Alura, devo premettere che il genere NON è prettamente il mio.
Quindi mi interessa confrontarmi con questo tipo di produzione.
Spero (alla lunga) di non devermi ricredere o disaffezionare.
La prima opinione, è comunque UNA CONFERMA di quella che era la mia idea distaccata e iniziale.
Trovo che sia un ottimo prodotto sotto moltissimi punti di vista.
Innanzitutto NON è per nulla un cartone "facile" o di natura commerciale.
E'una di quelle opere che vogliono DIRE QUALCOSA.
In tutto questo, bisogna ovviamente essere predisposti anche da questa parte ad ascoltare.
E' un anime che punta molto sulla narrazione e sulla narrativa.
Credo sia evidente fin dall'inizio che sia una sorta di romanzo, che difficilmente darà soddisfazione
con ogni singolo episodio, ma regalerà qualcosa solo con ala completezza d'insieme di tutto il racconto.
E'una di quelle serie che SOLO ALLA FINE rivelerà la sua bellezza e complessità.
Bisogna quindi trovare la voglia di visionarla in toto.
Una fruizione "parziale" sono sicuro NON riesca a trasmetterne contenuti e messaggio in pieno.
Mi auguro che gli autori abbiano dato una mano in questo compito allo spettatore (noi).
Graficamente, ha un'estetica davvero curata.
E' un chara molto personale e "anonimo", che non ha bisogno di ricorrere ai canoni che piacciono tanto al pubblico giapponese.
Ma questo non gli impedisce di avere un impatto delicato e molto realistico.
I personaggi sembrano fotografie di quello che noi potremmo essere.
Non caricature figherrime di quello a cui vorremmo assomigliare...
Inoltre (ricollegandomi a quanto diceva il BIONDO) è un anime che prende a piene mani dalla cinematica registica.
E' un anime che vive di silenzi, di ottica, di lunghe carrellate, di paesaggi... e cose non dette.
A volte può effettivamente risultare "macchinoso", soprattutto se ci si aspetta una space-opera eroica.
Macchinoso forse sì, ma secondo me mai noioso.
Perché questa è un epopea dei "reietti", degli sfigati... della "mezza" sezione.
Vuole essere uno spaccato estremamente NORMALE, fatto di protagonisti estremamente comuni.
Ognuno diverso, ognuno con la propria storia da raccontare.
Mi sembra tanto che ogni elemento in questa serie, sia una piccola pennellata... all'interno di un grande affresco.
Come accennavo precedentemente, guardare il quadro prima di averlo terminato non ne rende la bellezza.
Bisogna davvero aspettare che ogni tassello sia al suo posto.
Mi ricorda moltissimo il modo di ritrarre la realtà di JIro Tanuguchi, mangaka molto poetico e particolare.
Vabbè, direi che ho detto davvero tutto per adesso... e pure troppo, forse.
Ultima menzione, il DOPPIAGGIO italiano.
In questo caso, direi che si può davvero parlare di "croce e delizia".
CROCE perché alcune voci sono davvero troppo diverse dalla controparte nipponica.
DELIZIA perché sono davvero bravissimi e riescono lo stesso a caratterizzare i personaggi.
Da un pò seguo SCATTORIN, e devo dire che sta dimostrando una versatilità incredibile.
Altremodo bravissimi i soliti Bertorelli, Demma, Calindri, Balbi e DePalma.
Ma ho comunque visto che la serie è PIENA di voci notissime, anche se molte verranno più avanti.
[Modificato da Whasango 07/04/2010 01:17]