Alle prese con il tema delle cose che non duran per sempre, Ozpeteck è riuscito a fare un film drammatico che sa far anche ridere per alcune scene paradossali di probabile vita quotidiana.
Forse non uno dei suoi migliori film ma comunque buono il cast(d'altronde SEMPRE LO STESSO), fra attori di noto talento e nuove rivelazioni (che poi tanto nuove non direi, l'Angiolini non costituisce una sorpresa).
Unica pecca della serata, indipendente dal film, la presenza in sala della créme viareggina, che dir abominevole non rende.
Una coppia matura alla nostra sinistra, che evidentemente alle 22.30 di una passeggiata notturna si è imbattuta in un cinema e ne ha varcato la soglia, ha schiodato le chiappe dopo nemmeno 5 minuti di film, giusto giusto sulla scena della coppia gay che si bacia.
Il simpatico quintetto oxfordiano alla mia destra invece, si è profuso in una serie di "ma che tristezzaaaaa"(e al parlamento son lì a disquisire sui DICO...povera Italia), alternando risate sganasciate in scene in cui tutta la sala si è chiesta se stessero guardando un altro film.
Il giovane skinhead della coppia dietro invece(lei completamente coperta e vessata da lui che avrebbe fatto meglio a scegliere il posto di parecchia fila più indietro e un paio di pantaloni dalla vita leggermente più alta)non ha chetato per un sol attimo quella sua vocetta da topo afono e ha cortesemente tenuto sveglia l'intera fila con la serie di colpi alla poltroncina che gli partivan ogni volta che toglieva le gambe dallo schienale del posto davanti.
All'uscita, sulla parete bianca del cinema, accanto alla scritta "la lotta non si reprime" per poco non ho scritto "Mulo ti amo" col rossetto.
caitli
"Prova a schiacciare un bruco. Ecco fatto, facile vero? Bene, ora prova a rifare il bruco"