Re:
Scritto da: M@ry@nn@ 06/08/2005 11.06
Perdonate la mia intrusione, poichè l'ignoranza fa' da padrone avrei bisogno di un confronto con persone esperte come voi.
Si sostiene, rifacendosi al passato in cuile donne durante il ciclo erano considerate impure, che in tale periodo sarebbe meglio evitare di toccare le piante in quanto possano risentirne.
Mi chiedo, in che modo?
Mia madre ha una gran passione per le piante, è veramente in gamba, ma sostiene questa teoria..allora vi chiedo è confutabile, o c'è qualcosa di vero?
Vi chiedo ancora scusa per essere entrata così nel forum, ma mi occorre il Vs aiuto.
Vi auguro una buona giornata
Grazie
Marianna
P.S. Quante domande avrei da farvi..le monetine nei vasi!! E la patata????
Questa fandonia l'ho sentita spesso quand'ero ragazza (nei lontani anni 60/70!) e ricordo che mi dava molto fastidio sentirmi dire queste cose da mia madre perché non le perdonavo certe accondiscendenze allo strapotere maschilista che c'era all'epoca.
Non solo non si potevano toccare le piante... ma le donne della generazione precedente alla mia addirittura non facevano la cosiddetta 'salsa di pomodoro' (usata come provvista per l'inverno) in 'quei giorni' perché dicevano che inacidiva e inoltre, non si poteva neanche fare il pane!
E ancora, pensate un po'... ancor più anticamente non si poteva mangiare cibo su cui si era posato lo sguardo di una donna mestruata! Pare che queste
deliziose credenze da vera e propria stregoneria risalgano adirittura ad Aristotele (nessuno è perfetto!), il quale da bravo maschietto onnipotente qual era, mise nero su bianco tutto ciò che doveva essere vietato ad una donna durante il ciclo. Se riesco a trovare il libro che tanti anni fa usai per un esame di Etnologia e ne avete curiosità, vi potrei elencare tutte le altre 'cose vietate' alle donne in 'quei giorni'.