Che io sappia non ci sono maniere legali ed ufficiali di preascoltare le tracce del CD.
Sono però praticamente sicuro che a Lucca, dove venderanno il CD, saranno almeno abbastanza accondiscendenti da metterne uno su uno stereo per farlo ascoltare agli acquirenti, che diamine!!
Conoscendo di persona alcune delle persone coinvolte nel progetto, però, sono riuscito a sentirne alcune in anteprima.
Le sigle dei Cavalieri del Re, in particolare, sono belle. In classico stile Cavalieri, come se in tempo non fosse mai passato. In particolare mi è rimasta più impressa quella finale, scritta dal "bambino ormai cresciuto" del gruppo, forse perché, appunto, si discosta un po' come è ovvio dallo stile del padre, e quindi si "fa riconoscere" un po' di più. Ma sono gusti personali, alla fine.
La sigla per L'Invincibile Shogun l'ho sentita solo da un portatile, e quindi non certo un ascolto ottimale, ma mi è sembrata... beh perfetta come atmosfere ed arrangiamento col cartone.
Quelle dei Superobots pure mi sono piaciute. Alla fine, l'unica di quelle che ho sentito che non mi è piaciuta è quella di Walter Rodi. I gusti sono gusti.
Per rispondere ad una domanda fatta, nei DVD Storm finora hanno SEMPRE messo le sigle originali e queste sigle nuove realizzate da loro, e non vedo perché dovrebbero cambiare per le nuove uscite. anche io non riuscirei a concepire M.A.S.K. o L'Invincibile Shogun senza le sigle originali, ma è bello vedere che qualcuno continua ad investire, anche se timidamente, nel settore.
Tocca agli appassionati farsi sentire e sostenere la cosa, anche "dirottando" un po' dei loro soldi in questo CD invece che in un gashapon "tanto il Cd poi me lo scarico dal mulo".
Non dimentichiamo che grazie al lavoro dei veri appassionati, ed in particolare dello stesso Mauro Agnoli coinvolto in questo CD, ha visto la luce la sigla italiana di Caro Fratello, che a mio modesto parere è una delle più belle mai scritte da Riccardo Zara.
P.S. Riccardo Zara e gli atri Cavalieri del Re sono persone affabilissime e simpaticissime. Non penso che negheranno un autografo a nessuno, anzi, sono loro stessi i primi ad essere sorpresi di quanto i loro lavori siano apprezzati.