Phantom [Flashbook] - mini recensione

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In un futuro imprecisato, la Terra ha subito profondi cambiamenti climatici e socio-politici a causa dello spaventoso impatto con una pioggia di meteoriti. Di questo scenario hanno approfittato le multinazionali, che non hanno perso tempo e pian piano si sono impadronite delle redini economiche e politiche dell’interno pianeta.
Key è un abilissimo pilota diciannovenne di mezzi robotici corazzati arruolato nei corpi di polizia di Seoul. La città, negli ultimi tempi, è ripetutamente preda di attacchi terroristici, e per contrastarli Key deve dar fondo a tutte le sue capacità, mettendosi in mostra in battaglia per il suo straordinario valore. Questo finirà con l’attirare su di lui l’attenzione degli stessi gruppi terroristici e di forze speciali paramilitari, coinvolgendolo in un’inestricabile spirale di intrighi e macchinazioni in cui è impossibile distinguere con esattezza chi stia dalla parte del giusto e chi dalla parte del torto. Purtroppo per lui, Key non avrà però modo di porsi troppe domande: vittima di un ricatto cui non può sottrarsi, è costretto giocoforza a scendere in campo e combattere…
Phantom è un manhwa inarrestabile, in cui le massicce dosi d’azione e le numerose battaglie fra potentissimi robot caratterizzati da un eccellente mecha design sono messe al servizio di una trama appassionante e ricca di colpi di scena. Lontani dalle elucubrazioni para-psicanalitiche delle opere robotiche “post Evangelion”, Phantom si può collocare su quel filone, che sembrava dimenticato, a metà strada fra Gundam e Patlabor, in cui i “robottoni” sono visti né più né meno che come macchine da guerra, e i combattimenti, per quanto spettacolari e coinvolgenti, non sono fini a sé stessi ma al servizio di una trama complessa e articolata in cui non ci sono “buoni” e “cattivi”, ma, più realisticamente, fazioni contrapposte. Un titolo adrenalinico e coinvolgente come non se ne vedevano da tempo!

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