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La AnimeJappoManga biblioteca

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2010 20:03
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AMMINISTRATORDI
21/02/2008 23:58

Cazzo, questo me lo devo procurare assolutamente! E' bellissimo!
Lontano dall'Impero? MAI.
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27/02/2008 23:55



TITOLO: Conoscere l’animazione, forme, linguaggi e pedagogie del cinema animato per ragazzi
AUTORE: Marco Pellitteri
CASA EDITRICE: Valore Scuola Cooperativa
PAGINE: 240
COSTO: 12,5 €
ANNO: 2004
FORMATO: 23 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Non reperibile in libreria

Alla scarnissima Fumettopoli dello scorso weekend ho per fortuna rimediato un saggio di Pellitteri che alla sua uscita (2004) mi era sfuggito. Lo si può considerare un Mazinga Nostalgia (noto saggio sempre di Pellitteri) più asciutto.

Il saggio può essere suddiviso in due parti. Nella prima parte (quella che secondo me assomiglia più a Mazinga Nostalgia) si fa la classica analisi dell’animazione, concentrando l’attenzione sugli adattamenti, le censure e le polemiche scatenate dagli/sugli anime (parte molto interessante e valida specialmente per i non informati sul tema, gli “adulti ignoranti”. Ignoranti perché “ignorano”).
La seconda parte è rivolta agli insegnanti (non per nulla questo saggio fa parte della collana “Biblioteca dell’insegnante”). Quindi sono (ri) spiegati i vari tipi di animazione esistenti: disegni animati, découpage, stop-motion, computer animation, disegni con la sabbia, pixillation. Si passa quindi alla parte didattica sul campo, come fare un cartone animato.

Questo saggio, pur non essendo nulla di innovativo, ha il pregio di rivolgersi agli “educatori”. Quindi potrebbe essere consigliato anche ai genitori che nutrono qualche diffidenza sugli anime o che hanno la curiosità di approfondire il tema.
La reperibilità del saggio potrebbe essere problematica (visto che è uscito nel 2004 per una casa editrice sconosciuta), io l’ho casualmente trovato allo stand della casa editrice Tunué, quindi immagino che da loro, alle fiere o sul loro sito, sia disponibile.

[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:45]
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06/04/2008 22:43



TITOLO: Actarus, la vera storia di un pilota di robot
AUTORE: Claudio Morici
CASA EDITRICE: Meridiano Zero
PAGINE: 223
COSTO: 8 €
ANNO: 2007
FORMATO: 18 cm X 11 cm
REPERIBILITA': Raro nelle librerie di Milano

Tokio, 2076. Actarus è ancora il pilota di Goldrake. La guerra contro Vega continua. Che vita conduce Actarus? E Venusia? E Alcor? Questo romanzo mi aveva lasciato abbastanza perplesso, pià che altro perchè sembrava essere un tantino blasfemo, visto che ironizza su Goldrake, ma anche su temi attuali, se si legge tra le righe. Ho dovuto cambiare idea leggendolo, non che sia un capolavoro di comicità, però è abbastanza divertente. Troverete anche altri robottoni, anche se in misura minore, la storia prenderà una piega strana. Il personaggio di Actarus è talvolta esilarante suo malgrado. Visto anche il costo modesto la considero una buona e leggera lettura. Io l’ho trovato allo stand della casa editrice Tunuè durante la scorsa Cartoomics.

[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:46]
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24/04/2008 19:02



TITOLO: Il Giappone contemporaneo, politica e società
AUTORE: Daniela De Palma
CASA EDITRICE: Carocci
PAGINE: 124
COSTO: 15,5 €
ANNO: 2008
FORMATO: 21 cm X 13 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Ottimo saggio sulla politica interna giapponese dall’era Meiji (1868-1912) ai giorni nostri. Molto interessante la parte sulla vita politica giapponese degli ultimi 25 anni. Ovviamente il libro è sconsigliato a chi considera la politica una cosa noiosa ed inutile, ma un paese si comprende anche con la politica. Unica pecca la valutazione troppo morbida, secondo me, che l’autrice da degli stermini perpetrati dai soldati giapponesi in Cina (specialmente quello di Nanchino) prima e durante la seconda guerra mondiale. Il saggio è scritto molto bene e non è per nulla difficoltoso. Per me è alla portata anche di chi non ha mai letto nulla sulla società giapponese.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:48]
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02/06/2008 03:07



