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La poesia erotica

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    vagaBIONDO reloaded
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    00 02/04/2009 01:54
    Eh eh, parliamo di porcate e zozzerie varie, di cazzi fiche culi e tette, ma armoniosamente, esimi poeti, hanno messo in versi cose che se le dico io sono un porco, se le dicono loro son dei grandi poeti...
    Cmq scriviamo in questo topic le poesie erotiche dei grandi poeti del passato e del presente, e se ne avete scritta qualcuna, postatela pure.
    Comincio con 2 poesie del Vate

    Gabriele D'Annunzio
    ARGENTEA


    Quando prona, co'1 ventre ne l'arena,
    nuda si lascia a'1 conquistare lento
    de le maree, non dunque a luna piena
    ella è una grande statua di argento?

    Venere Callipige in una oscena
    posa. Scolpiti ne'1 tondeggiamento
    de' lombi stan due solchi; ampia la schiena
    piegasi ad un profondo incavamento.

    Cresce il flutto e la bagna. Ella si scuote
    io a'1 senso di quel gelido contatto
    e di piacer le vibrano le terga.

    Il flutto su la faccia la percuote;
    ma rimane godendo ella in quell'atto
    fin che l'alta marea non la sommerga.

    G. D'Annunzio
    MIA CRUDELE AMICA


    Perché, perché, o mia crudele Amica
    non vi lasciate mettere l'Uccello
    in quella ricca e opulenta fica
    che nel suo genere è il perfetto bello?

    Vorrei essere davvero una formica
    per entrare quatto quatto in quel corbello:
    sapete, non m'importerebbe mica
    di restar preso nel cresputo vello.

    Voi fareste addolcir qualunque amaro
    noi tutti quanti ripetia in coro:
    Voi siete qualche cosa di ben raro

    Portate di bellezze un gran tesoro
    via, via, prendere un pugno di denaro
    e lasciatemi entrar nel vostro foro
    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
    è un triangolo di pelo

    Biondo, una vita per la topa !!



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    Viki-07
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    00 02/04/2009 01:57
    vorrei avere un dio anche io...questa era proprio da illuminazione mistica...

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    Viki-07
    Post: 2.621
    Sesso: Femminile
    00 02/04/2009 02:05
    cito da Kundera ("la Lentezza")


    "Il buco del culo. Si può chiamarlo in un altro modo, per esempio come Guillaume Apollinaire: la nona porta del corpo. Della sua poesia sulle nove porte del corpo della donna esistono due versioni: la prima, Apollinaire la inviò alla sua amante Lou in una lettera scritta in trincea l'11 maggio 1915; la seconda la inviò dallo stesso luogo a un'altra amante, Madeleine, il 21 settembre dello stesso anno. Le due poesie, belle entrambe, sono diverse per ideazione ma hanno identica struttura: ogni strofa è dedicata a una delle porte del corpo dell'amata: un occhio, l'altro occhio, un orecchio, la narice destra, la narice sinistra, la bocca, poi, nella poesia per Lou, "la porta delle tue natiche", e, infine, la nona porta, la vulva.
    Ma nella seconda poesia, quella per Madeleine, interviene alla fine un curioso scambio di porte.



    ed ecco le due versioni:


    Guillame Apollinare è al fronte, nella guerra 15-18; da lì invia a due donne diverse, Lou e Madeleine, a breve distanza di tempo, le due versioni de "Le nove porte" non immaginandio di certo che dopo pochi anni tutto il mondo avrebbe scoperto che era stato un tantino ...paraculo.....

