La trama (tratta da
qui):
Nell’anno 2033, il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L'umanità è vicina all'estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni dovute agli attacchi nucleari. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate.
I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell'umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito. Un’intera generazione vive o meglio sopravvive nelle profondità della metropolitana di Mosca, la più grande del mondo...
Ho finito di leggerlo ieri, 700 e passa pagine che possono essere lette tutte d'un fiato. La storia è avvincente e narra di un ragazzo di nome Artyom che vive insieme al resto (forse) dell'umanità all'interno della metropolitana di Mosca (a causa della terza guerra mondiale fatta a colpi di bombe nucleari) ed è il prescelto per salvare i sopravvissuti dall'estinzione.
La storia è abbastanza verosimile nella sua idea, ma secondo me è invece assurda per il fatto che nel breve ventennio successivo alla fine della guerra, a causa delle radiazioni sono nate nuove specie di creature umani/mostri (Tetri), o addirittura uccelli giganti alati (pterodattili ???), contro la quale gli uomini combattono per sopravvivere, forse era più realistica una lotta tra le varie fazioni che si contendevano le ultime risorse.
Comunque il libro mi è piaciuto e forse acquisterò il secondo capitolo Metro 2034.
p.s. è possibile leggerlo on line da
qui