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Japan Files (nuova collana editoriale a tema della Edizioni Iacobelli)

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2012 13:29
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22/02/2010 19:13

Davide G.G. Caci Death Note. Uno studente modello e il dio della morte
Ecco il secondo numero della nuova collana Japan Files, diretta da Francesco Coniglio.
Death Note è un manga che ha conquistato i lettori di tutto il mondo, ma anche una delle serie televisive più amate negli ultimi anni.
Dietro al suo successo vi sono una trama intrigante e complessa e una costruzione dei personaggi ricca e sfaccettata, dai risvolti psicologici complessi.
Death Note racconta la storia di uno studente modello, annoiato dal suo stile di vita e stanco di essere circondato da crimini e corruzione. Ma la sua esistenza ha una svolta decisiva quando un giorno trova per terra un misterioso quaderno nero con scritto in copertina "Death Note": le istruzioni asseriscono che qualsiasi persona il cui nome venga scritto sul quaderno morirà. Credendolo uno scherzo, Light ben presto si ricrede e, dopo aver incontrato il vero proprietario del quaderno, uno shinigami (letteralmente "Dio della morte") di nome Ryuk, Light cercherà di diventare il "Dio del nuovo mondo", mondo di cui lui stesso decide leggi e punizioni.
Il libro non fa solo una precisa analisi dei personaggi e della storia, ma si addentra sulle influenze delle religioni e della simbologia all'interno del manga, analizzando anche l'ambiente e il contesto nel quale la storia è inserita.
Amata da milioni di fans per la sua sapiente miscela di malvagità, introspezione, magia ed esoterismo, Death Note è uno dei fenomeni più innovativi degli ultimi anni. Trasmessa con successo su Mtv e pubblicata da Planet Manga, indubbiamente la serie cult del momento.

Davide G.G. Caci, (Torino, 1989) dagli inizi degli anni Novanta si occupa di manga a livello professionale, prima come articolista poi come consulente, direttore di riviste, "progettista" di intere collane e linee editoriali. Ha al suo attivo diversi libri dedicati ai manga, tra cui Lady Oscar (ed. Iacobelli), e migliaia di articoli dedicati al Giappone. Attualmente collabora con le case editrici Walt Disney, De Agostini e Coniglio Editore.

Davide G.G. Caci, Death Note. Uno studente modello e il dio della morte
Collana Japan Files, manuale, pagine 128, euro 12.50
In libreria a FINE MARZO


Da notare che il libro su Gundam, che doveva uscire a fine gennaio uscirà solo il 24 febbraio, salvo altri posticipi. E preannunciano pure il successivo! ahahah Sembrano editori di manga e DVD!
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22/02/2010 19:17

Re:
La Visione, 23/12/2009 15.51:

Verso i primi di dicembre (previa telefonata) avevo mandato una mail alla responsabile dell'ufficio stampa della Iacobelli con una serie di domande riguardanti le loro 2 collane, "I love anime (finita) e "Japan File".

Nelle domande su "Japan File" avevo espresso anche i miei dubbi sul titolo di Gundam, e avevo chiesto come mai riportasse "20 anni", a tutt'ora non ho avuto ancora risposta [SM=x53144] a nessuna domanda.

La responsabile, tra l'altro molto gentile anche telefonicamente, mi ha scritto (su mia sollecitazione mail) che ha girato le mie domande al responsabile delle 2 collane editoriali, visto che lei non era qualificata a rispondere. Del tipo "Non mi rompere più i coglioni [SM=x53150] ".


Quando e se mai mi risponderanno vi farò sapere [SM=x53127]



La Iacobelli non si dimostra molto gentile verso i suoi clienti, ed io lo sono alla grande. Non che fossero obbligati a rispondere alle mie domande sulle loro collane editoriali, potevano anche scrivermi che non era loro intenzione rispondere, invece nulla.
Comunque io insisto, ogni volta che mi arriva la loro mail con le prossime uscite rispondo facendo capi/incolla di tutt ele mail che ho spedito loro da dicembre [SM=x53144]
Vediamo quando mi mandano affanculo [SM=x53161]
Comunque non è un comportamento rispettoso della clientela...