    Le nove porte ( per Lou)

    Sogno d'averti notte e giorno fra le braccia
    odoro la tua anima che sa di lillà

    O porte del tuo corpo
    sono nove e le ho aperte tutte
    o porte del tuo corpo
    sono nove e per me si son tutte richiuse

    Alla prima porta
    la Chiara Ragione è morta
    fu ti ricordi il primo giorno a Nizza
    il tuo occhio di sinistra scivola come una biscia
    fino al mio cuore
    e ancora si riapra la porta del tuo sguardo di sinistra

    alla seconda porta
    tutta la mia forza è morta
    fu ti ricordi in una locanda a Cagnes
    il tuo occhio di destra palpitava come il mio cuore
    le tue palpebre battono come batte la brezza un fiore
    e ancora si riapra la porta del tuo sguardo di destra

    alla terza porta
    ascolta batter l'aorta
    e tutte le mie arterie gonfie soltanto del tuo amore
    e ancora si riapra la porta del tuo orecchio di sinistra

    alla quarta porta
    ogni primavera mi scorta
    e teso l'orecchio ascolta dal bel bosco
    salire questa canzone d'amore e di nidi
    così triste per i soldati in guerra
    e ancora si riapra la porta del tuo orecchio di destra

    alla quinta porta
    è la mia vita che ti regalo
    fu ti ricordi in treno di ritorno da Grasse
    e nell'ombra vicino vicino pian piano
    la bocca tua mi diceva
    parole di dannazione così perverse e tenere
    ch'io mi domando o mia anima ferita
    come allora potei senza morire udirle
    o parole così dolce così forti che quando ci penso mi sembra di toccarle
    e ancora si apra la porta della tua bocca

    alla sesta porta
    la putrida tua gravidanza o Guerra abortisca morta
    ecco tutte le primavere in fiore
    ecco le cattedrali col loro incenso
    ecco le tue ascelle col loro divivno odore
    e le tue lettere profumate ch'io fiuto
    per ore e ore
    e ancora si riapra la porta della tua narice di sinistra

    alla settima porta
    o profumi del passato che un soffio d'aria trasporta
    effluvi salini davano sapor di mare al tuo labbro
    odore marino odor d'amore sotto le nostre finestre moriva il mare
    e l'odore degli aranci t'avvolgeva d'amore
    tutta rannicchiata fra le mie braccia
    quieta e dolce e tenera
    e ancora si riapra la porta della narice di destra

    all'ottava porta
    due angeli paffuti vegliano su rose tremanti che sopportano
    il cielo delizioso delle tue reni elastiche
    ed eccomi armato d'una frusta fatta di raggi di luna
    gli amorini incoronati di giacinto arrivano a schiere
    e ancora si riapra la porta del tuo sedere

    Alla nona porta
    bisogna che che l'amore stesso ne sorta
    vita della mia vita
    mi unisco a te per l'eternità
    e attraverso l'amore perfetto e senza collera
    giungeremo nella passione pura o perversa
    come meglio si vorrà
    a saper tutto a veder tutto a udire tutto
    ho rinunziato a me stesso nel segreto profondo del tuo amore
    o porta ombrosa o porta di vivo corallo
    fra le due colonne di perfezione
    e ancora si riapra la porta che le tue mani sanno così bene aprire



    inviata a Lou , dal fronte, in una lettera del 13 maggio 1915





    Le nove porte ( per Madeleine)


    Questo poema è per te sola Madeleine
    è uno dei nostri primi componimenti del nostro desiderio
    è il nostro primo poema segreto
    Oh amore mio
    Il giorno è dolce e la guerra è così dolce! Se si dovesse morirne!!!

    Tu l'ignori mia vergine? nel tuo corpo ci sono nove porte
    ne conosco sette e due mi sono celate
    ne ho prese quattro vi sono entrato non spero più di uscirne
    poiché sono entrato in te attraverso i tuoi occhi stellati
    e attraverso le tue orecchie con le Parole a cui comando e che sono la mia scorta

    Occhio destro del mio amore prima porta del mio amore
    ella aveva abbassato la tenda della sua palpebra
    le tue ciglia erano schierate davanti come i soldati neri
    dipinti su un vaso greco palpebra tenda pesante di velluto
    che nascondeva il tuo sguardo chiaro
    e pesante
    simile al nostro amore

    Occhio sinistro del mio amore seconda porta del mio amore
    uguale alla sua amica e casta e carica di amore come lei
    o porta che conduce al tuo cuore la mia immagine e il mio sorriso
    che splende
    come una stella simile ai tuoi occhi che adoro
    doppia porta del tuo sguardo io ti adoro

