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[Planet Manga] The Legend of Mother Sarah

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2011 00:52
OFFLINE
Post: 23.684
Città: PRATO
Età: 41
Sesso: Maschile
ArrukkiaADMIN
03/06/2011 15:37

dalla mente di Katsuhiro Otomo


TRAMA:
In un futuro desolato in cui la Terra è ormai perduta, distrutta dall’inquinamento e dalla fine delle materie prime, la salvezza è rappresentata dalle colonie orbitali. Durante la fuga versa la speranza, un gruppo terroristico è autore di un attentato che uccide migliaia di persone e divide una madre dai suoi figli.
Questo è il racconto, anzi la leggenda, della ricerca di Sarah dei suoi bambini perduti.


Dal genio narrativo di Katsuhiro Otomo e dalla maestria artistica di Takumi Nagayasu nasce "The Legend of Mother Sarah", una serie in 7 volumi recentemente riproposta in Italia da Panini.
Per questo titolo la casa editrice emiliana ha fatto un buon lavoro, presentando volumi corposi, ottimamente rilegati e provvisti di sovracoperta. Il prezzo è di 7 euro, e per una volta mi sento di non redarguire troppo questa scelta.
Ma passiamo a ciò che mi ha impressionato, nella speranza che qualcuno abbia la possibilità di leggerlo in futuro.

Visto che conosciamo tutti quanti Otomo, non vi sarà difficile immaginare (anche leggendo la trama) quale ambientazione sia stata scelta per narrare la storia di Sarah. Ovviamente siamo in un futuro indefinito, post-apocalittico, molto più simile allo scenario di Hokuto no Ken piuttosto che a quello psichedelico-cyberpunk di Akira.
I beni primari scarseggiano, le città sono in rovina e la razza umana è costretta a vivere sperando di arrivare al giorno successivo.
Questa desolazione è la conseguenza di una guerra nucleare che ha reso impossibile vivere sulla terra, e costretto gli abitanti ad emigrare su colonie orbitali, dove è stato eletto un nuovo governo.
La situazione cambia radicalmente quando, a seguito della proposta di bombardare la terra per spostare l'asse e quindi modificare il clima, al fine di renderlo congeniale, si formano due schieramenti contrapposti: i progressisti e fautori di una nuova epoca, gli Epoch, e coloro che vorrebbero impedire il lancio per preservare l'ambiente, i Mother Earth. Di per sè, per motivi differenti, i due schieramenti hanno valide ragioni, non sono totalmente dalla parte del torto.
Migliorare il clima al fine di poter tornare sulla Terra? O impedire la deturpazione di un ambiente ormai provato dalla guerra nucleare?

Come spesso succede nella storia dell'uomo, per quanto i principi possano essere validi, tutto sfocia nella violenza, nella distruzione, nella sete di potere.
Ecco che le due fazioni iniziano una guerra basata su atti terroristici, su scontri fratricidi, determinando così il caos anche sulle colonie orbitali. Fino al lancio della bomba nucleare.
Gli abitanti, divenuta la situazione insostenibile ed in preda al panico, decidono di scappare per rifugiarsi sulla terra, nonostante non siano ancora passati tra anni ritenuti necessari per far cessare gli effetti della bomba...

In questo scenario apocalittico prendono il via le vicissitudini di Sarah, una donna come tante, una moglie, ma soprattutto una madre. Appartenente al gruppo di Mother Earth, Sarah e la sua famiglia vengono braccati da Epoch, per cui Bard, marito di Sarah, decide di creare un diversivo per mettere in salvo la moglie ed i quattro figli. I cinque riescono con difficoltà a scappare.
Questo è l'antefatto, subito dopo il lettore è trasportato nel presente. Qui trova una Sarah sola, in compagnia di Tsè Tsè, uno strambo venditore ambulante, che ha dismesso i vestiti borghesi della colonia a favore di quelli di una sorta di beduina del deserto.
Ciò che è certo è che questa è una donna nuova, con il solo scopo di ritrovare i suoi figli, con la speranza di ritrovare la luce in un mondo dominato dall'odio.

Senza dilungarmi troppo nello svelare la trama, posso tranquillamente dire che questo è uno dei manga più cruenti e drammatici che abbia mai letto. Forte come un pugno nello stomaco, mi sono ritrovato a leggere e rileggere alcune tavole, quasi con le lacrime agli occhi.
Il legame che una madre ha con i propri figli è sicuramente più grande di qualsiasi cosa, ma Sarah lo dimostra con una tenacia, con una forza tale da rimanere basiti. Il suo personaggio emerge in tutta la sua caratterizzazione: donna invincibile in alcune situazioni, donna che non si dà mai per vinta, che lotta fino allo stremo, fino a subire violenze di ogni tipo (rimane priva di un seno). Donna che dimostra però la sua sensibilità di madre in più di una occasione, come dimostra il capitolo sui bambini guerrieri. Il percorso che deve seguire è pieno di difficoltà, difficoltà che nemmeno può immaginare, in cui non è scontato che riuscirà a riabbracciare i suoi cari.

Ho accennato prima al livello di drammaticità che pervade tutto il manga. Per farvi alcuni esempi, è forse una delle rare occasioni in cui si vedono uccidere bambini con una facilità estrema, quasi come fossero mosche; non solo, gli stessi bambini non sono altro che soldati addestrati ad uccidere.
Un livello di uccisioni degne davvero di Ken, ma più che altro la consapevolezza che dentro l'uomo si nasconde una tenebra oscura.
Ma l'esempio più triste è sicuramente il flashback che narra i momenti successivi all'atterraggio di Sarah..

Testo nascosto - clicca qui


Giuro, io sono rimasto di ghiaccio.

Comunque, oltre a Sarah, ci sono altri personaggi ben caratterizzati, come ad esempio Harato, figlio di Sarah divenuto leader di una banda di rivoluzionari, oppure i rispettivi leader di Epoch e Mother Earth, in perenne conflitto tra di loro, ormai consci che non si tratta più di una questione di principi ma di una semplice lotta di potere.
La contrapposizione tra l'odio e l'amore, tra la speranza e la desolazione, è l'elemento portante del manga, che vuole essere (così come lo è Akira) un monito all'incoscienza dell'uomo e alla sua brama di conquista. Ma prima di tutto è l'amore incondizionato di una madre per i propri figli, la testimonianza di cosa si arrivi a fare per raggiungere il proprio obiettivo.


Un accenno doveroso lo merita il tratto di Nagayasu, veramente veramente splendido, capace di rendere reale ogni scena, ogni momento concitato. Devo dire che di primo acchito presenta molti punti in comune con Otomo, poi man mano che si procede con la storia si discosta, specialmente nei primi piani. Inoltre il livello di dettaglio del comparto meccanico è minuzioso e curatissimo.
Devo dire che questo disegnatore è una bella scoperta, che insieme alla sceneggiatura di Otomo rende questo titolo uno fra i più belli che abbia mai letto.

Enjoy the reading!


"..do you still live in angry days?"
OFFLINE
Post: 3.058
Città: SIRACUSA
Età: 51
Sesso: Maschile
03/06/2011 23:34

interessante, se lo trovo lo compro


OFFLINE
Post: 39.978
Sesso: Maschile
AMMINISTRATORDI
04/06/2011 00:52

Molto interessante! Grazie Mì per la bella rece.
Lontano dall'Impero? MAI.
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