto il suo sigillo, mentre le anime dei 108 spectre erano state chiuse in una torre ai 5 picchi, che era custodita da Libra.
Tuttavia, una bambina di nome Pandora, aveveva aperto involontariamente lo scrigno, liberando i due Dei, che la informarono che il suo fratello, ancora nel grembo della madre, era in realtà lo spirito di Hades.
Hypnos e Thanatos, seppure identici, sono molto diversi nel carattere. Thanatos usa distruggere armature, uccidere a distanza, e usa la terribile providence, mentre Hypnos, avverso alle morti violente usa addormentare in un sonno eterno i nemici, usando l’eternal drowsiness. Verranno uccisi dai cavalieri dello zodiaco giunti nell’elisio e forti delle vesti divine.



PANDORA
Età: 16
Altezza: 1,66m
Peso: 52Kg
Data di nascita 3/9
Luogo di nascita: Turingia, Germania
Gruppo sanguigno: A

Questa donna bellissima e glaciale, appassionata nel fasciare la mando di Hades, e cruenta nel comandare l’esercito dei 108 spectre, è colei che fondamentalmente ha dato il via al tutto.
Infatti, da bambina, fu attratta da una forza misteriosa che proveniva dal magazzino di cui il padre le aveva proibito l’accesso. La piccola entrò e trovò un cofanetto col sigillo di Athena. Come lo toccò, il sigillo fu spezzato, e dal cofanetto risorsero le anime di Hypnos e Thanatos, che ringraziatala di averli liberati, le dissero che il bambino che doveva nascere era in realtà lo spirito di Hades, e lei doveva prendersi cura di lui finchè non fossero risorti i 108 spectre. Come premio lei avrebbe avuto la vita eterna e il comando sui guerrieri del signore dell’aldilà.
Come il bambino nacque, tutti i familiari, servitori, animali di Pandora, morirono misteriosamente, e i boschi e il laghetto si inaridirono, lasciando solo un senso di grigio e vuoto.
Pandora si mise a cercare il corpo che avrebbe in seguito ospitato Hades, e trovò Andromeda, ma la resistenza di Phoenix non le permise di portarsi via il bambino, quindi gli lasciò il ciondolo con la scritta ever yours, con cui in futuro, lo avrebbe ritrovato.
Tuttavia, con l’invasione dei cavalieri di Athena nell’inferno, e il loro spirito, Pandora si risveglia sentendo il calore della vita, e rammenta che il cielo è blu, il sangue è rosso scarlatto, le piante sono verdi, e non tutto grigio, come aveva creduto di vedere fino ad allora. Per questo aiuta Phoenix ad oltrepassare il muro del pianto, cosa che le costerà poi la morte per mano di Thanatos.



RADAMANTIS DI WYBURN - Rhadamantis
Stella del cielo furioso
Età: 23
Altezza: 1,89m
Peso: 84Kg
Data di nascita: 30/10
Luogo di nascita: Isole Fellows (GB)
Gruppo sanguigno: 0

E’ uno dei tre comandanti dell’aldilà, primo spectre a comparire, e fra gli ultimi ad essere sconfitto.
Molto fedele ad Hades, accetta comunque l’autorità di Pandora. Tuttavia è grazie alla mancanza di fiducia in Orfeo, che riesce a non cadere nella sua trappola uccidendolo.
Sospetta fin dall’inizio sulle vere intenzioni dei cavalieri d’oro resuscitati, e per questo, nonostante il divieto di Pandora, manda 20 spectre al grande tempio, che verranno tutti uccisi.
E’ anche colui che per primo si rende conto di quanto possano essere pericolosi i cavalieri dello zodiaco, per questo vorrebbe ucciderli tutti al castello sulla terra, ma è costretto dagli ordini di Pandora a tornare nell’aldilà, dove avranno luogo i veri scontri. Morirà per mano di Kanon, che sacrificherà se stesso portando Rhadamantis con se nella galaxian esplosion.



MINOSSE DI GRIFFON – Minos
Stella del cielo nobile
Età: 23
Altezza: 1,84m
Peso: 72Kg
Data di nascita: 25/3
Luogo di nascita: Oslo, Norvegia
Gruppo sanguigno: A

Minosse è colui che presiede alla seconda prigione per giudicare le anime dei dannati. Tuttavia quando Pegasus e Andromeda vi giungono, trovano Lune a sostituirlo.
Minosse appare la prima volta alla Giudecca, convocato da Pandora per ascoltare la musica di Orfeo, con la quale cadrà in trance, e si risveglierà dopo che Rhadamantis avrà sconfitto il cavaliere d’argento. Lo rivedremo nuovamente alla quinta prigione salvare Rhadamantis da Kanon, e con la sua cosmic marionette, riuscire quasi a sconfiggerlo, se non fosse per l’intervento di Phoenix.
Lo ritroveremo quindi al muro del pianto, dove affronterà Cristal e sopravviverà al Sacro Aqaurius, ma morirà nel tentavito di inseguire il cavaliere di Athena nella dimensione che condce all’elisio. Infatti, non avendo ricevuto il sangue di una divinità, il suo cospo e la surplice, verranno fatti a pezzi.



AIACE DI GARUDA – Aiacos
Stella del cielo degli eroi
Età: 22
Altezza: 1,86m
Peso: 85Kg
Data di nascita; 6/7
Luogo di nascita: Nepal
Gruppo sanguigno: B

Come Minosse, anche Aiace lo vediamo apparire per la prima volta alla Giudecca per ascoltare la musica di Orfeo e interviene a salvare Rhadamantis da Kanon alla quinta prigione.
All’arrivo di Phoenix sarà proprio Aiace a sontrarsi con lui, commettendo l’errore di ripetere troppe volte il suo colpo segreto, e con stupore di tutti, sarà annientato dalle ali della fenice.

LA MAPPA DELL’INFERNO


MANIACO DELL'IMPERO

il mio angolo di cielo
è un triangolo di pelo

Biondo, una vita per la topa !!