TITOLO: Il drago e la saetta, modelli, strategie dell’animazione giapponese
AUTORE: Marco Pellitteri
CASA EDITRICE: Tunuè
PAGINE: 575
COSTO: 28 €
ANNO: 2008
FORMATO: 23 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Direi che questo lo si può considerare un gran bel tomo, non solo per il numero di pagine, ma anche per l’esaustività con cui tratta come l’animazione (prima) e il fumetto (poi) giapponese hanno influenzato la società italiana e i suoi fruitori. Pellitteri individua 2 strategie identificabili col drago (Goldrake), per la prima invasione degli anime, e la saetta (Pikachu e quindi i Pokemon), riguardo il periodo che arriva a fino ai giorni nostri. Il saggio prende in considerazione, oltre all’Italia, anche altri paesi europei, in particolare la Francia, che pare abbia avuto una storia simile alla nostra per quanto riguarda gli anime. Il saggio analizza, oltre gli anime (focalizzandosi in particolare su Goldrake) ed i manga, anche la cultura kawaii, la J-pop (la cultura di massa giapponese), la cultura robotica giapponese, i videogiochi (in modo non approfondito). Tutti questi temi non solo vengono valutati nell’ottica giapponese, ma anche in quella italiana. Ci sono analisi approfondite sui consumatori italiani di anime e manga. Contiene anche un capitolo sulla saggistica italiana ed internazionale sul tema anime e manga.

Ecco un aneddoto (pag. 315) su Goldrake, di seguito si racconta come fu acquisita la serie durante una fiera specializzata nel novembre del 1977:
“Sui volantini campeggiava la titolazione <> . La parola “atlas” in francese significava, in quel contesto, “volantino”, “guida”: era il riferimento al materiale documentativo-illustrativo per la presentazione del prodotto; gli acquirenti della Rai non lo capirono ed ecco il bizzarro motivo a cui si deve il titolo italiano”.

Il saggio è abbastanza tecnico, la prima parte si concentra sulla globalizzazione culturale e l’ho trovato un tantino pesante, sensazione che scompare per gli altri capitoli. Personalmente ho incontrato qualche difficoltà di lettura, proprio per i termini tecnici e i concetti sociologici, ma chi ha una conoscenza maggiore di questi temi non avrà problemi. Inoltre contiene citazioni di altri saggi in lingua originale (inglese e francese), Questo fatto lo considero l’unico lato (estremamente) negativo, anche perché queste citazioni in lingua originale sono pienamente parte del saggio. Non comprendo quale costo o problema avrebbe comportato la traduzione di queste parti, specialmente in un libro che consta già di 575 pagine e costa già 28€.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:49]
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08/06/2008 06:58



TITOLO: La mente giapponese
AUTORE: Roger J. Davies e Osamu Ikeno
CASA EDITRICE: Univerale Meltemi
PAGINE: 2334
COSTO: 20 e
ANNO: 2007
FORMATO: 119 cm X 12 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Questo volume è composto da 28 piccoli saggi scritti in anni diversi da studenti iscritti a seminari per laureandi in Comunicazione Interculturale presso l’Università di Ehime a Matsuyama.
I saggi sono scritti i maniera semplice e dettagliata. Essendo stati elaborati da studenti diversi i periodi diversi, non allo scopo di essere riuniti in un libro, talvolta un tema di un argomento è ripetuto più volte, ma questo lo considererei un pregio. Alla fine ci si rende conto di quanto può essere complicata la vita per un giapponese, anche se la vita se la complicano da soli.

