A proposito... Bello! Bello! Bello! Veramente bello, questo cartone!!! E mi stupisce che lo abbiano seguito in pochi, sia pure entusiasti, fruitori.
A me è piaciuto un sacco. L'ho finito già da qualche settimana, ma poi non ci ho mai scritto niente. Provo a rimediare, perchè a mio parere merita davvero.
E il fatto che Starplatinum, con incredibile tempestività (io inizio a guardarlo, l'indomani lui lo stronca), ne avesse caldamente sconsigliato la visione in quanto serie che si interrompe in modo brutale ("non tronca, di più") mi ha forse permesso di assaporare al meglio ogni singola puntata, invece di bruciare le tappe per scoprire come andava a finire e poi restare deluso.
E' un cartone del tipo "uomini vs demoni/mostriciattoli", che credo sia un genere abbastanza abusato.
Premetto che di questo tipo di cartoni conoscevo solo i nagaiani Devilman (inquietante e bellissimo La Genesi, abbastanza inutili gli altri due [o forse non li ho capiti]), Devil Lady (una variazione sul tema potenzialmente interessante, svilita invece da una sommaria e banale rappresentazione dei personaggi, per tacere delle continue allusioni sessuali e pseudolesbicate gratuite, che a me infastidiscono) e Mao Dante (non so se c'entra, una via di mezzo tra un capolavoro e una boiata pazzesca).
Questo Claymore, invece, lo ritengo grandioso.
Mi è piaciuto, mi ha coinvolto, mi ha appassionato.
Ben disegnato, con ottime ambientazioni, buone animazioni e personaggi molto ben caratterizzati. Almeno secondo me, ovvio.
Beh, chi l'ha visto la storia la conosce. In un'imprecisata epoca medievale ci sono mostriciattoli cattivi che mangiano gli uomini, e gli uomini non possono fare nulla per difendersi, anche perchè i mostri si mimetizzano assumendo sembianze umane. Aiuto, come si fa? In perfetto stile Devilman, gli unici che possono sconfiggere i mostriciattoli sono degli esseri per metà umani e per metà demoni, le Claymore appunto, instancabili guerriere armate di spada, sorta di rinnegate del genere umano la cui esistenza è interamente votata alla caccia e alla distruzione dei demoni. Gli esseri umani le temono e le rifuggono -le pupe sono pur sempre per metà mostri, le chiamano le streghe dagli occhi d'argento-, ma sono costretti a richiedere il loro aiuto.
La storia inizia con l'arrivo in un piccolo villaggio di una Claymore. Bionda, algida, imperscrutabile e di poche parole, esegue il suo compito e se ne va, tra il timore e la diffidenza della popolazione. Solo un ragazzino non sembra avere paura di lei...
Di questo cartone mi ha affascinato il respiro epico. I temi della vendetta, della lealtà, dell'amicizia, della riconoscenza. I dubbi, la paura, la rabbia. I sentimenti e le emozioni intesi come caratteristiche che distinguono gli esseri umani dalle bestie (dai mostri, in questo caso)... c'è un po' di tutto.
Mi è parso assai ben sviluppato il conflitto interiore tra la natura umana e la natura demoniaca, declinato in diverse sfaccettature e con esiti molteplici e inaspettati, il tutto all'interno di un mosaico in cui ogni tassello, tutto sommato, trova una sua collocazione coerente. Una storia ben confezionata, insomma.
Ho trovato splendidi i primi 8-10 episodi, che si svolgono in una dimensione molto umana, contestualizzata, direi quasi di quotidianità. Qualcuno li potrebbe definire pallosi, poichè alternano momenti di grande lentezza ad accelerazioni improvvise. Ma sono quelli nei quali si inizia a prendere confidenza con la storia e i personaggi, e secondo me sono i migliori. Da qui in poi sarà difficile interrompere la visione.
Nei successivi episodi...
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la narrazione, sempre avvincente, è incentrata in gran parte sui combattimenti, con le tipiche immancabili esagerazioni nipponiche, mostri infinitamente potenti, forze in gioco sempre più distruttive, esplosioni di luce e devastazioni immani, in un crescendo di atmosfere cupe e scenari lugubri, e in una dimensione che pare ormai svincolata dallo spazio e dal tempo. Non voglio dire che mi abbiano deluso, ma se la storia avesse mantenuto il respiro più contenuto delle prime puntate lo avrei preferito. A me 'ste robe mi fanno un pochino storcere il naso. In ogni caso i motivi di interesse per restare incollato al televisore c'erano tutti, eccome.
Altri punti a favore che io ritengo fondamentali:
- tensione drammatica sempre elevata.
- zero, dico zero scenette comiche o demenziali.
- praticamente nessuna inquadratura pruriginosa o allusione sporcacciona (il rischio era elevatissimo, considerato che le Claymore sono guerriere donne).
Punti a sfavore:
- il cartone non finisce. Con tutto ciò che questo comporta: interrogativi che non trovano risposta, vicende secondarie che non si chiudono, eccetera. Tuttavia, più che di un finale tronco, parlerei di un finale “intermedio”. Nelle ultime puntate ero ormai talmente preso che mi bastava solo che non la storia non finisse in un “certo” modo.
- il cartone ha anche altri limiti, alcune incongruenze, qualche ingenuità. Andateveli a leggere su Animeclick, se volete. A me è piaciuto lo stesso.
In attesa di una seconda serie conlcusiva, mi resta da capire perchè i giappi si ostinino a produrre versioni animate di manga che non sono ancora terminati. Mah!