Siamo ot perchè partendo da Rocky Joe siamo finiti ai prezzi in generale per arrivare a DV... ma è interessante il discorso, nostalgicissimo, da elitari.
Cosa ti fa pensare che una politica editoriale giusta non porti di per sè a un pubblico più grande?
Sono d'accordo che il prezzo è calcolato in base alle previsioni di vendita (lo sostenni anche per i box di...? Ginguiser se non erro, nex dammi conferma non ricordo), ma partire dal presupposto che l'unico tipo di target che voglio soddisfare è un trentenne appassionato e disposto a spendere per avere carta spessa e copertina metallizzata a rilievo e abbastanza colto da poter leggere le onomatopee non tradotte o talmente fanatico da accettarle anche se non le capisce è tarparsi in partenza e consapevolmente una larga fetta di pubblico. Fra l'altro allo stato delle cose le possibilità economiche generali portano a un ulteriore taglio di possibili acquirenti.
Ok uno fa una sua scelta editoriale, commercialmente giustificabile dal suo punto di vista e su ciò non posso obiettare.
Dal mio punto di vista tuttavia è totalmente assurdo negare di fatto sia la fruizione totale dell'opera, sia la sua distribuzione a tutti coloro che vorrebbero leggerla, soprattutto quando si ritiene (e non è opinione mia) che il prodotto sia un capolavoro assoluto e quindi meritevole di lettura generale.
E questo vale specificamente per DV e Hazard, titolari dei diritti di autori molto importanti, ma per motivi differenti. Fra l'altro Hazard, operando comunque a livello pressochè locale, ha sempre una elevata scontistica su tutti i suoi titoli, cosa che coerentemente col suo target di benestanti colti e/o folli DV non fa pur producendo a costo ridotto (non crederai mi auguro che uno si accolli le spese di trasporto extracontinentali se non produce a prezzo conveniente) e risparmiando sul personale specializzato sia grafico che traduttore.
Ora tornando al punto di partenza, cosa ti fa pensare che una politica editoriale azzeccata non porti un pubblico maggiore e quindi a maggiori guadagni a fronte di prezzi più bassi? Siamo sicuri che l'unico target che possa far non dico guadagnare, ma rimanere almeno in pari un'editrice sia quello inquadrato prima? Star ha il merito di continuare a diffondere materiale di pregio contenutistico a prezzo adeguato per poter garantire più o meno a tutti la lettura di ciò che vogliono. Non è controproducente (parlando di una presunta passione anche editoriale) tagliarsi da sè una larga fetta di mercato dedicandosi solo a chi ha mitizzato il proprio esclusivo prodotto, portando col tempo contrariamente ai propri interessi contingenti a una totale chiusura del proprio mercato potenziale, limitandolo a vecchi appassionati facoltosi? Tieni anche conto che Nagai ha un numero limitato di materiale pubblicabile: e poi? riedizioni dededeluxissime in pelle umana?
Ora indipendentemente dai miei giudizi sull'operato di DV, mi pare percepibile che il suo elevato standard qualitativo (parlo di materiali) e i suoi prezzi conseguenti hanno portato la media generale delle altrui edizioni su un livello più alto, ad esempio anche Star ha iniziato a curare di più la copertina e la rilegatura, prendi ad esempio Xenon, sovracoperta e carta sottile ma almeno nel mio caso infrangibile, molto buona. Ma questo lungi dall'essere un bene ha portato a un calo di vendita riscontrabile con una piccola intervista a un paio di fumettari qualunque (io lo faccio spesso), i prezzi sono alti secondo moltissimi appassionati, e per di più cosa non secondaria i titoli veramente buoni sono ormai scarsissimi, sono già stati pubblicati e il materiale nuovo è troppo pesantemente penalizzato sia dal gusto attuale giapponese, evolutosi verso tendenze particolari e diverse dai capolavori del passato, sia dalla discontinuità delle pubblicazioni recenti. Ora in un mercato conciato a questa maniera, è veramente cosa positiva giocare al mercato elitario o non sarebbe meglio dedicarsi a una diffusione economica ma più capillare? tirature più elevate danno scorte di magazzino sempre disponibili e abbassano il prezzo di attivazione della stampa. Si può praticare questa strada, ma evidentemente la lezione che la star e anche la hazard ci hanno offerto negli anni passati non è stata raccolta, un capannone in culo ai lupi non dovrebbe costare molto ma si vede che ormai è deciso diversamente.
In ogni caso non è che io mi ritenga più ferrato di altri. Quello che dico deriva da semplici discussioni con gente del settore, magari davanti a un caffè o una birretta. Poi uno può pensare quello che vuole, può anche credere che sono un pirla saccente e maleducato come succedeva un paio di anni fa in altri luoghi (salvo poi dimostrarsi più saccente e maleducato di me), a me non interessa. A me interessa solo poter leggere alcune opere, ergo vorrei poterle acquistare e non vedere che la loro fuizione è riservata a nobili rampolli di casate industriali o a persone che sanno il giapponese o a gente che non vive in Italia.
"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"