    Orecchio destro del mio amore terza porta
    E' conquistandoti che arrivai ad aprire interamente le due prime porte
    Orecchio porta della mia voce che ti ha persuasa
    Ti amo tu che dai un senso all'immagine grazie all'idea

    E tu anche orecchio sinistro tu che delle porte del mio amore sei la quarta
    voi orecchie del mio amore vi benedico
    porte che vi aprite alla mia voce
    come le rose si aprono alle carezze della primavera
    è attraverso di voi che la mia voce e il mio Ordine
    penetrano all'interno del corpo di Madeleine
    io vi entro uomo intero e anche poema intero
    Poema del suo desiderio che fa che anch'io mi ami

    Narice sinistra del mio amore quinta porta del mio amore e dei nostri desideri
    entrerò da qui nel corpo del mio amore
    vi entrerò sottile col mio odore di uomo
    l'odore del mio desiderio
    l'acre profumo virile che inebrierà madeleine

    Narice destra sesta porta del mio amore e della nostra voluttà
    tu che sentirai come la tua vicina l'odore del mio piacere
    e il nostro odore mescolato più forte e più squisito di una primavera in fiore
    doppia porta delle narici Io ti adoro tu che prometti tanti piaceri sottili
    attinti dall'arte dei fiumi e dei profumi

    Bocca di Madeleine settima porta del mio amore
    ti ho vista oh porta rossa abisso del mio desiderio
    e i soldati che vi stanno morti di amore mi hanno gridato che si arrendevano
    Oh porta rossa e tenera.

    Madeleine ci sono due porte ancora
    che non conosco
    due porte del tuo corpo
    misteriose.

    Ottava porta della grande bellezza del mio amore
    Oh mia ignoranza simile ai soldati ciechi in mezzo ai cavalli di frisia
    sotto la liquida luna delle Fiandre in agonia!
    O piuttosto come un esploratore che muore di fame di sete e di amore nella foresta vergine
    Più scuro dell'Erebo
    piùsacra di quella di Dodona
    e che predice una fonte più fresca di Castalia
    Ma il mio amore vi troverebbe un tempio
    e dopo aver insanguinato il sagrato su cui veglia l'affascinante mostro dell'innocenza
    Vi scoprirei e farei sprizzare il più caldo geyser del mondo
    Oh amore mio, mia Madeleine
    io sono già il padrone dell'ottava porta.

    E tu nona porta più misteriosa ancora
    che ti apri tra due montagne di perle
    tu più misteriosa ancora delle altre
    porta dei sortilegi dei quali non oso parlare
    Tu che mi appartieni
    Suprema porta
    A me che posseggo
    La chiave suprema
    delle nove porte
    Oh porte apritevi alla mia voce
    Io sono il padrone della chiave.

    da una lettera a Madeleine dal fronte datata 21 settembre 1915

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    vagaBIONDO reloaded
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    00 02/04/2009 02:09
    Patrizia Valduga
    NEL LUGLIO ALTERO, LUI TENERO AUDACE



    Nel luglio altero, lui tenero audace,
    sensualmente a me lanciava da là:
    prima di sera io ti scopo. Ah.
    Fra trafficar di sguardi dove pace,

    dove l'incompenetrabilità...
    dove il tempo in quest'ombra... Lui tace
    in un empio silenzio a farne fornace.
    Poi apri, m'intima, apri... più dentro già

    si spinge con suo tal colpo segreto.
    Umidore, pare bacio di calore
    su ammucchiarsi d'umano, alto m'accappia.

    O inverni e lirici slanci (con metodo).
    Mi sale... mi scende... io come granata
    esplosa, contusa, to', che si sappia.


    P. Alduga
    RICORDI

    Adesso mi riaffiorano i ricordi:
    ricordi d'uomini, di primavere,
    di estati... Ahia! Tu non baci , mordi!
    ... La prima mano per il mio sedere.


    P.Valduga
    VIENI, ENTRA E COGLIMI
    (titolo decontestualizzante)
    Vieni, entra e coglimi, saggiami provami…
    comprimimi discioglimi tormentami…
    infiammami programmami rinnovami.
    Accelera… rallenta… disorientami.

