nexstar, 25/09/2009 10.50:
non vorrei andare ot ma...
poche copie dei film di Miyazaki e in orari pomeridiani possono avere la stessa forza dei titoli "ultra-pompati" americani (disney/pixar/warner)?
Non vi sembra che siano leggermente boicottati?
Sicuramente il mercato è molto squilibrato.
Stampare un film (nel senso di produrre fisicamente una copia in pellicola) ha un costo molto rilevante (siamo fra i 1000 e i 2000 euro) e quindi una casa piccola già ha meno possbilità di stamparne centinaia come fa una grande multinazionale come la Disney.
Inoltre una casa piccola ha meno possibilità contrattuale: la Disney può benissimo dire al cinema "io ti dò il film da programmare, ma tu mi devi assicurare che lo tieni 4 settimane comunque vada, altrimenti lo dò a un concorrente". La Lucky Red con un prodotto d'essai quale è comunque un film di Miyazaki questo ha molte meno possibilità di poterlo fare.
Tolto questo bisogna fare i conti con i problemi distributivi: gli schermi in Italia non sono molti e la maggior parte sono sempre occupati dai film di grande richiamo, quindi trovare un "buco" dove piazzare l'uscita di un film è difficile.
A questo devi sommare il pregiudizio che i cartoni animati sono roba per bambini. Ultimamente questo è stato scalfito da prodotti che gli stessi esercenti si sono accorti "tirare" anche il pubblico adulto, vedi i vari cartoni della Dreamworks (ricordo un'anteprima di
Madagascar dove il pubblico era INTERAMENTE composto da maggiorenni). Evidentemente con Miyazaki questo pregiudizio è ancora saldo.
Sicuramente i pompatissimi titoli americani hanno dalla loro la forza contrattuale dei distributori, la potenza del loro marketing e, nel caso dei film Disney, anche la tradizione (un film Disney ogni anno al cinema è una cosa che c'è da decenni).
Quindi la strada per Miyazaki è tutta in salita, e fare confronti diretti non aiuta.
Io ti posso dire che a Lecce
Totoro ha avuto una sala tutta per sé con 3 spettacoli. Questa settimana hanno ridotto al solo spettacolo delle 18, evidentemente perché non faceva abbastanza pubblico.
E qui si innesta l'altro grande problema, ovvero che gli appassionati di animazione non supportano queste iniziative e al cinema non ci vanno perché vivono nella loro stanza a parlare di doppiaggi e non mettono mai il culo fuori di casa. Ovviamente sto generalizzando, ci sono anche quelli che lo fanno, ma chissà perché quando Miyazaki va al cinema fa il deserto, poi esce il DVD e vende una cifra...