Scritto da: -Ransie- 19/03/2006 13.46
Capisco che Nizzi possa aver stancato, ma dire che l'ultima di Mefisto sia insipida e noiosa non si può sentire. Magari non regge il confronto con le vecchie storie, ma non si può dire che sia brutta, non esiste proprio (cit.)
E poi è un piccolo capolavoro anche solo per le tavole di Villa
Eh eh! Io rimango dell'opinione, inoltre, alcuni mesi più tardi, lessi su Fumo di China un articolo di Franco Spiritelli che era ben in linea con ciò che già pensavo dopo aver letto il lungo episodio.
Ne trascrivo alcuni significativi passaggi :
"Tra i molti colpi a vuoto sparati da Tex negli ultimi anni, quello del ritorno di Mefisto è destinato a restare negli annali.
Quello che poteva essere un vero evento viene banalizzato da una esposizione che più lineare ( e pedante ) non si può, che il lettore non si scervelli, per carità.
E pensare che il meccanismo per far tornare il vecchio furfante è tutt'altro che disprezzabile. Ma invece di tenerselo come asso nella manica viene spiattellato subito, così come Tex viene indotto a pensare a Mefisto già a pagina 43 ( in una storia di 364 pagine! ), prima ancora della sua resurrezione.
E via passo passo, senza mai un brivido di novità, secondo un copione collaudato, mai però così mal realizzato.
Lo stregone poi, per attirare l'attenzione di Tex, provoca la distruzione di alcune diligenze.
E qui un altro passo falso : davanti al primo indizio che Tex e Carson incontrano fiutano subito lo zampino di Mefisto!
Non esageriamo : è vero che il malvagio ha compiuto cose notevoli e che erano stati preavvertiti, ma qui si parla di una resurrezione che i due pard accettano con una facilità insultante!
I nostri entrano in azione solo a pagina 84 del secondo albo ( cioè dopo 189 tavole! ) nella persona di Carson, coinvolto in una rissa da saloon che è in realtà un tranello che ne provocherà la cattura.
Da lì in avanti i complici di Mefisto ( lui non fa praticamente niente ) catturano ad uno ad uno i pard di Tex, che ci fanno veramente una pessima figura.
Dapprima Tiger e Kit cadono in una banale imboscata affrontata senza un minimo di elementare prudenza, poi Tiger reitera, con un vero comportamento da idiota, facendosi catturare come un allocco.
Di seguito si tocca veramente un apice poichè Tex, uso a raccontare ai lettori tutti i suoi piani mediante l'intermediazione dei suoi ( stupidi? ) compagni, stavolta si trova in grave imbarazzo perchè sono stati catturati tutti.
Ma niente paura, il nostro rimedia ripassando mentalmente ciò che intende fare!
Terribilmente deludenti i complici di Mefisto : niente indiani fantasiosi o popoli mitici, solo una banda di robusti tagliagole senza troppo cervello, la classica "carne da cannone".
Sgominati in fretta, non si fanno ricordare.
E quando Tex irrompe, finalmente, nel suo covo, che ci s'immagina estremo baluardo costellato di trappole e tranelli, Mefisto cosa fa? Scappa!
Gli eventi vengono narrati in modo pedante, salvo poi accorgersi a pagina 180 che tutto deve ancora accadere e lo spazio stringe : ecco dunque l'esigenza di mettere insieme un po' di cattivi credibili, fargli sostenere un paio di scontri, creare qualche intoppo verosimile e poi sciogliere i nodi in un finale scoppiettante. Che purtroppo solitamente non c'è."
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