Ecco i titoli di alcuni dei 28 saggi contenuti nel libro:
Aimai, l’ambiguità giapponese nell’esprimersi;

Amae, il concetto giapponese di dipendenza tra le persone;

Amakudari, l’usanza che i dirigenti anziani dei ministeri vengano assunti dalla società pubbliche e private per “oliare” i rapporti col ministero di provenienza (argomento interessante);

Chinmoku, il silenzio nella comunicazione giapponese, secondo me molto utile per comprendere meglio gli anime e manga;

Danjo kankei, i rapporti tra uomini e donne;

Ganbari, ecco perché si sente spesso la parola “ganbatte!” negli anime;

Giri, gli obblighi sociali;

Haragei, la comunicazione sottintesa;

Hedataru tonajimu, la distanza tra le persone;

Honne to tatemai, dicotomia tra vita pubblica e vita privata;

Iitoko-dori, la capacità giapponese di adottare elementi di culture diverse;

Ikuji, allevare i figli in Giappone;

Kenkyo, la virtù giapponese della modestia;

Nemawashi, come si organizza il consenso con i colleghi e superiori ad un progetto lavorativo;

Omiai, il matrimonio combinato, circa il 40% del totale;

Ryosaikenbo, letteralmente “buone mogli e madre sagge” cioè quali sono le aspettative della società giapponese nei confronti delle donne;

Senpai-kokai, non credo ci sia bisogno di spiegazioni, io sono il vostro senpai! [SM=x53144]

Shudan-ishiki, la coscienza di gruppo;

Soshiki, i funerali giapponesi (argomento tetro ma interessante);

Uchi to soto, “dentro” e “fuori” cioè la dicotomia nei rapporti umani tra famiglia ed estranei;

Zoto, l’usanza giapponese di fare regali.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:51]
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Post: 9.854
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24/06/2008 00:50

Urca!

Sono diventato Focus On? [SM=x53150]

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Post: 39.978
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AMMINISTRATORDI
24/06/2008 00:51

Beh, quando un topic è interessante... ;-)
Lontano dall'Impero? MAI.
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Post: 9.854
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24/06/2008 00:51



TITOLO: Gashapon Hunter
AUTORE: Deborha Daniele
CASA EDITRICE: Jar Edizioni
PAGINE: 132
COSTO: 12 €
ANNO: 2008
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Premesso che non sono un Gashapon Hunter (ho qualcosina di Lupin III, ma poca roba), però ne ho conosciuti e ne conosco tuttora, e direi che il profilo che il libro ne fa calza abbastanza.
Per esempio l’aneddoto finale mi da una sensazione di déjà vu , specialmente quello che riguarda la dogana e il corriere SDA.
Inoltre condivido con l’autrice l’avversione verso Winnie de pooh, anche se, probabilmente, per motivazioni diverse dalle sue.
Sono contenute molte notizie e consigli utili, specialmente per i neofiti. Il libro è pieno di note a piè di pagina, cosicché non si trovano termini sconosciuti.
La lettura scorre via veloce, circa 90 minuti per leggerlo tutto.
Condivido poco, invece, questa passione per l’odore del PVC. Sarà che la sua lavorazione è altamente tossica, e quindi forse sarebbe meglio evitare di sniffarli i gashapon.
Ho fatto il test alla fine del libro e sono risultato un “B”, ma ho conosciuto e conosco delle “G”!
[Modificato da La Visione 11/10/2009 17:53]
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Post: 9.854
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24/06/2008 00:52

Re:
djufo, 24/06/2008 0.51:

Beh, quando un topic è interessante... ;-)



Però non mi focusonnizzate troopo che sono timido [SM=x53143]


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Post: 39.978
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AMMINISTRATORDI
24/06/2008 01:53

Per quello ci pensa il Kab che è etero. ;ù
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Post: 9.854
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27/06/2008 02:38



TITOLO: FA guida all’animazione nipponica volume 2
AUTORE: Fabrizio Francato
CASA EDITRICE: Rock’n Comics
PAGINE: 220
COSTO: 13 €
ANNO: 1996
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Raro nelle librerie di Milano