    Cuocimi bollimi addentami… covami.
    Poi fondimi e confondimi… spaventami…
    nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
    Scovami… ardimi bruciami arroventami.

    Stringimi e allentami, calami e aumentami.
    Domami, sgominami poi sgomentami…
    dissociami divorami… comprovami.

    Legami annegami e infine annientami.
    Addormentami e ancora entra… riprovami.
    Incoronami. Eternami. Inargentami.


    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
    è un triangolo di pelo

    Biondo, una vita per la topa !!



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    Viki-07
    Post: 2.621
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    00 02/04/2009 02:11
    Re:
    vagaBIONDO reloaded, 02/04/2009 2.09:




    P.Valduga
    VIENI, ENTRA E COGLIMI
    (titolo decontestualizzante)
    Vieni, entra e coglimi, saggiami provami…
    comprimimi discioglimi tormentami…
    infiammami programmami rinnovami.
    Accelera… rallenta… disorientami.

    Cuocimi bollimi addentami… covami.
    Poi fondimi e confondimi… spaventami…
    nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
    Scovami… ardimi bruciami arroventami.

    Stringimi e allentami, calami e aumentami.
    Domami, sgominami poi sgomentami…
    dissociami divorami… comprovami.

    Legami annegami e infine annientami.
    Addormentami e ancora entra… riprovami.
    Incoronami. Eternami. Inargentami.




    ma che merdata è? [SM=x53129] [SM=x53129]

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    vagaBIONDO reloaded
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    Re: Re:
    Viki-07, 02/04/2009 2.11:


    ma che merdata è? [SM=x53129] [SM=x53129]




    e io che cazzo ne so? l'ho trovata e la posto [SM=g1595116]
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    Viki-07
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    Re: Re: Re:
    vagaBIONDO reloaded, 02/04/2009 2.14:




    e io che cazzo ne so? l'ho trovata e la posto [SM=g1595116]




    ALMENO LEGGILE LE COSE CHE PRENDI DA INTERNET...tu guardi solo le immagini [SM=x1452788] [SM=x53187] [SM=x53150] [SM=x53126]
    [Modificato da Viki-07 02/04/2009 02:24]

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    vagaBIONDO reloaded
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    Re: Re: Re: Re:
    Viki-07, 02/04/2009 2.23:




    ALMENO LEGGILE LE COSE CHE PRENDI DA INTERNET...tu guardi solo le immagini [SM=x1452788] [SM=x53187] [SM=x53150] [SM=x53126]




    stavolta immagini non ce ne stavano [SM=x53165]
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    vagaBIONDO reloaded
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    00 02/04/2009 02:26
    Verlaine
    OMAGGIO DOVUTO

    Son coricato per lungo sul suo fresco letto:
    è giorno fatto; è più eccitante, più fatto apposta
    per il prolungamento nella luce cruda
    della festa notturna immensamente accresciuta
    per la perseveranza e la rabbia del culo
    e l'attenzione a farsi da solo cornuto.
    È nuda e s'accoccola sul mio volto
    per farsi leccare, perché buono son stato
    ieri ed è - buona lei, aldilà del pensiero -
    il suo regale modo di ricompensarmi.
    Dico regale, dovrei dire divino:
    quelle chiappe, carne sublime, alma pelle, polpa fine,
    linea possentemente pura bianca, ricca, striata d'azzurro,
    quella riga dal prorumo eccitante, rosa scuro,
    lenta, grassa, e il pozzo d'amore, che dire!
    Festino finale, dessert della fica ingozzata, delirio
    della mia lingua arpeggiante sulle labbra come su una lira!
    E ancora quelle chiappe, come una luna in due
    quarti, misteriosa e allegra, dove voglio
    d'ora innanzi nascondere i miei sogni di poeta
    e il mio cuore di cacciatore e i sogni d'esteta!
    E amante, o meglio, padrona in silenzio obbedita,
    troneggia su di me, caudatario abbagliato.
    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
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    vagaBIONDO reloaded
    Post: 37.426
    Città: SORRENTO
    Età: 48
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    00 02/04/2009 02:28
    Verlaine
    OUVERTOURE

    Tra le vostre cosce e natiche voglio perdermi,
    puttane, del solo vero Dio sacerdotesse vere,
    bellezze mature o no, novizie o professe,
    oh! nelle vostre fessure, nelle pieghe vivere!

