djufo, 11/03/2010 22.02:
Sinceramente io non riesco nemmeno ad immaginarmi un giovane di oggi under 25 che legga Tex o Dylan Dog. E' proprio il concetto di serializzazioni occidentali infinite, di fumetto fuori dal tempo, che va scomparendo tra i lettori più giovani.
Credo che lo stesso Topolino non venda più quanto negli anni '80.
infatti io parlavo della tendenza ad abbandonare questo modus per lanciare solo miniserie.
Gli under 25 se leggono leggono manga oggi come oggi e anche della peggior specie...shonen i maschi e shojo le femminucce...
per quanto riguarda il post di Guido
io non riesco ad avere il tuo ottimismo.Questo lanciarsi nelle miniserie secondo me è solo una risposta alla crisi di vendite di quel formato:basta guardare il ridimensionamento di titoli e formati in casa Bonelli.Non è un vero tentativo di rinnovamento.
Anche perchè cambia la formula ma il contenuto è sempre lo stesso.
Quello che non capisco è come mai a fronte di alcuni di casi di successi editoriali non ci sia stato un tentivo di serializzazione medio lungo:Gea E Brad Barron funzionano così come lo è stato David Murphy per la Panini.
Altra cecità dell'editoria nostrana:perchè il fumetto nostrano deve essere sempre un "avventuroso d'azione" declinato più o meno tra western-poliziesco-fantascentifico???
ci sono decine di generi inesplorati....quindi terreno fertile per nuove proposte(non a caso Rat-man è andato a prendere un posto vacante i questo senso)
Il discorso serializzazione all'infinito invece concordo col fatto della fideilizzazione e che comunque a lungo andare vive di fama propria e col tempo qualcuno ne rimane come dire invischiato.