Le immagini? Uno strazio ricorrente. Ne abbiamo parlato moltissimo. Ecco qualche punto utile...
Prima di ripetere certe osservazioni bisognerebbe farsi una passeggiata approfondita nel sito e nel forum, dove si troverebbe che:
1) I TG partono con un'accusa falsa, perché nel cattolicesimo non esiste la dottrina secondo cui si possono "adorare" immagini o statue. Non è onesto criticare una fede facendo riferimento non ai documenti ufficiali di quella fede ma al comportamento di chi la conosce poco e male (questo dico nell'ipotesi di lavoro che vi siano cattolici che sinceramente adorino immagini, come ai TG vien detto con valutazione grossolana e affrettata nel giudicare un gesto che può essere di semplice "venerazione". Ma anche se fosse di vera adorazione non fa testo per condannare il cattolicesimo che appunto dice che non va fatto!);
2) Tanto per facilitare la sua tesi-accusa, nei suoi stampati il CD-WT mescola e confonde i concetti di
venerazione e
adorazione (come fa del resto con quelli di creazione e generazione pe dire che il Figlio "generato" è "creato". Mentre dovrebbero sapere che noi cattolici, nel nostro Credo, precisiamo "generato non creato" distinguendo la valenza semantica dei due termini);
3) La loro accusa circa la nostra adorazione di Cristo è logica secondo la loro mentalità che crede che Gesù sia solo uomo, ma è pienamente giustificata secondo il nostro intendimento della Bibbia da cui ricaviamo che Cristo è anche Dio, ed essendo Persona esclusivamente divina, può e deve essere adorato al pari del Padre e dello Spirito. E per giunta, dal momento che stringere la mano o baciare non significa fare il gesto relativamente alle cellule della mano o delle labbra ma significa indirizzarlo alla persona che è presente come nell'insieme così in ogni sua singola parte, di Gesù può essere adorato letteralmente anche il cuore, il sangue, il sacro volto, e perfino la croce intendendo la passione sofferta dalla Persona divina del Figlio tramite l'umanità di Gesù che Gli apparteneva;
4) Il rifarsi del CD-WT al comandamento espresso in esodo è tendenzioso. Il CD finge di non accorgersi che esso mira a escludere l'idolatria. "non ti prostrerai e non le servirai" indica proprio questo: avere in testa di essere davanti alla divinità. E perciò si riferisce alle immagini-statue trattate come idoli. Cosa mai saltata in testa neanche alle persone semplicissime ignoranti e pie cattoliche che baciano i piedi delle statue. Tutte sanno che una statua è un pezzo di marmo o bronzo, e una pittura dei semplici colori su una tavola. Interrogatele con precisione e vedrete che sanno che Dio non è dentro di essa come l'idolatra pensa che avvenga nell'idolo;
5) La pignoleria unilaterale con cui il CD-WT legge e interpreta quel comando divino risulta anche dal fatto che la WT con tutta tranquillità trascura quella parte del comandamento che dice "non ti farai" e nel libro "Ascoltiamo il grande insegnante" lo si sottolinea bene: non si devono neanche fare! Ma poi apri il libro "Rivelazione, il suo grandioso culmine è vicino!" e trovi nientemeno che Geova in trono. Immagine ripetuta più in piccolo varie volte nel volume, e immagine che realizza un doppio sgarbo alla Bibbia: sia l'aver fatto una immagine di Geova, sia averlo immaginato "a immagine e somiglianza di uomo", cioè tutta al contrario di ciò che dice la Bibbia.
6) Il CD-WT sa anche bene (ma lo dimentica o finge di non saperlo) che nella Bibbia si fa nettamente tale distinzione dell'immagine dalla funzione-valenza di semplice "promemoria" a quella di "idolo" esattamente riguardo alla vicenda del serpente di bronzo. Abbiamo che in un primo tempo Dio stesso aveva comandato a Mosé di farlo e di dire al popolo di guardarlo (come simbolo) per ottenere l'aiuto divino. Ma poi quando l'ignoranza del popolo ne aveva travisata la funzione pensando che fosse proprio quel simbolo a guarire e quindi lo trattava da idolo, Dio stesso ha comandato a Mosé di distruggerlo.
Non altrimenti fece Dio riguardo al tempio: quando da simbolo della Sua presenza passava ad essere convinzione che Lui stesse proprio lì, così da essere un possesso privato di Israele, il Signore faceva in modo che venisse distrutto senza muovere un dito per impedirlo.
E se il nostro ex TG leggesse qualcosa di S. Giovanni della Croce potrebbe (immagino con sorpresa) trovare quella pagina ove egli dice che la corona del Rosario non solo è una cosa buona ma perfino un sacramentale; eppure - aggiunge - se per te diventa un idolo come se da esso dipendessa la tua salvezza, allora sarebbe giunto il momento di disfarsene.
Concludendo
Secondo me i TG (salvo lodevoli ma rare eccezioni) sono educati-diseducati a giudicare le cose esteriormente e superficialmente (quando si tratta di fedi altrui!). Ma è peccare di "doppio pesoe doppia misura", perché sanno benissimo che la fede è un fatto interiore, e quindi, così come si ribellerebbero se qualcuno equivocasse circa le loro intenzioni, allo stesso modo dovrebbero essere rispettosi e cauti prima di dare dell'idolatra a chi è capace, dopo averla baciata e tenuta in casa per mesi (uh! idolatria?) è pronto a gettare tra i rifiuti la palma benedetta ricevuta la domenica delle Palme, o il santino e il quadruccio che non intende utilizzare più per la propria devozione. Terminata la
funzione simbolica di referente, tratta l'oggetto come un semplice oggetto fatto di atomi, con la "libertà dei figli di Dio" che gli viene donata da un Magistero verace e dalla propria intelligenza esercitata con giudizio da adulto.