Index sull’animazione nipponica dal 1993 al 1995. Nel libro sono inseriti solo film o OAV, nessuna serie. Le schede sono brevi ma esaurienti. Il libro contiene un’appendice finale di tipo saggistico con informazioni sulle serie e gli autori della prima metà degli anni ’90.
Nelle pagine precedenti c'è il volume 1, che contiene gli OAV (sapete cosa sono?) e i film dal 1983 al 1992. Questo volume 2 mi era sfuggito ai tempi.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:04]
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10/07/2008 01:33



TITOLO: Anatomia della dipendenza, un’interpretazione del comportamento sociale dei giapponesi
AUTORE: Takeo Doi
CASA EDITRICE: Raffaello Cortina Editore
PAGINE: 178
COSTO: 11,5 €
ANNO: 1991
FORMATO: 20 cm X 12 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

L’autore spiega il comportamento sociale dei giapponesi analizzando un’emozione che si riscontra, in questi termini, solo in Giappone, il sentimento dell’amae.
Cos’è l’amae?
La dipendenza affettiva dagli altri.
Pare che in Giappone, rispetto al resto del mondo, oltre ad esistere una parola che la identifica, esistono una moltitudine di comportamenti (creati dall’amae) che condizionano (non necessariamente in modo negativo) la vita in qualunque ambito, età e rapporto con gli altri.
Il libro è stato scritto nel 1971, quindi spesso si portano esempi sulla contestazione giovanile universitaria giapponese del periodo (Zenkyoto) o sulla guerra del Vietnam (in misura minore). L’autore identifica, penso tra i primi, la nascente cultura del kawaii, addebitandola all’amae, cosa che fa quasi per tutto, in fondo è la tesi del libro. Segnalando che il termine kakko ii (elegante, bello) si è trasformato in katcho ii, come lo pronuncerebbe un bambino non ancora in grado di articolare correttamente i suoni.
Probabilmente il testo rimarrà più comprensibile per chi ha delle conoscenze di psicologia (come l’autore, che è uno psicologo). Per conto mio talune cose non le ho capite ed altre le ho appena afferrate.

Interessanti i capitoli sullo hitomishiri (timidezza, più o meno), sul kuyama e kuyashi (il rammarico per qualcosa che è accaduto e su cui non si ha alcun controllo, tipo i lutti familiari, ma anche in altri campi), sul higai (senso di ingiustizia subito).
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:06]
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13/07/2008 19:29



TITOLO: Il Giappone a colpo d’occhio, guida per viaggiatori curiosi
AUTORE:
CASA EDITRICE: Kappa Edizioni
PAGINE: 224
COSTO: 16 €
ANNO: 2006
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Raro nelle librerie di Milano

Questa è una guida “pratica” per conoscere meglio il Giappone nei suoi aspetti più comuni. Il libro è stato scritto seguendo i consigli di più di 10000 (secondo il libro stesso) giapponesi che normalmente effettuano viaggi all’estero. Vengono descritti dettagliatamente, ma brevemente, vari aspetti della vita quotidiana e sociale, sempre specificando le parole giapponesi per identificare i singoli oggetti.
Ne è promotore l’ International Internship Programs, che dovrebbe essere una specie di ufficio governativo per promuovere la conoscenza del paese nel mondo. Nonostante sia un’opera “paragovernativa” contiene anche critiche al paese, sull’assistenza agli anziani, sulla fine del lavoro a vita.
La guida è scritta sia in Italiano (per fortuna) che in giapponese.
La prima parte descrive il Giappone come paese, dalla geografia al clima, finendo con le feste nazionali.
La seconda parte parla della vita quotidiana giapponese, tra l’altro di: abbigliamento, cibi, trasporti.
La terza parte descrive gli aspetti culturali del Giappone, solo alcuni sono: la cerimonia del tè, l’ikebana, il kabuki, le arti marziali etc. In questa parte culturale non ci sono né i manga né gli anime. Forse i giapponesi pensano che gli stranieri ( a cui è dedicata la guida) non considerino questi aspetti degni di nota o “culturali”.
La quarta parte descrive il Giappone contemporaneo: la religione, la politica, la costituzione e il sistema elettorale, i mass media, il lavoro etc
Nella totalità un libro curioso.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:09]
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18/09/2008 12:04



