Da un paio di settimane in Giappone è cominciata la serie animata di "To Love Ru", ispirata al manga scritto da Hasemi Saki e disegnato da Yabuki Kentaro (Black Cat), che ha riscosso un incredibile successo.
Trama:
La storia ruota attorno a Rito Yuuki, uno studente delle superiori che non riesce a confessare il suo amore per la ragazza dei suoi sogni, Haruna Sairenji. Un giorno, tornando a casa, trova nella sua vasca da bagno una misteriosa ragazza tutta nuda, comparsa dal nulla. Il suo nome è Lala e proviene dal pianeta Deviluke, dove lei è l'erede al trono. Suo padre vuole che torni sul suo pianeta così che possa sposare uno degli spasimanti, ma lei decide che vuole, al contrario, sposarsi con Rito e rimanere così sulla Terra. Al Capitano Zastin è stato ordinato di riportare Lala e di combattere contro Rito. Egli riporta all'imperatore che Rito avrebbe l'intenzione di sposare Lala, dopo aver udito Rido dire che il matrimonio è un qualcosa di imposibbile a meno che non lo si faccia con la persona amata (Rito in quel momento cercava di difendersi dai loro attacchi, ma Zastin e Lala hanno pensato che stesse al contrario cercando di difendere Lala). Con questa frase, Lala si innamora follemente di Rito e decide di doverlo assolutamente sposare. Suo padre decide che, se Rito è in grado di proteggere Lala e di tenerla al suo fianco, allora può rimanere con lei, ma se Rito non è in grado di proteggerla, il padre di Lala ucciderà Rito e distruggerà la Terra.
Come potete leggere, i riferimenti a Lamù appaiono evidenti, anche se questa serie ha il pregio di differenziarsi per la narrazione. Diciamo che è un mix tra l'opera della Takahashi e Video Girl Ai di Katsura, soprattutto per quanto concerne il carattere del protagonista, che ricorda molto quello di Yota. Di Lamù, a parte ovviamente la figura femminile, mantiene l'aspetto umoristico, pur limitando gli sketch surreali e nosense.
A giudicare dai primi due episodi, posso dire che mi sta divertendo, è piacevole ed ha il chara di Yuichi Ouka (Busou Renkin, Overdrive), che io adoro. Ci sono scene di fanservice sì, però non risultano sgradevoli o da pipparolo otaku (eccetto forse quando c'è la sequenza in cui si veste con il costume "vivente"). Si attestano su quel livello di malizia che ci può essere in Lamù o in VGA.
Ripeto, spero mantenga il divertimento di queste due prime puntate.
Non ho potuto fare un raffronto con il manga, ma vedrò di recuperare le scans al più presto.