come accennato in chat tempo fa volevo aprire questo topic da un pò,vediamo quanto successo riscuote!
iniziamo con un accenno storico! da wiki:Nato negli anni trenta in versione interamente meccanica (derivata direttamente dai giochi del tipo Bagatelle diffusi già dai tempi della corte del Re Sole), il flipper originario consisteva in un semplice piano inclinato, sul quale venivano fatte scorrere dall'alto delle biglie d'acciaio. Una volta lanciate manualmente per mezzo di un pistone a molla, le biglie scorrevano lungo il piano inclinato e finivano più o meno casualmente dentro delle buche o dei passaggi obbligati, ai quali corrispondevano determinati punteggi. La vittoria era collegata al raggiungimento di un punteggio massimo, oppure di una determinata combinazione o sequenza di buche (ad esempio per formare una determinata parola).
Il flipper presto viene abbellito dotandolo di luci, suoni ed altri meccanismi elettrici ed elettromeccanici: relè, motori elettrici, ed altri congegni molto simili a quelli utilizzati un tempo nelle centrali telefoniche, ma il suo funzionamento rimase invariato per più di vent'anni. La svolta avvenne con l'introduzione appunto dei flippers, una sorta di palette di plastica azionabili con dei pulsanti esterni, per mezzo delle quali era possibile respingere le biglie, e indirizzarle verso specifiche buche o bersagli.
Il primo flipper con le palette fu "Humpty Dumpty"[1], prodotto dalla Gottlieb nel 1947. L'invenzione delle palette elettromeccaniche (dovuta al Game Designer Harry Mabs) rivoluzionò radicalmente il flipper, trasformandolo da gioco di fortuna in gioco di abilità, grazie alla possibilità di giocare la biglia a piacimento, controllando entro certi limiti lo svolgimento della partita, e di conseguenza aumentando il piacere di gioco. L'apparecchio in Italia venne battezzato flipper per via della scritta riportata sopra le palette (i flippers, appunto); la stessa cosa successe in Francia ed in Germania.
Il flipper restò per decenni una complessa macchina elettromeccanica, piena di relè, contatti, rotori, elettromagneti, molle e lampadine; solo verso la metà degli anni settanta le prime sperimentazioni videro gradualmente il passaggio a modelli interamente controllati da una scheda elettronica dedicata; tuttavia buona parte dei componenti del piano di gioco del flipper sono rimasti elettromeccanici, anche se negli apparecchi attuali sono controllati da una moderna CPU.
Gli ideatori del piano di gioco e gli illustratori resero sempre più attraenti queste macchine. I nomi di questi professionisti non sono molto conosciuti, fino agli anni '80 spesso tenuti segreti per politica aziendale (in rari casi riuscivano ad inserire le proprie firme in particolari nascosti della grafica del gioco)[senza fonte]. Per quanto riguarda i prodotti italiani si conoscono Michele "Mike" Martinelli, Lorenzo Rimondini, Toni Ramunni, Luigi "Cortez" Corteggi, Adriano Nardi, mentre per i prodotti americani, Roy Parker, Art Stenholm, Ed Krynski, Gordon Morison, Christian Marche, Doug Watson, Paul Farris, Dave Christiansen, John Trudeau, Adolf Seitz Jr., David Moore.
Potete trovare altre info sulla wikipedia apposita
io personalmente trovo nei flipper della williams di inizio anni 90 la quintessenza di questi malefici accrocchi! quelli della williams per intenderci sono quelli tanto cari ad alcuni di noi
perchè ispirati a molte licenze cinematografiche del periodo,come gli addams,star wars,star trek,indiana jones etc qua sotto vi metto un paio di foto cosi sbavate con me!
questo forse me lo porto a casa!
[Modificato da mazinrage 07/06/2010 18:39]