    I vostri piedi splendidi, sempre vanno all'amante,
    con l'amante ritornano, riposano soltanto
    a letto nell'amore, poi gentilmente sfiorano
    i piedi dell'amante rannicchiato stanco e ansante.

    Serrati, profumati, baciati, leccati dalla pianta
    alle dita, succhiate una ad una,
    fino alle caviglie, fino ai laghi delle lente vene,
    piedi più belli di quelli di eroi e apostoli!

    Quanto mi piace la vostra bocca e i suoi giochi graziosi,
    di lingua e di labbra e di denti,
    che mordicchiano la lingua e talvolta anche meglio,
    quasi altrettanto gentile che metterlo dentro;

    e i vostri seni, duplice monte d'orgoglio e lussuria,
    tra i quali il mio orgoglio virile a volte si solleva
    per gonfiarsi a suo agio e strofinarci la capoccia:
    come cinghiale nelle valli del Parnaso e del Pindo.

    E le vostre braccia! adoro anche le braccia così belle e bianche,
    tenere e dure, molli, nervose quando serve, e belle
    e bianche come i vostri culi, e altrettanto eccitanti;
    calde durante l'amore, e poi fresche come tombe.

    E le mani in fondo a quelle braccia, ch'io possa mangiarle!
    La carezza e la pigrizia le hanno benedette,
    rianimatrici del glande rattrappito e schivo,
    masturbatrici dalle infinite cure!

    Ma tutto questo è niente, Puttane, al confronto dei vostri
    culi e delle fiche la cui vista e il gusto e l'odore
    e il tatto fanno dei vostri devoti degli eletti,
    tabernacoli e Santi dell'impudicizia.

    Perciò, sorelle, tra le vostre cosce e tra le vostre natiche
    voglio perdermi tutto, sole compagne vere,
    bellezze mature o no, novizie o professe,
    e nelle vostre fessure, nelle vostre pieghe, vivere!
    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
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    Bud-
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    00 02/04/2009 16:50
    Re:
    vagaBIONDO reloaded, 02/04/2009 2.09:


    prima di sera io ti scopo. Ah.





    Penso che questa sia una delle cose piu' letali che io abbia mai letto.

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    vagaBIONDO reloaded
    Post: 37.426
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    00 07/04/2009 14:24
    poesie trovate qua e la per la rete.

    SPOGLIATI autore ignoto
    getta via inutili spoglie
    che oscurano la tua divina natura
    riempi il mio letto di ingannevoli melodie
    o sirena
    scivola sotto le mie dita
    come un incantesimo fatto in sogno
    cela il tuo seno sotto le lenzuola
    placa il mio sguardo con le tue mani
    guidami su quest'alcova di innominati fremiti
    concedimi le tue labbra
    perchè possa impreziosirle con gocce di rugiada
    cercherò l'origine di questa vorace passione
    berrò dalla tua sorgente
    divorerò le membra pulsanti di irrequieto ardore
    confonderò i sensi tuoi
    scivoleremo in un primordiale baratro
    ...uno smanioso simposio...
    estingueremo i palpiti
    in un unica mistica esplosione.


    TU FUOCO (Enchantra)
    Ti espandi
    a piccole dosi
    dentro me
    crepitando piano e lento
    come una vacanza inattesa.

    Cerchi
    di bruciare
    ma trattengo dentro me
    la lingua che divora
    per gustare i tuoi tratti.

    Tra le mie mani
    io ti accolgo
    per portarti all'origine
    del fluido
    battere e levare
    ritmando le fiamme
    del tuo ardore infinito.


    UNA FIAMMA SEMPRE ACCESA (Enchantra)
    Ho disegnato piccole lingue di fuoco sul tuo viso,
    le stesse lingue di fuoco che irrorano la mia anima,
    che mi abbracciano quando la mia testa si piega,
    ansimante, verso la tua ombra.