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22/02/2010 22:20

Hai comprato il libro su Gundam?
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23/02/2010 19:24

Re:
djufo, 22/02/2010 22.20:

Hai comprato il libro su Gundam?



No, perché, come ho scritto poco sopra [SM=x53090] , l'uscita è stata posticipata da fine gennaio al 24 di febbraio. Sono curioso di leggere com'è, monografie su Gundam, nonostante abbia molto seguito, non ne ho mia viste.


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23/02/2010 21:48

Ah ok, mi era sfuggito il dettaglio.

A me piacerebbe che parlasse di tutto il mondo di Gundam e non solo della prima serie.
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23/02/2010 21:54

Re:
djufo, 23/02/2010 21.48:

Ah ok, mi era sfuggito il dettaglio.

A me piacerebbe che parlasse di tutto il mondo di Gundam e non solo della prima serie.



Vi farò sapere [SM=x53091]


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28/02/2010 13:01

Ho comprato il titolo su Gundam (vedi discussione apposita [SM=x53091] ), nella seconda di copertina c'era scritto lo scopo che si prefigge la collana, riporto:

Japan Files è la collana di riferimento per gli anime. Le serie di cartoni animati, i fumetti storici e quelli attuali e i loro autori vengono analizzati in singole monografie firmate dai più autorevoli esperti italiani. I saggi della collana Japan Files mettono finalmente ordine nell'universo creativo giapponese. Storie, cronologie, analisi critiche, curiosità gadget... scheda dopo scheda, personaggio dopo personaggio, evidenziati in illustratissimi volumetti, tutti da collezionare.

Sono partiti con un basso profilo! [SM=x53120]
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28/02/2010 13:33

Ho appena letto la tua recensione del volume su Gundam e devo dire che sono un pò deluso.
Pensavo trattasse tutto il mondo di Gundam e non solo la prima serie, le solite cose strareperibili dal web e dall'enciclopedia che si trova nei dvd-box. Posso farne tranquillamente a meno.
Peccato, potevano fare una miniguida che spiega bene la timeline UC, dedicando capitoli anche alle altre timeline.


[Modificato da djufo 28/02/2010 16:15]
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28/02/2010 13:43

Re:
djufo, 28/02/2010 13.33:

Ho appena letto la tua recensione del volume su Gundam e devo dire che sono un pò deluso.
Pensavo trattasse tutto il mondo di Gundam e non solo la prima serie, le solite cose strareperibili dal web e dall'enciclopedia che si trova nei dvd-box. Posso farne tranquillamente a meno.
Peccato, potevano fare una miniguida che spiega bene la timeline UC, dedicando capitoli anche alle altre timeline.





Per esempio io non conoscevo la genesi del nome, però, come ho scritto nella rece, la parte di analisi è scarsina. Il motivo che li ha spinti a non occuparsi di tutte le serie l'ho riportato. Probabilmente avrebbe superato le 124 pagine con relativi aumenti di costi, però, se avessero tolto le immagini (inutili) e i commenti dei fan (superflui) forse avrebbero avuto lo spazio per fare un minimo di approfondimento su tutte le serie. Tendendo conto, appunto, che i fano di Gundam probabilmente hanno comprato i 2 box Dynit con realtivi box informativi.

La prossima uscita a fine marzo sarà su Death Note, una serie nuova ed senza continuum, vediamo come fanno quel volume.


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18/03/2010 17:08

Anteprima delle uscite di Japan File:

Andrea Destro Hokuto no Ken. Ken il guerriero
La serie Ken il guerriero è un manga e un anime creato in Giappone all'inizio degli anni '80 da Tetsuo Hara e Buronson, e arrivato in Italia nel 1987. Da allora la serie animata è stata continuamente replicata e il manga ha goduto di molte ristampe, facendo di Ken uno dei personaggi di culto più amati e seguiti degli ultimi 20 anni.
Ken il guerriero è stato il vero apripista del successo dei manga in Italia e il suo mix di arti marziali e fantascienza continua ad affascinare le nuove generazioni di lettori, anche grazie alle nuove serie attualmente in produzione, come il presequel Soten no Ken, e ai film usciti nelle sale italiane.
In questo volume l'autore analizza le serie legate a Ken, confrontandole con altre opere dedicate alle arti marziali, e ne esamina esaurientemente i contenuti simbolici ed etici legati al bushido dei samurai, al senso dell'onore, all'amicizia e all'amore.

