...volevo sapere se avevate mai visto questo anime..o letto il manga..
..parla della storia di un bambino di hiroshima, Gen, e della bomba atomica...
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In Hadashi no Gen, tradotto in Italia come "Gen di Hiroshima" (letteralmente "Gen dai piedi scalzi"), il mangaka Nakazawa Keiji racconta, visti attraverso gli occhi del giovane Gen, gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale per il Giappone, la tragedia della bomba atomica e i difficili giorni della ricostruzione.
Il manga è evidentemente autobiografico (nel 1945 Nakazawa aveva sei anni e viveva a Hiroshima) e rappresenta non solo una condanna di tutte le guerre e delle armi nucleari, ma anche dei pregiudizi e della violenza a cui furono sottoposti i giapponesi contrari alla guerra e i coreani sconfitti dall'impero giapponese. Il militarismo nipponico stride con l'universo dei bambini e della gente comune.
Un manga estremamente realistico e drammatico, quindi, in cui ogni avvenimento, dai piccoli gesti quotidiani all'esplosione dell'atomica, viene trattato con partecipazione e importanza.
Il tratto di Nakazawa è semplice e un poco rigido, ma estremamente efficace, dettagliato negli sfondi e molto attento alle espressioni dei personaggi, mentre le tavole beneficiano di vignette pulite e precise che scandiscono perfettamente lo svolgimento dei fatti.
Serializzato originariamente su Shuukan Shounen Jump nel 1972-73 (
l'intera storia sfiora le duemila pagine), questo manga è stato poi raccolto in volumi che hanno venduto più di due milioni di copie.
Dal manga sono stati tratti un film dal vivo e un film di animazione.
E' stato pubblicato anche in molti paesi occidentali.
In Italia, è in corso di pubblicazione nell'edizione Planet Manga,
in volumi di circa 300 pagine, con un'introduzione di Art Spiegelman che dice, tra l'altro:
"Gen è uno di quei pochi fumetti che oggi sono in grado di compiere una magia: far nascere quei piccoli segni sulla carta dalla vita vera. Questa intensa e straziante storia brucerà nella vostra memoria come un cratere radioattivo e non potrete più scordarvela.
Sempre dall'edizione italiana, riportiamo il commento di Robert Crumb:
Nakazawa sarà considerato uno dei maggiori artisti del nostro secolo, perché ci racconta la verità in modo diretto, semplice, con una semplicità molto umana.
Gen sta per "radici", ma anche "fonte", come spiega l'autore:
Ho chiamato il mio eroe Gen nella speranza che possa diventare la radice, ovvero la fonte, che dia nuova forza alla prossima generazione di esseri umani."
tratto da:.nipponico.com
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Il manga, in sè, non sarebbe nulla di eccezionale: il fine pedagogico inficia non poco la narrazione ed alcune scene comiche e infantili sembrano cadere a sproposito nell'atmosfera plumbea creata da Nakazawa, risultando difficilmente comprensibili per un occidentale. I disegni, poi, risentono del tempo (Barefoot Gen fu pubblicato in forma seriale tra il 1972 ed il 1973 su Shukan Shonen Jump). Ma è una testimonianza, cruda e spietata, di chi ha vissuto quest'incubo infernale: un tentativo di mostrare gli abissi più profondi dell'umanità e nel contempo fornire un briciolo di speranza per il futuro.
da:stanza101.com
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ATTENZIONE!! IL SEGUENTE VIDEO E' SCONSIGLIATO ALLE PERSONE SENSIBILI (e proibito ai minorenni di 14 anni)(vi sono immagini crude)
[Modificato da djufo 28/06/2009 22:51]