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L'Emilia in Vino

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2012 15:04
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SEGUACE DI OXIDO
05/02/2012 14:44

Lambrusco principalmente...
pensando a cosa posso fare per questa casuccia ... mi viene in mente di parlarvi del vino che bevo...seleziono prima e bevo...

Al momento sto bevendo dei Lambruschi...e vi riporterò alcune mie impressioni...


ringrazio il sito dei cibi tradizionali di Modena /Modena tradition food per la spiegazione delle varietà di lambruschi dop che sto per allegare...questo per farvi capire meglio che sono vini di gusto diverso nonostante siano elencati tutti come secchi, non hanno lo stesso impatto al palato


Negli anni si sono codificate quattro tipologie di Lambrusco, che si distinguono per i differenti vitigni e per le diverse caratteristiche organolettiche:
il Lambrusco di Sorbara,
il Lambrusco Salamino di Santa Croce,
il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro,
il Lambrusco di Modena.

i primi tre possono essere cru...ovvero 100%monouvaggio, il quarto è un taglio del primo con il terzo.

Lambrusco di Sorbara - Si ricava dall'omonimo vitigno, il grappolo è a forma conica con acini sferoidali del diametro che spesso non supera i pochi millimetri. A compensare la scarsa produzione è la elevatissima qualità dell'uva. Ha colore rosso rubino chiaro, con spuma leggermente rosea ed è il più chiaro delle tre varietà; dal caratteristico profumo di violetta; il sapore delicato, leggermente aromatico e fruttato; da consumarsi giovane.
Per facilitarne la fecondazione, il Sorbara viene coltivato con una certa percentuale di Lambrusco Salamino, insieme nello stesso vigneto.


Lambrusco Salamino di Santa Croce - Deriva essenzialmente dall'omonimo vitigno, anche se è possibile, a livello di impianto del vigneto, la presenza di altri Lambruschi, Ancellotta e Uva d'Oro. Il grappolo è piuttosto piccolo di forma cilindroconica, gli acini di grandezza non uniforme con buccia pruinosa blu-nerastra spessa e consistente. La produzione è ricca e costante. Ha colore rosso rubino carico, con spuma dagli orli violacei; il profumo è fresco, persistente, fruttato; gusto armonico, leggermente acidulo, con moderata alcolicità. Vino non impegnativo, ben si sposa con pasta asciutta e con arrosti di carne bianca o di maiale.

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro - Come per il Lambrusco Salamino, la base ampelografica prevista all'impianto dei vigneti per il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro consente l'utilizzo di altri vitigni di Lambrusco oltre all'Uva d'Oro ed al Malbo Gentile. Il grappolo è spargolo di forma conica con acini sferoidali di colore blu scuro o nerastro, pruinosi, con buccia consistente e polpa mediamente succosa. Il vitigno è sufficientemente robusto e adatto a coltivazioni contenute, maturazione tardiva. Di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei, profumo vinoso intenso, fruttato, complesso; di sapore sapido, leggermente fruttato, con piacevole retrogusto amarognolo. Tra i Lambruschi DOP, è il più pieno e corposo, indicato per paste al forno, arrosti, salumi. La versione amabile può essere consumato come aperitivo o per accompagnare i dolci tipici di Modena.

Lambrusco di Modena - L’origine storica della menzione “Modena” o “di Modena” è sicuramente nota nella metà del 1800 grazie alla metodologia produttiva che consisteva in un uvaggio dei vari lambruschi tradizionalmente coltivati in provincia di Modena. Il vino ottenuto veniva denominato “Lambrusco di Modena” in quanto nome della città capoluogo di provincia. I consistenti e significativi risultati commerciali, consolidatisi in oltre un secolo di attività, hanno reso il “Lambrusco di Modena” il vino più rappresentativo e tra i più qualificati del’enologia provinciale, al punto che, per la sua fama, al pari del Lambrusco di Sorbara, del Lambrusco Salamino di Santa Croce e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, ha ottenuto il riconoscimento della D.O.P. (tutto cio mi pare pomposo)

ma ora avrete meglio compreso i DOP di cui vi parlero in seguito abbinati alle cantine di produzione di cui ho degustato il prodotto.
[Modificato da simopaini 05/02/2012 15:16]


... e non ho niente da dire
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05/02/2012 14:47

io ho scoperto di prediligere i rossi frizzanti
non amo i fermi

Ho assaggiato a dicembre un frizzantino malvasia bianco fatto in casa che col frmaggio era semplicemente divio (appunto)

da quasi astemio devo dire che negli ultimi mesi ci ho dato dentro..:/
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05/02/2012 14:57

a meno di 10 km da casa
dal 1889 sorge una cantina...
Cantina Barbolini
il paesino in cui sorge è piccolino, di nome Casinalbo.

le produzioni di questa azienda sono molteplici, nella mia gita di sabato ho acquistato 5 tipi diversi di Lambruschi...

quello che ho stappato oggi è il Biorosso



Lambrusco Grasparossa di Castelvetro biologico Doc ricavato esclusivamente da uve di Grasparossa di Castelvetro.

Come tutti i Lambruschi si sposa bene con i piatti emiliani, ricchi di condimento (spesso grassi).

Mi sento di consigliare la bottiglia. A me è piaciuta.
il prezzo della bottiglia in cantina è 4.30 euro

on line...un sito 5.17 un altro 9.15, forse risparmiate se ve lo spedisco io...comunque il prezzo puo aiutare per orientarsi in enoteca





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SEGUACE DI OXIDO
05/02/2012 14:58

Re:
nexstar, 05/02/2012 14.47:

io ho scoperto di prediligere i rossi frizzanti
non amo i fermi

Ho assaggiato a dicembre un frizzantino malvasia bianco fatto in casa che col frmaggio era semplicemente divio (appunto)

da quasi astemio devo dire che negli ultimi mesi ci ho dato dentro..:/




ne hai un altra boccia?


... e non ho niente da dire
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05/02/2012 15:01

eh era al lavoro e non era mio

ma lo ricordo con tanto affetto (e affettato caseario)
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05/02/2012 15:04

il secondo che mi sento di consigliarvi di questa cantina è il LANCILLOTTO



Sempre un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc... secco
(non biologico) ottenuto però con uve dello stesso vitigno antico.

corposo e piacevole... la bottiglia non dura molto in tavola.



prezzo in cantina 3.80 euro
prezzo on line 5.13 euro


... e non ho niente da dire
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