Andrea Destro, (Pavia, 1976) da parecchi anni lavora nel campo dei fumetti e dell'animazione, è stato caporedattore per la rivista Lodoss Magazine (Rock'n'Comics) e ha collaborato con Yamato Video e De Agostini. E' direttore artistico presso Free-Books, dove si occupa del settore orientale, ha ideato la rivista Anime Plus e la collana Japanise edite dalla Anime Press.

Andrea Destro, Hokuto no Ken. Ken il guerriero
Collana Japan Files, manuale, pagine 128, euro 12.50
In libreria a FINE APRILE

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18/03/2010 17:25

Detto così sembrerebbe interessante.
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21/03/2010 15:22

Sul sito della Iacobelli hanno pubblicato la recensione del libro su Death Note, fatto che di solito anticipa di una decina di giorni l'uscita nelle librerie.
Spero per loro siano così furbi da renderlo disponibile alla Cartoomics.

Death Note
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22/03/2010 01:59

Da ilgiornale.it (!!!) un articolo su Gundam, che prende ispirazione e cita il libro di Castellazzi:


Quando Gundam ci insegnò che il nemico non è mai il male assoluto

Chi si recasse a Tokyo vi vedrebbe, nel bel mezzo di un giardino pubblico, una statua bianca con un torace blu e rosso, alta diciotto metri. Gli ignari penseranno alla rivisitazione futuribile di un samurai. Glielo faranno pensare soprattutto il volto incorniciato da un elmo inconfondibile, e le due spade incrociate sul dorso. Non può che essere il temibile guerriero della tradizione nipponica, ma non è così: è un omaggio a quello che, nonostante i suoi «colleghi» forse più noti e famosi in Occidente, viene considerato in Giappone il più popolare e amato personaggio degli anìme (i cartoni animati) Nipponici. E cioè, Gundam il vero emblema degli automi antropomorfi la cui incredibile saga internazionale è iniziata nel 1972 con Mazinga, Goldrake (1974) e Jeeg (1975) (tutti creati da Go Nagai).
Erano i robot giganti: alti tra i 12 e i 25 metri, pesanti fra le 25 e le 32 tonnellate, guidati da giovani che s’innestano nella loro testa, combattevano contro le invenzioni di scienziati pazzi come il Dottor Hell, o malvagi imperi sotterranei come quello di Jamatai, in una mescolanza di superscienza e supermagia. Ogni episodio è autoconclusivo e segue, in sostanza, sempre l’identico schema. Storie per bambini e ragazzi che, all’epoca, rinverdivano in chiave fantastica e tecnicizzata il mito medievale dell’eroe senza macchia e senza paura che combatteva contro mostri, maghi, dèmoni, re crudeli. Questa volta però rivestito di un’armatura diventata ipertecnologica e con armi avveniristiche. Il tutto rivisitato secondo l’imperitura tradizione culturale giapponese, che si rifaceva ai samurai e alla sua tradizione mitologico-religiosa.
Erano i «robottoni», furoreggiavano all’epoca con fumetti, giochi e pupazzi, ma soprattutto con le loro colonne sonore vendutissime nei 45 giri e che ancora si ricordano con nostalgia, insieme a frasi passate alla storia: chi non ha mai sentito almeno una volta «Alabarda spaziale!», «Pugni atomici!», «Doppio maglio perforante!», «Missile centrale!» (nel Grande Mazinga fuoriusciva dal... basso ventre). Ma le cose non furono così semplici. Infatti, poco dopo il loro arrivo in Italia (1980) esplose la polemica: da un lato le «associazioni dei genitori» che accusavano di violenza i «robottoni» e dall’altro la denuncia di propagandare una visione quasi «fascista», dato che il samurai, eroe solitario guidato dall’etica dell’onore, si propone paternalisticamente come un difensore del popolo, sottraendogli la sovranità. Sciocchezze ideologizzate.
Erano gli anni Settanta-Ottanta, oggi i robot giganti hanno compiuto e superato i trent’anni, e una piccola ma agguerrita casa editrice, la Iacobelli, sita nei Castelli Laziali, in quel di Pavona di Albano, ha creato una illustratissima e documentatissima (ancorché impaginata in modo un po’ caotico) collana dedicata a questi personaggi, di cui sono usciti i volumetti dedicati a Mazinga e Jeeg Robot di Alessandro Montosi, e Gundam di Davide Castellazzi.
