cinema d'animazione giapponese in Italia

Su Radio Animati il sociologo Marco Pellitteri, esperto di animazione
giapponese, risponde alla lettera aperta che Gualtiero Cannarsi (direttore del doppiaggio dei film Studio Ghibli) ha scritto su internet invitando appassionati e non a vedere il film 'Ponyo sulla scogliera' e sostenere questo cinema d'animazione giapponese.

I temi trattati nel programma J-Pop:
1) il pubblico degli appassionati in Italia è una nicchia
2) cambiamento di atteggiamento culturale verso questo cinema da parte di produttori ed esercenti
3) differenze con la Francia
4) cinema d'animazione in Italia limitato ai cinema d'essai (l'esempio di 'Valzer con Bashir')
5) 200 copie per 'Ponyo sulla scogliera'
6) nostalgia del pubblico per titoli già conosciuti (l'esempio di
'Lupin 3 e il castello di Cagliostro ' e 'Ken il guerriero' al
cinema)
7) invito agli appassionati a vedere nuovo cinema d'animazione
8) pessimismo verso il cinema come strumento per fruire dell'animazione, ottimismo per tv e internet

Il programma radiofonico offre interessanti spunti di analisi e riflessione e la registrazione la trovate qui

rapidshare.com/files/215912022/Pellitteri_e_animazione_giappo...

(file audio di 12 minuti, dimensioni 5 mb)

Grazie Ima, da quell che scrivi mi pare che piu' o meno la pensa come me, ovvero che non e' necessari spingere a tutti i costi l'animazione da noi se non e' apprezzata al 100%.

Il pubblico e' di nicchia, se ne prenda atto e via, piuttosto provassero ad allargare l'utenza abbassando i prezzi di manga e dvd.

Piuttosto gente come Cannarsi sarebbe ora che si imprimesse nel cervello che non esiste una distinzione Animazione Jap vs. Resto del Mondo, ma semplicemente Blocbusters vs. Cinema d'Essai.
Ken e Lupin sono blocbusters e quindi funzionano (esattamente come funzionerebbe un film di Naruto o One Piece al cinema), Miyazaki è cinema d'essai e quindi automaticamente il pubblico che lo vedrà sarà nettamente inferiore.

Cannarsi basta fare il nerd! Il nerd c'ha gli occhi foderati di sfigataggine!

Che seghe mentali si fa Pellitteri. Mi è piaciuto molto il suo libro Mazinga Nostalgia.
Ma ho sentito questo audio. Prima di partire sottolinea varie volte la lettera a cuore aperto. Poi cita questa mania di dover combattere per l'affermazione del cinema giapponese (basta lavorare per un buon prodotto, e il tempo che lo farebbe diffondere). Ad un certo punto dice che siamo in un punto che ho il cinema giapponese avrà successo o non c'è più speranza, siamo ad un punto limite.
Ma che maxiseghe mentali si fa! Piuttosto di improvvisare, come mi sembra faccia, si prepari dei testi da leggere. Che quando studia l'argomento, come il saggio sugli anime, è molto bravo.