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Giapponeserie, un antropologo tra uomini e spiriti lontani

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2013 18:07
OFFLINE
Post: 9.854
Città: MILANO
Età: 54
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:07

Antonio Marazzi


TITOLO: Giapponeserie, un antropologo tra uomini e spiriti lontani
AUTORE: Antonio Marazzi
CASA EDITRICE: Unipress
PAGINE: 405
COSTO: 26€
ANNO: 2001
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Raro nelle librerie di Milano

Il saggio è composto da otto capitoli, ed in ognuno dei quali l'autore affronta un tema diverso, analizzando innumerevoli aspetti della filosofia, della religione e della società giapponese. I paragrafi di ogni capitolo sono abbastanza brevi, e prendono spunto molto spesso da consuetudini comuni, riti, festività, usanze.
Il linguaggio è comprensibile anche per un non antropologo, tranne per l'ultimo capitolo, che forse vuole essere la conclusione dei precedenti sette, ed è scritto in maniera più complessa.
Gli argomenti trattati sono veramente molti, ed è impossibile riportarli tutti. Purtroppo l'indice non aiuta ad individuare i soggetti analizzati, in quanto nel titolo quasi mai è ben specificato il tema.
Capita che un aspetto trattato sia poco approfondito, inoltre il libro fu scritto nel 2001, quindi tutte le questioni economiche e riguardanti il mondo del lavoro non sono più attuali.
All'interno di un capitolo può capitare che ci si perda un po' il filo logico del tema trattato, in alcune occasioni si tende a saltare un po' troppo di palo in frasca.
Detto ciò, secondo me, il saggio merita di essere letto.

Capitolo 1: Cinque secoli di esotismo (4 paragrafi)
Si affronta la questione “dell'esotismo”, cioè la visione, talvolta contorta, della cultura asiatica con occhi occidentali. In particolare viene spiegata la nascita delle “giapponeserie” di fine 800, oltre alla difficoltà per un occidentale di comprendere il Giappone e il pensiero asiatico in generale.

Capitolo 2: Esotismi vecchi e nuovi (12 paragrafi)
Il termine “giapponeserie” deriva dal francese “japonaiseries”, cioè le espressioni della cultura giapponese, specialmente di quella estetica.
In questo capitolo si accenna alla crisi economica tra il 1990 e il 2000, preannunciando una futura ripresa ed espansione dei consumi, cosa che nel 2013 non è ancora capitata...

Capitolo 3: Kitsune, la volpe (5 paragrafi)
Il culto di Hinari e della volpe sul monte Hinari a Fushimi: pratica, storia, significati, attualità.

Capitolo 4: Villaggio, città, metropoli (24 paragrafi)
L'autore nel 1983 svolse un viaggio di studi in Giappone. Venne prima ospitato nel villaggio di Harushi nel Tohoku occidentale (539 abitanti), poi andò a risiedere nella città di Chichibu (62000 abitanti), ed infine a Tokyo.
Questi tre diversi luoghi permettono allo studioso di spiegarci le differenze socio-economiche della struttura sociale giapponese.
Secondo l'autore gli obblighi sociali verso l'azienda in cui si lavora e i colleghi è più forte a Tokyo, e va a diminuire di importanza man mano che la città è più piccola (Chichibu, Haruishi). Nel villaggio gli obblighi verso l'azienda sono sostituiti da quelli verso la famiglia e la comunità.
A Tokyo lo studio lascia largo spazio alla descrizione dell'organizzazione del lavoro di 3 fabbriche, dubito che nel 2013 queste considerazioni abbiano ancora molto valore.

Capitolo 5: Tokoro, il tempo – luogo (31 paragrafi)
Il capitolo affronta da molteplici punti di vista il concetto di “tokoro”.
Da pagina 135: “La parola tokoro, in giapponese, viene usata comunemente per collocare il fatto o l'azione espressi in una frase, in senso spaziale (luogo) oppure temporale (momento), a seconda delle intenzioni di chi parla o scrive; e dal contesto si comprende quale è il contesto scelto... le due dimensioni non vanno intese separate, secondo l'uso che noi facciamo abitualmente dei due termini corrispondenti alla nostra lingua.”

Capitolo 6: Energia in movimento (14 paragrafi)
Il sesto capitolo rimane sul tema filosofico/religioso, concentrandosi sulla sacralità che i monti hanno per la società giapponese.
Ecco alcuni argomenti trattati: asceti, yamabushi, pratiche ascetiche, pellegrinaggi, astinenze, lo shugendo, la purificazione, il circuito degli 88 templi.

Capitolo 7: Tempo degli uomini, degli spiriti, degli antenati (52 paragrafi)
Questo capitolo affronta le festività religiose, buddiste, shintoiste ed anche cristiane. Ma anche le superstizioni sui giorni, mesi ed anni fausti ed infausti. In pratica è un vademecum sulle scadenze religiose giapponesi.

Capitlo 8: Sincronie, sintopie e armonie (14 paragrafi)
L'ultimo capitolo è il più complesso, e l'unico che fondamentalmente non ho capito.


Dato che riportare tutto l'indice sarebbe un lavoro improbo per le mie povere dita... ho fatto le scan delle 3 pagine dell'indice:









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