L’apparizione di Gundam segnò una svolta epocale per questi personaggi. Yoshiyuki Tomino, che lo creò nel 1979, in un’intervista ha affermato: «Volevamo aggiungerci la fantascienza e una trama più complessa delle altre». Ecco le prime differenze fra lo stile Mazinga e lo stile Gundam: i riferimenti fantascientifici sono esplicitamente tratti dalla science fiction di un grande scrittore oggi quasi dimenticato, Robert A. Heinlein, e da suoi due romanzi Fanteria dello spazio (1959) e La Luna è una severa maestra (1966) che, benché fossero stati accusati di essere militaristi e di destra, vinsero il «Premio Hugo» come migliori romanzi dell’anno. Quindi, la trama: non episodi autoconclusivi e ripetitivi nella scaletta delle sequenze, ma una lunga vicenda a seguire che narra la «Guerra di un Anno», cioè quella delle colonie, mondi artificiali in lontane orbite circumterrestri, e il pianeta di origine, con personaggi psicologicamente complessi e un intrecciarsi di vicende.
Ma il lato più interessante, impegnativo e nuovo della saga di Gundam è che nell’anno 0079 dell’Universal Century (cioè, il 2124) non c’è un Male Assoluto e un Bene Assoluto, ma un mondo pieno di sfumature dove tutti e due i contendenti hanno, come dice Davide Castellazzi, «i loro scheletri nell’armadio». Gli eroi e i coraggiosi ci sono - e vengono riconosciuti come tali - sia nella Federazione Terrestre sia nel Principato di Zion, così come i traditori e i paurosi. E gli assi delle due fazioni, Amuro Rei e Char Aznable, hanno entrambi i loro pregi e difetti. Insomma, c’è umanità e c’è pure (incredibile a dirsi) una spiegazione delle motivazioni di una parte e dell’altra, e anche i personaggi più antipatici si dimostrano mariti e padri amorevoli.
Così, lo scontro fra i robot giganti come il terrestre Gundam guidato da Amuro, e nelle diverse versioni dai suoi amici, da un lato, e gli Zack, i Guf, i Gock di Zion dall’altro, non è tanto fra mostri d’acciaio, quanto solo uno scontro fra guerrieri delle stelle che guidano armature futuribili quasi fossero loro estensioni corporee. E proprio come gli antichi samurai hanno un codice d’onore che, indipendentemente dalla parte in cui militano, cercano di rispettare. Non sempre, a causa d’imprevedibili contingenze o di scatti umorali, ma almeno hanno un punto di riferimento, mentre combattono una guerra spaziale con milioni di morti. La guerra spaziale dei samurai del futuro.




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04/04/2010 03:08

E' uscito il numero su Death Note [SM=x53161]
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15/04/2010 21:09

Intervista a Davide Castellazzi.



- Come può un robot gigante e armato essere il veicolo di un messaggio di pace?

- “Non è il robot armato il veicolo di pace. Al centro della storia di Gundam c’è l’uomo che si porta dietro un pesante fardello: costruire una società e poi distruggerla. La guerra viene descritta in modo drammatico e realistico. Tomino utilizza un prodotto di largo consumo per lanciare un forte messaggio pacifista. La grande vittoria è descrivere la guerra così com’è, anche se in un contesto di robot, per fare antimilitarismo”.

- Lei in più parti del suo libro mette in evidenza il solco netto che l’uscita di Gundam segna con il filone dei “robottoni”. Quali sono le novità del cartone animato?

- “Gundam non è il robot, ma è un prototipo di serie. È come un carro armato dei giorni nostri che viene testato per poi essere riprodotto in centinaia di pezzi. Mentre Mazinga, ad esempio, è singolo e soprattutto onnipotente. Gundam si differenzia poi perché è facilmente distruttibile e il suo pilota è più umano e si muove all’interno di un mondo dove ci sono altri piloti e altri robot”.

