babayaga1
00domenica 1 luglio 2007 19:12
Non so se qualcuno ha visto il recentissimo film "Il destino di un guerriero" con Viggo "Aragorn" Mortensen, tratto dai libri di Arturo Perez Reverte.
Non mi aspettavo molto, perchè dei tre che ho letto dedicati ad Alatriste mi avevano interessato parzialmente il primo ed il terzo, quello dedicato all'assedio di Breda nelle Fiandre. In particolare quest'ultimo presenta delle ottime e avvincenti descrizioni relative alle battaglie ed alle tecniche di combattimento del XVII secolo durante la Guerra dei Trent'Anni.
Ora,non mi attendevo dal film un approccio tecnico ma,guardando il trailer,almeno succoso e spettacolare.
Che delusione: oltre ad essere carente, criptico e confuso nella sceneggiatura e nella definizione dei personaggi, il film purtroppo è girato con scarsi mezzi. Andatevi a vedere il (mini)reggimento dei veterani di Cartagena (un tercio!!!) alla battaglia di Rocroi: 80/100 comparse in quadrato in una piana desertica, affrontati a turno da un po' di cavalieri francesi e da un'unità di fanteria. Gli sgozzamenti sono buoni (specialmente quando da entrambe le parti qualche fante si inserisce sotto la selva di picche incastrate per colpire gli avversari dal basso), ma è un po' poco.
Insomma, per me un'occasione mancata, tanto per cambiare.
Baba "Renato" Yaga
p.s. Non fraintendete "gi sgozzamenti": intendevo azioni realistiche di combatimento. Il film, peraltro, conta il maggior numero di gole tagliate degli ultimi tempi.
LucaMarini
00martedì 3 luglio 2007 12:35
Straconfermo in ogni sua parte la recensione. Che delusione...e che peccato...