TITOLO: Il giapponese a fumetti, corso base di lingua giapponese attraverso i manga
AUTORE: Marc Bernabè
CASA EDITRICE: Kappa Edizioni
PAGINE: 291
COSTO: 22 €
ANNO: 2006
FORMATO: 26 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Ci deve essere anche un numero 2 di questo volume (viene pubblicizzata la sua prossima uscita in questo stesso libro), che cercherò di recuperare, c’è anche un libro di esercizi, che posto di seguito.
Non sono in grado di valutare se questo libro possa effettivamente aiutare ad imparare il jappo da autodidatta. Quindi mi limiterò a riportare parte della descrizione presente sul libro:

Il giapponese a fumetti è un corso base di giapponese nuovo e divertente, ideale per chiunque voglia avvicinarsi all’affascinante cultura del Paese del Sol Levante attraverso lo studio della lingua nipponica.
Questo libro utilizza situazioni presenti nei popolari fumetti giapponesi come altrettanti esempi di uso quotidiano della lingua. In trenta lezioni, si possono imparare i fondamenti della lingua giapponese scritta e parlata in modo chiaro, semplice e intrigante.
Il corso è ricco di esempi e di esercizi ed è completato da un pratico dizionario di 160 kanji fondamentali.


[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:12]
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Post: 9.854
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18/09/2008 12:05



TITOLO: Il giapponese a fumetti, esercizi 1
AUTORE: Marc Bernabè
CASA EDITRICE: Kappa Edizioni
PAGINE: 94
COSTO: 16 €
ANNO: 2008
FORMATO: 26 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Anche qui riporto la descrizione del libro:

Questo quaderno di esercizi include oltre 150 attività complementari, divise in sei parti, che vi aiuteranno a fare pratica e a memorizzare quanto appreso ne “Il giapponese a fumetti”. Potrete così esercitarvi con hiragana, katakana, kanji, oltre che a usare correttamente i vocaboli e la grammatica che avete incontrato nelle pagine del libro stesso.
Il libro è inoltre arricchito da uno spettacolare manga autoconclusivo di 24 pagine creato appositamente per quest’opera: Rakujo. Avrete così un aiuto in più per imparare il giapponese godendovi la lettura del manga.

[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:14]
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17/10/2008 00:42



TITOLO: Underground, racconto a più voci dell’attentato alla metropolitana di Tokyo
AUTORE: Murakami Haruki
CASA EDITRICE: Einaudi
PAGINE: 441
COSTO: 17 €
ANNO: 203
FORMATO: 20 cm X 12 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Penso che tutti hanno avuto qualche informazione sull’attentato con il Sarin (un gas nervino) alla metropolitana di Tokyo il 20 marzo del 1995 ad opera della setta Aum di Shoko Asahara. Causò la morte di 12 persone e l’intossicazione di più di 6000, molte in modo grave.

Copio da Wikipedia per chi non ne ha mai sentito parlare:

Cinque membri dell'Aum Shinrikyo si sono mischiati fra i pendolari della metropolitana, nascondendo il gas nervino sotto forma liquida in sacchetti di plastica, nascosto all'interno di giornali. Giunti in alcune stazioni premeditate, i cinque membri hanno lasciato i sacchetti sul pavimento dei vagoni o delle stazioni forandoli con la punta di alcuni ombrelli che avevano portato con loro. Mentre i cinque membri lasciavano la metropolitana, attesi da complici all'interno di automobili che avrebbero dovuto portarli lontano, il gas si disperdeva nell'aria dando vita all'attentato.
I cinque membri hanno colpito alcune fra le cinque fermate più frequentate della città di Tokyo: la Linea Chiyoda, la Linea Marunouchi, la Ogibuko, la Ikebukuro, la Naka Meguro, L'attacco alla Naka Meguro è stato il più pericoloso, dato che ha causato la morte di 8 persone su 12 e il ferimento grave di altre 275.
I vari attacchi si sono svolti quasi contemporaneamente fra le 7:50 e le 8:11 del mattino (ora locale).