- Lei scrive: “Tomino punta in particolar modo su due aspetti: i robot come mezzi meccanici e il dramma dei personaggi”. Qual è l’aspetto drammatico?

- “Non ci sono eroi, ma persone costrette a svolgere un lavoro sporco ovvero la guerra. Il protagonista, Amuro Rei, diventa casualmente il pilota di Gundam, ma non si diverte a combattere. Caso più unico che raro nei cartoni animati, Amuro arriva a lasciare la Base Bianca. È un personaggio reale che ha crisi di nervi per il lavoro che svolge. E questo è molto innovativo. Anche la federazione terrestre, che dovrebbe rappresentare i buoni perché opposta alla dittatura di Zeon, alla fine così buona non è perché in origine ha gestito le colonie come l’Inghilterra gestiva le colonie americane”.

- Parliamo delle influenze delle serie di fantascienza “made in USA” come Star Troopers, La luna è una severa maestra e La fanteria dello spazio.

- “Tomino ha assorbito degli spunti da queste serie. Evidenti soprattutto i riferimenti a Heinlein e al suo La luna è una severa maestra, ma lo stesso autore di fantascienza statunitense si era ispirato alla Guerra d’Indipendenza Americana. Ci sono delle idee di cui tutti si cibano”.

- L’impatto del cartone animato in Italia?

- “Nel 1979 eravamo bombardati dalle produzioni giapponesi. Atlas Ufo Robot ha lasciato il segno più profondo perché è stato il primo a essere trasmesso. In Giappone, invece, Mazinga era più popolare di Goldrake. Gundam, però, nel tempo ha lasciato una traccia indelebile perché i suoi contenuti erano più maturi. Nonostante sia stato concepito per un pubblico di giovanissimi, se un adulto guarda questo cartone animato ancora oggi non trova ingenuità perché l’universo descritto è molto coerente. Questo non può valere, ad esempio, per Mazinga”.

- Dal cartone al fumetto manga, quali le differenze?

“Cambia molto perché il manga può non rispettare fedelmente l’anime. Nel 1979 uscì il primo anime per ragazzini che era ridicolo, poi si è perfezionato e ha prese strade diverse. C’è il manga di Kazuhisa Kondo che è una trasposizione nel cartaceo dell’anime. Invece quello di Yoshikazu Yasuhiko è differente perché il mangaka ha creato il suo Gundam. Il successo del manga è dovuto a questo modo di essere al tempo stesso uguale e diverso dall’anime”.-

- Perché, a distanza di trent’anni, il mito di Gundam resiste?

“Ha un piano narrativo validissimo e segna una svolta. Ha calato nella realtà dei robot giganti tematiche importanti. È stato uno snodo e un punto di svolta che si è manifestato nella lunga distanza. Ci sono anime che ottengono un successo immediato ma poi finiscono per essere dimenticati, la storia di Gundam è stata opposta”.


Andrea Curreli


[Modificato da djufo 15/04/2010 21:10]
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21/04/2010 19:08

Prossima uscita, il numero 4 (il 3 sarà Ken il guerriero), della collana "Japan Files":

Ilaria Capasso Ai Yazawa. Il romanticismo di Nana e le altre
Ai Yazawa è celebre in tutto il mondo per il suo più recente manga tuttora in corso di pubblicazione in Italia da Planet Manga. Il suo segno è inconfondibile: figure esili e slanciate, occhi e volti resi molto espressivi con pochi tratti, e grande cura per i particolari.
Nelle sue storie è sempre presente un'attenta analisi psicologica dei personaggi e del loro percorso di formazione, insieme a un gusto e un'attenzione per la moda che hanno reso l'autrice una delle più amate e seguite e che hanno fatto di Nana una delle eroine più gettonate nei Cosplay Contest.
Il suo primo manga pubblicato in Italia è stato Gokinjo monogatari, il cui immediato successo ha portato all'importazione anche della serie animata trasmesa da Mediaset con il titolo Curiosando nei cortili del cuore.
Il volume riporta un'attenta analisi di tutte le opere dell'autrice, la biografia e un apparato iconografico sfarzoso ed esauriente.

