Ho rivisto dopo tanti anni il film di Scorzese prendendo l'inserto da REPUBBLICA...
Se devo dire la verità mi ha lasciato un pò perplesso. E' considerato una pietra miliare del cinema ma io l'ho trovato un pò confuso dal punto di vista della sceneggiatura.
Per gran parte del film sembra che la chiave della frustrazione di DeNiro sia il marcio che circonda la società e quindi si allena e si prepara per l'attentato contro un elettore, che in realtà non è il Presidente e che quindi ha poco a che vedere con i suoi problemi. Fallisce l'attentato e subito dopo va a fare la carneficina nell'albergo dove batte Jody Foster...
Sembra quasi che non contento di non essere riuscito a far fuori il politico, ripieghi la sua rabbia contro i maniacci che non hanno nulla a che vedere con il suo progetto iniziale.
Ci sono queste 2 storie parallele che mi lasciano poco convinto. Inoltre si calca troppo secondo me sull'atteggiamento da sempliciotto stile "Stallone" che DeNiro ha in tutto il film, anche se lui fa la sua parte in maniera perfetta.
Voi cosa ne dite?
[Modificato da =Marin= 28/08/2005 12.03]