    Piccoli crepitii come baci rappresi sulla mia pelle,
    rimembranze di una sera lontana,
    ma viva, ancora, sulla mia pelle, tra le mie carni,
    tra le mie mani.

    Le vesti rubate ai gesti,
    gettate per terra
    là, dove volevamo prenderci
    senza riflettere
    senza chiedere.

    Occhi che si cercano,
    che scavano dentro,
    che deliziano le nostre voluttà,
    e le percezioni di noi stessi.

    Dove il tutto e il nulla si mescolano,
    senza fine...


    SENSI (Enchantra)
    Senso di te, senso del tuo sesso,
    del nulla e del possesso,
    di ieri che è volato via,
    del domani ancora da venire.

    Senso dei tuoi occhi, del tuo sguardo cupo,
    del dovere e dell'aiuto,
    della fuga e del perdono,
    della rabbia e della gioia.

    Senso di me, senso del mio sesso,
    dei miei fianchi dipanati,
    delle gambe abbandonate,
    degli ardori mai sopiti.

    Senso di carezze mai donate,
    della Donna allontanata,
    dell'Umano immortalato,
    di noi due da ricominciare.


    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
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    Viki-07
    Post: 2.621
    Sesso: Femminile
    00 07/04/2009 14:28
    queste sicuramente migliori rispetto a quelle precedenti.

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    Bud-
    Post: 22.646
    Città: ROMA
    Età: 47
    Sesso: Maschile
    00 07/04/2009 14:34
    vero, soprattutto la prima!
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    vagaBIONDO reloaded
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    00 08/04/2009 23:22
    ma a parte viki e buddo non se la incula nessuno la poesia erotica?
    luridi schifosi laidi, volete solo tette e culi [SM=x53153]
    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
    è un triangolo di pelo

    Biondo, una vita per la topa !!



  • BoY.DuKe
    00 09/04/2009 16:39
    Re:
    vagaBIONDO reloaded, 08/04/2009 23.22:

    ma a parte viki e buddo non se la incula nessuno la poesia erotica?
    luridi schifosi laidi, volete solo tette e culi [SM=x53153]




    il buco del culo.

    Ano
    orefizio
    soggetto del consolador
    farticatore
    tremolatore di aria
    esso tu sei.
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    vagaBIONDO reloaded
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    Re: Re:
    BoY.DuKe, 09/04/2009 16.39:




    il buco del culo.

    Ano
    orefizio
    soggetto del consolador
    farticatore
    tremolatore di aria
    esso tu sei.




    MANIACO DELL'IMPERO

    il mio angolo di cielo
    è un triangolo di pelo

    Biondo, una vita per la topa !!



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    00 15/04/2009 11:10
    Re:
    Viki-07, 02/04/2009 2.05:

    cito da Kundera ("la Lentezza")


    "Il buco del culo. Si può chiamarlo in un altro modo, per esempio come Guillaume Apollinaire: la nona porta del corpo. Della sua poesia sulle nove porte del corpo della donna esistono due versioni: la prima, Apollinaire la inviò alla sua amante Lou in una lettera scritta in trincea l'11 maggio 1915; la seconda la inviò dallo stesso luogo a un'altra amante, Madeleine, il 21 settembre dello stesso anno. Le due poesie, belle entrambe, sono diverse per ideazione ma hanno identica struttura: ogni strofa è dedicata a una delle porte del corpo dell'amata: un occhio, l'altro occhio, un orecchio, la narice destra, la narice sinistra, la bocca, poi, nella poesia per Lou, "la porta delle tue natiche", e, infine, la nona porta, la vulva.
    Ma nella seconda poesia, quella per Madeleine, interviene alla fine un curioso scambio di porte.



    ed ecco le due versioni:


    Guillame Apollinare è al fronte, nella guerra 15-18; da lì invia a due donne diverse, Lou e Madeleine, a breve distanza di tempo, le due versioni de "Le nove porte" non immaginandio di certo che dopo pochi anni tutto il mondo avrebbe scoperto che era stato un tantino ...paraculo.....