Ilaria Capasso, (Aversa, 1979) si è laureata presso l'Orientale di Napoli in Lingua e letteratura giapponese e inglese. Ha trascorso un anno in Giappone, presso la Gakushuin university di Tokyo. Ha collaborato alla raccolta di saggi intitolata Con gli occhi a mandorla - Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti, a cura di Roberta Ponticiello e Susanna Scrivo (Tunué, 2005) con un saggio intitolato Anime alla moda. Traduttrice occasionale e ghostwriter, vive negli Stati Uniti.

Ilaria Capasso, Ai Yazawa. Il romanticismo di Nana e le altre
Collana Japan Files, manuale, pagine 128, euro 12.50
In libreria a FINE MAGGIO
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27/05/2010 00:10

Con largo, anzi, larghissimo ritardo il sito della Iacobelli ha pubblicato la scheda riguardante il numero di Japan Files su Ken il guerriero. Ken il guerriero


Questo implica che nel giro di una o due settimane il libro dovrebbe essere nelle librerie. Sarebbe dovuto esserci alla fine di aprile...
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13/07/2010 23:17

Uscita numero 5 della collana Japan Files:

Cesare D'Ottavi Naruto. Una giovane ninja contro gli spiriti del male

Trasmesso da Italia 1, questo cartone, continuamente ristampato in edizioni prestigiose, è diventato il maggior successo della televisione italiana dopo Dragon Ball.
E' la storia di un dodicenne del Villaggio della Foglia, che insegue il sogno di diventare Hokage, il titolo dato al più forte e al capo del Villaggio. Il ragazzo, che ha in sè un segreto, dovrà superare mille ostacoli per conquistarsi la fiducia di tutti. Tra elementi fantastici e combattimenti ninja, si innescano profondi processi di identificazione da parte di ragazzi di tutto il mondo: questa la principale ragione del suo successo mondiale.
Testi e disegni di Masashi Kishimoto, che si è affermato con questo manga grazie a storie che mescolano azione e umorismo, disegnate con un tratto dinamico e sicuro.

Cesare D'Ottavi, è giornalista e scrittore. Direttore responsabile e artistico del mensile Game, ha collaborato con numerose manifestazioni nazionali dedicate al fumetto, fra cui Romics/Castelli Animati e Ludicomix. Ha partecipato allo sviluppo di Initium Studios, master per game developers promosso dal Consiglio nazionale delle ricerche.

Cesare D'Ottavi, Naruto. Un giovane ninja contro gli spiriti del male
Collana Japan Files, pagine 128, euro 12.50
in libreria a FINE SETTEMBRE
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29/08/2010 14:27

E' uscito il numero su Naruto sopra descritto.
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17/09/2010 23:49

Susanna Scrivo Rumiko Takahashi. La regina dei manga

Rumiko Takahashi è sicuramente uno dei nomi più importanti del fumetto mondiale. Tra i suoi più grandi successi troviamo le avventure dell'aliena Lamù, serie che ha fatto conoscere l'autrice in Italia, seguita poi da Maison Ikkoku, Ranma e Inuyasha. La caratterizzazione grafica dei personaggi, semplice ed efficace, è uno degli ingredienti del suo grande successo. La caratteristica peculiare delle sue opere è l'aver conquistato un folto pubblico di entrambi i sessi, distaccandosi dai canoni tipici. La sapiente capacità dell'autrice di creare storie sorprendenti, sempre venate di umorismo e allegria, la rende una delle più amate in tutto il mondo. I suoi cartoni animati sono ora trasmessi su MTV.

Susanna Scrivo (Catania 1978), grande appassionata di anime e manga, si è laureata presso l'Università di Napoli L'Orientale con un a tesi sulla letteratura giapponese contemporanea. Ha frequentato la Sophia University di Tokyo, dove spesso soggiorna per motivi di lavoro. E' traduttrice per le maggiori case editrici italiane di fumetti giapponesi e autrice del saggio Nuvole e arcobaleni (Tunué, 2009) e curatrice, con Roberta Ponticelli, del volume Con gli occhi a mandorla - Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti (Tunué, 2005). Per la Iacobelli ha pubblicato Heidi. La bambina delle Alpi
Susanna Scrivo, Rumiko Takahashi. La regina dei manga

Collana Japan Files, manuale, pagine 128, euro 12.50
In libreria a OTTOBRE


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