Comunque il libro non si sofferma sulle motivazione della strage e non è neppure un’inchiesta che sveli le parti oscure di essa. Semplicemente l’autore ha incontrato ed intervistato decine delle vittime e dei parenti, nel caso di quelle decedute. Facendosi raccontare come fu quella mattinata (prima, durante e dopo l’attentato) e cosa hanno patito dopo l’attentato, la rabbia, il dolore (sia fisico che emotivo), le menomazioni, i problemi nati a lavoro o in famiglia.
In molti punti direi che le interviste sono abbastanza commoventi. Si può leggere della vita quotidiana di una Office Lady o di un Salary Man, l’ora della sveglia, il tragitto in metrò, cosa avevano fatto il giorno prima, ma molte volte i racconti riguardano anche periodi più ampi della vita di chi ha subito l’attentato.
In una seconda parte l’autore intervista anche alcuni adepti alla setta Aum, nessuno di questi ha partecipato in nessun modo all’attentato. Secondo me questa parte è meno interessante della prima, comunque si integra bene con i racconti delle vittime.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:16]
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03/12/2008 22:23



TITOLO: Generazione Goldrake
AUTORE: Gianlorenzo Barollo
CASA EDITRICE: (?)
PAGINE: 64
COSTO: 6 €
ANNO: 2008
FORMATO: 24 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Questo è un breve libro scritto col cuore, non troverete nuove informazioni, ma molti ricordi per chi visse quel periodo. Non si parla solo di Goldrake, anche se è il tema principale, vengono raccontati anche alcuni degli altri robottoni, ma in particolare viene ben reso quel clima, i giochi, la scuola, i film, la tv etc.

Riporto integralmente da pagina 4 del libro:

“Una sala da pranzo nel cuore della Lombardia al limitare della cena. Compiti finiti o quasi. Sul fornello una pentola, vapori di sugo nell’aria e tintinnare di posate per il rito dell’apparecchiamento. I ragazzini indugiano svogliati, scansando il richiamo alla deposizione di forchette e tovaglioli. Gli occhi indagano la Guida tv, bibbia tascabile dell’intrattenimento serale. Sfogliano le pagine dalla quadricomia leggermente sbavata, zeppe di orari e titoli in caratteri microscopici, foto formato santino e succulenti scampoli di trama. Obbiettivo: costruire il palinsesto serale.
I ragazzini parlottano: già a scuola si vociferava di un nuovo cartone animato, una novità accompagnata da una ventata di critiche. Si dice che è un “cartone” che parla di ufo, ma ci sono mostri che si sparano e si ammazzano. La mamma interviene: “Roba da bambini, voi siete grandi ormai”. E’ vero. Dieci e otto anni, parecchie ore di tv e film all’attivo, gesta disneiane ormai ripudiate come infantili per rincorrere i film di guerra e avventura: Steaven Spilberg aveva sfoderato “Lo squalo” e George Lucas aveva fatto il botto col primo “Guerre stellari”. Inoltre il primo “invasore” nipponico, la pastorella Heidi, non era piaciuto granchè: troppo lacrimoso. Meglio ancora l’astuzia di Vicki il vichingo e la gioiosa anarchia dei Barbapapà.
Del resto le trame dei cartoni animati, dopo l’urlo rabbioso di Sandokan, sembrano arrancare ripsetto alla variegata proposta di sceneggiati e telefilm: fantascienza, mistero, polizieschi, commedie serviti nel formato del piccolo schermo. Ossia il carisma gigione di “Attenti a quei due”, l’angoscia minacciosa dell’invasione di “UFO”, gli enigmi avventurosi di “Spazio 1999”, il “ciupa” autoironico del tentente “Kojak” e poi lo stiloso “Happy Days”, la scoppiettante famiglia Bradford ecc.
Intanto il babbo pendolare rientra a casa dopo la scarpinata dalla stazione. Saggiamente non dà peso alla disputa, basta che gli venga assicurato almeno un tg serale. Così va a prepararsi per la cena raccomandando un aiuto per la mamma. Ma l’ora X s’avvicina. Su Rai uno il telefilm già iniziato. Gli interrogativi e le esortazioni si accavallavano. “Dai, vediamo come va a finire, l’abbiamo visto fin qui”. “Ma sta per cominciare l’altro, almeno guardiamo com’è”. A quel punto nella concitata spola da un canale all’altro – rigorosamente senza telecomando- irrompono squillando le fanfare di Vince Tempera: Tataratat. “Ufo robot, ufo robot”. Le sirene colpiscono col loro canto: La sigla incanta con un incalzare rutilante di colorati e pittoreschi personaggi che volteggiano e colpiscono. Combattimenti di robot all’arma bianca, dischi volanti e raggi distruttori per una sarabanda soltanto apparente. Dietro si cela una regia misurata nello sforzo, ma tesa al massimo della spettacolarità. I dubbi sono fugati, la famiglia è riunita: davanti il piatto fumante, lo sguardo prigioniero delle gesta di Goldrake.