    Le nove porte ( per Lou)

    Sogno d'averti notte e giorno fra le braccia
    odoro la tua anima che sa di lillà

    O porte del tuo corpo
    sono nove e le ho aperte tutte
    o porte del tuo corpo
    sono nove e per me si son tutte richiuse

    Alla prima porta
    la Chiara Ragione è morta
    fu ti ricordi il primo giorno a Nizza
    il tuo occhio di sinistra scivola come una biscia
    fino al mio cuore
    e ancora si riapra la porta del tuo sguardo di sinistra

    alla seconda porta
    tutta la mia forza è morta
    fu ti ricordi in una locanda a Cagnes
    il tuo occhio di destra palpitava come il mio cuore
    le tue palpebre battono come batte la brezza un fiore
    e ancora si riapra la porta del tuo sguardo di destra

    alla terza porta
    ascolta batter l'aorta
    e tutte le mie arterie gonfie soltanto del tuo amore
    e ancora si riapra la porta del tuo orecchio di sinistra

    alla quarta porta
    ogni primavera mi scorta
    e teso l'orecchio ascolta dal bel bosco
    salire questa canzone d'amore e di nidi
    così triste per i soldati in guerra
    e ancora si riapra la porta del tuo orecchio di destra

    alla quinta porta
    è la mia vita che ti regalo
    fu ti ricordi in treno di ritorno da Grasse
    e nell'ombra vicino vicino pian piano
    la bocca tua mi diceva
    parole di dannazione così perverse e tenere
    ch'io mi domando o mia anima ferita
    come allora potei senza morire udirle
    o parole così dolce così forti che quando ci penso mi sembra di toccarle
    e ancora si apra la porta della tua bocca

    alla sesta porta
    la putrida tua gravidanza o Guerra abortisca morta
    ecco tutte le primavere in fiore
    ecco le cattedrali col loro incenso
    ecco le tue ascelle col loro divivno odore
    e le tue lettere profumate ch'io fiuto
    per ore e ore
    e ancora si riapra la porta della tua narice di sinistra

    alla settima porta
    o profumi del passato che un soffio d'aria trasporta
    effluvi salini davano sapor di mare al tuo labbro
    odore marino odor d'amore sotto le nostre finestre moriva il mare
    e l'odore degli aranci t'avvolgeva d'amore
    tutta rannicchiata fra le mie braccia
    quieta e dolce e tenera
    e ancora si riapra la porta della narice di destra

    all'ottava porta
    due angeli paffuti vegliano su rose tremanti che sopportano
    il cielo delizioso delle tue reni elastiche
    ed eccomi armato d'una frusta fatta di raggi di luna
    gli amorini incoronati di giacinto arrivano a schiere
    e ancora si riapra la porta del tuo sedere

    Alla nona porta
    bisogna che che l'amore stesso ne sorta
    vita della mia vita
    mi unisco a te per l'eternità
    e attraverso l'amore perfetto e senza collera
    giungeremo nella passione pura o perversa
    come meglio si vorrà
    a saper tutto a veder tutto a udire tutto
    ho rinunziato a me stesso nel segreto profondo del tuo amore
    o porta ombrosa o porta di vivo corallo
    fra le due colonne di perfezione
    e ancora si riapra la porta che le tue mani sanno così bene aprire



    inviata a Lou , dal fronte, in una lettera del 13 maggio 1915





    Le nove porte ( per Madeleine)


    Questo poema è per te sola Madeleine
    è uno dei nostri primi componimenti del nostro desiderio
    è il nostro primo poema segreto
    Oh amore mio
    Il giorno è dolce e la guerra è così dolce! Se si dovesse morirne!!!

