Re:
nexstar, 19/04/2008 13.15:
come al solito la maggior parte della gente pensa che i paesi mussulmani siano tutti integralisti.
I cartoni jap trasmessi in lingua araba sono trasmessi o sono stati trasmessi in paesi in cui non c'è l'integralismo; ovvio l'influenza religiosa nella politica c'è (per i musulmani il capo politico è il capo religioso) ma non arriva ai fanatismi estremi e quindi ii cartoni più o meno sono stati trasemssi inalterati.In Tunisia ad esempio le donne non indossano il velo così come le egiziane o meglio c'è libera scelta.dipende dalla volontà di chi è particolarmente religioso
Penso che ormai tutti conoscano le profonde differenze tra e nei paesi arabi. La mia curiosità nasceva dal fatto che questi cartoni sono stati trasmessi a fine anni '70 in quei paesi, come da noi, e in società, a quel tempo, particolarmente laiche e tolleranti (Siria, Egitto, Marocco ecc.) ma anche in società più tradizionaliste, come l'Arabia Saudita per esempio.
Mi chiedo se OGGI sia possibile per un bambino/a dell'Afghanistan, dell'Iran o dell'Egitto attuale assistere ancora a simili spettacoli e se sì eventualmente che effetto potrebbero indurre..curiosità semplicemente antropologica e senza valenze politiche.
Penso infatti che questi cartoni potrebbero essere molto benefici contro ogni tentazione di indottrinamento religioso da parte degli adulti.
Per quanto riguarda me, tanto per fare un esempio,educato secondo un'impronta cattolica non fanatica ma sicuramente "marcata", l'assistere e l'immedesimarsi in determinate situazioni, ha modificato il mio modo di vedere le cose, il mondo e il cosmo, e quindi Dio. Lo dico senza alcun rammarico e anzi con gratitudine verso forme di intrattenimento che mi hanno confortato e confermato in un mio già preesistente scetticismo.
La splendida e "tragica" "teologia negativa" che traspare da tutte le opere di Matsumoto, per esempio, e mi riferisco sopratutto al Galaxy,
non può non influenzare, con la sua potenza culturale (sottintesa ma presente),il modello culturale sul quale va a impattare. Riconoscere questo dato di fatto a mio parere non significa attaccare il prodotto anime ma giudicare con benevolenza, almeno dal mio punto di vista, la loro azione sulle giovani generazioni.
Io ho sempre visto questi "cartoni" come qualcosa di molto di più e di oltre rispetto ad un semplice prodotto commerciale da vendere secondo strategie di marketing. E' anche questo, non lo metto in dubbio, ma io ci vedo anche una filosofia di vita, un sistema esistenziale e sapienziale altamente positivo (il senso dell'onore, la tolleranza verso i diversi, l'animo pacifico ma pronto alla guerra unicamente a scopo difensivo,l'accettazione "tragica" del male, della sofferenza e del dolore, un universo indifferente verso i destini degli uomini ecc.). Tutto ciò ha modificato e nel mio caso confermato una visione del mondo che già sentivo come più autentica e più vera rispetto a quello che mi veniva insegnata. Per questo oggi fatico a entusiasmarmi per i nuovi cartoni, perchè li trovo tecnicamente magari migliori ma senz'anima, senza un messaggio culturale specifico che invece trovavo in quelli della mia generazione.