A parte qualche errore, tipo la famiglia Bredford, che arrivò dopo, o il colore dei personaggi, le tv erano in bianco e nero, direi che è più o meno quello che successe in casa.
Tenendo conto del prezzo esiguo per i tempi che corrono, solo 6€, questo libricino merita l’acquisto.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:18]
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04/12/2008 00:21



TITOLO: Mazinga, da Mazinga Z a Mazinkaiser:l’epopea di un guerriero robot, volume 2 della collana “I love anime”
AUTORE: Alessandro Montosi
CASA EDITRICE: Iacobelli
PAGINE: 124
COSTO: 14,5 €
ANNO: 2008
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Libro molto esauriente sui 2 Mazinga (scritto da un vero esperto del genere, non di certo inventatosi appassionato) e con accenni base sugli altri “Mazinga” naganiani. Contiene varie chicche sia sulle versioni anime che sulle versioni manga, ma la veste grafica del libro ne rende difficoltosa visivamente la lettura. Anche la presenza di moltissime foto a colori diminuisce di molto la superficie leggibile.
Probabilmente, pur meritando di essere acquistato anche da un lettore già a conoscenza di queste tematiche, potrebbe essere maggiormente goduto da chi non ha più toccato l’argomento robottoni da quando era bambino/ragazzino.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:20]
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Post: 9.854
Città: MILANO
Età: 54
Sesso: Maschile
04/12/2008 16:12



TITOLO: Lady Oscar, amori segreti ed epiche battaglie, volume 3 della collana “I love anime”
AUTORE: Davide Castellazzi
CASA EDITRICE: Iacobelli
PAGINE: 124
COSTO: 14,5 €
ANNO: 2008
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Buon libro monografico sull’eroina franco-jappo. Contiene informazioni su tutte le opere a lei dedicate, in ordine cronologico: il manga, il film live, l’anime, le rappresentazioni del teatro Takarazuka, le versioni cartacee autoctone italiane. Contiene numerose (forse fin troppe) testimonianze di fans della serie di tutte le età, dai minorenni agli ultra 40enni. Anche questo libro (come il suo gemello sui Mazinga) è zeppo di foto e la sua lettura risulta visivamente problematica. Probabilmente non aggiunge nulla al saputo, però, nella sua brevità, è una buona opera. Un appassionato poco informato sul genere troverà di certo questo libro più interessante di chi attinge da internet le informazioni.
[Modificato da La Visione 11/10/2009 18:21]
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