    Tu l'ignori mia vergine? nel tuo corpo ci sono nove porte
    ne conosco sette e due mi sono celate
    ne ho prese quattro vi sono entrato non spero più di uscirne
    poiché sono entrato in te attraverso i tuoi occhi stellati
    e attraverso le tue orecchie con le Parole a cui comando e che sono la mia scorta

    Occhio destro del mio amore prima porta del mio amore
    ella aveva abbassato la tenda della sua palpebra
    le tue ciglia erano schierate davanti come i soldati neri
    dipinti su un vaso greco palpebra tenda pesante di velluto
    che nascondeva il tuo sguardo chiaro
    e pesante
    simile al nostro amore

    Occhio sinistro del mio amore seconda porta del mio amore
    uguale alla sua amica e casta e carica di amore come lei
    o porta che conduce al tuo cuore la mia immagine e il mio sorriso
    che splende
    come una stella simile ai tuoi occhi che adoro
    doppia porta del tuo sguardo io ti adoro

    Orecchio destro del mio amore terza porta
    E' conquistandoti che arrivai ad aprire interamente le due prime porte
    Orecchio porta della mia voce che ti ha persuasa
    Ti amo tu che dai un senso all'immagine grazie all'idea

    E tu anche orecchio sinistro tu che delle porte del mio amore sei la quarta
    voi orecchie del mio amore vi benedico
    porte che vi aprite alla mia voce
    come le rose si aprono alle carezze della primavera
    è attraverso di voi che la mia voce e il mio Ordine
    penetrano all'interno del corpo di Madeleine
    io vi entro uomo intero e anche poema intero
    Poema del suo desiderio che fa che anch'io mi ami

    Narice sinistra del mio amore quinta porta del mio amore e dei nostri desideri
    entrerò da qui nel corpo del mio amore
    vi entrerò sottile col mio odore di uomo
    l'odore del mio desiderio
    l'acre profumo virile che inebrierà madeleine

    Narice destra sesta porta del mio amore e della nostra voluttà
    tu che sentirai come la tua vicina l'odore del mio piacere
    e il nostro odore mescolato più forte e più squisito di una primavera in fiore
    doppia porta delle narici Io ti adoro tu che prometti tanti piaceri sottili
    attinti dall'arte dei fiumi e dei profumi

    Bocca di Madeleine settima porta del mio amore
    ti ho vista oh porta rossa abisso del mio desiderio
    e i soldati che vi stanno morti di amore mi hanno gridato che si arrendevano
    Oh porta rossa e tenera.

    Madeleine ci sono due porte ancora
    che non conosco
    due porte del tuo corpo
    misteriose.

    Ottava porta della grande bellezza del mio amore
    Oh mia ignoranza simile ai soldati ciechi in mezzo ai cavalli di frisia
    sotto la liquida luna delle Fiandre in agonia!
    O piuttosto come un esploratore che muore di fame di sete e di amore nella foresta vergine
    Più scuro dell'Erebo
    piùsacra di quella di Dodona
    e che predice una fonte più fresca di Castalia
    Ma il mio amore vi troverebbe un tempio
    e dopo aver insanguinato il sagrato su cui veglia l'affascinante mostro dell'innocenza
    Vi scoprirei e farei sprizzare il più caldo geyser del mondo
    Oh amore mio, mia Madeleine
    io sono già il padrone dell'ottava porta.

    E tu nona porta più misteriosa ancora
    che ti apri tra due montagne di perle
    tu più misteriosa ancora delle altre
    porta dei sortilegi dei quali non oso parlare
    Tu che mi appartieni
    Suprema porta
    A me che posseggo
    La chiave suprema
    delle nove porte
    Oh porte apritevi alla mia voce
    Io sono il padrone della chiave.

    da una lettera a Madeleine dal fronte datata 21 settembre 1915



    Beh,paraculo,ma anche gran oratore,e anche misogino.

    Beh,anche se non sono poesie,ma romanzi,io suggerirei IL Piacere di d'Annunzio e il Tropico del Cancro.

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    Un angolo di cielo può essere rotondo?

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    00 15/04/2009 11:18
    Re: Re:
    Arya84, 15/04/2009 11.10:



    Beh,paraculo,ma anche gran oratore,e anche misogino.

    Beh,anche se non sono poesie,ma romanzi,io suggerirei IL Piacere di d'Annunzio e il Tropico del Cancro.





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    vagaBIONDO reloaded, 15/04/2009 11.18:




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    03/12/1972
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